Crex crex
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Re di quaglie |
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Crex crex |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Crex crex Linnaeus, 1758 |
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Areale | ||||||||||||||
Il re di quaglie (Crex crex) è imparentato con le folaghe e le sciabiche, alle quali assomiglia nella sagoma, nonostante sia leggermente più piccolo. A paragone degli altri rallidi, passa più tempo sul terreno. Il piumaggio è giallo-marrone, chiazzato di nero sul dorso, e grigiastro sulla testa e sul petto. Le ali sono rosso ruggine e molto visibili quando l'uccello si alza in volo. Il re di quaglie vive nell'Asia centrale ed in Europa, dal sud della Scandinavia alle coste mediterranee, escluse quelle della Spagna, dell'Italia, della Grecia e dei Balcani. Durante gli anni più caldi estende il suo territorio ancora più a nord, ma, complessivamente, la sua area di distribuzione è diminuita in quest'ultimo secolo principalmente a causa dei metodi moderni di agricoltura, perché, anche se i terreni agricoli offrono loro il cibo adatto, i mezzi meccanici distruggono i suoi nidi ed i suoi piccoli. Molto diffuso agli inizi del XX secolo, lo s'incontra oggi relativamente numeroso in zone ancora semi-selvagge o con poca agricoltura intensiva.
Indice |
[modifica] Comportamento
Uccello migratore, il re di quaglie sverna nell'Asia meridionale ed in Africa. È raro però che i re di quaglie asiatici si spingano fino all'Australia. Se fatto volar via improvvisamente, quest'uccello si alza con un volo talmente goffo, lasciando dondolare le zampe, che riesce strano immaginarlo intraprendere voli migratori tanto lunghi. Ma, all'epoca delle migrazioni, il suo volo si fa più sicuro e più forte, anche se non si solleva mai molto dal suolo. Infatti, un'altra causa della diminuzione delle sue popolazioni può essere ricercata nel fatto che spesso, in volo, questi uccelli urtano contro i fili elettrici ad alta tensione.
Anche dove è abbastanza diffuso, è difficile vedere il re di quaglie, dato che è attivo specie di sera, quando rimane nascosto nell'alta vegetazione, sollevandosi in volo solo se spaventato. Tuttavia, la sua presenza è segnalata dal monotono richiamo del maschio che riecheggia per ore ininterrottamente, sia di giorno che di notte. Questo richiamo è simile ad uno stridio e può essere facilmente imitato passando un pezzo di legno sui denti di un pettine.
[modifica] Alimentazione
I re di quaglie si nutrono di una gran varietà di cibi, specie animali, e particolarmente insetti quali coleotteri, forbicine, punteruoli, mosche, che catturano sia allo stadio adulto che a quello larvale, non disdegnando neppure le uova. Si nutrono, poi, pure di lumache, lombrichi, millepiedi e ragni e, sebbene in minore quantità, anche di alcuni tipi di vegetali, di semi e di cereali.
[modifica] Riproduzione
Gli uccelli in migrazione raggiungono le regioni nordiche provenienti dai loro quartieri invernali verso metà aprile-metà maggio. I maschi cominciano a cantare alcuni giorni dopo il loro arrivo per due o tre settimane consecutive, smettendo nel periodo in cui vengono deposte le uova. Ricominciano dopo che queste si sono schiuse per proseguire fin verso la fine di agosto, un mese prima di ricominciare a migrare nuovamente verso il sud. Il maschio si esibisce davanti alla femmina abbassando la testa e spiegano le ali fino a che le punte non sfiorano il terreno, mentre arruffa le penne del collo come a formare un collare. Poi le gira tutt'intorno dondolando la testa da una parte all'altra, mentre la femmina ruota continuamente su se stessa, così da rimanere sempre di fronte al maschio finché non avviene l'accoppiamento.
Le uova, da 6 a 14, vengono deposte su di un cuscinetto piatto di erba strappata ed appiattita, in mezzo ad ortiche, nella bassa vegetazione o in mezzo ai campi di grano oppure di altri cereali. Preferiscono prati bassi e pantanosi, ma specie nelle zone collinari i re di quaglie nidificano nei prati a pascolo e nei piccoli poderi coltivati. La femmina cova le uova per 14-15 giorni, ma dato che non comincia a volare se non dopo aver deposto tutte le uova, queste si schiudono tutte insieme nello spazio di 24 ore, quindi i pulcini vengono nutriti per quattro giorni dalla femmina o anche da entrambi i genitori; dal quinto giorno sono già in grado di razzolare insieme a loro, nutrendosi da soli, e cominciano a volare a cinque settimane, ma, prima che volino bene, passeranno altre due-tre settimane.
[modifica] Conservazione
La riduzione dei re di quaglie è avvenuta a causa della sempre maggiore meccanizzazione dei raccolti e dell'anticipazione della falciatura del fieno, che attualmente coincide con il periodo di nidificazione degli uccelli. In Olanda, i re di quaglie hanno cercato di «parare il colpo» nidificando nei campi di grano, ma si teme che questa sarà una soluzione soltanto provvisoria, dato che si ha la tendenza ad anticipare il raccolto anche di tutti gli altri cereali.
Nelle Isole Shetland, i piccoli coltivatori usavano lasciare intatta l'erba attorno ai nidi o, addirittura, prendevano i piccoli per metterli sui bordi del campo. Ma con l'utilizzazione sempre più massiccia delle mietitrebbiatrici e delle falciatrici meccaniche diventa anche estremamente difficile individuare in tempo i nidi, sempre ben camuffati nella vegetazione. L'unica speranza di sopravvivenza per questi uccelli è la cattiva stagione che ritarda il lavoro dei raccolti.
[modifica] Bibliografia
- BirdLife International 2006. Crex crex. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007. Database entry includes a range map and justification for why this species is near threatened
- This article incorporates text from the public domain 1911 edition of The Grocer's Encyclopedia.
- Scottish Birds, culture and tradition, by Robin Hull (Mercat Press, Edinburgh, 2001)
- The Pogues song "Lullaby of London" mentions "Although there is no lonely corncrake's cry"
[modifica] Collegamenti esterni
- Corn Crake videos on the Internet Bird Collection
- ARKive still images. Videos.