Lingua urdu
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Urdu (اردو) † | |
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Parlato in: | India, Pakistan, e da almeno l'1% della popolazione del Bahrain, degli Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Arabia Saudita |
Persone: | 61 milioni nativi, 104 milioni totali |
Classifica: | 19-21 (lingua nativa), vicino all'italiano e al turco |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Pakistan; Jammu e Kashmir, Uttar Pradesh (India) |
Regolato da: | nessuna regolazione ufficiale |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | ur |
ISO 639-2 | urd |
SIL | URD (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
L'Urdu (nome nativo اردو) è una lingua indoeuropea del gruppo delle lingue indoiraniche (o indoarie), sviluppatasi nell'Asia meridionale da influenze persiane, turche, ed arabe al tempo del Sultanato di Delhi e dell'Impero Mogul (1200-1800).
La lingua urdu - parola di origine turco-mongola il cui significato è "accampamento" (specificatamente, quello imperiale) - è attualmente la lingua nazionale del Pakistan e lingua ufficiale dell'amministrazione nazionale indiana - insieme con l'hindi e l'inglese. Il numero dei suoi parlanti di nazionalità indiana è però maggiore rispetto a quelli pakistani.
Indice |
[modifica] Storia
La storia di questa lingua, usata già nelle sue forme embrionali a livello sia popolare sia letterario nel XIII secolo d.C. in un'area geografica situata all'interno dell'odierno territorio nazionale indiano, è molto complessa. Essa va situata all'interno delle vicende politiche e più genericamente culturali che hanno interessato il subcontinente indiano negli ultimi cinque secoli, che si presentano già esse stesse come un panorama molto variegato. Sinteticamente, si può affermare che la lingua ha la sua origine nell'India nord-occidentale diventata dominio musulmano conseguentemente agli attacchi turco-mongoli del XIII secolo; da lì, essa trova in seguito un ambiente di sviluppo anche nel Deccan ("daccani urdu"), che si manterrà vivo nel corso del tempo; l'area in cui resta lingua principale nell'uso è comunque l'India nord-occidentale.
In origine, la lingua urdu rappresenta il risultato della composita realtà etnica e quindi linguistica che caratterizza la suddetta area geografica nel periodo sunnominato e viene quindi a costituire una sorta di lingua franca, quasi una koinè linguistica dell'India settentrionale - anche ad est, nella piana gangetica, in seguito alle conquiste dei sovrani della dinastia Moghul. Per questo motivo a livello lessicale essa si presenta ricca di molteplici apporti, tutti quelli provenienti dalle lingue parlate dalle popolazioni abitanti gli odierni territori compresi tra il medio oriente arabo-persiano e il linguisticamente ricchissimo subcontinente indiano.
A livello grammaticale, essa non si discosta che per pochissimi tratti dalla struttura della lingua hindi, tanto che per molto tempo, principalmente a partire dai primi decenni del XIX secolo, è sussistita un'accesa controversia sulla stessa possibilità di distinguerle. Il risultato di tali confronti è che a livello fonetico-grammaticale le due lingue sono praticamente la stessa; la differenza essenziale è a livello grafico, poiché mentre l'hindi viene scritta usando l'alfabeto devanagari la lingua urdu si scrive utilizzando i segni grafici arabo-persiani, con l'aggiunta di qualche ulteriore grafema rappresentante i suoni propri delle lingue indiane. Altra importante differenza è a livello lessicale: l'hindi è composta da una percentuale di circa 80% di parole di origine sanscrita; l'urdu invece utilizza nei settori semantici riguardanti principalmente religione, terminologie tecniche di vario genere, letteratura, lemmi di origine araba o, in seconda battuta, persiana. Nella storia della letteratura, le opere composte in questa lingua rientrano per la quasi totalità del loro numero in ambito religioso. Infatti, a partire dal XIII secolo circa, in urdu sono state composte le opere dei maestri sufi, ossia degli appartenenti a quella che viene considerata la branca "mistica" dell'Islam.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Dizionari
- J.T. Platts, A Dictionary of Urdu, Classical Hindi and English, Munshiram Manoharlal, New Delhi, 1987
- V. Pietrangelo (a cura di), Dizionario urdu. Italiano-urdu, urdu-italiano, A. Vallardi, Milano, 2007
[modifica] Grammatiche
- Bhatia, Tej K. and Koul Ashok Colloquial Urdu: The Complete Course for Beginners, Routledge, London, 2000
- R.L. Schmidt, Urdu: an essential grammar, Routledge, London, 1999.
[modifica] Voci correlate
- Alfabeto Urdu