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Giacinto Auriti - Wikipedia

Giacinto Auriti

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Giacinto Auriti (Guardiagrele1926 – Roma11 agosto 2006) è stato un giurista e saggista italiano.

« "Sono cattolico, apostolico, romano, anche se sono abruzzese..." »
(Giacinto Auriti.)

Laureatosi a Roma, è stato tra i docenti fondatori della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Teramo, della quale è stato anche preside. Ha insegnato "Diritto della navigazione", "Diritto internazionale", "Diritto privato comparato" e "Teoria generale del diritto". Ha fondato la cosiddetta "scuola di Teramo" nel campo del diritto.

Indice

[modifica] L'esperimento del SIMEC

Partendo dagli argomenti trattati dal poeta statunitense Ezra Pound,[1] sostiene che l'emissione di moneta senza riserve e titoli di stato a garanzia per la realizzazione di opere pubbliche non creerebbe inflazione in quanto corrisposto da un eguale aumento della ricchezza reale, e che le banche centrali ricaverebbero profitti indebiti dal signoraggio sulla cartamoneta, dando origine in tal modo al debito pubblico.

Per ovviare a questo stato di cose ha condotto una serie di iniziative, come segretario generale del "Sindacato Antiusura" ("SAUS") e come legale rappresentante dell'associazione culturale "Alternativa sociale per la proprietà di popolo". Tra queste ha chiesto al Tribunale di Roma di dichiarare "la moneta, all'atto della emissione, di proprietà dei cittadini italiani ed illegittimo l'attuale sistema dell'emissione monetaria, che trasforma la Banca Centrale da ente gestore ad ente proprietario dei valori monetari".

La richiesta viene respinta e il Tribunale condanna Auriti al pagamento di 10 milioni di lire (*).

In seguito due progetti di legge, il n.1282 dell'11 gennaio 1995, presentato dal senatore Luigi Natali e il n.1889 dell'11 febbraio 1997 del senatore Antonino Monteleone di Alleanza Nazionale), ripropongono le tesi di Auriti, anche se il Senato non li discuterà mai.

Auriti ha condotto nel 2000 un esperimento nella sua cittadina natale Guardiagrele emettendo (il SIMEC): l'iniziativa ebbe un discreto successo, perché i SIMEC erano ceduti alla pari in cambio di lire e ritirati al doppio del valore originario. I costi relativi furono sostenuti dallo stesso Giacinto Auriti[citazione necessaria]. In seguito ad un intervento della Guardia di Finanza i SIMEC in circolazione vennero però confiscati. Nonostante il fatto che il sequestro fosse stato revocato in quanto non sarebbero stati commessi atti illegali, l'esperimento venne tuttavia interrotto.

L'esperimento, che voleva sperimentare le teorie di Auriti, costò allo stesso una condanna a 4 mesi per raccolta abusiva del risparmio.

Il Sindacato Antiusura nel 2001 promuove un disegno di legge di iniziativa popolare ("Accettazione dell'EURO: reddito di cittadinanza proprietà del portatore"), che però non raccolse le firme necessarie.

Nel 2004 si è candidato alle elezioni del Parlamento europeo nella lista "Alternativa Sociale" di Alessandra Mussolini. Le teorie poundiane di Auriti sono proprie di alcuni movimenti politici dell' estrema destra e del sindacato UGL, nei cui programmi si trova per esempio la proposta del reddito di cittadinanza.

[modifica] Auriti e la Banca d'Italia

La Banca d'Italia, opponendosi attraverso i suoi avvocati alla richiesta di Auriti, scrive: "La visione della moneta e delle funzioni monetarie che l'attore intende accreditare è palesemente distorta e completamente infondata" ... "l'accettazione da parte della collettività, lungi dall'essere causa del valore della moneta, ne rappresenta in realtà solo l'effetto, sicché il sillogismo deve essere rovesciato: non è vero che la moneta vale in quanto è accettata, ma semmai, come la storia e la cronaca stanno a dimostrare, che essa è accettata solo in quanto abbia un valore. Di qui la necessità che tale valore, rispondendo ad un fondamentale interesse pubblico, sia difeso e garantito dalle Pubbliche Autorità, funzione nei moderni stati affidata alle banche centrali." Il batter moneta, continua la Banca d'Italia è espressione della sovranità statale, e quindi "il valore della moneta trae il proprio fondamento solo ed unicamente da norme dell'ordinamento statale, che, per solito, disciplinano minutamente la creazione e la circolazione della moneta, ne sanciscono l'efficacia liberatoria, ne sanzionano la mancata accettazione in pagamento e tutelano la fede pubblica contro la sua falsificazione ed alterazione."

A proposito della questione della proprietà della moneta, sollevata da Auriti nell'ambito dello stesso procedimento, la Banca d'Italia sostiene: "La domanda attorea è poi, anche nel merito, destituita del benché minimo fondamento." perché si basa sulla "premessa, completamente errata" che manchi "nel nostro ordinamento una norma di legge che indichi il proprietario della moneta all'atto dell'emissione". L'appropriazione della moneta da parte della Banca d'Italia, continua il ragionamento della Banca, secondo Auriti "si baserebbe su una consuetudine interpretativa contra legem."

Ma, fa notare la Banca, "i biglietti appena prodotti dall'officina fabbricazione biglietti della Banca d'Italia costituiscono una semplice merce di proprietà della Banca centrale, che ne cura direttamente la stampa e ne assume le relative spese (art. 4, comma 5, del T.U n. 204/1910)." Acquistano la funzione e il valore di moneta solo quando la Banca d'Italia li immette nel mercato e ne trasferisce la proprietà ai percettori.

L'immissione dei biglietti avviene con operazioni che la Banca in autonomia conclude "con il Tesoro, con il sistema bancario, con l'estero e con i mercati monetari e finanziari, operazioni tutte previste e compiutamente disciplinate dalla legge e dallo statuto della Banca d'Italia (artt. 25 - 42 del T.U. n. 204/1910 e artt. 41 - 53 dello Statuto)"

Quindi definisce "abnorme e campata in aria" la teoria di Auriti per la quale "esisterebbe una consuetudine interpretativa contra legem, in base alla quale la Banca centrale all'atto dell'emissione mutua allo Stato italiano ed alla Collettività Nazionale, tutto il danaro che pone in circolazione". La moneta è immessa nel mercato in base ad operazioni previste e disciplinate dalla legge, con le quali la Banca d'Italia cede la proprietà dei biglietti. Questi come circolante vengono registrati nel passivo nella contabilità della Banca che acquista in contropartita o riceve in pegno beni o valori mobiliari (titoli, valute, ecc.) che finiscono nell'attivo. Inoltre la Gazzetta Ufficiale, come prescrive la legge, riporta mensilmente tali operazioni.

Aggiunge la Banca che considerato che essa stessa si assume le spese di fabbricazione dei biglietti e l'imposta di bollo, mentre gli utili annuali, effettuati i prelevamenti e le distribuzioni di cui parla l'art. 54 dello Statuto vengono devoluti allo Stato ai sensi dell'art. 23 del T.U. n. 204/1910, si evidenzia "l'assoluta inconsistenza ed insensatezza delle tesi" di Auriti, secondo il quale "l'erogazione della moneta sarebbe effettuata dalla Banca d'Italia addebitandone allo Stato ed alla collettività l'intero ammontare senza corrispettivo."

Pertanto, conclude la Banca, "non è dato riscontrare alcunché di arbitrario o di illegittimo nelle prerogative esercitate in campo monetario dalla Banca centrale, perché, contrariamente a quanto preteso dall'attore, l'intera materia è compiutamente disciplinata dal legislatore, in modo tale che nessun aspetto attinente all'attribuzione o all'esercizio della funzione di emissione può dirsi regolamentato da consuetudini interpretative e, meno che mai, da consuetudini contra legem."

[modifica] Curiosità

Nel 1998 ha collaborato con Beppe Grillo alla realizzazione dello spettacolo "Apocalisse morbida". Lo stesso Grillo ha definito il professor Auriti "un grande professore", come dimostra questo video

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • "L'ordinamento internazionale del sistema monetario", casa editrice Edigrafital, Teramo, 1993
  • "Il paese dell'utopia. La risposta alle cinque domande di Ezra Pound", casa editrice Tabula Fati, Chieti, 2002. ISBN 88-87220-36-0
  • "Il valore del diritto", Edigrafital, Teramo, 1993
  • "Ma l'euro di chi è? L'esperimento del Simec, la «moneta del popolo», tra lira e valuta unica europea" di Rossano Orlando, Tabula, *Auriti, Giacinto, Considerazioni sul regime giuridico del trasporto multimodale, Chieti : M. Solfanelli, 1979
  • Auriti, Giacinto, Contributo allo studio del contratto di noleggio, Milano : Giuffre, 1970
  • La proprieta di popolo, Giacinto Auriti, Chieti : Centro studi politici e costituzionali, 1976
  • Auriti, Giacinto, Comproprieta navale e societa fra caratisti, Milano : Giuffre, 1952
  • Auriti, Giacinto, La polizza di carico, Padova : CEDAM, 1957
  • Auriti, Giacinto, Considerazioni sul regime giuridico del trasporto multimodale, Chieti : Marino Solfanelli, stampa 1979
  • Auriti, Giacinto, Sulla Teoria delle societa commerciali, Roma : Tip. Ed. Sallustiana, 1953
  • Auriti, Giacinto, Compendio di storia della cultura giapponese dalla eta arcaica alla Restaurazione del meigi, 1868
  • Auriti, Giacinto, L' ordinamento internazionale del sistema monetario : principi ed orientamenti per una riforma del sistema monetario, Chieti : M. Solfanelli, 1985
  • Auriti, Giacinto, Comproprieta navale e societa per caratisti, Milano : Giuffre, 1952
  • Auriti, Giacinto, Appunti di diritto della navigazione, Roma : Tip. Tecnolitograf, 1970?
  • Auriti, Giacinto, Il valore del diritto, stampa 1993 (S. Atto di Teramo : Edigrafital)
  • Auriti, Giacinto, Applicazione di una teoria dell'utilita ad una teoria del diritto e delle persone giuridiche, Roma : Failli, 1954
  • Auriti, Giacinto, La nave in costruzione : contributo ad una teoria dei beni, Padova : CEDAM, 1972
  • Auriti, Giacinto, La proprietà di popolo, Palermo : Edizioni Thule, stampa 1977
  • Auriti, Giacinto, La norma giuridica come oggetto della scienza del diritto, Milano : Giuffre, 1960
  • Auriti, Giacinto, Principi ed orientamenti per una moneta europea, Chieti : Marino Solfanelli, 1977
  • Auriti, Giacinto, Precisazioni sul concetto di efficacia rappresentativa nella vendita contro documenti, Milano : Giuffre, 1962
  • Auriti, Giacinto, Richiesta della riconsegna della merce da parte del destinatario dopo un precedente rifiuto, Milano : F. Vallardi, 1957
  • Auriti, Giacinto, Il paese dell'utopia : la risposta alle cinque domande di Ezra Pound; presentazione di Marino Solfanelli, Chieti : Tabula fati, 2003
  • Auriti, Giacinto, Il potere della produzione economica nello stato di diritto, Roma : Centro di studi politici e costituzionali, (1961), 1961
  • Auriti, Giacinto, Considerazioni sull'interpretazione letterale e logica del diritto, Milano : Giuffre, 1962
  • Auriti, Giacinto, Azione di rescissione per lesione nella liquidazione di quota sociale per recesso, Roma : Sallustiana, 1953
  • Auriti, Giacinto, Lo spedizioniere-vettore e commerciante di servizi, Roma : Sallustiana, 1953
  • Auriti, Giacinto, Caratteristiche e natura giuridica dell'ingaggio marittimo, Milano : Giuffre, 1965
  • Auriti, Giacinto, Brevi cenni sulla natura giuridica del contratto di arruolamento, Roma : Sallustiana, 1953
  • Auriti, Giacinto, In materia di rischi per l'attesa della nave allo sbarco, Milano
  • Auriti, Giacinto, Considerazioni sull'istituto dell'abbandono dell'assicuratore con particolare riguardo all'art. 546, 2. comma, Cod. Nav, Torino : UTET, (1955), 1955
  • Auriti, Giacinto, Brevi cenni in tema di revoca di concessione d'impianti d'aeroporto e di legittimazione all'esercizio della rappresentanza dell'esercente negli aerodromi, Milano : Giuffre, 1959
  • Auriti, Giacinto, Il diritto di proprieta nello Stato socialista, Roma : Ed. Internazionali Sociali, 1962

[modifica] Note

  1. ^ Articolo pubblicato il 26 febbraio 2004 sul quotidiano “ROMA” di Napoli http://it.muestrarios.org/b/moneta-ed-usura-secondo-ezra-pound-di-antonio-pantano.html


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