Paduli

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Paduli

[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Paduli]]

Nome ufficiale:

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41°10′0″N 14°53′0″E / 41.16667, 14.88333

Altitudine:

349 m s.l.m.

Superficie:

44,70 km²

Abitanti:

4.171

2005

Densità:

93 ab./km²

Frazioni:

Bosco Verdito, Calore Sandriano, Ignazio Forno Nuovo, Monte Capriano Carpinelli, Orticelli, Orticelli Montefollo, Piana, Piana Ferrara, Ravano, Saglieta, San Giuseppe, Serre Capitolo, Soloni, Torre

Comuni contigui:

Apice, Benevento, Buonalbergo, Pago Veiano, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Giorgio La Molara, San Nicola Manfredi, Sant'Arcangelo Trimonte

CAP:

82020

Pref. tel:

0824

Codice ISTAT:

062045

Codice catasto:

G227

Nome abitanti:

padulesi

Santo patrono:

San Nicola di Bari

Giorno festivo:

6 dicembre

Sito istituzionale

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Paduli è un comune di poco più di 4.000 abitanti della provincia di Benevento.

Indice

1 Geografia
2 Cenno storico
3 Antichità e Monumenti
- 3.1 Dominio feudale
4 Personaggi legati al comune
5 Cultura
- 5.1 Manifestazioni Religiose
- 5.2 Associazioni
6 Evoluzione demografica
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni

[modifica] Geografia

Paduli è distante circa 10 Km da Benevento ed è raggiungibile tramite la strada Statale SS 90 Bis detta "Statale delle Puglie".
Situato sulla cima di uno sperone tra la valle del fiume Calore e quella Tammaro.

[modifica] Cenno storico

Molto probabilmente da Batalum mentovato da Silio Italico nel suo poema De Bel, pun., VIII, con altri luoghi del Sannio (Meomartini,110), quantunque non ve ne sia neanche l'ombra dell'ubicazione. Nel suo tenimento vi è Foro Novo la mutatio degli Itinerari Romani oggi Forno Nuovo nel fondo dei Longo di Paduli: dove sono rinvenute molte anticaglie, iscrizioni e ruderi romani. Era quindi, sull'antica via Consolare, Egnazia che da Benevento per la valle del Tammaro andava ad Aecae(Troia) e vi era un pubblico mercato (forus). La prima volta è mentovato in forma Padulum e di Padule

[modifica] Antichità e Monumenti

Colonette militari ed iscrizioni romane, busti mormorei, monete ed altre anticaglie in Forno Nuovo. Interessante la ''chiesa Madre di un'artistica semplicità e rozzezza, originale in ciò che vi si entra per il Campanile, chiesa di San Nicola,chiesa di San Giovanni Battista, Convento e chiesa S. Maria di Loreto,chiesa Madonna di Lourdes di Piana Ferrara, chiesa della Madonna Delle Grazie. [1]

[modifica] Dominio feudale

Sotto gli Angioni, perduto l'autonomia, passò successivamente ai Shabran, ai Carbone ed ad un Gentile da Montecalvo, ai Pignatelli, ai Cosso, ai Caracciolo, ai Barone,agli Spinelli, ai Cybo i quali nel 1726 lo vendettero ai Coscia di Benevento, che sui ruderi dell'antico castello, che aveva ospitato i Conti D'Arianoil Duca Rainulfo, Re Ruggiero, Tancredi, Federigo II,Manfredi,Ladislao,Renato D'Angiò,Francesco Sforza, ed Alfonso D'Aragona- edificarono un magnifico palazzo posseduto dalla famiglia De Vivo.