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Radiofreccia (film) - Wikipedia

Radiofreccia (film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Radiofreccia
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Titolo originale: Radiofreccia
Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
Paese: Italia
Anno: 1998
Durata: 112'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Genere: drammatico
Regia: Luciano Ligabue
Soggetto: Luciano Ligabue
Sceneggiatura: Antonio Leotti, Luciano Ligabue
Produttore: {{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}
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Episodi:
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Angelo Nicolini
Effetti speciali:
Musiche: Luciano Ligabue
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: Stefano Giambanco
Costumi: {{{nomecostumista}}}
Trucco: {{{nometruccatore}}}
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
  • David di Donatello (3) per miglliore attore a Stefano Accorsi, migliore regista esordiente a Luciano Ligabue, migliore fonico di presa diretta a Gaetano Carito (1999)
  • Nastro d'Argento (2) per migliore regista esordiente e migliore canzone (Ho perso le parole)
Sequel: {{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film
« Buonanotte. Quì è Radio Raptus, e io sono Benassi - Ivan. Forse lì c'è qualcuno che non dorme. Beh, comunque che ci siete oppure no io c'ho una cosa da dire. Oggi ho avuto una discussione con un mio amico. Lui è uno di quelli bravi: bravi a credere in quello in cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Beh, non è vero: anch' io credo. Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards; credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese; credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi; credo che un Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa; credo che non sia tutto qua, però, prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio; credo che semmai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con 300.000£ al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose; credo che c'ho un buco grosso dentro ma anche che il Rock 'n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro e le stronzate con gli amici, beh, ogni tanto questo buco me lo riempiono; credo che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx; credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia. Ecco, vedete un po' di ricaricare le vostre scorte con questo. »
(Discorso di Freccia su Radio Raptus, la futura Radiofreccia, prima di mandare in onda "Rebel Rebel" di David Bowie)


Radiofreccia è il primo film diretto da Luciano Ligabue, girato nel 1998 e prodotto da Domenico Procacci.

L'opera, ispirata ad alcuni racconti del primo libro pubblicato da Ligabue (la raccolta Fuori e dentro il Borgo), ottiene un successo inaspettato: il film, infatti, riceve ben tre David di Donatello, due Nastri d'argento e tre Ciak d'oro.

Indice

[modifica] Trama

La storia si svolge nel 1975 in una a piccola città del reggiano mai esplicitamente nominata, anche se alcuni elementi visivi la identificano con il borgo di Ligabue, Correggio. Bruno, ragazzo affascinato dalla musica, fonda Radio Raptus - una radio libera. Favorito dalla libertà delle frequenze in FM, aiutato dai suoi amici Jena, Tito, Boris e soprattutto Freccia, vedrà crescere sempre di più il suo progetto, che però perderà la sua connotazione di libertà per diventare sempre più una realtà commerciale. La vita dei suoi amici - tra scherzi, scampagnate, serate al bar e vicissitudini familiari - non sarà semplice. Tito tenterà di uccidere il padre che abusava della sorella, mentre Jena sposerà una donna che lo tradirà con Boris il giorno stesso delle nozze, durante il ricevimento. La sorte peggiore toccherà però a Freccia, che cadrà nella tossicodipendenza a causa della sua relazione con una ragazza eroinomane. La sua dipendenza gli farà perdere il lavoro e gli procurerà diverse frizioni con i suoi amici - soprattutto con Bruno - e gli causerà molti guai con la giustizia. L'amore di Marzia lo farà riprendere, ma la delusione d'amore con Cristina lo farà ripiombare fatalmente nella droga. Dopo la sua morte, Radio Raptus verrà ribattezzata "Radiofreccia" e verrà chiusa da Bruno nel 1993, giusto un minuto prima che compia diciotto anni.

[modifica] Curiosità

  • Malgrado la storia narrata nel film si svolga quasi esclusivamente a Correggio, le carrellate sulla cittadina che si possono vedere nei titoli di testa sono state girate in un'altra località della provincia reggiana, ovvero Gualtieri. Altre location riconoscibili sono il ponte di barche di Torre d'Oglio, il ponte ferroviario sul torrente Crostolo, fra Guastalla e Gualtieri e Piazza Martiri di Carpi.
  • Luciano Ligabue compare in questo film per una brevissima scena, quella in cui i ragazzi vanno a spiare uno studio radiofonico per comprendere cosa può servire loro per allestire una stazione radio analoga. Il regista ricopre il ruolo di speaker radiofonico. Di Ligabue è peraltro la voce del DJ della stazione radiofonica che Adolfo ascolta nel suo bar, nella scena in cui a Bruno viene per la prima volta l'idea di fondare una radio.
  • La vicenda dell'ippopotamo è realmente accaduta a Correggio, quando un ippopotamo è scappato dal circo che era in città in quei giorni.
  • La vicenda è veramente accaduta, ma nella realtà il protagonista veniva chiamato "foja" (foglia) per la voglia di foglia che aveva sotto l'orecchio, invece di Freccia come si chiama nel film.

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[modifica] Collegamenti esterni

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