Diomede Marvasi
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Parlamento Italiano Senato del Regno d'Italia |
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Sen. Diomede Marvasi | |
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Luogo nascita | Cittanova |
Data nascita | 13 agosto 1827 |
Luogo morte | Castellammare di Stabia |
Data morte | 17 ottobre 1875 |
Professione | giurista |
Legislatura | XII |
Data nomina | 15 novembre 1874 |
Diomede Marvasi (Cittanova, 13 agosto 1827 – Castellammare di Stabia, 17 ottobre 1875) è stato un giurista, patriota e politico italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
Dopo aver compiuto gli studi classici a Monteleone, si trasferì in seguito a Napoli per studiare giurisprudenza. Di idee liberali, fu allievo di Francesco De Sanctis, con il quale partecipò, venendo ferito, ai moti del 1848. Fu arrestato più volte ed infine condannato all'esilio perpetuo dal Regno di Napoli nel 1851. Riuscito a fuggire dalla nave che lo doveva condurre in America si rifugiò prima a Malta, poi in Piemonte a Torino, dove si occupò della stesura di un commentario al Codice di Procedura Civile sardo.
Nel 1860 fu nominato professore di diritto costituzionale all'Università di Modena, cattedra che non occupò mai in quanto richiamato a Napoli dal successo della spedizione dei Mille [1].
Qui ritornato dopo l'Unità d'Italia, ricoprì numerosi incarichi nella magistratura. Candidato al parlamento nel 1861, la sua elezione fu annullata (due volte) per incompatibilità con la carica di capo della polizia luogotenenziale prima e di giudice della Gran Corte Criminale in seguito[2]. Nel 1867 rappresentò, come pubblico ministero, l'accusa nel processo davanti al Senato del regno, costituito in Alta Corte di Giustizia, contro l'ammiraglio Carlo Pellion di Persano in conseguenza della sconfitta nella battaglia di Lissa[3]. Fu nominato senatore nel 1874, carica che occupò fino alla morte.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Arturo Zito de Leonardis, Cittanova di Curtuladi, pag. 668, MIT, Cosenza, 1986.
- A cura di Rocco Lentini, Un paese del sud - Cittanova 1618-1948, pag. 298, Istituto Arcuri, 2005.