Porto di Gioia Tauro

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Coordinate: 38°26′N 15°53′E / 38.433, 15.883

Porto di Gioia Tauro
Paese:	Italia
Mare:	Mar Tirreno
Lago:
Fiume:
Regione:	Calabria
Provincia:	Reggio Calabria
Comune:	Gioia Tauro
Località:	{{{località}}}
Infrastrutture collegate:	Ferrovia Tirrenica Meridionale Autostrada A3 Aeroporto di Reggio Calabria
Tipologia:	Porto commerciale e industriale
Gestori:	Autorità Portuale Gioia Tauro
Passeggeri:	()
Traffico merci:	()
Posti barca totali:
Posti per natanti in transito:
Lunghezza massima imbarcazioni:	metri
Profondità fondali:	metri
Accesso difficoltoso con venti di:
Rifornimento carburante:	Sì
Assistenza:	Sì
Coordinate:	38°16′N 15°32′E / 38.26, 15.53Coordinate: 38°16′N 15°32′E / 38.26, 15.53
Porto di Gioia Tauro
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Progetto:Trasporti

Il Porto di Gioia Tauro, a nord di Reggio Calabria, è il più grande terminal per transhipment del mar Mediterraneo.^{[citazione necessaria]}

Indice 1 Storia 2 Caratteristiche 3 Traffici 4 'Ndrangheta 5 Voci correlate 6 Collegamenti esterni 7 Fonti 8 Galleria fotografica

[modifica] Storia

L'area fu inizialmente destinata ad ospitare il porto del polo siderurgico di Reggio Calabria che sarebbe stato il quinto centro siderurgico italiano e che non fu mai realizzato, al pari di altre promesse del governo incluse nel famoso "pacchetto Colombo", che rispetto ad una città insorta (vedi Fatti di Reggio) dette soluzioni sul momento ritenute certamente importanti, ma fuorvianti rispetto al problema generale.

In quella circostanza, l'allora presidente del consiglio dei ministri Emilio Colombo inserì nel pacchetto: l'insediamento del quinto centro siderurgico a Reggio, la Liquichimica di Saline e la SIR di Lamezia Terme. Come è noto nessuna di queste iniziative è andata a buon fine ma, diversamente dalla Liquichimica di Saline, ridotta oggi ad un ammasso di ruggine mai entrato in funzione, l'area di Gioia Tauro interessata dai lavori incompleti fu ridestinata a grande porto commerciale che vide la luce nel 1994.

[modifica] Caratteristiche

le coordinate del porto sono: 38°26′N 15°53′E / 38.433, 15.883

• Imboccatura: larghezza 280 m
• Bacino di rotazione - Sud: diametro 750 m
• Bacino di rotazione - Nord: diametro 450 m
• Banchina per transhipment container: lunghezza 3011m
• Banchina per transhipment automobili: lunghezza 384 m
• Banchina per traffico commerciale e passeggeri: lunghezza 991 m
• Banchina per darsena di servizio: lunghezza 257 m
• Banchina pontoni: lunghezza 200 m
• Canale: larghezza 210 m
• Profondità fondali: 12,50 - 18,00 m

[modifica] Traffici

Traffico Porto di Gioia Tauro anni 1995-2006:

Anno	1995	1996	1997	1998	1999	2000	2001	2002	2003	2004	2005	2006
Navi (Num.)	50	1.331	2.729	3.254	3.058	3.060	3.000	3.400	3.065	2.850	2.851	2.806
Contenitori (Teu)	17.000	572.000	1.448.531	2.093.650	2.202.951	2.652.701	2.500.000	3.008.000	3.148.662	3.261.034	3.160.981	2.938.176

[modifica] 'Ndrangheta

Il porto, fin dalla sua nascita fu tenuto sotto controllo dalle cosche della regione, Piromalli e Molè. É un centro di arrivo fondamentale per la 'ndrangheta calabrese per il traffico di droga internazionale. Nell'Operazione Decollo, dalle forze dell'ordine fu rivelato un traffico di sostanze stupefacenti che andava dall'Europa all'Sud America all'Australia e ogni anno vengono sequestrate ingenti quantità di droga. Il porto è anche crocevia di merci contraffatte di vario genere. ^[1][2][3]

Secondo una relazione del 2006, gli investigatori stimano che l' 80% della cocaina in Europa arrivi dalla Colombia via Gioia Tauro. Il porto è anche coinvolto nel traffico illegale di armi. Queste attività sono controllate dalla criminalità di famiglie calabresi note come 'ndrangheta.

Il clan Piromalli 'e riuscito a condizionare la gestione del nuovo terminal container. Stabilito nella metà degli anni 1990, divenne il più grande terminale del bacino del Mediterraneo, si spostano più di 2 milioni di container nel 1998. Dal 1994, quando Contship Italia affittò l'area portuale per avviare l'attività di trasbordo e la Medcenter Container Terminal è stato creato grazie a 138 miliardi di lire del finanziamento statale, i Piromalli's mira a obbligare la società Medcenter, attraverso la sua vice presidente Walter Lugli, Contship e la società, attraverso il suo presidente Enrico Ravano, a pagare un kickback di US $ 1,50 per ogni trasbordati contenitore, una somma che corrispondeva a circa la metà dei profitti netti acquisiti dalle due società.^[4][5]

Nel febbraio 2008 la Commissione parlamentare antimafia ha concluso che la 'ndrangheta "controlli o influenze gran parte dell'attività economica intorno al porto e utilizza l'impianto come base per il traffico illegale". Nella sua relazione ha detto che "l'intera gamma di interni o in subappalto attività di mafia-è influenzato, dalla gestione della distribuzione e della trasmissione al controllo doganale e contenitori di stoccaggio. "Il estorsione di Ravano e Contship, è stata parte di un progetto che" non ha comportato semplicemente questo sicurezza fiscale, che è cresciuto con il porto, ma anche il controllo delle attività legate al porto, l'assunzione di lavoratori, e le relazioni con il porto sindacati e le istituzioni locali ", aggiunge la relazione. "E 'legittimo effettivamente eliminato la concorrenza di società non controllate o influenzate dalla mafia nella fornitura di beni e servizi, eseguire lavori di costruzione e di assunzione di personale. E che ha gettato un'ombra sul comportamento del governo locale e altri organismi pubblici^[6][7].

[modifica] Voci correlate

• Lista dei porti italiani per flusso di merci

[modifica] Collegamenti esterni

• Sito ufficiale dell'autorità portuale
• Galleria immagini

[modifica] Fonti

1. ^ http://www2.unicatt.it/pls/unicatt/mag_gestion_cattnews.vedi_notizia?id_cattnewsT=7604
2. ^ http://news.kataweb.it/item/413307/ndrangheta-antimafia-gioia-tauro-porto-franco-clan
3. ^ http://www.narcomafie.it/news_archivio/news_2000_06.htm
4. ^ Paoli, Mafia Brotherhoods, p. 218
5. ^ Il caso Gioia Tauro, Relazione sullo stato della lotta alla criminalità organizzata in Calabria, Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, July 2000
6. ^ Gioia Tauro 'controlled by mafia for over a decade', Lloyd’s List, February 21, 2008
7. ^ (IT) Relazione annuale sulla 'ndrangheta, Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare (Relatore: Francesco Forgione), February 2008

[modifica] Galleria fotografica

Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando

Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando

Porto di Gioia Tauro visto da San Ferdinando