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Società Nazionale Ferrovie e Tramvie - Wikipedia

Società Nazionale Ferrovie e Tramvie

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Società Nazionale Ferrovie e Tramvie S.p.A.
Logo
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Tipologia Società per azioni
Borse valori
Fondazione 7 aprile 1892 a Milano

Fondata da

Chiusa
Sede principale
Gruppo
Filiali

Cremona, Iseo, Parma

Persone chiave

Settore

trasporti

Prodotti

trasporti ferroviari, tranviari e automobilistici

Fatturato

Margine d'intermed.

Risultato operativo

Utile netto

Dipendenti
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Note
Sito web [http:// ]

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Progetto Economia

La Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT) è stata una società di trasporti pubblici ferroviari, tranviari e automobilistici.

Nel corso della sua esistenza gestì le reti tranviarie di Parma, Cremona e Piacenza. Dal punto di vista ferroviario ha amministrato la Ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, la Cremona-Iseo e la Ferrovia Orbetello-Porto Santo Stefano.

La società ha cessato l'esercizio delle sue attività nel corso del 1992. Il ramo d'azienda ferroviario è confluito nelle Ferrovie Nord Milano

Indice

[modifica] Storia

Fu fondata a Milano il 1892 con la denominazione di Società anonima nazionale di tranways e ferrovie. Lo scopo primario della società era quello di ottenere le concessioni per la gestione delle tranvie della provincia di Parma. Tra il 1892 e il 1895 costruì la Parma-Langhirano, la Parma-Busseto-San Secondo e Zibello, la Parma-Busseto-Soragna e la Soragna-San Donnino.

Dopo il 1896 la società entrò in una serie di crisi finanziarie, dal quale uscì solamente tre anni dopo con l'ingresso della banca Manzi & C. come socio di maggioranza. Fu in quell'anno che si trasferì la sede della società da Parma a Roma e vi è testimonianza della denominazione definitiva in Società Nazionale Ferrovie e Tramvie. La situazione finanziaria fu stabilizzata a tal punto che si poterono effettuare studi su possibili allargamenti, come l'ottenimento delle concessioni cremonesi che erano in mano ad una società controllata dalla Banca Manzi.

Nel 1900 la società acquisì la maggioranza della Compagnie des tranways a vapeur de la provence de Plaissance che gestiva le linee tranviarie del piacentino.

Agli inizi del XX secolo la società manifestò l'interesse ad allargarsi anche nel mercato delle ferrovie secondarie. Fu in quel periodo che la società ottenne la concessione per l'esercizio della linea ferroviaria Iseo-Edolo, costruita tra il 1905 e il 1909. Nell'ottobre del 1907, grazie ad un accordo con le Ferrovie dello Stato, la Società ottenne l'esercizio della Brescia-Iseo, consentendo un miglior sfruttamento ferroviario della linea.

Tra il 1908 e il 1909, la società ottenne anche la concessione della Ferrovia Orbetello-Porto Santo Stefano e della Borgo San Lorenzo-Pontassieve, che furono aperte all'esercizio nel 1913.

La stazione SNFT di Rovato Borgo (BS)
La stazione SNFT di Rovato Borgo (BS)

Nel 1911 fu aperta la Iseo-Rovato, linea completamente separata dalla Brescia-Iseo, ritenuta necessaria per lo sviluppo del traffico merci della Valle Camonica, visto l'inadeguato armamento dell'altra linea e del passaggio di questa sulla collina di Monterotondo.

I vantaggi del traffico ferroviario rispetto a quello tranviario convinsero la SNFT a puntare alla costruzione di una ferrovia che collegasse Rovato a Cremona, passando per importanti centri del cremonese. Il primo tratto, da Soresina a Soncino fu inaugurato il 25 novembre 1914.

Durante la Prima Guerra Mondiale, la Società decise di uscire dal mercato tranviario cedendo le linee parmensi al gruppo Giuseppe Muggia e alla Banca Italiana di Sconto, mentre le linee cremonesi furono cedute alla provincia. Cercò inoltre di ottenere la concessione e la costruzione della Orbetello-Orvieto e della Orvieto-Todi-Foligno, ma senza successo.

La crisi delle materie prime del dopoguerra, costrinse la SNFT a non poter proseguire celermente i lavori sulla Soresina-Cremona, che fu inaugurata solo il 2 gennaio 1926. La Cremona-Iseo fu completata solo nel 1932 con l'apertura del tratto mancante da Rovato a Soncino.

Nel 1941 fu soppresso il tratto Paderno-Monterotondo-Iseo; già da vent'anni la maggior parte dei treni della Brescia-Iseo non la utilizzavano, perché fu preferito il passaggio lungo il raccordo Paderno-Bornato e l'instradamento sulla Iseo-Rovato.

La seconda guerra mondiale portò distruzione anche sulle linee della Società. La Orbetello-Santo Stefano fu talmente danneggiata che si decise di attivare un servizio automobilistico sostitutivo, mentre la Brescia-Iseo poté essere riaperta già alla fine del 1945. La Cremona-Iseo, invece, dovette attendere il ripristino del ponte sull'Oglio e fu riaperta solo durante il 1950. L'esercizio di quest'ultima linea durò pochi anni, perché a causa dell'assenza di traffico merci, fu deciso di sopprimerla e questo avvenne durante il 1956.

Alla fine degli anni Cinquanta si procedette alla costruzione del cosiddetto Tronco Ovest della stazione di Brescia: un piazzale di tre binari per l'arrivo e la partenza dei treni della Società Nazionale. In questo modo non era più necessario utilizzare i binari della Milano-Venezia.

Nel 1975, la società decise di sopprimere temporaneamente il traffico passeggeri sulla Iseo-Rovato.

Dagli anni sessanta fu evidente che la SNFT non effettuò seri investimenti sull'unica linea rimasta, tanto che la sigla fu scherzosamente reinterpretata come Senza Nessuna Fretta Trasportiamo. Il 14 maggio 1987 scadette la concessione. Pochi mesi dopo, si costituì il Consorzio Brescia Nord formato da Ferrovie Nord Milano, Società Nazionale e Provincia di Brescia che ebbe lo scopo di rilevare la concessione della Brescia-Iseo-Edolo.

Nel 1992 la Società fu sciolta. Il pacchetto d'azioni che essa possedeva del Consorzio e il patrimonio ferroviario furono ceduti alle Ferrovie Nord.

[modifica] Bibliografia

  • Mauro Pennacchio. La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica. Circolo culturale Guglielmo Ghislandi, Fdp Editore, Marone, 2006. ISBN 889027140X

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti


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