Giulio della Rovere (frate)
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Giulio della Rovere (Milano, 1504 – Poschiavo, 1581) è stato un religioso italiano, frate agostiniano convertito al protestantesimo.
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[modifica] Biografia
Giuseppe della Rovere, anche conosciuto come Giulio da Milano, nato da una benestante famiglia milanese, studiò a Padova, entrando verso il 1522 nel convento agostiniano di San Giacomo Maggiore, ove mutò il proprio nome di Giuseppe in Giulio; si avvicinò al pensiero di Erasmo da Rotterdam, convincendosi della necessità di una profonda riforma della Chiesa.
L’incontro a Pavia, verso il 1533, con Agostino Mainardi, fu la svolta che lo portò ad abbracciare la fede protestante. Già inquisito nel 1538, predicò a Venezia nella chiesa di San Cassan, nel 1541, dove ostentò la giustificazione ottenuta per sola fede e il primato delle Scritture, venne arrestato con l’accusa di essere luterano, malgrado la pubblica difesa di Bernardino Ochino e l’intercessione di alcuni nobili veneziani.
Evitò il rogo con l’abiura e riuscì a fuggire dal carcere nel febbraio 1543, espatriando in Svizzera e divenendo nel 1546 pastore a Vicosoprano e dal 1547 a Poschiavo, nel cantone dei Grigioni
Nel 1549 scrisse la Esortazione alli dispersi per l'Italia, titolo mutato nel 1552 in Esortazione al martirio, in cui si oppose al nicodemismo, sostenendo che i protestanti residenti nei paesi cattolici dovessero manifestare apertamente la loro fede fino al martirio.
[modifica] Bibliografia
- U. Rozzo, Le Prediche veneziane di Giulio da Milano, in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 152, 1983
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