Grand Hotel Miramare di Genova
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L'Hotel Miramare - o Grand Hotel Miramare - è uno degli storici alberghi che in inizio di XX secolo - e per almeno tre decadi, dagli anni dieci agli anni trenta - accolsero i più illustri visitatori di Genova.
Adattato alla fine della seconda guerra mondiale a caserma della Pubblica Sicurezza e della Polizia Ferroviaria (poco distante sorge la stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe), venne a lungo lasciato in abbandono finendo quasi completamente rovinato dal degrado.
La sua struttura, solo in parte recuperata dopo un lungo periodo di restauro, campeggia sulla collina situata poco sopra la stazione ferroviaria, a poca distanza dal Palazzo del Principe che fu di Andrea Doria.
Verso la fine degli anni novanta è stato acquisito da una società che ha effettuato l'opera di ristrutturazione e recupero, mantenendone l'estetica originale, per adibirlo a sede di appartamenti privati, di un supermercato, di una banca. Al piano terra è stata aperta una sala da gioco per il Bingo (gioco d'azzardo simile alla tombola).
Indice |
[modifica] Origini
Utilizzo nella cinematografia |
Il fascino per certi versi lugubre che questo imponente albergo riveste, come del resto accade a quasi tutti gli hotel lasciati in abbandono, è valso a garantirgli, se non altro, un ruolo di appropriata location, particolarmente nel cinema horror. Nel 1976 l'edificio venne infatti usato come set dal regista Daniel Mann per il suo film Viaggio nella paura (A Journey into the Fear), interpretato da Vincent Price. Nel 1992 vi sono state ambientate alcune scene del film Gangsters di Massimo Guglielmi. |
Progettato nei primi anni del Novecento dall'architetto svizzero Arnold Bringolf, che si occupò peraltro delle linee essenziali - l'Hotel Miramare - duecento stanze disposte su sette piani, una grande estensione in senso orizzontale e soluzioni tecnologiche almeno per l'epoca di assoluta innovazione - spiccava soprattutto per la sua facciata ricca di decorazioni neogotiche opera dell'architetto Gino Coppedè (che fu coadiuvato dall'ingegnere Giuseppe Predasso). L'inaugurazione di quello che era il Gran Hôtel Miramare & de la Ville (questo il nome ufficiale) avvenne il 12 dicembre 1908. Se fino ai primi anni dell'era moderna ad essere gettonata da parte della nobiltà anglosassone o mitteleuropea era soprattutto la riviera di ponente, fino all'estrema periferia di Pegli, con i suoi palmizi e le passeggiate lungo il mare, dal 1920 lo spostamento del flusso di illustri visitatori verso il centro di Genova si fece più massiccio.
Una descrizione dell'Hotel diverrà materia letteratura nelle parole di Francis Scott Fitzgerald che qui vi trascorse una notte del 1924 assieme alla moglie Zelda e che dieci anni dopo, nel 1934, vi farà cenno in L'eta del Jazz.
Al Grand Hotel Miramare sarebbero transitati negli anni seguenti nomi d'alto bordo della cultura e dello spettacolo come quelli di Prampolini, Piacentini, Sarah Bernhardt, Eleonora Duse, gli attori del cinema Douglas Fairbanks Sr. assieme a Mary Pickford, ma anche Stan Laurel e Oliver Hardy (all'epoca popolari Cric e Croc), e, infine, Isa Miranda. Fra gli statisti, i militari ed i sovrani furono ospiti del Miramare Winston Churchill, Luigi Cadorna, Pietro Badoglio, Margherita di Savoia, i duchi di Windsor e i nobili del Giappone, ma anche emiri, sultani, grandi industriali, scrittori: insomma, quanto di meglio il jet-set di allora potesse offrire.
Una piccola curiosità riguarda Guglielmo Marconi. Lo scienziato vi soggiornò nel 1906 per diverse settimane e trasformò la propria suite in un vero e proprio laboratorio di elettrotecnica.
Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale la struttura venne requisita a più riprese e da entità diverse: dapprima l'Esercito italiano, poi le Brigate Nere, quindi le truppe dell'esercito nazista, quindi dai partigiani che intorno alle colline sopra il porto combattevano la guerra di resistenza, infine dalle truppe anglo-americane giunte nell'Italia del nord all'alba del 25 aprile.
[modifica] Bibliografia
Per approfondire, vedi la voce Bibliografia su Genova. |
[modifica] Voci correlate
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