Carmine Mancuso
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Carmine Mancuso (Sarno, 22 novembre 1942) è un politico italiano.
Suo padre Lenin Mancuso era un poliziotto e venne assassinato dalla mafia con il giudice Cesare Terranova. Questo episodio lo portò a schierarsi veementemente contro la malavita, fondando il Coordinamento Antimafia; successivamente, dopo una carriera nella polizia, nel 1991 è fra i fondatori del partito antimafia "La Rete" insieme a Leoluca Orlando e Nando Dalla Chiesa con cui diventa prima onorevole all'assemblea regionale siciliana e poi senatore della repubblica.
Nel 1992 in un'intervista all'Espresso denuncia l'esistenza di logge massoniche che sostengono le banche: Prenda le grandi banche di Londra, come la Barclays, i Lloyds e la Lazard Freres o Warburg e Co. Ognuna di esse possiede una loggia esclusiva. Vuole qualche esempio? Dietro i Lloyds c’è la loggia Black Horse di Lombard Street 4155. Dietro la Banca d’Inghilterra c’è la loggia n. 263. A Manhattan la situazione è identica perlomeno per quanto concerne le grandi banche come la Chase Manhattan, J.P.Morgan, Salomon Brothers, Citicorp e Goldman Sachs.
Nel 1994 viene eletto senato per la coalizione dei "Progressisti" in quota a "La Rete", ma alla fine del 1995 aderisce a Forza Italia.
Nel 1998 è stato condannato dal Tribunale di Palermo per diffamazione aggravata nei confronti di Bruno Contrada, in relazione a sue dichiarazioni in un programma televisivo del 1993.
Uscito da Forza Italia, nel 2001 si candida sindaco di Palermo a capo di una lista civica denominata "Città mia", raccogliendo il 2% dei voti.