Fiat B.R.3

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Fiat B.R.2

Descrizione
Ruolo		bombardiere
Equipaggio		2
Primo volo		1925
Entrata in servizio		1929
Costruttore		FIAT
Progettista		Celestino Rosatelli
Esemplari costruiti		circa 100
Dimensioni
Lunghezza		10,55 m
Apertura alare		17,30 m
Angolo di freccia alare
Altezza		3,91 m
Superficie alare		77,20 m²
Carico alare
Superficie degli alettoni
Freccia dello stabilizzatore
Area dello stabilizzatore
Freccia della deriva
Area della deriva
Carreggiata del carrello
Passo del carrello
Peso
A vuoto		2 850 kg
Normale		4 350 kg
Massimo al decollo
Capacità combustibile		{{{capacità_carburante}}}
Capacità combustibile
Capacità di carico
Propulsione
Motore		Fiat A.25
Potenza		1 090 CV (802 kW)
Spinta
Prestazioni
Velocità massima		230 km/h
Velocità di stallo
Fattore di carico
Velocità variometrica		4,2 m/s
Tempo di salita
Corsa di decollo
Ingombro di pista
Autonomia		750 km
Raggio d'azione
Tangenza		6 250 m
Vita operativa
Armamento
Mitragliatrici		1 Vickers .303 frontale 1 Lewis .303 posteriore brandeggiabile
Cannoni
Bombe		fino a 720 kg
Missili
Piloni
Altro
Note

Lista di aerei militari

Il Fiat B.R.3 era un era un bombardiere biplano biposto prodotto dall'azienda italiana FIAT nella prima parte degli anni trenta ed utilizzato dalla Regia Aeronautica dal 1930 al 1940.

Progettato dall'ingegner Celestino Rosatelli, era l'ultimo sviluppo della serie Fiat B.R. e derivato direttamente dal Fiat B.R.2 del 1925. Del precedente modello conservava l'impostazione biplana a configurazione sesquiplana con una fusoliera a due abitacoli aperti in tandem che terminava con un'impennaggio di coda tradizionale monoderiva con piani orizzontali a semisbalzo. Il carrello d'atterraggio era fisso, anteriormente a due ruote indipendenti, dotate di freni ed ammortizzatori oleopneumatici e completato posteriormente da un pattino d'appoggio. Il motore era, come nel precedente modello, un Fiat A.25 da 1 100 CV (809 kW). La novità più evidente era dovuta all'adozione di un impianto radio.

Prodotto in oltre 100 esemplari, entrò in servizio nei reparti da bombardamento della Regia Aeronautica nella prima parte degli anni trenta restando operativo fino all'inizio degli anni quaranta quando, analogamente al predecessore B.R.2, venne riutilizzato come addestratori nelle scuole di volo.