Om Shanti Om
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Om Shanti Om | |
Titolo originale: | Om Shanti Om |
Lingua originale: | Hindi |
Paese: | India |
Anno: | 2007 |
Durata: | 162' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | azione, commedia, drammatico, sentimentale |
Regia: | Farah Khan |
Soggetto: | Farah Khan |
Sceneggiatura: | Farah Khan, Mushtaq Sheikh |
Produttore: | Gauri Khan, Shah Rukh Khan |
Produttore esecutivo: | Sanjiv Chawla |
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Fotografia: | Manikandan |
Montaggio: | Shirish Kunder |
Costumi: | Karan Johar, Manish Malhotra, Sanjeev Mulchandani |
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Om Shanti Om (Hindi: ऊँ शान्ति ऊँ, Urdu: اوم شانتی اوم) è un film di Bollywood del 2007, diretto da Farah Khan, con Shah Rukh Khan. Per la prima volta sullo schermo appare, subito con un ruolo da protagonista, Deepika Padukone. Uno dei temi trattati è quello della reincarnazione. Il titolo si riferisce al nome dei due personaggi principali e a quello della pellicola che deve essere girata nella finzione cinematografica. Il film è caratteristico anche per il grande numero di famose star indiane che compaiono durante una canzone, da Preity Zinta e Rekha a Saif Ali Khan e Hrithik Roshan. La regista fa un breve cameo nella parte di una spettatrice all’inizio del film.
Indice |
[modifica] Trama
Nel 1977, Om Prakash Makhija è uno dei molti ragazzi di paese che prova a diventare una star del cinema facendosi la gavetta in ruoli minori. Ha un grande amico, Pappu, che gli consiglia se vuole diventare veramente qualcuno di cambiare nome, perché quel Makhija non ci sta proprio bene. Un giorno arriva in paese con una bella macchina Rajesh Kapoor, famoso produttore, per presentare un suo film e firma gli autografi. Om vive da solo con sua madre, dato che il padre è morto e quando le dice che vuole cambiare nome lei va su tutte le furie e piange sconsolata. Om, allora, per non sentirla più, se ne va. Pappu arriva e mette alla signora Makhija la pulce nell’orecchio: è andato sicuramente a trovare la fidanzata. Lo ritrovano che parla da solo con il poster della famosa attrice Shanti del film “Dreamy Girl”. Pappu gli dice che potrebbe incontrare Shanti la sera stessa, perché c’è la prima del film e la troupe sta per arrivare. Così la sera stessa, la famosa star arriva e Om e Pappu riescono a entrare sfruttando i biglietti di un altro, Manoj Kumar. Durante una delle canzoni del film si mettono a ballare al cinema e la polizia li prende. Ubriachi si ritrovano a fare discorsi davanti ai ragazzini: in particolare colpisce uno fatto da Om, che dichiara che la vita deve essere come i film, con il lieto fine, e se il lieto fine non arriva significa che deve continuare ad oltranza il film (cioè la vita stessa). Il giorno dopo vanno sul set della pellicola a cui stanno prendendo parte; Om ha solo una battuta da dire, mentre i due protagonisti sono Vicki Sandhi e Shanti, la quale si rifiuta di recitare per problemi con la produzione. Allora, per risolvere la questione, Mukesh Mehra, produttore del film, arriva sul set e le fa cambiare idea. Durante le riprese qualcosa va storto e Shanti rimane tra le fiamme; Om è l’unico ad avere coraggio, a lanciarsi in mezzo al fuoco e a salvarla. Finita l’emergenza incendio, Pappu lo rimprovera perché ha messo in pericolo la sua vita e Om gli dice che di fronte alla vita di Shanti i suoi sogni non sono nulla. Quest’ultima è lì dietro e sente tutto. Gli chiede il suo nome e lui risponde “Quello che sta sempre con Shanti, Om prima e dopo” (riferimento al titolo). Pappu, per facilitare la conoscenza tra i due, dice che Om è una star; l’indomani fingono di recitare in un film in cui Om interpreta l’attore principale, mentre Shanti arriva in città. Lei, vista la sua interpretazione, gli chiede l’autografo. Om, non potendo più andare avanti con le menzogne, le dice la verità, ma l’attrice non se la prende per niente e anzi gli dice che è un eroe. Si danno appuntamento per la sera: lei, per metterlo alla prova, si veste da suora e gli comunica, con volto coperto, che Shanti non può venire. Vedendo la reazione addolorata di Om, la “suora” si toglie il velo e gli dà anche un regalo. Trascorsa la serata, si ritorna a lavorare nel set e, durante una pausa, Om decide di seguire Shanti e la vede che parla con Mukesh: scopre così che è già sposata segretamente con lui. Devono fare un film dal titolo “Om Shanti Om” e poi diranno a tutti della loro relazione, ma lei dice che lo sapranno prima perché è incinta. Om, deluso si aggira per le strade e riparla da solo davanti al poster di “Dreamy Girl”. Mukesh, intanto, è rimasto stupito dalle affermazioni della “moglie”, ma nonostante tutto, decide di portarla a vedere il set in allestimento del film. Om decide di seguirli. Con grande sorpresa da parte di Shanti, Mukesh dice che bisognerà che il set venga disfatto, perché lei non può recitare a causa della gravidanza; prima però ci sarà una festa per il loro matrimonio che deve essere ufficializzato. Om, sentito questo, decide di andarsene. Quando Shanti dice a Mukesh che stenta a credere alle sue orecchie, lui cambia tono e inizia a dire che ha rovinato la sua vita. Le dice che non si può sposare e ha deciso di dare fuoco al set, con lei dentro. Detto, fatto. Om da fuori vede tutto e cerca di salvarla, ma gli uomini di Mukesh lo fermano e lo picchiano. Poi si allontanano e Om, sanguinante, sfonda il vetro ma ormai è troppo tardi; nell’esplosione muore Shanti e lui viene catapultato fuori dove viene investito dalla macchina di Rajesh che sta portando la moglie a partorire. All’ospedale, nonostante l’uso del defibrillatore, Om muore e la signora Kapoor mette alla luce un maschietto, che Rajesh, in onore al giovane uomo che ha investito quella notte, decide di chiamare Om.
Trent’anni dopo, nel giorno del suo compleanno, tutti sono pronti a fare gli auguri a Om Kapoor, detto anche OK, dalle sue iniziali. Il giovane rampollo è particolarmente viziato: arriva sul set con la moto con quattro ore di ritardo e dice che quel film sarà un fiasco e che, per tirarne su le sorti, ci vuole una canzone, da lui stesso interpretata. Durante questa ultima, vede il fuoco e si spaventa: soffre infatti di pirofobia. L’ormai vecchia madre di Om lo rivede durante una presentazione di un film ed è convinta che sia suo figlio; lui non la riconosce e Pappu, per rassicurare l’anziana donna, le dice che non è il loro Om, ma lei continua a crederci. Per motivi di lavoro, uno della troupe cinematografica, Anwar, decide di portare Om sul set bruciato trenta anni prima e gli racconta tutta la storia. Appena arrivati, il giovane ha la sensazione del déjà vu e sente delle voci. Quando si avvicina al vetro rotto, vede addirittura una donna che urla (Shanti). Durante le riprese, in cui lo travestono con il mantello da Superman, comincia a piovere e, per ripararsi, va dentro l’edificio dove non solo sente dei rumori, ma rivede anche il dialogo che avvenne tra Shanti e Mukesh e, inoltre, che un uomo identico a lui ha assistito a tutto dall’alto. Si organizzano i Filmfare Award e Om è l’attore candidato favorito per il premio da miglior attore protagonista; gli altri due sono Abhishek Bachchan, per un film dal titolo Dhoom 5 e Akshay Kumar per “The Reurn of Khiladi”. Vince Om e si ricorda del discorso fatto quando era ubriaco; lo rifà, tutti lo applaudono e Pappu, che lo vede in tv, lo riconosce. Subito dopo la premiazione, il padre, per trovargli qualche altra parte, gli fa conoscere Mukesh, che ha passato molto tempo in America, il quale si presenta dicendo: “Chiamami Mike: così mi chiamano tutti a Hollywood”. Dato che Mukesh vuole fare un film con Om, il giovane Kapoor decide che è venuta l’ora di fargli pagare tutto quello che ha fatto in passato. Così va a trovare la donna che è convinta che sia suo figlio e la riconosce, così come fa con Pappu. Iniziano a progettare la vendetta nei confronti di Mukesh. Per incastrarlo, Om afferma categoricamente che accetterà una parte in un suo film, solo se si farà “Om Shanti Om”. Per iniziare con le prese in giro, gli dice: “Chiamami OK: così mi chiamano tutti a Bollywood”. Mike, interrogato sulla sorte che toccò a Shanti, di cui non si è mai trovato il corpo, afferma che è scomparsa. Dovendo, inoltre, ritornare in America per un mese, lo incarica di trovare un’attrice per la parte da protagonista. Ai provini vanno tutte male: una, di nome Sandi, arriva in ritardo da Bangalore e assomiglia molto a Shanti: non recita molto bene e Om, in preda al nervosismo, la caccia; Pappu però lo fa ritornare sui suoi passi e lo convince a dirle la verità per farla calare nella parte. Così Sandi diventa più brava. Quando Mike torna dall’America, data la forte somiglianza di Sandi con Shanti, si preferisce dirgli che il ruolo da attrice protagonista è andato a un’altra ragazza, Dolly. In questo modo, inoltre, è possibile mettere alla prova Mike: il piano, infatti, consiste nel girare degli spezzoni con Dolly e altri con Sandi e poi far vedere le parti con Sandi nei punti critici della trama, in modo che Mike si convinca di avere delle allucinazioni e magari confessi in preda alla disperazione. A completare l’opera ci si mette anche la scelta del set (lo stesso di trenta anni prima) e la madre di Om che, appena arrivato Mike, gli dice di non entrare perché Shanti l’aspetta. Durante la prima visione di prova, gli fanno vedere scene montate con Dolly, intercalate ogni tanto con quelle di Sandi. La paura appare chiaramente nel volto di Mike, che decide per disperazione di ripartire per l’America; ma Om lo convince a restare, dato che ormai la parte più importante del film (le musiche) è quasi pronta e può aspettare ancora due giorni prima di partire. Proprio durante le musiche, un lampadario si stacca e colpisce Mike, rimanendo appeso ad una certa altezza. Om, a quel punto, decide di dirgli tutto e addirittura gli cita parola per parola il dialogo che ebbe con Shanti trenta anni prima. Mike, per nulla intimorito, dice che non ci sono prove e che non è stato mai trovato il corpo; allora compare Shanti e dice che corpo è sotto il pavimento, nel luogo in cui ora sta appeso il lampadario. A questo punto scoppia una zuffa tra Om e Mike e con essa un nuovo incendio; Om ha paura, ma mentre Mike sta per colpire Shanti, lui lo gambizza. Ora Om ha la possibilità di ucciderlo, ma Shanti gli dice di non sparargli e prontamente il lampadario cade e lo uccide. Shanti si disperde tra le fiamme; Om, incredulo, vede Sandi che arriva insieme a Pappu e allora capisce che Shanti era veramente resuscitata per compiere la sua vendetta.
[modifica] Uscite internazionali
- Uscita in Belgio: 7 novembre 2007
- Uscita in India: 9 novembre 2007
- Uscita nel Regno Unito: 9 novembre 2007
- Uscita negli USA: 9 novembre 2007
- Uscita nei Paesi Bassi: 9 novembre 2007
- Uscita in Germania: 8 febbraio 2008 (Festival di Berlino)
- Uscita in Germania: 6 marzo 2008
[modifica] Musiche
Nel film sono presenti sette canzoni, di seguito indicate nell’ordine in cui compaiono:
- Ajab Si
- Dhoom Taana
- Main Agar Kahoon
- Jag Soona Soona Lage
- Dard-E-Disco
- Deewangi Deewangi
- Daastaan-E-Om Shanti Om
La prima è all’arrivo di Shanti e rimane impressa per la scena in cui Shah Rukh Khan viene trascinato per il polso dal vestito di Deepika Padukone, senza che lei se ne accorga. La seconda è quella cantata all’interno del film proiettato al cinema e che fa ballare tutti i presenti, Om e Pappu in testa. Main Agar Kahoon è cantata in uno dei momenti più romantici del film, poco dopo che lei gli dà il regalo. Dard-E-Disco è una canzone corale, durante la quale si sviluppa del fuoco nel set. Deewangi Deewangi è la canzone più famosa del film, con la comparsa speciale di trentuno star. Daastan-E-Om Shanti Om è cantata subito dopo che Mike si rende conto dei falsi montaggi, poco prima del culmine della storia.
[modifica] Comparse speciali
Durante la canzone Deewangi Deewangi ci sono trentuno comparse speciali (eccetto il cast principale) da parte di famose stelle di Bollywood. Ognuno, chiaramente, interpreta se stesso. Di seguito sono elencati i loro nomi in ordine alfabetico:
- Aftab Shivdasani
- Amrita Arora
- Arbaaz Khan
- Bobby Deol
- Dharmendra
- Dino Morea
- Govinda
- Jeetendra
- Juhi Chawla
- Kajol
- Karisma Kapoor
- Lara Dutta
- Malaika Arora
- Mithun Chakraborty
- Preity Zinta
- Priyanka Chopra
- Rani Mukerji
- Rekha
- Ritesh Deshmukh
- Saif Ali Khan
- Salman Khan
- Sanjay Dutt
- Shabana Azmi
- Shilpa Shetty
- Sunil Shetty
- Tabu
- Tusshar Kapoor
- Urmila Matondkar
- Vidya Balan
- Zayed Khan
Inoltre vi sono altre comparse speciali, la maggior parte della quali avvengono poco prima della canzone, nelle scene corali dell’assegnazione dei Filmfare Awards.
- Abhishek Bachchan ... nella parte di se stesso
- Akshay Kumar ... nella parte di se stesso
- Amisha Patel ... nella parte di una delle due eroine a fianco di Om Kapoor ai Filmfare Awards
- Amitabh Bachchan ... nella parte di se stesso
- Bappi Lahiri ... nella parte di se stesso
- Bipasha Basu ... nella parte di se stessa
- Chunky Pandey ... nella parte di se stesso
- Diya Mirza ... nella parte di una delle due eroine a fianco di Om Kapoor ai Filmfare Awards
- Farah Khan ... nella parte di una spettatrice all’inizio del film
- Feroz Khan ... nella parte di se stesso
- Gauri Khan ... nella parte di se stessa
- Govinda Ahuja ... nella parte di se stesso
- Hrithik Roshan ... nella parte di se stesso
- Karan Johar ... nella parte di se stesso
- Koena Mitra ... nella parte di se stessa
- Mayur Puri ... nella parte del direttore del Dard-e-Disco
- Rakesh Roshan ... nella parte di se stesso
- Rishi Kapoor ... nella parte di se stesso
- Shabana Azmi ... nella parte di se stessa
- Subhash Ghai ... nella parte di se stesso
- Vishal Dadlani ... nella parte di se stesso
[modifica] Collegamenti ad altre pellicole
Il film, data la trama e l’elevato numero di star presenti, ha moltissimi riferimenti al cinema di Bollywood. Di seguito se ne riportano alcuni:
- Durante la premiazione è in concorso l’ipotetico sequel della saga di Dhoom e si scherza riguardo al suo attore protagonista, Abhishek Bachchan. La stessa cosa vale anche per l'altro film in concorso, "The Return of Khiladi", che si riferisce alla famosa serie di film interpretati da Akshay Kumar.
- Sempre durante la cerimonia degli Oscar indiani, Om Kapoor riceve una nomination come migliore attore protagonista per due film contemporaneamente, uno dei quali si intitola “Main Bhi Hoon”, con chiara allusione al primo film della regista, Main Hoon Na.
- Inoltre, durante la prima visione al cinema del film “Dreamy Girl”, è presente un evidente riferimento alle pellicole, di stampo prevalentemente patriottico, con Manoj Kumar e al suo caratteristico gesto di coprirsi il viso con le mani.
- Il tema della reincarnazione è presente anche nel film Karz, con Rishi Kapoor, così come nel precedente Madhumati, di Bimal Roy.
- Il titolo del film proiettato al cinema, “Dreamy Girl”, richiama esplicitamente l’appellativo con cui è nota la famosa attrice degli anni settanta Hema Malini.
- Le scene dell’incendio durante le riprese del film che stava girando Shanti, con il pronto intervento da parte di Om, fanno pensare al famoso evento avvenuto mentre si girava Madre India nel 1957: Sunil Dutt, infatti, salvò Nargis intrappolata nelle fiamme incontrollate sviluppatesi nel set. Anche a causa di questo incidente a lieto fine, i due attori, dopo essersi conosciuti meglio, si sposarono l’anno dopo[1].
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Om Shanti Om dell'Internet Movie Database
- Scheda di OmShanti Om su Mymovies
- (EN) Sito ufficiale del film
- (EN) Notizie sul film
[modifica] Video
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