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I Socialisti Italiani - Wikipedia

I Socialisti Italiani

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando il partito politico dei Socialisti Italiani (1994-1998), vedi Socialisti Italiani.
I Socialisti Italiani
Partito politico italiano
Leader Saverio Zavettieri
Coalizione L'Unione
Ideologia Socialdemocrazia
Partito europeo nessuno

I Socialisti Italiani è il nome di un partito politico italiano nato (come I Socialisti) il 7 febbraio 2006, in seguito ad una scissione interna al Nuovo PSI.

La divisione nasce durante il congresso del Nuovo PSI, alleato del centrodestra, nell'ottobre 2005, quando una parte è favorevole, invece, ad un'alleanza di centrosinistra con la coalizione dell'Unione guidata da Romano Prodi (vedi "Il congresso della discordia"). Dopo una contesa sulla legittima appartenenza del simbolo tra Bobo Craxi e Gianni De Michelis, segretario uscente del Nuovo PSI, che affida la titolarità del partito a quest'ultimo, i sostenitori dell'approdo nel centrosinistra optano per la via della scissione.

La fase costituente del partito è fondata sulla leadership dello stesso Craxi. L'11 marzo 2007, a seguito del primo congresso, viene nominato segretario Saverio Zavettieri. Tra gli altri esponenti, ci sono Francesco Crinò, Vincenzo Milioto e Claudio Lenoci.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] La scissione dal Nuovo PSI

Il Nuovo PSI, fondato da Craxi e De Michelis nel 2001, aderisce alla Casa delle Libertà ed entra a far parte, con suoi esponenti, dei governi di centrodestra guidati da Silvio Berlusconi nel quinquennio 2001-2006. Tuttavia il partito d'ispirazione socialista, che conta sull'1% dei consensi alle ultime Politiche e su circa il 2% alle ultime Europee, va incontro ad una scissione in occasione del congresso che si svolge dal 21 al 23 ottobre 2005: vengono presentate due mozioni, una dal segretario in carica De Michelis, l'altra da Bobo Craxi.

La prima mozione chiede di perseguire l'obiettivo dell'unità socialista, ma verificando prima la natura delle future alleanze: sostiene che non si può decidere di abbandonare definitivamente la Casa delle Libertà, come invece Craxi vorrebbe. La seconda mozione chiede, invece, di dare un taglio netto passato, di uscire immediatamente dal governo di centrodestra, dichiarare conclusa l'alleanza con la Cdl e perseguire l'unità socialista nel centrosinistra.

Il congresso è caratterizzato da momenti agitati: in aula si creano tafferugli e il segretario abbandona l'aula mentre la parte restante dei partecipanti acclama Craxi nuovo segretario. Nasce una disputa legale tra Craxi e De Michelis sulla legittimità del congresso e, sebbene in un primo momento Craxi venga riconosciuto legale rappresentante del Nuovo PSI, un pronunciamento successivo del Tribunale di Roma decreta la nullità del congresso di ottobre. Pertanto De Michelis viene confermato alla guida del Nuovo PSI.

La scissione definitiva si consuma a gennaio 2006, quando Craxi annuncia di abbandonare la Cdl e De Michelis, invece, lavora alla presentazione di una lista comune con la Democrazia Cristiana per le Autonomie nello stesso centrodestra.

Il 7 febbraio 2006 nascono I Socialisti.

[modifica] Il simbolo e le elezioni 2006

In vista delle elezioni politiche del 2006, i Socialisti (a causa delle difficoltà a raggiungere la soglia di sbarramento del 2% prevista dalla nuova legge elettorale), dopo aver celebrato il loro ingresso nell'Unione, dapprima valutano la possibilità di confluire nella lista unitaria dell'Ulivo (costituita dall'asse maggioritario della coalizione DS-Margherita) ma, in via definitiva, deliberano di presentare il proprio simbolo sia alla Camera sia al Senato.

Al momento della presentazione delle liste, però, il Ministero dell'Interno ricusa il simbolo presentato dai Socialisti prendendo di mira il garofano (troppo simile a quello del Nuovo PSI) e la presenza del nome "Craxi", associabile al noto personaggio politico e premier italiano del passato. Così il partito presenta il suo nuovo simbolo, dove viene eliminato il gambo del garofano ed eliminata la scritta "Craxi". Soltanto a questo punto la commissione elettorale riammette il marchio.

Intanto, Bobo Craxi stringe un'alleanza con i DS, che gli offrono il cosiddetto "diritto di tribuna parlamentare", candidandolo nel listone dell'Ulivo nel collegio Lombardia 3, al nono posto della lista bloccata. Craxi, però, non viene eletto perché l'Ulivo si aggiudica soltanto 6 seggi. Ma la situazione si presenta difficile per tutto il movimento dei Socialisti che, all'indomani delle elezioni, si ritrova con un risultato poco incoraggiante: 115 mila voti alla Camera (0,3%) e 126 mila al Senato (0,4%).

I Socialisti non superano nemmeno lo sbarramento regionale del 3% al Senato in Calabria (ottengono il 2,8%), dove pongono la loro roccaforte per la presenza di una forte componente che fa capo a Saverio Zavettieri. I risultati più significativi, oltre a quello calabrese, sono quelli della Puglia (2%) e della Basilicata (1,5%); nel resto delle regioni è dovunque sotto l'1%. Tuttavia, anche gli ex-compagni del Nuovo PSI versano in condizioni simili: insieme alla DC per le Autonomie conquistano lo 0,7% alla Camera e lo 0,6% al Senato.

[modifica] Craxi sottosegretario

I Socialisti attraversano un ulteriore momento problematico all'indomani delle elezioni politiche. Sebbene facciano parte della coalizione vincente guidata da Romano Prodi, che riceve l'incarico di formare il nuovo governo, non hanno eletto esponenti parlamentari. Pertanto Zavatteri chiede agli alleati di inserire nel governo gli ex parlamentari Francesco Crinò e Vincenzo Milioto, che si erano candidati solo nelle liste del partito, e di consentire invece l'ingresso di Bobo Craxi, che era risultato tra i non eletti della lista dell'Ulivo, alla Camera.

La proposta, però, non viene accolta: Craxi resta fuori dalla Camera, ma viene nominato sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri guidato da Massimo D'Alema, come unico rappresentante istituzionale dei Socialisti. A seguito di questi eventi vi sono forti malumori interni.

[modifica] Le elezioni amministrative del 2006

Il neonato movimento partecipa alle elezioni amministrative in tutta Italia nell'ambito dell'Unione, riscuotendo dati simili a quelli delle recenti Politiche. Facendo il punto in Calabria, a Catanzaro presenta una lista unitaria con lo SDI che raggiunge il 5,3% ed elegge un rappresentante all'opposizione; a Crotone il risultato è del 2,4% con un consigliere eletto nella maggioranza; niente da fare a Cosenza dove i Socialisti si fermano all'1,5% surclassati dal 15% della Rosa nel Pugno che esprimeva un proprio candidato a sindaco alternativo.

A questi si aggiunge il caso di Milano dove i Socialisti sostengono la Lista Ferrante nell'ambito del centrosinistra candidando Piero Scialpi (primo dei non eletti), mentre Bobo Craxi, a titolo personale, sostiene una lista con i Liberaldemocratici per una candidatura fuori dai poli. Tale scelta compromette l'elezione del candidato socialista a Palazzo Marino, aprendo un'aspra divisione tra gli esponenti locali.

[modifica] Il primo congresso: sì al "Partito Socialista"

Il 10 e 11 marzo 2007, a Rimini, si svolge il primo congresso del partito, dove si decide di mutare la denominazione in I Socialisti Italiani: Zavettieri viene eletto per acclamazione segretario nazionale. Tra le priorità indicate c'è in primo luogo l'unità socialista, individuando come interlocutore privilegiato lo SDI di Enrico Boselli, sostenendo che non si possa proseguire con la presenza di due diversi partiti socialisti nella stessa coalizione.

Ai Socialisti Italiani, così come allo SDI, viene lanciata da più fronti la proposta di entrare nel costituendo Partito Democratico, in procinto di nascere per iniziativa dei due partiti maggiori della coalizione, i Democratici di Sinistra e la Margherita. Dal congresso di Rimini, tuttavia, prende corpo il suo no al PD, in quanto costituirebbe, secondo Zavettieri, una somma di culture che sono in antitesi al riformismo socialista.

Il partito, invece, aderisce alla costituente che porta alla fondazione del Partito Socialista, composto da: SDI, Socialismo è Libertà, area De Michelis del Nuovo PSI, area Angius-Spini (Democrazia e Socialismo), Associazione Nazionale per la Rosa nel Pugno. Il congresso fondativo del PS è fissato nei primi mesi del 2008.

[modifica] Risultati elettorali

– I Socialisti alle Elezioni Politiche
Elezione Parlamento Voti % Seggi
2006 Camera
Senato
115.105
126.625
0,3
0,4
0
0

[modifica] Congressi

  • I congresso - Rimini, 10-11 marzo 2007

[modifica] Collegamenti esterni


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