Cristiano VI di Danimarca
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Cristiano VI | ||
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Re di Danimarca e di Norvegia | ||
Cristiano VI di Danimarca | ||
Regno | 1730 — 1746 | |
Nascita | 30 novembre 1699 | |
Morte | 6 agosto 1746 | |
Predecessore | Federico IV | |
Successore | Federico V | |
Consorte | Sofia Maddalena di Brandeburgo-Kulmbach | |
Figli | Federico | |
Casa reale | Oldenburg | |
Padre | Federico IV | |
Madre | Luisa di Meclemburgo-Güstrow |
Cristiano VI di Danimarca (Copenhagen, 30 novembre 1699 – Hørsholm, 6 agosto 1746) fu re di Danimarca e Norvegia dal 1730.
Figlio di Federico IV e Luisa di Meclemburgo-Güstrow, sposò Sofia Maddalena di Brandeburgo-Kulmbach, figlia di Cristiano Enrico di Brandeburgo-Kulmbach, e diventò padre di Federico V.
[modifica] Regno e personalità
Cristiano è conosciuto soprattutto per essere stato un sovrano religioso: era profondamente devoto al pietismo. Questa pressione religiosa, insieme alla sua mancanza di personalità, fecero di lui uno dei sovrani assoluti più impopolari di Danimarca. Gli storici recenti hanno cercato di cambiare questo ritratto; hanno sottolineato il fatto che non era intollerante come si pensava e che era un burocrate scrupoloso. La negatività riguardo al re è però durata negli anni.
In politica interna, si deve a Cristiano l'introduzione della legge chiamata dell'ascrizione del 1733, la stavnsbånd, che obbligava i contadini a risiedere nella loro regione nativa e che rendeva gli stessi contadini soggetti sia alla nobiltà locale sia all'esercito. Anche se l'idea che stava dietro la legge era probabilmente quella di assicurare un costante numero di contadini-soldati, è stata poi ritenuto l'ultimo caso di soggiogamento della classe contadina danese. La reputazione di Cristiano fu quindi ulteriormente danneggiata da questa legge, abolita poi nel 1788.
Ci furono numerose attività di costruzioni durante il regno di Cristiano VI, che fu probabilmente il più grande costruttore danese del XVIII secolo. Anche la regina fece considerevoli sforzi. Tra le loro opere ci sono il Castello di Christiansborg, costruito tra il 1732 e il 1742, andavo bruciato nel 1794 e poi ricostruito, il Palazzo Hirschholm, nella Zelanda del Nord, nell'odierna cittadina di Hørsholm (costruito tra il 1737 e il 1739 e demolito nel 1812), e l'Eremitage (costruito tra il 1734 e il 1736). Questi costosi edifici furono eretti con lo scopo di rappresentanza.
In politica estera, era pacifico: mantenne la Danimarca neutrale. Fu un'epoca di progresso per i commerci, e furono fondate nuove compagnie e banche.
Cristiano VI era un puritano di semplici abitudini e un uomo con la tendenza a sfuggire alla società. Fu debole e malato fin dalla giovinezza, e numerose malattie lo portarono a una morte prematura.
Alla morte, nel 1746, Cristiano fu sepolto nella Cattedrale di Roskilde, a Copenaghen. Il memoriale neoclassico, disegnato e prodotto dallo scultore Johannes Wiedewelt, fu commissionato dalla vedova del re. Il monumento di marmo fu completato nel 1768, ma non fu sistemato nella cattedrale fino al 1777. Il monumento consiste in un sarcofago e due figure femminili, "Sorgen" (la Tristezza) e "Berømmelsen" (la Fama). Quello di Cristiano VI fu il primo sarcofago neoclassico in Danimarca ed è considerato il punto di partenza del Neoclassicismo in Danimarca.
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Predecessore: | Re di Danimarca e di Norvegia | Successore: |
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Federico IV | 1730 - 1746 | Federico V |
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