Selim II
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Selim II (in turco ottomano: سليم ثانى Selīm-i sānī, in turco moderno İkinci Selim; 28 maggio 1524 – 12 dicembre 1574) fu sultano dell'Impero ottomano dal 1566 alla sua morte.
Era figlio di Solimano il Magnifico e di Rosselana (o Khurrem), una schiava russa del suo harem: Solimano però aveva già avuto un figlio maschio, Mustafa, da un'altra concubina e che era stato designato come suo successore.
Solimano, inoltre, ebbe un altro figlio maschio da Rosselana: Bayezid. Rosselana (ben sapendo che, in base alla inespressa legge del fratricidio, entrambi i suoi due figli maschi sarebbero stati uccisi in favore dell'erede legittimo Mustafà) fece in modo di convincere Solimano che il figlio primogenito stesse complottando contro di lui. In realtà Mustafà rimase sempre fedele al padre, tuttavia sorprendentemente, Solimano si fece convincere e nel 1553, durante una campagna militare contro la Persia, convocò Mustafà nella sua tenda e lo fece strangolare davanti a sé. A quel punto il favorito alla successione sembrò essere il figlio minore Bayezid, in quanto Selim risultava essere uno spiacevole esempio di dissolutezza. Egli infatti preferiva di gran lunga i piaceri del vino agli affari dello Stato, inoltre era debole e poco determinato.
Una personalità come Selim avrebbe però fatto molto comodo a numerosi componenti della corte, un sultano debole sarebbe stato infatti molto più "manovrabile" per i fini egoistici di molte persone. Ulteriori intrighi di palazzo portarono così, nel 1561, all'arresto e all'uccisione di Bayezid. Selim, rimase l'unico erede e, nel settembre 1566, prese il posto di suo padre morto durante l'assedio di Szigetvár in Ungheria.
Sotto il regno di Selim II, detto "l'Ubriacone", l'Impero Ottomano vide l'inizio della sua decadenza: il potere del sultano perse buona parte della sua autorevolezza; nella politica interna le cospirazioni delle donne dell'harem acquistarono maggiore influenza; infine gli affari interni andarono nelle mani di funzionari sempre più inclini alla corruzione. Gli affari di Stato furono controllati dal gran visir Sokollu Mehmet Paşa, che nel 1568 riuscì a concludere con l'imperatore Massimiliano II la vantaggiosa pace di Adrianopoli, in base alla quale gli Ottomani acquisivano la Moldavia e la Valacchia e l'imperatore Massimiliano accettava di pagare un tributo.
La conquista di Cipro nel 1570 fu però solo un'effimera vittoria per l'Impero retto da Selim II, e l'anno successivo la flotta turca fu sconfitta a Lepanto dalla flotta cristiana della Lega Santa: una sconfitta che ebbe importanti conseguenze soprattutto sul piano morale.
Il sultano reagì con un attacco isterico e ordinò l'immediato massacro di tutti i cristiani di Istanbul, ma questo venne subito sconsigliato dal Gran Visir Sokollu per impedire che le nazioni europee avessero una motivazione per attaccare l'Impero. Selim II da quel momento si disinteressò completamente dei suoi compiti di sovrano e si ritirò nell'harem. Morì nel 1574. Pochi mesi prima i Turchi erano riusciti a sottrarre alla Spagna il controllo della Tunisia.
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Predecessore: | Sultano ottomano | Successore: |
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Solimano I | 1566-1574 | Murad III |
Sultani dell'Impero ottomano |
Ascesa (1299 - 1453) | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Osman I | Orhan I | Murad I | Bayezid I | Mehmet I | Murad II | Mehmet II |
Splendore (1453 - 1683) | ||||||
Bayezid II | Selim I | Solimano I | Selim II | Murad III | Mehmet III | Ahmed I |
Mustafa I | Osman II | Murad IV | ||||
Stagnazione (1683 - 1827) | ||||||
Ibrahim I | Mehmet IV | Solimano II | Ahmed II | Mustafa II | Ahmed III | Mahmud I |
Osman III | Mustafa III | Abdul Hamid I | Selim III | Mustafa IV | Mahmud II | |
Declino (1828 - 1908) | ||||||
Abdul Mejid I | Abd-ul-Aziz | Murad V | Abdul-Hamid II | Mehmet V | ||
Dissoluzione (1908 - 1923) | ||||||
Mehmet VI |
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