Leopoldo de' Medici
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cardinale | |
Leopoldo de' Medici della Chiesa cattolica |
|
Leopoldo de' Medici ritratto da Giovan Battista Gaulli nel 1670. |
|
Nato | 6 novembre 1617, Firenze |
Ordinato sacerdote |
|
Consacrato vescovo |
|
Vescovo | |
Proclamato cardinale |
12 dicembre 1667 da papa Clemente IX |
Deceduto | 10 novembre 1675, Firenze |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali |
|
Leopoldo de' Medici (Firenze, 6 novembre 1617 – Firenze, 10 novembre 1675) è stato un cardinale italiano della celebre famiglia dei Medici. Era il figlio più giovane del Granduca Cosimo II e fratello quindi del futuro Granduca Ferdinando II.
A soli 3 anni perse il padre, e lui e i suoi fratelli rimasero sotto la protezione delle Granduchesse reggenti, Maria Maddalena d'Austria, sua madre, e la nonna Cristina di Lorena, che si occuparono della sua educazione. Scelsero per lui come precettori prima Jacopo Soldano, poi il padre scolopio Flaviano Michelini, entrambi allievi di Galileo Galilei, ai quali successe poi Evangelista Torricelli.
Da quando suo fratello maggiore Ferdinando ebbe compiuto l'età per essere nominato Granduca, Leopoldo lo poté affiancare nella direzione politica dello stato, in particolare fu un acceso promotore delle manifatture, dell'agricoltura e del commercio.
Molto religioso e fin da giovane evitava le donne, ma fu anche appassionato di discipline scientifiche, un po' come tutto il ramo granducale dei Medici, ricostituì nel 1638 l'antica Accademia Platonica, mentre nel 1657 fondò, assieme al fratello Ferdinando, l'Accademia del Cimento, secondo una sua precisa idea di ricerca scientifica basata sull'osservazione diretta dei fatti, in applicazione del metodo scientifico galileiano.
Dal 1641 inoltre era stato eletto membro dell'Accademia della Crusca, dove svolse l'importante ruolo di reggente delle adunanze generali del 1650 e del 1663, inoltre si occupò scrupolosamente della preparazione delle voci riguardanti le arti per la III edizione del Vocabolario della Crusca (1691).
Fu anche un grande collezionista di libri rari (il suo bibliotecario fu Antonio Magliabechi), di dipinti (sua è gran parte della collezione di pittori veneti agli Uffizi), di disegni, miniature, statue, monete e autoritratti (che adornano oggi il Corridoio Vasariano). Dei fitti rapporti che seppe intrattenere con artisti, agenti d'arte e altri collezionisti, ci resta un vasto carteggio che ci da un vivido ritratto della sua personalità sempre alla ricerca della conoscenza.
Fu nominato cardinale con il titolo di San Cosma e Damiano nel 1667 da Clemente IX nel concistoro del 12 dicembre e da quel momento fece frequenti viaggi a Roma, durante i quali perseguiva anche i suoi interessi artistici e contribuiva a raccogliere voci per la stesura del Vocabolario.
Morì improvvisamente, nel pieno della sua attività di collezionista e studioso, il 10 novembre 1675.
Le sue collezioni andarono ad arricchire ulteriormente il patrimonio della famiglia Medici ed oggi si possono ammirare, divise per settore, in vari musei fiorentini: i quadri agli Uffizi e nel Corridoio Vasariano, le strumentazioni scientifiche al Museo di Storia della Scienza (suo fu il famoso cannocchiale e la "reliquia" del dito di Galileo), i libri alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, eccetera.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Leopoldo de' Medici
[modifica] Collegamenti esterni
- Portale Storia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di storia