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Priorato di Sion - Wikipedia

Priorato di Sion

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Il Priorato di Sion (in francese Prieuré de Sion) è il misterioso protagonista di diverse opere, di fantasia e non. Anche se è stato rappresentato in modi tra loro molto diversi, che vanno dalla più potente tra le società segrete della storia occidentale ad una farsa dei Rosacroce, l'unico Priorato di Sion di cui si hanno notizie storiche certe è un'associazione fondata il 7 maggio 1956 ad Annemasse da Pierre Plantard. La presunta antica istituzione, è, secondo la storiografia ufficiale, solo una elaborata invenzione da parte di questa più recente associazione. Una «Abbazia di Nostra Signora del Monte Sion», effettivamente fondata nel 1099 a Gerusalemme da Goffredo di Buglione, ovviamente non ha nulla a che vedere con il moderno "priorato" di Pierre Plantard.

Indice

[modifica] Storia

Il cosiddetto "Priorato di Sion - C.I.R.C.U.I.T. (Cavalleria di Istituzione e Regola Cattolica e di Unione Indipendente Tradizionalista)" è stato fondato il 7 maggio 1956 ad Annemasse da Pierre Plantard (1920-2000), un disegnatore francese. In base all'articolo III.c dello statuto originale del Priorato di Sion, l'associazione prendeva il nome da una vicina montagna, chiamata Sion, nei pressi della cittadina francese di Annemasse (niente a che vedere, sembrerebbe, dunque con il più noto monte Sion in Palestina). Era dedicata, tramite il suo giornale intitolato Circuit, ad opporsi alla borghesizzazione della regione. Il Priorato del 1956 aveva sede nell'abitazione di Plantard medesimo ad Annemasse, ed era stato registrato ufficialmente alla sotto-prefettura di Saint-Julien-en-Genevois il 7 maggio 1956 da André Bonhomme e Pierre Plantard.[1] Venne sciolto in un periodo successivo all'ottobre 1956, ma rivitalizzato in modo intermittente da Plantard tra il 1962 e il 1993, come loggia iniziatica, con la speranza che sarebbe diventato un'avanguardia dedicata alla restaurazione della cavalleria e della monarchia in Francia, per portare avanti le sue false pretese al trono di Francia.

Il Priorato iniziò a produrre in questo periodo tutta una serie di documenti, spesso di distribuzione limitata e pubblicati in edizione privata. Gli argomenti erano i più generici, ma in tutti v'erano inseriti riferimenti, più o meno espliciti, a una presunto passato millenario del Priorato; molti di questi documenti inoltre ricollegavano questo misterioso passato al mistero del curato Bérenger Saunière. I documenti furono depositati alla Bibliothèque Nationale di Parigi sotto vari pseudonimi.

È più o meno dello stesso periodo la pubblicazione de Le trèsor maudit, romanzo best-seller francese scritto da Gérard de Sède in cui si afferma che Saunière avesse trovato delle misteriose pergamene da cui sarebbero provenute le sue misteriose ricchezze tanto a lungo discusse. L'apparente coincidenza fa pensare che vi sia stato qualche legame tra Sedè e Pierre Plantard, su cui però i due personaggi si tengono molto vaghi. Il mistero attirò l'attenzione dei media e un produttore televisivo della BBC, Henry Lincoln, dopo varie ricerche assieme allo storico amatoriale Richard Leigh e a Michael Baigent, riscoprì i vari documenti relativi al Priorato. Prendendoli come autentici i tre, basandosi in particolare su un manoscritto, Les Dossiers secrets de Henri Lobineau (scritto in realtà dallo stesso Pierre Plantard), hanno pubblicato i loro risultati in un libro, Il Santo Graal (The Holy Blood and The Holy Grail) in cui furono rese di pubblico dominio le pretese del Priorato, suscitando un forte interesse mediatico. Il libro Il Santo Graal e Les Dossiers secrets de Henri Lobineau presentano il priorato come se fosse una società vecchia di un millennio, con il compito della sopravvivenza di una linea Merovingia di re Franchi, che sarebbe sopravvissuta nell'ombra.

Tra il 1961 e il 1984 Plantard inventò un pedigree mitico per il Priorato di Sion, sostenendo che era stato fondato a Gerusalemme, durante la prima crociata, da Goffredo di Buglione. Le ricerche condotte sui misteri di Rennes-le-Château hanno portato Michael Baigent, Richard Leigh, e Henry Lincoln a trovare lo pseudostorico Archivio segreto di Henri Lobineau, compilato da "Philippe Toscan du Plantier", che divenne la fonte per il loro libro, nel quale riportavano delle dichiarazioni secondo cui:

  • con una lista di illustri grandi maestri, il Priorato di Sion aveva una lunga storia che iniziava con la creazione dei Cavalieri templari come suo fronte militare e finanziario;
  • ebbe un grande ruolo nel promuovere e partecipare al "fiume sotterraneo dell'esoterismo", l'Alph, nell'Europa medioevale;
  • giurò di riportare la dinastia merovingia, che governò il Regno dei Franchi dal 447 al 751, sui troni d'Europa e Gerusalemme;
  • l'ordine proteggeva questi pretendenti reali in quanto discendenti diretti di Gesù e di sua moglie Maria Maddalena.

Questi autori sostennero che gli scopi ultimi del Priorato di Sion sono:

Baigent, Leigh e Lincoln giunsero ad una propria interpretazione dei Protocolli dei Savi di Sion, che vedevano come una delle prove più evidenti dell'esistenza e delle attività del Priorato di Sion:

  • La versione originale emanata da un'organizzazione massonica irregolare che usava il nome "Sion" non aveva niente a che fare con una cospirazione giudaica internazionale.
  • La versione originale non era intesa per infiammare l'opinione pubblica o essere pubblicata, ma era un programma per ottenere il controllo della massoneria.
  • La persona responsabile di avere alterato il testo attorno al 1903 fu Sergei Nilus, nel corso del suo tentativo di guadagnarsi influenza alla corte di Nicola II di Russia. La presenza di una cricca esoterica all'interno della corte reale portò ad un considerevole intrigo. La pubblicazione del testo da parte di Nilus fu dovuta al fallimento nello strappare l'influenza a Papus e a un non meglio identificato "Monsieur Philippe".
  • Poiché Nilus non riconobbe una serie di riferimenti all'interno del testo che riflettevano un contesto culturale cristiano, non li cambiò. Questo fatto dimostrava che la versione originale non poteva provenire dal primo Congresso Sionista di Basilea (1897).

Accettando queste ipotesi come fatti, alcuni escatologi cristiani marginali videro il Priorato di Sion come l'esaudimento delle profezie che si trovano nell'Apocalisse e come un ulteriore prova di una cospirazione anticristiana di proporzioni epiche.

Comunque, poiché gli storici moderni non accettano Holy Blood, Holy Grail come un serio contributo agli studi storici, tutte queste pretese sono considerate come facenti parte di una dubbia teoria della cospirazione. Gli autori francesi come Franck Marie (1978), Jean-Luc Chaumeil (1979, 1984, 1992) e Pierre Jarnac (1985, 1988) non hanno mai preso sul serio Pierre Plantard e il Priorato di Sion, al contrario di Baigent, Lincoln e Leigh. Essi conclusero rapidamente che si trattava di una bufala, delineando i motivi del loro verdetto, e fornendo prove dettagliate che gli autori di Holy Blood non avevano riportato per esteso. Implicano inoltre che queste prove sono state ignorate da Baigent, Lincoln e Leigh allo scopo di sostenere la versione mitica della storia del Priorato.

Nel 1989 Pierre Plantard cercò senza riuscirci di salvare la sua reputazione e il suo programma sostenendo che il Priorato di Sion era stato in realtà fondato nel 1681 a Rennes-le-Chateau. Nel settembre 1993, egli sostenne che Roger-Patrice Pelat era stato Grande Maestro del Priorato di Sion. Pelat era un amico dell'allora presidente francese François Mitterrand ed era al centro di uno scandalo che coinvolgeva il Primo Ministro francese Pierre Bérégovoy. Un tribunale francese ordinò una perquisizione nell'abitazione di Plantard, trovando molti documenti, inclusi alcuni che proclamavano Plantard come vero re di Francia. Sotto giuramento, Plantard ammise che aveva fabbricato tutto, compreso il coinvolgimento di Pelat con il Priorato di Sion.[2] A Plantard venne ordinato di cessare e desistere da tutte le attività legate alla promozione del Priorato di Sion e visse lontano dai riflettori fino alla sua morte, avvenuta a Parigi il 3 febbraio 2000.

[modifica] Motto criptico

Pastori in Arcadia, Nicolas Poussin (1640 circa); il dipinto contiene il presunto motto del Priorato, Et in Arcadia ego
Pastori in Arcadia, Nicolas Poussin (1640 circa); il dipinto contiene il presunto motto del Priorato, Et in Arcadia ego

Et in Arcadia ego... è il presunto motto della famiglia Plantard e del Priorato di Sion, secondo una rivendicazione apparsa per la prima volta nel 1964. Et in Arcadia ego è una frase latina nota perché appare come iscrizione tombale sul dipinto classico Pastori in Arcadia (1640 circa) del pittore francese Nicolas Poussin. La frase significa letteralmente, "E io nell'Arcadia".

L'aggiunta dell'ellissi (non presente nel dipinto di Poussin), suggerisce una parola mancante. Anche se non richesta dalla grammatica latina, sum è una delle parole suggerite per completare la frase, che diventa: "Anche nell'Arcadia sono io". Inoltre, è stato teorizzato da Richard Andrews e Paul Schellenberger che la frase completa Et in Arcadia ego sum sia un anagramma di Arcam Dei Tango Iesu, che significa "Io tocco la tomba di Dio – Gesù". L'implicazione è che la tomba contenga l'ossario di Gesù, figura centrale nella teologia cristiana, o che la scritta incompleta "Et in Arcadia ego" sia l'anagramma di un'altra frase: "I Tego Arcana Dei", "Vattene! Io celo i misteri di Dio" . Indipendentemente dall'accuratezza di questa straordinaria pretesa, essa non è considerata parte della storia ufficale del dipinto di Poussin che contiene la frase, che è ben documentata.

[modifica] Ipotesi su "un altro" Priorato di Sion

Secondo un'altra versione[citazione necessaria] del Priorato di Sion, già nota ma resa popolare con il romanzo Il codice da Vinci di Dan Brown, questa istituzione avrebbe pochi e “semplici” scopi, che impegnerebbero da secoli i propri adepti.

Secondo tale versione, il Priorato sarebbe stato fondato da Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, tra i suoi maestri vi sarebbero stati tra i più grandi intellettuali ed artisti (Da Vinci, Botticelli, Hugo, Newton). Il Priorato avrebbe avuto anche un braccio militare: i famosi e misteriosi Templari. Tuttavia, non avrebbe nulla a che vedere con tentativi di fondare un Sacro Impero Europeo, di abbattere e sostituire la Chiesa Cattolica Romana o con l'istituzione di un grande re di Israele, idee ispirate dall'idea dell’esistenza di un complotto internazionale giudaico, che trovò voce su un testo, scritto all’inizio del secolo e noto come "protocolli dei savi di sion”. I suoi reali scopi sarebbero quelli di conservare la verità sulla mortalità di Cristo e del suo matrimonio con la Maddalena - ipotesi che troverebbero conferme nei vangeli apocrifi - e di proteggere il Santo Graal, ovvero l’ipotetica discendenza di Cristo e di Maria Maddalena.

[modifica] Influenze culturali

Il Priorato di Sion ha avuto diverse influenze sulla cultura popolare, non tutte completamente accurate o serie:

  • Il Priorato funse da modello per l'Ordine del Grail nella collana di fumetti Preacher, e più alla lontana per il Millennium Group della serie televisiva Millennium.
  • Il Priorato gioca un ruolo importante nel romanzo di Dan Brown Il codice da Vinci, dove è presentato come una organizzazione segreta avente lo scopo di proteggere la verità e la discendenza di Cristo, che rispetta e valorizza il Femminino Sacro.

[modifica] Presunti Grandi Maestri del Priorato di Sion

In questa lista appaiono anche nomi di personaggi ritenuti altresì appartenenti ai Rosacroce: Massimo Introvigne sostiene che Plantard l'abbia in pratica copiata da essi e che soltanto gli ultimi tre non sono presenti nella lista dei Rosacroce.[3] Lo scrittore Dan Brown l'ha utilizzata per il già citato romanzo Il Codice Da Vinci modificandola e sostituendo agli ultimi due nomi quello di un personaggio della storia del libro, Jacques Sauniere.

Grandi maestri dei templari e del priorato:

  1. Ugo de Blancheford (1150-1151)
  2. Bernard de Tremblay (1151-1153)
  3. Guillaume de Chanaleilles (1153-1154)
  4. Evrard de N...? (1154-1154)
  5. Andrè de Montbard(1155-1156)
  6. Bertrand de Blanchefort (1156-1169)
  7. Philippe de Milly (1169-1170)
  8. Eudes de Saint-Amand (1170-1180)
  9. Arnaud de Toroge (1181-1184)
  10. Gérard de Rideford (1184-1188)

Grandi maestri del priorato:

  1. Jean de Gisors (1188-1220)
  2. Marie de Saint-Clair (1220-1266)
  3. Guillaume de Gisors (1266-1307)
  4. Edouard de Bar (1307-1336)
  5. Jeanne de Bar (1336-1351)
  6. Jean de Saint-Clair (1351-1366)
  7. Blanche d'Evreux (1366-1398)
  8. Nicolas Flamel (1398-1418)
  9. Renato d'Angiò (1418-1480)
  10. Iolande de Bar (1480-1483)
  11. Sandro Filipepi (Botticelli) (1483-1510)
  12. Leonardo da Vinci (1510-1519)
  13. Carlo III, Duca di Borbone-Montpensier (1519-1527)
  14. Ferdinando Gonzaga (1527-1557)
  15. Louis de Nevers (Luigi II delle Fiandre ) (1557-1595)
  16. Robert Fludd (1595-1637)
  17. Johann Valentin Andrea (1637-1654)
  18. Robert Boyle (1654-1691)
  19. Isaac Newton (1691-1727)
  20. Charles Radclyffe (1727-1746)
  21. Carlo di Lorena (1746-1780)
  22. Massimiliano di Lorena (1780-1801)
  23. Charles Nodier (1801-1844)
  24. Victor Hugo (1844-1885)
  25. Claude Debussy (1885-1918)
  26. Jean Cocteau (1918-1963)
  27. Francois Ducaud-Bourget (1963-1981)
  28. Pierre Plantard (1981-[[(1-1188)
  29. Michael de Jiana (1841-[[(1-1942)

NOTA BENE: prima di aggiungere nomi o modificare questa lista si prega di comunicare come nota alla voce o nella pagina di discussione le fonti di cui si è in possesso; modifiche non suffragate da fonti, in particolare se effettuate da utenti anonimi, saranno probabilmente annullate.

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[modifica] Note

  1. ^ La registrazione era un atto reso necessario dalla legge del 1901 sulle associazioni, secondo la quale tutte le associazioni, gruppi o circoli francesi devono essere registrati presso le autorità.
  2. ^ [1]
  3. ^ cfr. le pp.31 e 32 in Arturo Cattaneo, op.cit.

[modifica] Bibliografia

  • Richard Andrews e Paul Schellenberger. The Tomb of God: The Body of Jesus and the Solution to a 2,000-year-old Mystery, 1996 (ISBN 0316879975)
  • Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln. Holy Blood, Holy Grail, 1982 (ISBN 055212138)
  • Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln. The Messianic Legacy, 1987 (1989 reissue: ISBN 0440203198) Il seguito di Holy Blood, Holy Grail.
  • Massimo Introvigne. Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e demoni, Piemme, Casale Monferrato, 2005, ISBN 88-384-1047-X, pp. 216.
  • Arturo Cattaneo; Massimo Introvigne; Manfred Hauke; Bernardo Estrada; Alberto Torresani. La frode del Codice da Vinci. Giochi di prestigio ai danni del Cristianesimo, Ed. Elledici, anno 2006, pp. 176.
  • Sabina Marineo. L'Eresia Templare, 2008 (ISBN 978-88-87944-58-7) Lista documentazione dagli archivi del Loiret (Orléans) che riguarda l'antico Ordine/Priorato di Sion

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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