Gala Éluard Dalí
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Salvador Dalí, Gala como Leda y el Cisne (particolare), 1944
Gala Éluard Dalí (nata Elena Dmitrievna D’jakonova; Kazan, 7 settembre 1894 – Portlligat, 10 giugno 1982) fu una modella, artista e mercante d'arte russa. Come in molti casi di date legate a luoghi nell'Impero russo, la reale data di nascita di Elena D'jakonova seguiva il calendario giuliano, all'epoca il calendario ufficiale. Il suo diploma di maturità di insegnante, conseguito in un istituto femminile di Mosca nel 1915, ci comunica che era nata il 26 agosto 1894, corrispondente appunto al 7 settembre nel calendario gregoriano. [1] Figlia di un alta carica dell'amministrazione russa, di religione ortodossa, fu musa e moglie prima di Paul Éluard, poi di Salvador Dalí. Fu fonte d'ispirazione per il pittore catalano e per molti altri artisti, durante la loro residenza a Parigi ed in Spagna.
Gala nacque come Helena Diakonova nella lontana città di Kazan, sulle rive del Volga, tra le steppe del Tatarstan, nella Russia centrale europea, da una famiglia di intellettuali. Tra gli amici della sua giovinezza vi fu la poetessa Marina Cvetaeva.
Nel 1913 trascorse un periodo in un sanatorio a Clavadel, in Svizzera, per trattare la sua tubercolosi. Lì incontrò Paul Éluard e lo sposò pochi anni dopo, nel febbraio 1917. Traslocò a Parigi ed ebbero una figlia di nome Cécile.
Gala (pseudonimo datole dal marito) venne coinvolta nel movimento surrealista come musa del poeta e consorte. Gala fu l'ispirazione per molti artisti includendo lo stesso Paul Éluard, Louis Aragon, Max Ernst e André Breton. Breton, l'"ideologo del surrealismo", successivamente la trattò con disprezzo.
Nel 1929, Éluard e Gala ed i loro amici, tra cui Buñuel, visitarono un giovane pittore surrealista in Catalogna; Salvador Dalí. Presto cominciò la relazione amorosa tra Gala e Dalí, più giovane di 11 anni rispetto alla donna. Si sposarono civilmente nel 1932 e con una cerimonia religiosa nel 1958. Le venne praticato un intervento di isterectomia attorno alla data del primo matrimonio.
Salvador Dalí affermava che era la persona che lo aveva salvato dalla pazzia e dalla morte prematura. Infatti, dietro il suo genio artistico, si celava un uomo turbolento, insicuro e disorganizzato, ed era Gala che agiva come il suo agente, l'interfaccia tra il genio ed il mondo reale. Nel fare questo ferì molte sensibilità, e venne accusata di un comportamento estremamente utilitaristico anche per il modo in cui gestiva gli affari, certamente fruttuosi anche in vita, del secondo marito.
Gala ebbe molte relazioni extraconiugali, alle quali Dalí non si oppose, anzi, sembra le incoraggiasse, dato che egli stesso subiva il fascino del candaulismo, e cercava di riempire di soddisfazioni una donna che era come una madre per lui. Lei aveva una predilezione per giovani artisti, e nella sua età matura spesso offriva costosi regali a quelli che le si accompagnavano.
Nelle opere di Dalí, essa si guadagnò una posizione centrale nel panteon delle più grandi e paradossali passioni d'amore che il mondo abbia mai visto. Gala veniva spesso usata come modello nei dipinti di Dalí, era anzi il Soggetto d'ispirazione del pittore, la sua principale modella ricorrente, qualche volta in ruoli religiosi come madonne, per esempio nel dipinto raffigurante la Madonna di Port Lligat. Numerosi dipinti di Dalì mostrano la sua totale sudditanza verso di lei (la pone infatti su un piedistallo), e sono forse tra le più affettuose e sensuali rappresentazioni di una donna di mezza età nell'arte occidentale.
Gala morì in Spagna nel 1982 e venne sepolta nel castello di Púbol, nei pressi di Girona, in Catalogna, che lo stesso Salvador Dalí aveva comprato per lei.
[modifica] Note
- ^ Artículo de Gala Dali: los secretos de una musa por J.J. Navarro Arisa, "El País Semanal", Madrid, España, 14 de agosto, 1994.