Jennifer Jones
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Jennifer Jones - pseudonimo di Phylis Lee Isley - (Tulsa, 2 marzo 1919) è un'attrice statunitense.
È stata vincitrice di un Premio Oscar come migliore attrice del 1944 e di un Grammy Award.
[modifica] Biografia
Poco più che ventenne giunse a New York dalla natìa Tulsa, in Oklahoma, per studiare all'Accademia d'Arte Drammatica. Qui conobbe Robert Hudson Walker (che sarebbe divenuto poi anch'egli attore), che sposò nel gennaio del 1939. Poco dopo il matrimonio, la Jones tornò in Oklahoma per condurre alcune trasmissioni alla radio.
Successivamente si recò ad Hollywood ed esordisce nel cinema col film Il confine della paura (New Frontier, 1939) di George Sherman, con John Wayne.
Grazie alla sua avvenenza venne notata dal produttore David O. Selznick (che avrebbe poi sposato in seconde nozze) il quale la fa mettere sotto contratto dalla 20th Century Fox.
Nel 1943 l'attrice interpretò il ruolo di protagonista nella pellicola Bernadette (The Song of Bernadette) di Henry King, film biografico di Santa Bernadetta Soubirous, che le fece vincere il premio Oscar. A soli venticinque anni era già una star.
Negli anni seguenti Jones, sempre sotto l'ala protettrice di Selznick, recitò in film di diversi generi, dal film di propaganda - Da quando te ne andasti (Since You Went Away, 1943) di John Cromwell - al western - è una meticcia in Duello al sole (Duel in the Sun, 1946) di King Vidor -, ma anche nel dramma - come Il ritratto di Jennie (Portrait of Jennie, 1948) di William Dieterle, nel quale riveste una parte di misteriosa femme fatale -.
Una breve esperienza in Italia la vide lavorare al fianco di Montgomery Clift nel film di Vittorio De Sica, Stazione Termini (1953). Negli anni cinquanta continuò a mietere successi in film drammatici - come L'amore è una cosa meravigliosa (Love Is a Many-Splendored Thing, 1955) di Henry King, e L'uomo dal vestito grigio (The Man in the Gray Flannel Suit, 1956) di Nunnally Johnson -, ma sul finire del decennio seguente, dopo la morte nel 1965 di Selznick, decide di abbandonare le scene.
Sarebbe tornata sul set un'ultima volta per una partecipazione al film L'inferno di cristallo (The Towering Inferno, 1974)
Fu negli anni settanta che Jones scopre di avere un cancro al seno, dal quale riesce comunque a guarire.
L'attrice è stata legata sentimentalmente - oltre che all'attore Robert Hudson Walker e al regista e produttore Selznick - anche all'industriale Norton Simon, morto nel 1993.
Ha avuto tre figli, due maschi da Walker ed una femmina da Selznick (Mary Jennifer, morta suicida nel 1976).
[modifica] Filmografia
- Il confine della paura (New frontier), regia di George Sherman (1939)
- In corsa contro il tempo (Dick Tracy's G Men), regia di William Witney e John English (1939)
- Bernadette (The Song of Bernadette), regia di Henry King (1943)
- Da quando te ne andasti (Since You Went Away), regia di John Cromwell (1944)
- Gli amanti del sogno (Love Letters), regia di William Dieterle (1945)
- Duello al sole (Duel in the Sun), regia di King Vidor (1946)
- Fra le tue braccia (Cluny Brown), regia di Ernst Lubitsch (1946)
- Il ritratto di Jennie (Portrait of Jennie), regia di William Dieterle (1948)
- Stanotte sorgerà il sole (We were strangers), regia di John Huston (1949)
- Madame Bovary, regia di Vincente Minnelli (1949)
- La volpe (Gone to Earth), regia di Michael Powell ed Emeric Pressburger (1950)
- Gli occhi che non sorrisero (Carrie), regia di William Wyler (1952)
- Ruby fiore selvaggio (Ruby Gentry), regia di King Vidor (1953)
- Il tesoro dell'Africa (Beat the Devil), regia di John Huston (1954)
- Stazione Termini, regia di Vittorio de Sica (1954)
- L'amore è una cosa meravigliosa (Love Is a Many-Splendored Thing), regia di Henry King (1955)
- Buongiorno miss Dove! (Bonjour Miss Dove), regia di Henry Koster (1955)
- L'uomo dal vestito grigio (The Man in the Gray Flannel Suit), regia di Nunnally Johnson (1956)
- Il grande amore di Elisabetta Barrett (The Barretts of Wimpole street), regia di Sidney Franklin (1957)
- Addio alle armi (A Farewell to Arms), regia di Charles Vidor (1957)
- Tenera è la notte (Tender is the night), regia di Henry King (1962)
- La strada sbagliata (The Idol), regia di Daniel Petrie (1966)
- Angel, angel, down we go, regia di Robert Thom (1969)
- L'inferno di cristallo (The Towering Inferno), regia di John Guillermin (1974)
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Jennifer Jones dell'Internet Movie Database
- Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cinema