Max Ernst

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Max Ernst (Brühl, 2 aprile 1891 – Parigi, 1 aprile 1976) è stato un pittore tedesco.

Nel 1909 si iscrisse all'università di Bonn per studiare filosofia ma cambiò presto direzione verso il mondo dell'arte.
Nel corso dei successivi anni entrò a contatto con personaggi come Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay.

Nel 1942 sposò Peggy Guggenheim per poi divorziare e fare sua sposa Dorothea Tanning. Morì a Parigi il 1 aprile 1976.

Convinto sostenitore delle avanguardie, esordì con quadri espressionisti, poi passò al dadaismo e sotto l'influsso della pittura di Giorgio De Chirico creò quadri e collages, dove convivono oggetti e figure eterogenee, che creano situazioni ambigue e surreali. Trasferitosi a Parigi nel 1922, fu tra i fondatori del surrealismo, pubblicando nel 1924 il "Traité de la peinture surrealiste". In chiave surrealista raggiunse i punti più alti della sua arte con "L'oeil du silence", dipinto nel 1943 negli Stati Uniti, dove si era rifugiato nel 1941 fuggendo dall'internamento in Francia. Qui tornò nel 1954 per continuare la sua ricerca nel campo dell'arte surrealista.

[modifica] Opere

Il museo dedicato a Ernst

La prima esposizione avvenne nell'anno 1921 presso la Galerie au Sans Pareil di Parigi.

Nel 1929 viene pubblicato il primo dei suoi romanzi-collage La Femme 100 têtes e l'anno successivo collaborò con Salvador Dalí e Luis Buñuel al film L'âge d'or. Sempre nel 1930 realizzò Reve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel, mentre nel 1934 fu la volta di Une semaine de bonté, ultimo dei suoi tre romanzi-collages.

Le tavole di questi romanzi-collages erano realizzate con collages di immagini ricavate da opere scientifiche, enciclopedie mediche, cataloghi o racconti illustrati.

Il montaggio dei collages era volutamente dissimulato, per regalare all'opera un'apparenza di unità, particolarmente evidente nella versione tipografica.