Casa Buonarroti
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Casa Buonarroti è il museo su Michelangelo a Firenze, ospitato nel palazzo della famiglia Buonarroti in via Ghibellina all'angolo con via Buonarroti.
Indice |
[modifica] Storia del Palazzo
Michelangelo non era nato qui, ma a Caprese in provincia di Arezzo, quando suo padre, seppur fiorentino, si era trasferito per ricoprire una carica pubblica. Non è nemmeno l'unica residenza abitata da Michelangelo in città, che furono più di una, ma qui egli aveva acquistato tre piccoli appezzamenti confinanti nel 1508 mentre il nipote Leonardo, negli anni 1546 - 1553 vi fece edificare il palazzo che fu poi ampliato e restaurato nella sua attuale forma nel 1612 dal pronipote Michelangelo Buonarroti il Giovane, dove ha abitato per secoli la famiglia Buonarroti. Il Giovane utilizzò un progetto che comprendeva due disegni dello stesso Michelangelo e sin dalla sua costruzione fu celebrato il famoso prozio con un preciso programma decorativo. L'ultimo discendente, Cosimo, donò l'edificio e le collezioni alla città, e nel 1859, un anno dopo la sua morte, il palazzo fu aperto come museo.
[modifica] Le collezioni
L'aspetto esterno del palazzo è piuttosto semplice, si distingue solo il portale, sovrastato da un busto in bronzo, copia del ritratto di Michelangelo fatto da Daniele da Volterra e conservato al Museo del Bargello.
Il principale motivo di interesse è la bella collezione di opere dell'illustre scultore raccolta nei secoli dai discendenti, a partire dai figli di suo fratello (Michelangelo non ebbe mai figli). Oltre ad una poco conosciuta collezione archeologica con materiali vari al primo piano è esposto un busto di Michelangelo opera dell'amico Daniele da Volterra.
Nelle sale successive al primo piano, una è dedicata ai modelli in cera e in bronzo usati dall’artista (fra cui quello del progetto abbandonato dell’Ercole di Piazza della Signoria, poi realizzato da Baccio Bandinelli), mentre in un’altra sono esposti a rotazione i disegni della vasta collezione del museo. Negli ambienti nobiliari sono stati eseguiti degli affreschi nel Seicento che esaltano la vita e le opere di Michelangelo (particolarmente suggestiva è la Galleria o lo studiolo di Michelangelo il Giovane), alcuni eseguiti da Artemisia Gentileschi, oppure sono presenti opere che documentano l’influenza dello stile di Michelangelo sugli artisti successivi. È esposto anche un modellino dell'imbracatura che servì per spostare il David da Piazza della Signoria al Museo dell'Accademia nel 1872.
Spiccano senz'altro le opere michelangiolesche, in particolare due opere giovanili interessanti per capire l'evoluzione stilistica del maestro: il raffinato bassorilievo della Madonna della Scala, prima opera documentata, del 1490-92, ispirata a Donatello, e soprattutto la Centauromachia o Battaglia dei Centauri, scolpita a soli 16 anni.
L'ispirazione per questa opera è data dai bassorilievi dei sarcofagi romani, ma il fortissimo dinamismo è una novità tipica di Michelangelo. Già in questa opera precoce la conoscenza dell’anatomia è notevole e risalta la predilezione per le figure in movimento, che sprigionano una grande forza espressiva.
È esposto anche il torso di una divinità fluviale (fusione metallica) e un modello in legno del progetto di Michelangelo per la facciata della basilica di San Lorenzo, progetto mai realizzato.
[modifica] Curiosità
- Il nome antico di via Buonarroti era “via dei Marmi Sudici”, come riportato in una targhetta all’inizio della strada, con riferimento ai blocchi di marmo anneriti che anticamente stavano adagiati in strada, anche per anni, in attesa che l’artista, sempre in viaggio fra Roma e Firenze, li utilizzasse per una delle sue opere.
[modifica] Altre immagini
[modifica] Fonti
[modifica] Bibliografia
- U. Procacci, La casa Buonarroti a Firenze, Milano, Electa, 1965
- Ragionieri, Vasarri, Casa Buonarroti, Firenze, SPES, 1987
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Casa Buonarroti
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