Autorizzazione a procedere
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Istituto immunitario che assoggetta il procedimento penale all'atto autorizzatorio di un organo non giurisdizionale.
Per il caso dell'autorizzazione a procedere del parlamentare, la revisione costituzionale del 1993 ha soppresso l'istituto, che era durato mezzo secolo di periodo repubblicano ed un secolo di periodo statutario.
La problematica dell'autorizzazione a procedere, che ha dato luogo alla polemica montante nell'opinione pubblica nel periodo di Tangentopoli, deriva dalla scarsa propensione dei rispettivi Parlamenti ad accordare in via di principio l'autorizzazione, riservandosi solo in casi eccezionali il diniego. Laddove questa prassi non si è riscontrata, come in Germania, l'istituto dell'autorizzazione resta saldo. Al contrario, nel nostro Paese i dati relativi alle autorizzazioni a procedere presentate dal 1948 al 1993 erano sconfortanti:
Legislatura | Presentate | Concessioni |
---|---|---|
I | 172 | 27 |
II | 94 | 1 |
III | 58 | 7 |
IV | 75 | 5 |
V | 69 | 4 |
VI | 159 | 40 |
VII | 67 | 27 |
VIII | 103 | 42 |
IX | 83 | 21 |
X | 112 | 12 |
XI | 233 | 76 |
La casistica concreta dei reati propriamente connessi coll’attività politica tra quelli su cui s’è esercitata, prima del 1993, la giurisprudenza delle Giunte parlamentari, prima che fosse soppressa l'autorizzazione a procedere, offre questi dati. A puro titolo di esempio, la decima legislatura del Senato registra:
A) tra i reati contro la pubblica amministrazione ovvero del pubblico amministratore: sette richieste per abuso d'ufficio, tre per concussione, una per corruzione, una per corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, una per falso ideologico del privato, nove per falso ideologico del pubblico ufficiale, una per falso materiale del privato, tre per falso materiale del pubblico ufficiale, quattordici per interesse privato in atti d'ufficio, sette per omissione d'atti d'ufficio, quattro per peculato; tre per violazione del finanziamento pubblico ai partiti, due per violazione delle norme sulle acque; una per adulterazione di sostanze alimentari; una per contravvenzione alle disposizioni antisismiche, uno per deturpamento di bellezze naturali, tre per contravvenzione alle norme sulla edificabilità dei suoli; una per reati edilizi; una per esercizio di telecomunicazioni senza concessioni; due per interruzione di pubblico servizio; una per omessa denuncia di reato; B) tra i reati cosiddetti di opinione o connessi con pubbliche manifestazioni: quattro per diffamazione, ventinove per diffamazione a mezzo stampa; tre per ingiuria, cinque per oltraggio a pubblico ufficiale; una per riorganizzazione del disciolto partito fascista; una per blocco stradale; due per calunnia; una per istigazione a delinquere; due per minaccia; una per rifiuto di indicazioni sull'identità personale; una per riunione in luogo pubblico senza preavviso; una per resistenza a pubblico ufficiale; C) tra i reati comuni: una per associazione a delinquere di stampo mafioso; due per associazione a delinquere semplice; una per abbandono di minore; due per danneggiamento; una per delitto colposo di danno; una per violazione di norme sull'igiene del lavoro; una per incendio; una per lesioni personali colpose; una per omessa tenuta di scritture contabili e di ritenute d'acconto; due per omesso versamento di ritenute d'imposta; una per inosservanza di norme di polizia portuale; una per violazione di norme di protezione sanitaria dei lavoratori; due per violazione di norme sullo smaltimento dei rifiuti; una per simulazione di reato; tre per truffa; una per truffa ai danni dello Stato; una per violazione di norme sulla gravidanza.
Nell'ultima legislatura in cui vigeva l'autorizzazione a procedere (XI), in Senato sono pervenute tra le altre le seguenti richieste di autorizzazione: nel gruppo A: trentotto per abuso d'ufficio; ventotto per concussione; cinquantasei per corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio; tre per falso ideologico del pubblico ufficiale; cinque per falso materiale del pubblico ufficiale; undici per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di autorizzazioni amministrative; sessantasei per violazione delle norme sul finanziamento dei partiti; due per interesse privato in atti d'ufficio. Tra i reati del gruppo C, emergono, come funzionali ai reati amministrativi precedentemente esposti, buona parte delle seguenti richieste: cinque per estorsione; diciannove per ricettazione, quattro per turbata libertà degli incanti. Residuano comunque casi rientranti nel gruppo B: sei oltraggi a pubblico ufficiale, una per ingiuria, nove per diffamazione, ventitré per diffamazione a mezzo stampa, quattro per diffamazione a mezzo radio televisivo. Rimarchevole, infine, l'esistenza di reati comuni come l'omicidio (una richiesta), l'usura (una richiesta), il millantato credito (una richiesta), lesioni colpose (una richiesta), il furto (una richiesta). Come sempre, ricorrono casi di inosservanza di prescrizioni amministrative (antinfortunistiche, edilizie, sui rifiuti, sulle acque), connessi col ruolo pubblico rivestito dal parlamentare investito – prima o durante la carica elettiva – anche di responsabilità amministrative locali.