Pericardite
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze |
La pericardite è un processo infiammatorio che coinvolge la guaina fibrosa che riveste il cuore, detta "pericardio". Il pericardio è una sottile membrana fibrosa (sacco fibroso) che circonda il cuore e consta di due parti: un foglietto interno detto "pericardio viscerale" che riveste il cuore intero ed uno esterno detto "pericardio parietale". Fra i due è presente una piccola quantità di liquido che serve ad impedire che i due foglietti sfreghino fra loro, consentendo al cuore di muoversi liberamente mentre batte. Il ruolo che svolge consiste quindi nel mantenere il cuore in sede e difenderlo da aggressioni secondarie. Quando il pericardio si infiamma, la quantità di liquido presente fra i due foglietti può aumentare, se tale aumento è eccessivo e consistente, esso limita la funzione di pompa del cuore. La pericardite è pertanto l’infiammazione di entrambe le parti che costituiscono il pericardio, essa ha solitamente un decorso benigno, spesso autolimitantesi e talora solo lievemente o per nulla sintomatica.
I meccanismi che possono ingenerare la pericardite sono diversi.
La pericardite viene definita idiopatica quando non è riconoscibile né il meccanismo né l'agente causale, il che accade in buona parte dei casi. L’origine idiopatica è una diagnosi di esclusione, dopo indagini su infezioni batteriche, virali e per individuare eventuali malattie autoimmuni. Solitamente ha un decorso benigno, autolimitantesi, colpisce individui fra 20 ed i 50 anni, in particolare nella stagione primaverile od autunnale, spesso quale conseguenza di una banale infezione virale (vie aeree superiori).
Indice |
[modifica] Cause
Infezioni virali, batteriche o fungine;
- Traumi toracici;
- Radioterapia;
- Farmaci immunodepressivi, droghe;
- Malattie autoimmunitarie quali Artrite reumatoide, lupus eritematoso, sclerodermia;
- Insufficienza renale (uremia), leucemia, AIDS;
- Tumori.
Infarti o procedure cardiache invasive possono risultare nell’insorgenza di pericardite. La pericardite può essere risultato del coinvolgimento di organi o strutture vicini, di tubercolosi o neoplasie, di immunodeficienze, insufficienza renale, leucemie, traumi del torace, radioterapia, pleurite.
I versamenti pericarditi a volte sono asintomatici o non accompagnati da infiammazione. In questi casi è importante escludere tubercolosi, neoplasie, ipotiroidismo ecc. Se non viene individuata alcuna causa viene il versamento è monitorato nel tempo, quando possibile evitando pericardiocentesi o manovre invasive diagnostiche. Malattie autoimmuni quali lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, sindrome di Sjogren sono cause tipiche di pericardite.
[modifica] Sintomi
Il dolore della pericardite si presenta come un dolore toracico "trafittivo", localizzato in particolare nell’area sottomammaria, irradiantesi al collo, alla spalla sinistra ed alla muscolatura sita fra il collo e le spalle. Il dolore si intensifica quando si esegue un inspirazione profonda, tende invece a diminuire quando ci si siede. A volte è presente febbre o febbricola, astenia od altri sintomi quali sudorazione fredda, modica dispnea, tosse secca, palpitazioni, aritmie. Alcuni dei sintomi sono proporzionati all’entità del versamento. Nei casi più gravi i sintomi sono quelli di un tamponamento cardiaco, situazione in cui il cuore è compromesso nella sua fuzione dal liquido presente all’esterno. Sebbene similari, i sintomi non vanno confusi con quelli di tipo anginoso (dolore toracico costrittivo, gravativo, oppressivo, irradiato al braccio sino all’epigastrio, al giugulo, alla mandibola, al livello interscapolare).
[modifica] Terapia
Le terapie si basano sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori (FANS) e Aspirina ad alte dosi.
Per prevenire recidive, molti studi indicano l’utilità della colchicina, anche a basso dosaggio (0.5-1 mg/g). La cura con cortisone è la più diffusa, ma anche una causa importante di ricadute.
Gli antibiotici sono spesso somministrati in caso sospetto di infezione.
[modifica] Evoluzione
Passata la fase acuta, i controlli sia ematologici (esami del sangue) sia strumentali (ecocardiografia) devono essere ripetuti a intervalli regolari per un periodo variabile.
La prognosi è buona nella maggior parte dei casi, anche in presenza di recidive.
La pericardite costrittiva, così come il tamponamento cardiaco, sono eventi rari.
[modifica] Collegamenti esterni
www.gilp.org - Gruppo Italiano per la lotta alla pericardite