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Stephen Roche - Wikipedia

Stephen Roche

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Stephen Roche
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Dati biografici
Nome Stephen Roche
Nato 28 novembre 1959
Dublino
Paese Irlanda
Nazionalità bandiera Irlanda
Passaporto
Morto
Altezza cm
Peso kg
Dati agonistici
Disciplina Ciclismo
Specialità
Categoria {{{categoria}}}
Record
Ranking °
Ruolo
Squadra
Ritirato {{{Terminecarriera}}}
Carriera
Giovanili
Club professionistici  
Nazionale
Carriera da allenatore
Incontri disputati

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Palmarès
 

Stephen Roche (Dublino28 novembre 1959) è un ex ciclista irlandese ed è stata una curiosa "meteora" del ciclismo internazionale.

Professionista dal 1980, ottenne nei suoi primi anni di carriera solo una vittoria alla Parigi-Nizza nel 1981.

Le sue vittorie nel 1987 (anno in cui vinse il Giro d'Italia, il Tour de France e il campionato mondiale) sembravano presagire il ritorno di un nuovo "cannibale" dopo Eddy Merckx, ed invece Roche non ottenne nessun altro risultato di rilievo.

Indice

[modifica] Carriera da dilettante

Completato l'apprendistato come operatore di macchina in un'azienda di Dublino, dopo aver cominciato una fruttifera carriera dilettantistica in Irlanda (vincendo la Rás Tailteann nel 1979), Roche si trasferì in Francia aggregandosi alla squadra dilettantistica parigina ACBB Boulogne-Billancourt per prepararsi alla gara su strada dei giochi olimpici di Mosca 1980. Subito dopo il suo arrivo Roche vinse la Parigi-Roubaix per dilettanti, andando il fuga con il belga Dirk Demol e vincendo in volata sulla pista di Roubaix. Durante la gara, il direttore sportivo gli disse che se non avesse vinto "lo avrebbe rispedito in Irlanda il giorno stesso".

Nonostante avesse concluso sul podio anche la Paris-Eze, un infortunio al ginocchio dovuto ad una suola difettosa lo portò ad una pessima gara a Mosca. Tornato in Francia, ebbe un periodo strepitoso tra agosto ed ottobre, vincendo 19 gare ed ottenendo un contratto professionistico con la Peugeot per la stagione 1981.

[modifica] Inizi della carriera professionistica

Roche ottenne la sua prima vittoria da professionista battendo Bernard Hinault nel Giro della Corsica. Meno di un mese dopo vinse la corsa a tappe Parigi-Nizza (nonostante avesse preso un raffreddore nella discesa del Mont Ventoux) e concluse la sua ottima stagione d'esordio vincendo anche il Giro di Corsica, il Tour d'Indre et Loire e l'Etoile des Espoirs, oltre ad un secondo posto dietro Hinault nel Gran Premio delle Nazioni.

Nella sfortunata stagione 1982 il suo miglior risultato fu il secondo posto nell'Amstel Gold Race, ma la sua scalata al successo continuò nel 1983 con le vittorie al Giro di Romandia, al Gran Premio di Vallonia, all'Etoile des Espoirs ed alla Parigi-Bourges. Nel Tour de France 1983, Roche si piazzò al 13o posto e concluse la stagione con una medaglia di bronzo ai mondiali di Alterheim a Zurigo.

Nel 1984 corse con la squadra La Redoute dopo aver avuto problemi contrattuali con la Peugeot. Vinse ancora il Giro di Romandia, la Nizza-Alassio e la Subida a Arrate ed ottenne il secondo posto alla Parigi-Nizza. Concluse il Tour de France al 25o posto.

Nel 1985, Roche vinse il Criterium Internazionale, il Tour Midi-Pyrénées, fu secondo alla Parigi-Nizza e terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Nel Tour de France 1985 Roche vinse la 18a tappa conclusasi sul Colle d'Aubisque e concluse la gara sul podio al terzo posto, a 4 minuti e 29 secondi dal vincitore Bernard Hinault.

[modifica] L'infortunio cronico al ginocchio

Nel 1986, mentre gareggiava ad una sei giorni con il professionista britannico Tony Doyle al Paris Masters di Bercy, Roche si schiantò e si infortunò seriamente al ginocchio destro. Questo infortunio pregiudicò la sua stagione 1986, la prima con la Carrera, ad esempio concluse il Tour de France 1986 al 48o posto a 1h 32' dal vincitore Greg LeMond.

L'infortunio cronico ed i problemi alla schiena associati si ripresenteranno per il resto della carriera, anche l'intervento chirurgico fatto dall'esperto Dr. Muller-Wohlfahrt di Monaco di Baviera servirà a poco. Si suggerì anche che il cambiamento di pedali, dai vecchi lacci ai primi pedali a sgancio rapido nel 1988 abbia aumentato il problema. A fine carriera si disse che Roche fosse incapace di usare i pedali e quando si ritirò dichiarò di aver corso il Tour de France 1993 da cicloturista.

[modifica] La straordinaria stagione 1987

Nel 1987, Roche ebbe un'incredibile stagione in primavera, vincendo il Giro della Comunidad Valenciana, il Giro di Romandia per la terza volta, ottenendo il quarto posto con una vittoria di tappa alla Parigi-Nizza. Concluse al secondo posto la Liegi-Bastogne-Liegi, il suo miglior risultato nelle classiche e dichiarò di non aver vinto per inesperienza tattica e per aver corso come un dilettante.

Al Giro d'Italia, Roche vinse tre tappe (tra cui la cronometro a squadre con la Carrera) oltre alla classifica finale, diventando il primo vincitore non proveniente dall'Europa continentale. Al Giro dovette sfidare anche il fortissimo supporto da parte dei tifosi per il suo compagno di squadra Roberto Visentini, vincitore nel 1986. Si disse che l'unico membro della squadra che non corresse contro di lui fosse il suo fidato Eddy Schepers, anche se Roche ottenne il supporto dei corridori della Panasonic e dei compagni di squadra alla ACBB del vecchio Robert Millar e dell'australiano Phil Anderson sulla salita della Marmolada. Le vittorie di tappa di Roche furono la tappa 1b, la famigerata cronodiscesa di 8 km dal Poggio a Sanremo e la tappa 22, una cronometro individuale a Saint-Vincent. Nonostante le vittorie di tappa, il momento saliente della corsa fu la tappa da Lido di Jesolo a Sappada, quando Roche andò in fuga solitaria all'inizio della tappa, fu ripreso nel finale ma ebbe la forza di contrattaccare e togliere la maglia rosa a Visentini.

Dopo il ritiro di Hinault, e con Greg LeMond messo fuori causa da un incidente di caccia, il Tour de France 1987 fu uno dei più combattuti degli ultimi anni. Fu anche uno dei Tour con più salite del dopoguerra, con 25 tappe (record). Roche vinse la decima tappa, una cronometro individuale di 87,5 km conclusasi a Futuroscope e arrivò secondo nella 19a tappa. Nella tappa successiva, una tappa alpina particolarmente difficile, con il Colle del Galibier, il Colle della Madeleine e l'arrivo a La Plagne, Roche dovette inseguire il rivale Pedro Delgado che attaccò sulla salita finale. Roche andò in crisi, perse conoscenza all'arrivo ed ebbe bisogno di ossigeno; quando riprese conoscenza gli chiesero se stava bene ed egli rispose: "Oui, mais pas de femme toute suite".

La maglia gialla cambiò proprietario diverse volte fra Charly Mottet, Roche, Jean François Bernard e Delgado, prima che Roche sfruttasse la cronometro finale di 35 km per recuperare un ritardo di 30 secondi e vincere il Tour con il secondo distacco minimo fino ad allora, dopo quello di 38 secondi di Jan Janssen su Van Springel nel 1968: 40 secondi (due anni dopo, Greg LeMond batté Laurent Fignon di 8 secondi). Roche diventò così il quinto ciclista a vincere Giro e Tour nello stesso anno. Fu anche il primo irlandese in assoluto a vincere il Tour de France, fatto rimarcato dall'allora primo ministro irlandese Charles Haughey alla premiazione di Roche sugli Champs Elysee.

Infine, con la vittoria al Campionato Mondiale di Villach, Austria, Roche diventò il secondo ciclista nella storia a vincere le tre gare nello stesso anno. Roche aveva lavorato incessantemente per tutta la corsa a favore del compagno Seán Kelly e andò in fuga nell'azione decisiva solo per coprire il proprio connazionale. Roche attaccò a 500 metri dal traguardo e vinse con pochi metri di vantaggio sul gruppo.

Dopo una tale stagione, la vittoria nella Coppa del Mondo UCI fu una pura formalità.

[modifica] Carriera dopo il 1987

Alla fine della stagione 1987 Roche annunciò un cambio di squadra, dalla Carrera alla Fagor, portandosi con sé alcuni compagni di squadra tra cui gli inglesi Sean Yates, Malcolm Elliot, il più volte vincitore della maglia a pois del Tour de France Robert Millar ed il fedele gregario Eddy Schepers.

La stagione 1988 cominciò male con il riacutizzarsi dell'infortunio al ginocchio e la carriera iniziò a declinare. Nel 1989 fu ancora secondo alla Parigi-Nizza (per la quarta volta) ed alla Settimana catalana e, con la crisi della Fagor, cambiò squadra un'altra volta. Nel 1990, con la maglia della Histor Sigma vinse la 4 Giorni di Dunkerque e nel 1991 con la maglia della TonTon Tapis di Roger De Vlaeminck vinse la Settimana catalana ed il Criterium internazionale.

Nelle grandi corse a tappe, ottenne il nono posto al Giro d'Italia 1989 e vinse la tappa di La Bourboule al Tour de France 1992 (correndo nella Carrera ma in supporto a Claudio Chiappucci) ottenendo il nono posto finale. L'anno successivo fu nono al Giro e tredicesimo al Tour.

Roche si ritirò dal professionismo alla fine della stagione 1993 in cui ottenne una sola vittoria, nel criterium post-Tour de France di Chateau Chinon.

[modifica] Doping

Nel maggio 1990 Paul Kimmage, ex ciclista professionista, compagno di squadra di Roche alla Fagor ed anch'egli dublinese pubblicò un dossier molto diretto sulla vita nel gruppo dei professionisti. Il libro "Rough Ride" portò alla luce l'utilizzo endemico di doping nel gruppo ma parlò in modo celebrativo del suo idolo di gioventù ed ex capitano Roche. La pubblicazione del libro portò ad un'aggressiva e viscerale reazione da parte di Roche, con minacce legali, nonostante Kimmage non abbia mai parlato direttamente dell'uso di droghe da parte di Roche.

Nel 2004 Roche fu implicato in un caso legale in Italia relativo al caso del Dr. Giovanni Grazzi, medico della Carrera nel 1993 e socio del Dr. Michele Ferrari, che avrebbe somministrato dell'EPO ad alcuni membri della squadra, tra cui Roche. Nonostante l'utilizzo di nomi in codice abbia mascherato chi avesse veramente ricevuto il doping, ed il convinto diniego da parte di Roche di aver mai fatto uso di doping in tutta la sua carriera, il giudice Franca Oliva dichiarò: "Non si può che concludere che il Dr. Grazzi sia stato direttamente coinvolto nella somministrazione di EPO..."

Franca Oliva dichiarò anche che "la Corte dovette scontrarsi con la totale omertà da parte degli atleti, anche di fronte alle prove più ovvie e schiaccianti". Nonostante gli sforzi delle procure italiane nel perseguire i corridori accusati di doping, attualmente né Roche, né i suoi compagni di squadra né il medico della Carrera sono perseguibili dalla legge italiana.

[modifica] Famiglia e carriera post-ciclistica

Roche vive in Francia e possiede e gestisce un albergo, il Roche Marina Hotel a Villeneuve-Loubet, sulla Costa Azzurra ed organizza campi di allenamento per ciclisti sull'isola spagnola di Maiorca. Lavora anche come commentatore per il ciclismo sul canale televisivo Eurosport ed è testimonial Tour de France per l'azienda di formaggi Coeur de Lion.

Sposato con Lydia, ha due figli uno dei quali, Nicholas Roche, è un corridore professionista con la squadra francese Cofidis.

Il fratello Lawrence Roche fu anch'egli un ciclista professionista e corsero alcune gare insieme in gruppo.

[modifica] Squadre

  • 1981–1983: Peugeot
  • 1984–1985: La Redoute
  • 1986–1987: Carrera
  • 1988–1989: Fagor
  • 1990: Histor Sigma
  • 1991: TonTon Tapis
  • 1992–1993: Carrera

[modifica] Collegamenti esterni

Predecessore: Vincitore del Campionato del Mondo Successore:
Moreno Argentin 1987 (Villach, bandiera Austria) Maurizio Fondriest I
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Predecessore: Vincitore del Tour de France Successore:
Greg LeMond 1987 Pedro Delgado I
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Predecessore: Vincitore del Giro d'Italia Successore:
Roberto Visentini 1987 Andrew Hampsten I
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Roberto Visentini {{{data}}} Andrew Hampsten
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