Prometeo liberato (Shelley)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questa voce di teatro è solo un abbozzo: contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Prometeo liberato
di Percy Bysshe Shelley
tragedia in quattro atti
[[Immagine:\|(facoltativo, default: 280px)]]
Titolo originale	Prometheus Unbound
Lingua originale	inglese
Versioni dell'autore in altre lingue	{{{Lingua2}}}
Genere	dramma romantico in versi
Fonti letterarie	{{{Soggetto}}}
Ambientazione
Composto nel	1820
Prima assoluta
Teatro:
Prima rappresentazione italiana
Teatro:
Premi	{{{Premi}}}
Versioni successive

Personaggi:
Prometeo Demogorgone Giove Terra Oceano Apollo Mercurio Ercole Furie Asia Pantea Oceanine Ione Il fantasma di Giove. Lo spirito della Terra, Lo spirito della Luna Spiriti delle Ore, Spiriti, Echi, Fauni
Autografo:	{{{Autografo}}}
Trasposizioni operistiche
Riduzioni cinematografiche
Visita il Foyer

Il Prometeo liberato è un dramma lirico in versi di Percy Bysshe Shelley, ispirato alla tragedia omonima (e perduta) di Eschilo.

In origine il dramma era in tre atti; qualche mese dopo la sua redazione, Shelley vi aggiunse il quarto atto, celebrativo della vittoria di Prometeo.

[modifica] Trama

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

Racconta la liberazione dalle catene di Prometeo ma, diversamente dalla tragedia di Eschilo, non è concluso dalla riconciliazione tra Giove e Prometeo. Al contrario, è solo nel momento in cui Giove viene detronizzato che Prometeo ritrova la sua libertà. Una scelta drammaturgica che riflette una visione tipicamente romantica, in cui la ribellione contro il tiranno può sfociare solo nel suo rovesciamento.
Condannato a essere incatenato a una roccia del Caucaso, dove un avvoltoio gli divora continuamente il fegato, Prometeo (simbolo dell'Umanità) sopporta i suoi tormenti con la speranza che cesseranno allorché Giove (simbolo del Male) sarà cacciato dalle forze del Bene, come predetto da una profezia. La detronizzazione di Giove potrebbe essere evitata solo dallo stesso Prometeo, nel caso in cui rivelasse tale segreto, di cui è l'unico ad esserne a conoscenza. Ma Prometeo riesce a mantenere il segreto, nonostante le torture e le lusinghe di Giove. Finalmente Giove sarà detronizzato da Demogorgone (simbolo dell'Eternità, e figlio di Giove e di Teti), e Prometeo sarà liberato da Ercole (simbolo della Forza). Prometeo sposerà Asia (simbolo della Natura), una delle Oceanine, e darà così inizio al regno del Bene e dell'Amore sulla Terra.

[modifica] Bibliografia

Percy Bysshe Shelley, Prometeo liberato, versione col testo a fronte, introduzione e commento a cura di Raffaello Piccoli, Firenze, Sansoni 1946.
Mario Rapisardi, Traduzione de Il Prometeo liberato di Shelley, Palermo, Pedone 1892.