Bovillae

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Bovillae era un'antica città romana che sorgeva nel territorio tra Roma ed i Castelli Romani. La precisa ubicazione è tutt'ora discussa, comunque sorgeva vicino all'attuale Frattocchie, frazione di Marino, in una posizione strategica perché crocevia fra l'Appia e le antiche vie di transumanza. Oggi della città rimangono solo rovine.

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Marino.

Per approfondire, vedi la voce Storia dei Castelli Romani.

La leggenda vuole che Bovillae venisse fondata dal secondo re di Alba Longa Latino Silvio, che scelse il luogo dove si accasciò un bue ferito durante un sacrificio nel tempio di Giove Laziale a Monte Cavo da cui era riuscito a scappare. Questo mito spiegherebbe anche il nome della città.

In realtà si pensa che il toponimo "Bovillae" venga proprio dalla presenza di vie di transumanza di buoi, come la via Cavona, già Pedemontana dei Castelli, che conduce dall'Appennino al Mar Tirreno. Comunque durante la sua storia sono comparse molte versioni del nome Bovillae: da "Boum villae" a "Bubellas" a "Buella" in un atto del 1000.

Forse la gens Giulia (famiglia da cui discendono l'imperatore Cesare e l'imperatore Augusto) e Coriolano erano originari di Bovillae.

Dopo la distruzione di Alba Longa, nel 658 a.C., ad opera dei romani guidati da Tullo Ostilio, gli istituti religiosi presenti ad Alba passarono a Bovillae, per cui in città trovarono sede i Pontifices Albani, i Salii Albani e le Virgines Albanae, oltre al Dictator Albanus, suprema maguistratura dei latini.

L'area di Bovillae oggi

[modifica] Monumenti

Gli unici monumenti visibili sono al XII miglio dell'Appia.

I più importanti resti sono quelli del circo, voluto dall'imperatore Tiberio nel 14 d.C. per onorare Augusto e la Gens Iulia con degli speciali giochi, i Sodales Augustales. Del circo restano 3 arcate appartenenti ai carceres, da dove uscivano le bighe, più una quarta inglobata in un cascinale, delle 12 originarie. La lunghezza del circo era di 337,50 metri, per una larghezza di 68,60 ed una capienza di circa 8000 persone. La spina era lunga 197 metri, e decorata con statue poi rinvenute a frammenti al momento dei primi scavi, nel 1825. Il circo di Bovillae si ricorda in un'iscrizione sulla vittoria di un tale Fuscus in una gara nel 53 d.C. e per un passo degli Annali di Tacito in riferimento al regno di Nerone.

Vicino al circo doveva sorgere un teatro, di cui non sono pervenuti resti, ma sappiamo invece della presenza di una schola actorum a Bovillae per via di una lapide ritrovata in zona. Invece in prossimità del circo è stata individuata una struttura ottagonale da alcuni identificata col santuario della Gens Iulia, ma dai più considerata un mausoleo. Inoltre nell'area doveva sorgere anche un tempio a Veiove, divinità infernale affiliata alla Gens Iulia.