Max Mosley
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Max Rufus Mosley (Londra, 13 marzo 1940) è presidente della FIA, l'associazione non-profit che rappresenta circa 150 Automobil Club nazionali di oltre 100 Paesi del mondo. La FIA è anche l'organo di governo della Formula uno e di altre manifestazioni sportive internazionali..
Quarto figlio di Oswald Ernald Mosley, negli anni '60 entrò da pilota nel mondo automobilistico, ottenendo modesti risultati in Formula 2 alla guida di una Brabham.
Divenne quindi uno dei fondatori della March Engineering, della quale seguì la componente legale e commerciale, per circa un decennio. Alla fine del 1977 vendette le sue quote, rimanendo comunque nella direzione.
Nel 1974 fondò insieme a Bernie Ecclestone (e ad altri rappresentanti delle principali squadre) la FOCA e fece parte della FISA, fino a succedere nel 1993 a Jean Marie Balestre, come presidente FIA, venendo rieletto anche nel 1997, nel 2001 e nel 2005. Insieme a Bernie Ecclestone è stato nell'ultimo trentennio la più potente figura della Formula 1.
Il 30 marzo 2008 è stato coinvolto in uno scandalo sessuale scatenato dal quotidiano inglese News of the World, che ha pubblicato delle immagini tratte da un video di 5 ore in cui Mosley prende parte ad un orgia con prostitute che interpretavano il ruolo di gerarchi nazisti.[1]. A causa delle polemiche scaturite dalla vicenda Mosley è stato costretto a delegare la decisione circa la sua permanenza a capo della FIA all'Assemblea generale della federazione, che il 3 giugno si è pronunciata in favore della sua permanenza, con 103 voti favorevoli, 55 contrari, 7 astenuti e 4 nulli.[2].