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Bernie Ecclestone - Wikipedia

Bernie Ecclestone

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Bernie Ecclestone

Bernard Charles Ecclestone detto "Bernie" (Ipswich28 ottobre 1930) è un imprenditore britannico e la persona che maggiormente ha trasformato la Formula 1 in una entità commerciale altamente redditizia. Attualmente controlla la struttura del campionato attraverso una serie di società, di cui la più importante è la Formula One Management di cui è direttore esecutivo.

Indice

[modifica] Biografia

La sua passione per i motori si sviluppò presto in due direzioni complementari: da un lato cercando di costruirsi una carriera come pilota di motociclismo nell'immediato dopoguerra, dall'altro vendendo e comprando ricambi per moto per finanziarsi le gare. Fu questa seconda attività ad avere maggior successo, portandolo a creare con un socio la Compton & Ecclestone, una delle più grandi concessionarie inglesi. Nel 1949 provò a gareggiare con le quattro ruote in Formula 3, ma dopo alcuni incidenti si ritirò per pensare agli affari.

Nel 1957 Ecclestone ritornò nel mondo dell'automobilismo come manager del pilota Stuart Lewis-Evans, per poi comprare la scuderia Connaught facendo correre Lewis-Evans ed altri piloti, o addirittura tentare di qualificarsi come pilota al Gran Premio di Monaco del 1958. Alla fine di quell'anno Lewis-Evans rimase vittima di un incidente fatale durante il Gran Premio del Marocco al volante di una Vanwall, e Ecclestone abbandonò ogni ulteriore attività. Di nuovo rientrò alla fine degli anni '60 per gestire la carriera di Jochen Rindt, che si concluse tragicamente a Monza nel 1970 mentre si preparava a vincere il suo primo campionato mondiale, titolo che gli fu assegnato postumo.

Ancora una volta Ecclestone si ritirò da ogni attività, per poi ritornare nel 1972 dopo aver rilevato il team Brabham da Ron Tauranac.

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Progetto F1

[modifica] FOCA

Nel 1974 Ecclestone fu tra i fondatori della Formula One Constructors Association (FOCA), un'associazione tra i manager delle principali scuderie inglesi, insieme a Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley, Ken Tyrrell e Frank Williams. La FOCA si caratterizzò immediatamente come un contropotere a quello della FIA che organizzava il Campionato Mondiale: nel 1975 la battaglia riguardò il sistema delle ammissioni e dei premi, a partire dal 1976 il cruciale controllo dei diritti televisivi.

La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inasprì quando Ecclestone divenne direttore esecutivo della FOCA nel 1978, con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) Jean-Marie Balestre. Lo scontro continuò fino al marzo 1981 quando fu firmato il primo Patto della Concordia che dava alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.

Nel 1987, alla fine della validità di quel Patto (altri seguiranno), Ecclestone fu nominato vice-presidente della FIA con la delega agli affari promozionali. Questo segnò di fatto la fine della FOCA come entità autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell'establishment federale con un potere enormemente accresciuto.

Nel frattempo Nelson Piquet aveva vinto due Campionati mondiali piloti per la Brabham nel 1981 e 1983, quest'ultimo con il motore turbo della BMW. Ridotto il tempo e l'interesse per la gestione di una squadra, alla fine del 1987 Ecclestone vendette la scuderia prima all'Alfa Romeo e poi allo svizzero Joachim Luhti, strada che avrebbe portato alla scomparsa dello storico marchio.

[modifica] Controllo sulla Formula 1

Per gestire i diritti televisivi e gli altri aspetti commerciali Ecclestone creò la Formula One Promotions and Administration (FOPA), che successivamente si trasformerà in Formula One Management. FOPA prima e FOM poi cominciarono a gestire non solo i diritti televisivi ma anche i premi gara, i contratti con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni, trasformandosi nel vero centro di potere della Formula 1. Nel fare questo Ecclestone trasformò uno sport ancora in parte amatoriale in uno organizzato in maniera impeccabile e dall'aspetto professionale, in particolare quando nella serie cominciarono a partecipare, come concorrenti o fornitori, i più grandi gruppi automobilistici del mondo. Durante questo periodo Ecclestone divenne anche uno degli uomini più ricchi al mondo.

Nel 1995 la FIA concesse i diritti commerciali a Formula One Management per un periodo di 15 anni a fronte di un pagamento annuale, e a completamento dell'opera il 28 giugno del 2000 la FOM, dietro anticipo di una cospicua somma, si è vista assegnare dalla FIA i diritti sulla Formula 1 fino al 2110, ovvero per più di un secolo. Come parte di questi accordi i maggiori team avrebbero dovuto ricevere una partecipazione azionaria nel gruppo, ma questo non è mai avvenuto, così come non si è materializzata la quotazione in Borsa auspicata.

Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla società SLEC Holdings basata a Jersey, che a cascata controlla le altre società fino a Formula One Management, la società operativa. Di SLEC (acronimo di Slavica Ecclestone, moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la società Bambino Holdings, mentre il 75% delle quote è nelle mani di tre banche (Bayerische Landesbank, Lehman Brothers e J.P. Morgan Chase, unite nella società Speed Investments) che le ottennero nel 2002 dopo il fallimento del gruppo multimediale di Leo Kirch che aveva investito nella Formula 1. Ciò nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle scatole cinesi e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha il pieno controllo del gruppo di società.

Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziare che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre 2004 quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, che però si annuncia estremamente lunga e dal risultato incerto.

[modifica] Dettagli personali

Ecclestone possiede una notevole fortuna personale, valutata in più di 2 miliardi di sterline dal giornale inglese Sunday Times, che ne fanno uno degli uomini più ricchi del Regno Unito e per questo sempre presente in varie "classifiche".

Nel corso del 1997 si trovò al centro di uno scandalo riguardante un suo contributo per un milione di sterline al Partito Laburista subito prima delle elezioni che avrebbero portato al potere Tony Blair. Quando il governo Blair cambiò delle leggi sulle sponsorizzazioni da tabacco risparmiando la Formula 1 il caso esplose fino a quando il partito non restituì la donazione.

Nel Settembre del 2007 è diventato insieme a Flavio Briatore, l'azionista di maggioranza del Queens Park Rangers. Club che milita nella League One (la nostra serie B). I due manager si sono accollati ben 15 milioni di euro di debiti che il club aveva.

Bernie Ecclestone è sposato con l'ex-modella Slavica Radić con due figli, Tamara e Petra. Molte delle partecipazioni azionarie di Ecclestone sono in effetti possedute dalla famiglia, presenti anche nei nomi di alcune società SLEC Holdings (SLavica ECclestone) e Petara (PETra e TamARA, i nomi delle figlie).

[modifica] Bibliografia

[modifica] Collegamenti esterni


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