Grumman F3F
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Grumman F3F-3 | ||
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Tre F3F-3 in volo |
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Descrizione | ||
Ruolo | Aereo da caccia | |
Equipaggio | 1 | |
Primo volo | 1937 | |
Entrata in servizio | 1938 | |
Costruttore | Grumman | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 7,06 m | |
Apertura alare | 9,76 m | |
Altezza | 2,85 m | |
Superficie alare | 24,4 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 1.490 kg | |
Massimo al decollo | 2.175 kg | |
Propulsione | ||
Motore | un radiale Wright R-1820-22 | |
Potenza | 950 CV | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 425 km/h | |
Autonomia | 1.577 km | |
Tangenza | 10.122 m | |
Armamento | ||
Mitragliatrici | 1 da 7,62 mm e 1 da 12,7 mm | |
Bombe | 2 da 52 kg circa | |
Lista di aerei militari |
Il Grumman F3F era un aereo da caccia imbarcato statunitense impiegato poco prima del secondo conflitto mondiale. Era il successore di altri aerei imbarcati come l'F1F e l'F2F, macchine mediocri ma assai robuste, che prepararono la strada all'F3F, caccia biplano che ebbe sia un abitacolo chiuso che un carrello retrattile.
[modifica] Sviluppo
I caccia della Grumman sono nati come aerei da caccia navali e sono rimasti nel tempo famosi per la loro solidità strutturale e affidabilità complessiva. Leroy Grumman costituì la Grumman Aircraft Engeneering Corporation grazie ai denari provenienti dal brevetto di un galleggiante per apparecchi aerei. Questo era di tipo particolare, con una ruota che poteva essere ritratta ai lati dello stesso per ottenere un velivolo anfibio. A quei tempi tale brevetto era importante e non servivano molti soldi per potere avviare una ditta aeronautica.
Ben presto arrivarono i primi caccia veri e propri. Il primo era l'F1F, un velivolo su cui era installato proprio questo tipo di galleggiante, che consentiva di ottenere una velocità superiore a quella dei caccia dell'Esercito USA contemporanei.
Seguì il caccia F2F, propulso da un motore potente, Twin Wasp Junior a cilindri radiali, che permise di immetterlo in servizio sulla portaerei USS Lexington nel febbraio 1935. Esso era dotato della stessa struttura basica del precedente, con la classica fusoliera "panciuta", con un tettuccio scorrevole. Le prestazioni erano accettabili, ma né la maneggevolezza né la stabilità al tempo stesso erano all'altezza della situazione.
Non passò molto tempo che l'apertura alare del caccia venisse aumentata, come anche la fusoliera allungata, ottenendo una macchina che se non era certo un apparecchio elegante lo era certamente di più del tipo precedente, mentre soprattutto la stabilità (per via della fusoliera più lunga) e la maneggevolezza (per la superficie alare) erano di ottimo livello. La macchina venne designata F3F.
[modifica] Tecnica
Tecnicamente, l'F3F era un velivolo con una struttura alare formata da due ali di apertura quasi uguale, con una campata costituita da due piloni verticali e uno trasversale che li collega, a forma di "N" o di "Z". Varie controventature erano presenti per rinforzare la loro struttura. Le travi erano presenti per collegare l'ala superiore alla fusoliera, mentre quella inferiore era incassata nella stessa, appena davanti al carrello. Quest'ultimo era un tipo particolare, in quanto si ritraeva all'interno della fusoliera, che certo non mancava di spazio: le ruote si incassavano al suo interno, davanti al bordo d'attacco dell'ala inferiore e dietro al motore.
Il motore era un 9 cilindri Wright Cyclone da 905 cv, che consentiva una notevole potenza di bordo. L'elica era metallica e tripala e i cilindri erano caratterizzati da una doppia bugnatura.
L'armamento era, come al solito per gli aerei statunitensi dell'epoca, costituito da due mitragliatrici Browning di due calibri diversi.
Il pilota era alloggiato dietro il motore, con un abitacolo spazioso e dotato di un tettuccio vetrato e scorrevole, con ridotti montanti di sostegno; questa vetratura arrivava quasi fino alla coda.
L'F3F aveva una grande capacità di carburante per avere un ottimo raggio d'azione, in quanto questo doveva essere una delle caratteristiche fondamentali di un caccia navale (che non veniva rispettata in caso si trattasse di caccia navalizzati, come i vari tipi inglesi, a cominciare dal Sea Gladiator). Inoltre non subiva limitazioni nella ripidità delle picchiate, e poteva portare bombe di un certo peso.
L'F3F era veloce e robusto per il suo tipo. Era una delle macchine di maggiore successo in termini tecnici e si poteva considerare il primo dei caccia biplani di ultima generazione. Questa avrebbe compreso in tutto i Gloster Gladiator, i FIAT C.R.42 e i Polikarpov I-153 sovietici. I Gladiator avevano un abitacolo chiuso, gli I-153 un carrello retrattile e i C.R.42 nessuna delle due cose (il tettuccio venne abbandonato in sede progettuale), come del resto nemmeno un'altra macchina da 400 km/h, il poco noto Kawasaki Ki-10. I Grumman F3F erano gli unici ad avere tutti e due i dispositivi. Nondimeno, non si può dire che esso avesse un vantaggio di velocità per via di questo e del fatto che il tettuccio era molto aerodinamico rispetto ad altri tipi.
Le capacità di autonomia e di impiego multiruolo in generale erano invece di ottimo livello e ineguagliate dagli altri tipi biplani.
L'evoluzione vide apparire, dopo il modello base del marzo 1935, il tipo migliorato F3F-2 del 1937, con il motore Wright Cyclone piuttosto che il Twin Wasp Junior, e infine l'F3F-3 del 1939, dotato di alcune piccole migliorie. A quel tempo il caccia era oramai inevitabilmente superato; eppure esso diede un notevole spunto per la realizzazione della generazione successiva: il noto Grumman F4F Wildcat venne infatti, in origine, progettato come biplano, ma anche con l'ala monoplana media esso era ancora estremamente simile al biplano che lo aveva preceduto.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Grumman F3F
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