Chikungunya
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze |
Per favore, aggiungi il template e poi rimuovi questo avviso.
Per le altre pagine a cui aggiungere questo template, vedi la relativa categoria.
La chikungunya (CHIK) è una malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di zanzare infette.
Indice |
[modifica] Storia
Il termine chikungunya, in makonde, significa "ciò che curva" o "contorce" e fu impiegato durante un'epidemia in Tanzania nel 1952, a causa delle limitazioni articolari dovute alle importanti artralgie che caratterizzano la malattia. Probabilmente, si era già avuta un'epidemia di chikungunya in Indonesia nel 1779. Da allora il virus è stato riconosciuto come responsabile di alcune epidemie in Asia ed Africa. Nel gennaio 2006 si è registrata un'epidemia nell'isola di Reunion, nell'Oceano Indiano.
[modifica] La prima epidemia in Italia
Nel mese di luglio del 2007 il Ministero della Salute italiano dirama un comunicato che conferma un'epidemia di Chikungunya (la prima sul suolo europeo dall'individuazione del virus) nei paesi di Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna (ambedue in provincia di Ravenna). 130 i casi accertati, fra questi un anziano è deceduto, dopo un ricovero all'ospedale di Ravenna, con i sintomi ascrivibili alla malattia, ma non strettamente riconducibile al virus. Le prove di laboratorio hanno permesso di stabilire con certezza che si è trattato di Chikungunya trasmessa da Aedes albopictus, volgarmente conosciuta come zanzara tigre (vedi nei collegamenti esterni la documentazione a cura della Regione Emilia-Romagna).
[modifica] Eziologia
L'agente eziologico è il virus chikungunya (CHIK), della famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È molto simile al virus O'nyong-nyong e al Sindbis. Altri alphavirus patogeni noti sono quelli dell'encefalite equina dell'Est, dell'encefalite equina dell'Ovest e dell'encefalite equina venezuelana.
[modifica] Epidemiologia
Il virus si trova in Africa, nelle isole dell'Oceano Indiano e nel Sud Est asiatico, fino alle Filippine e all'Indonesia.
[modifica] Modalità di trasmissione
Il virus nelle epidemie urbane è trasmesso da zanzare della specie Aedes aegypti, la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue, e da varie specie del genere Culex. Nell'epidemie silvestri africane è trasmesso da Aedes africanus e da specie del genere Mansonia. Il ciclo silvestre è mantenuto da cercopitechi e babbuini.
[modifica] Clinica
Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni circa. La malattia ha un andamento tipicamente bifasico.
- Nella prima fase, che dura dai 6 ai 10 giorni, si hanno febbre, cefalea e importanti artralgie, che limitano molto i movimenti: i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili, in posizione antalgica. La febbre si risolve dopo 4 giorni.
- La seconda fase di 2-3 giorni è caratterizzata dalla comparsa di un esantema maculopapulare pruriginoso su tutto il corpo e dalla ricomparsa della febbre. Occasionalmente in questa fase possono aversi manifestazioni neurologiche, soprattutto nei bimbi piccoli (convulsioni), ma nel complesso CHIK è poco o per nulla neurotropo. Raramente possono aversi miocardite e scompenso cardiaco acuto. Le rare complicanze emorragiche si registrano nelle epidemie asiatiche, ma non sono mai gravi come nella dengue: possono comparire petecchie, ma mai importanti sanguinamenti. La malattia si risolve spontaneamente, ma i dolori articolari possono persistere per mesi.
[modifica] Diagnosi
La diagnosi è sospettata sulla base dell'anamnesi: malattia febbrile e artralgie in pazienti di ritorno da Africa o da Asia in concomitanza di un'epidemia.
[modifica] Esami bioumorali
Si può avere modesta leucopenia con linfocitosi relativa. Si ha importante aumento della velocità di eritrosedimentazione (VES) e della proteina C reattiva (PCR).
[modifica] Esami sierologici
La diagnosi è sierologica con una metodica di emoagglutinazione indiretta o con ELISA.
[modifica] Prognosi
La malattia è autolimitantesi. La mortalità è bassa (0.4%), ma è maggiore nei bimbi di meno di 1 anno di età (2.8%) e aumenta negli anziani con altre patologie concomitanti.
[modifica] Terapia
La terapia è sintomatica e si basa sul controllo delle artralgie.
[modifica] Profilassi
[modifica] Vaccino
Esiste un vaccino da virus inattivato, ma è riservato al personale di laboratorio.
[modifica] Lotta al vettore
Per evitare la puntura delle zanzare si consiglia di vestirsi evitando i colori scuri, in particolare il blu "Napoleone", coprendosi il più possibile, e di usare spray e sostanze repellenti per gli insetti sulla pelle esposta. La lotta alle zanzare, in ambiente urbano, si basa sul controllo delle acque stagnanti, allo scopo di ucciderne le larve.
[modifica] Bibliografia
- Robinson MC. An epidemic of virus disease in Southern Province, Tanganyika Territory, in 1952-1953. I. Clinical features. Trans Royal Society Trop Med Hyg 1955;49:28-32.
- G.Cook, Manson's P. Tropical Diseases. 12th ed. Saunders, 1998
- G.Mandell, J.Bennett, R.Dolin, ed. Principles and practice of infectious diseases. 6th ed. Elsevier Churchill Livingstone, 2005.
[modifica] Collegamenti esterni
- Chikungunya virus in Italy [1]
- Mackenzie JS, Chua KB, et al. Emerging viral diseases of Southeast Asia and the Western Pacific. Emerg Infect Dis. 2001;7(3 Suppl):497-504. [2]
- Alphavirus [3]
- Epidemia di Chikungunya nell'isola di Reunion (FR)
- Prima epidemia in Italia, nella prov. di Ravenna (note sanitarie a cura della Regione Emilia-Romagna)
- Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di medicina