Avelino Moriggi

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Avelino Moriggi

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Dati biografici

Nome	Avelino Moriggi
Nato	10 novembre 1946 Cinisello Balsamo, MI
Paese	{{{paese nascita}}}
Nazionalità	Italia
Passaporto	{{{passaporto}}}
Morto	{{{luogo morte}}}
Altezza	{{{altezza}}} cm
Peso	{{{peso}}} kg
Dati agonistici
Disciplina	Calcio
Specialità	{{{specialità}}}
Categoria	{{{categoria}}}
Record
Ranking	{{{ranking}}}°
Ruolo	Portiere
Squadra
Ritirato	{{{Terminecarriera}}}
Carriera
Giovanili

Club professionistici
1965-'66	Novese	13(0) D
1966-'67	Alessandria	7(0) B
1967-'68	Alessandria	28(0) C
1968-'69	Alessandria	36(0) C
1969-'70	Alessandria	31(0) C
1970-'71	Lazio	2(0) A
1971-'72	Arezzo	26(0) B
1972-'73	Lazio	0(0) A
1973-'74	Lazio	0(0) A
1974-'75	Lazio	0(0) A
1975-'76	Lazio	1(0) A
1976-'77	Novara	3(0) B
Nazionale
{{{Anni nazionale}}}	{{{nazionale}}}	{{{presenzenazionale(goal)}}}
Carriera da allenatore
Incontri disputati
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Palmarès

Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Avelino Moriggi (Cinisello Balsamo, 10 novembre 1946) è un ex calciatore italiano attivo negli anni 60-70 nel ruolo di portiere.

[modifica] Il calciatore

Cominciò a farsi le ossa nelle serie minori, iniziando dalla Novese in serie D per poi passare all'Alessandria dove, salvo una brevissima parentesi al Foggia, si fermò per quattro anni.

La Lazio lo acquistò nella stagione 1970-1971 come riserva di Michelangelo Sulfaro. Per lui l'esordio in Serie A in Lazio-Torino 1-1. Giocò da titolare anche il successivo incontro contro il Verona (1-1 casalingo) e poi solo panchina fino al termine del campionato.

L'anno successivo, chiuso da Claudio Bandoni e Rosario Di Vincenzo, venne ceduto a novembre all'Arezzo ove disputò un discreto numero di partite.

C’è ancora la Lazio però nel suo destino. Tommaso Maestrelli era alla ricerca di una riserva che non facesse ombra a Felice Pulici considerato titolare inamovibile e quindi il biondo estremo lombardo venne richiamato in biancoazzurro, in tempo per partecipare alla conquista del primo scudetto della società nel Campionato di calcio italiano 1973-1974.

Pur non disputando un solo incontro, fornì comunque il suo contributo allo storico successo assieme ad altri panchinari poco utilizzati, ma comunque meritevoli di nomina, come Mario Facco, Pierpaolo Manservisi, Franco Tripodi e Sergio Borgo.

In quattro anni di milizia laziale venne utilizzato solamente in Coppa Italia, peraltro per sole 6 partite. Unica presenza in campionato, una sostituzione nel corso di Fiorentina-Lazio=4-3 durante il Campionato di calcio italiano 1975-1976. Nella stagione 1976-1977 venne ceduto in Serie B al Novara, dove terminò la sua carriera, per far posto al giovane Garella.