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Giuseppe Dessì - Wikipedia

Giuseppe Dessì

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Giuseppe Dessì (Cagliari7 agosto 1909 – Milano6 luglio 1977) è stato uno scrittore italiano.

Indice

[modifica] Biografia

Giuseppe Dessì nasce a Cagliari il 7 agosto 1909. Trascorre l' adolescenza a Villacidro, paese all' epoca nella Provincia di Cagliari, ora nella Provincia del Medio Campidano, di cui sono originari i suoi parenti. La lontananza e le continue assenze, durante il periodo adolescenziale, del padre, ufficiale di carriera, costretto spesso a lunghi e continui spostamenti, incidono molto sul carattere già introverso e sensibile del giovane, che manifesta problemi comportamentali e psicologici. Dopo diverse bocciature durante il ginnasio, lascia gli studi regolari. Nel frattempo scopre dietro un muro della casa del nonno una biblioteca, grazie a cui scoprirà il suo amore per la letteratura. Convinto dalle letture di alcuni manoscritti che l'uomo fosse privo di libero arbitrio, tenta più volte il suicidio. Per fortuna ritrova l'affetto del padre, ritornato nel frattempo al paese e, insieme, un equilibrio stabile e un desiderio irrefrenabile di concludere gli studi. Decide di studiare latino e greco privatamente a Villacidro, con Don Luigi Frau, per sostenere gli esami di licenza ginnasiale, poi si trasferisce a Cagliari per completare la sua preparazione ginnasiale.

Nel 1929 s'iscrive al Liceo Dettori di Cagliari con un iniziale disagio dato dall'età avanzata rispetto ai suoi compagni di classe, conosce però una professore al quale sarà grato per tutta la vita: Delio Cantimori, insegnante di filosofia che lo sostiene e lo incoraggia a continuare gli studi. Concluso il liceo, (nel frattempo gli muore dopo una lunga agonia la madre) su consiglio del professore Cantimori, tenta di entrare nella Classe di Lettere della prestigiosa Scuola Normale di Pisa ma non è ammesso, pertanto si iscrive alla Statale di Pisa rimanendo in stretto contatto però con alcuni Normalisti.

L'ambiente culturale dell'ateneo gli è subito congeniale, segue i corsi di Momigliano e Russo,con i compagni di studio Claudio Varese, Carlo Raggianti, Claudio Bagliatto, Aldo Capitini, Enrico Alpino e Carlo Cordiè con i quali instaura rapporti amichevoli e importanti per la sua formazione culturale. Dopo la laurea, per un certo periodo lo scrittore continua a frequentare il gruppo raccolto attorno alla rivista Letteratura poi inizia ad insegnare in varie città italiane e, tra le quali Ferrara e Bassano del Grappa e per un periodo, nel 1954 a Ferrara, assume l'incarico di ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione
Inizia a scrivere i suoi primi racconti, dove è protagonista come tutta la sua narrativa la sua amata Sardegna, tra i quali il più famoso rimane La città rotonda (1930) inserito in seguito nel suo primo libro di racconti La sposa in città (1939 ).

Nel 1939 pubblica anche il romanzo San Silvano seguito dal romanzo Michele Boschino(1942). Dopo aver pubblicato una raccolta di racconti Racconti vecchi e nuovi (1945), alcuni dei quali restano mirabili, tra le sue cose migliori sono L'isola dell'angelo (1949) seguito da La frana (1950), e nel 1953 Dessì con il romanzo I passeri raggiunge un registro di alta poesia descrittiva di un lirismo struggente(che ripeterà ancora con Paese d'ombre vincitore nel 1972 del Premio Strega) descrivendo la Sardegna, antica, mitica e immutabile della sua infanzia contaminata dal "continente", visto come un mondo violento e senza valori.
Lo scrittore assieme alla sua vasta e pregevole narrativa, non si può dimenticare il romanzo Il disertore, ambientato durante la prima guerra mondiale, e giudicato uno dei migliori racconti della produzione italiana di quel periodo. l'opera si agguidica nel 1961 il Premio Bagutta. Ha prodotto anche diverse opere teatrali, sviluppate dai suoi racconti : il suo primo dramma, La giustizia fu diffuso dalla BBC inglese e poi dalla RAI, prima di essere incluso nei Racconti drammatici. Addirittura il dramma La Trincea che rievocava un episodio della prima guerra mondiale di cui fu protagonista il padre dello scrittore, fu messo in onda da Raidue il 4 novembre 1961 giorno dell'inaugurazione. Da dimenticare l'opera teatrale Eleonora d'Arborea dedicato alla giudichessa sarda che nel Trecento animò la resistenza dell'isola contro gli Aragonesi.
Dopo la sua morte avvenuta a Roma il 6 luglio del 1977, in suo ricordo è stato istituito, nel 1986 a Villacidro, il Premio Letterario Giuseppe Dessì e una Fondazione i cui soci fondatori sono la Regione Autonoma della Sardegna e il comune di Villacidro. Il premio si articola nelle sezioni Narrativa, Poesia e Premio Speciale della Giuria e viene assegnato ad autori di narrativa e di poesia in lingua italiana.

[modifica] Scelte linguistiche

Giuseppe Dessì, pur essendo uno dei più importanti scrittori sardi che raccontano la storia e le tradizioni dell'isola, scrive le sue opere in un italiano colto e raffinato, frutto dei suoi studi alla Facoltà di Lettere di Pisa.Ma Dessì provvede a inserire parole, frasi e modi di dire in lingua sarda.
Eccone alcuni esempi:
MIGIURATO o GIODDU = "...una specie di yogurt molto in uso in parte d'Ispi"
ZIPULAS = dolce di Carnevale.
FILUFERRU = "...fortissima acquavite... che si usava per disinfettare le ferite, per prevenire la malaria e specialmente le infreddature e vi si inzuppavano i succhiotti dei lattanti, che smettevano di piangere e dormivano profondamente per ore, nelle loro culle"
CABIDANNI = "...In Parte d'Ispi le parole durano a lungo come tutte le altre cose. Capidanni è puro latino e significa settembre. Per gli antichi abitanti che parlavano la lingua dei loro dominatori d'oltremare, l'inizio dell'anno CAPUT ANNI cadeva in Settembre, che era considerato un mese propizio per cominciare cose nuove..."
PICCIOCUS DE CROBI = "...furono circondati da un nugolo di picciocus de crobi, i piccoli facchini cagliaritani, scalzi, vestiti di stracci e vispi come passeri, con le loro gialle corbule di giunco, sempre pronti a trasportare qualsiasi merce per pochi centesimi..."
MAIOLU = "... aveva sposato un plebeo paesano che si era fatto da sè, e che, per mantenersi agli studi era stato persino maiolu, cioè servetto, in casa di un nobile cagliaritano, secondo l'antica tradizione spagnuola."
BAU DE SA MADIXEDDA = in "Paese d'Ombre", Dessì ci spiega che il punto in cui il rio Fluminera si allarga ed e più profondo viene chiamato "...BAU DE SA MADIXEDDA, guado della cutrettola, benché quando è in piena nemmeno un branco di tori riuscirebbe a guadarlo..."
PRINZIPALES = "...il prete si era trovato schierato con i più ricchi, coi prinzipales..."
MASSAIUS = "...Ognuno dei prinzipales... disponeva di un certo numero di voti dei massaius, cioè dei piccoli proprietari, padroni di pochi starelli di terreno, di qualche giogo di buoi, o di un branco di pecore."
MAMMAI = richiamo affettuoso
"A S'INFERRIU" e "LAMPU" = imprecazioni.

[modifica] Opere principali

[modifica] Narrativa

  • La sposa in città, Modena, Guanda,1939;
  • San Silvano, Firenze,Le Monnier, 1939;
  • Michele Boschino, Milano,Mondadori,1942;
  • Racconti vecchi e nuovi, Roma,Einaudi,1945;
  • Storia del principe Lui, Milano,Mondadori, 1949;
  • I passeri, Pisa,Mondadori, 1955;
  • La ballerina di carta, Bologna,Cappelli, 1957;
  • Isola dell'Angelo e altri racconti, Roma-Caltanìssetta, Sciascia,1957;
  • Introduzione alla vita di Giacomo Scurita Venezia,Mondadori, 1959;
  • Racconti drammatici, Milano, 1959;
  • Il disertore,Milano, Mondadori,1961;
  • Lei era l'acqua, Milano, Mondadori,1966;
  • Paese d'ombre,Milano,Mondadori, 1972;
  • La scelta,Milano, Mondadori,1978;
  • Come un tiepido vento, Palermo, Sellerio, 1989;
  • Diari 1926/1931, Roma, Jouvence, 1993;
  • Diari 1931/1948, Roma, Jouvence, 1998.

[modifica] Teatro

  • L'uomo al punto, in Terzo programma, n. 1,1961;
  • Eleonora d'Arborea, Milano,1964;
  • La trincea, in Drammi e commedie, Torino, 1965.

[modifica] Saggistica

  • Scoperta della Sardegna, Milano, 1965;
  • Narratori di Sardegna, in collaborazione con N.Tanda,Milano, 1965.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


Predecessore: vincitori Premio Bagutta Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30x30px]]
Giorgio Vigolo 1962 Ottiero Ottieri I
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Predecessore: vincitori Premio Strega Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30x30px]]
Raffaello Brignetti 1972 Manlio Cancogni I
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