Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Apologetica - Wikipedia

Apologetica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Abbiamo bisogno di una nuova apologetica, adatta alle esigenze di oggi, che consideri che il nostro compito non consiste nel conquistare argomenti, ma anime, nell'impegnarci in una lotta spirituale, non in una disputa ideologica, nel difendere e promuovere il Vangelo, non noi stessi. »
(Papa Giovanni Paolo II, discorso ai vescovi della Conferenza episcopale delle Antille, 7 maggio 2002)
« Sappiamo bene che questa scelta della fede e della sequela di Cristo non è mai facile: è sempre, invece, contrastata e controversa. La Chiesa rimane quindi "segno di contraddizione", sulle orme del suo Maestro (Lc 2, 34), anche nel nostro tempo. Ma non per questo ci perdiamo d'animo. Al contrario, dobbiamo essere sempre pronti a dare risposta (apo-logia) a chiunque ci domandi ragione (logos) della nostra speranza, come ci invita a fare la prima Lettera di San Pietro (3,15) [...]. Dobbiamo farlo a tutto campo, sul piano del pensiero e dell'azione, dei comportamenti personali e della testimonianza pubblica. [...] Questa rimane la strada maestra per l'evangelizzazione: il Signore ci guidi a vivere questa unità tra verità e amore nelle condizioni proprie del nostro tempo, per l'evangelizzazione dell'Italia e del mondo di oggi. »
(Papa Benedetto XVI, discorso ai partecipanti al IV Convegno Ecclesiale Nazionale, Verona, 19 ottobre 2006)

È detta apologetica quella parte della teologia che ha lo scopo di verificare e difendere razionalmente la credibilità della fede dimostrando l'origine divina della Rivelazione cristiana. Si distingue dalla apologia, che è la difesa di un particolare argomento, avvenimento o individuo: alcuni studiosi, vista la somiglianza fra i due termini, hanno proposto di sostituire il termine "apologetica" con locuzioni quali prove cristiane o difesa della religione cristiana, per evitare qualsiasi confusione. L'apologetica argomenta a partire dalla ragione naturale per dimostrare in modo universale l'insieme della religione cattolica provando che essa dipende da una rivelazione soprannaturale.

Indice

[modifica] Oggettività dell'apologetica

Perché l'azione dell'apologetica sia efficace, essa deve tassativamente sottostare a criteri di rigore assoluto: ogni ricerca deve essere verificata e documentata, poiché un'apologia entusiasta ma priva di solide basi produrrebbe l'effetto opposto di quello cercato, cioè il discredito delle teorie presentate. Inoltre, per quanto sopra esposto, l'apologetica non deve mai cadere nell'errore di credersi un teorema dall'esito obbligato; questa disciplina porta ragioni per credere e per confermare una scelta possibile e libera, ma non può obbligare nessuno a credere. Solo a queste condizioni sono possibili la lealtà e l'oggettività che caratterizzano le opere apologetiche più importanti.

[modifica] Sviluppo storico

L'apologetica si è costituita in scienza autonoma solo assai tardi, separandosi dalla filosofia, sulla quale si fonda, e dalla teologia, alla quale introduce, giustificandone i fondamenti. Però fin dalle origini del cristianesimo ci furono scrittori che studiarono i fondamenti della fede e difesero le verità cristiane dagli assalti esterni. Essi erano apologisti e la stessa parola "apologia" o "apologetica" già nel II secolo ne indicava l'opera, che mirava a giustificare la dottrina di Gesù Cristo e della sua Chiesa.

[modifica] L'apologetica del Nuovo Testamento

Si può dire che il primo apologista fu Gesù Cristo stesso, il quale diede dei segni che dimostravano la verità della sua missione: come «se non volete credere a me, credete alle mie opere» (Gv 10,88), cioè ai suoi miracoli e alla sua condotta di vita, e anche al modo con cui adempì le profezie — come quella di Isaia, citata come una prova ai discepoli di Giovanni Battista (Mt11,4-5;Lc4,17-21). Questi segni di verità però assumono tutta la loro forza solo per chi ha volontà retta: «Se qualcuno vuoi fare la volontà di Dio, egli sarà...» (Gv 7,17).

Gli apostoli disposero la loro catechesi nella stessa inquadratura apologetica, basando la loro predicazione di "testimoni" sui miracoli e sull'adempimento delle profezie. Questo duplice tema ritorna e si associa benissimo (per esempio in Paolo di Tarso) con l'utilizzazione dei dati essenziali della teodicea, preparazione alla fede cristiana, o (in Giovanni evangelista) alla ripetuta affermazione che «Dio è amore» e allo stesso tempo è luce.

In generale, il Nuovo Testamento si propone — anche se non come obiettivo primario — di mostrare che Gesù Cristo, in quanto Messia promesso, è morto e risuscitato "secondo le Scritture", sottolineando il valore di prova costituito dalla risurrezione: i primi cristiani erano quindi forniti di elementi per non ricadere nel giudaismo e per sentire la loro fede come solidamente fondata.

« Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo »   (1 Pietro 3,15-16)

[modifica] L'apologetica dei Padri

Gli scrittori cristiani della prima generazione dopo gli Apostoli, cioè i Padri apostolici, preziosi soprattutto come testimoni della Chiesa del loro tempo, presentano già in modo interessante alcuni aspetti dell'argomento profetico, pur non pensando di fare opera propriamente apologetica.

Gli scrittori della generazione successiva, cioè i Padri apologisti, devono il loro nome al proposito esplicito di difendere il cristianesimo rivolgendo agli imperatori, o a tutti i "Greci" (pagani), esposizioni che confutavano le obiezioni e che facevano vedere i titoli di credibilità della religione cristiana.

Per lo più scrivono in greco, come:

  • sant'Aristide Marciano, san Melitone di Sardi
  • san Giustino, che compose una duplice Apologia e il Dialogo con il giudeo Trifone
  • il suo discepolo Taziano, che alle pagine ironiche e talvolta violente del Discorso ai Greci mescolò uno spirito d'invettiva estraneo agli scrittori del suo gruppo (egli finì nell'eresia);
  • il calmo e ponderato Atenagora, con la sua Supplica per i cristiani;
  • Teofilo di Antiochia, con i tre libri Ad Autolieo.

Un po' più tardi sorgono gli apologisti di lingua latina, come:

  • Minucio Felice,
  • Tertulliano, dallo spirito permeato d'una formazione logica e giuridica, che, nell'Apologetico, si rivolge ai persecutori con una dialettica che trascina; nel trattatello Della testimonianza dell'anima parla dell'«anima naturalmente cristiana» e, nel trattato Della prescrizione, volge contro gli eretici un argomento di diritto. Tertulliano spira sempre un'ostilità di rigorista contro la cultura pagana, e alla fine spinse l'intransigenza e l'ascetismo fino all'eresia.

Tutti questi apologisti confutano le accuse rivolte contro i cristiani, dimostrano l'illogicità e l'ingiustizia della legislazione persecutoria e, nello stesso tempo, apportano anche un'argomentazione positiva, facendo valere la prova desunta dalle profezie, insistendo parimenti sulla prova desunta dai miracoli. Alle accuse contro le assemblee cristiane Giustino oppose la descrizione esatta della liturgia.

L'autore anonimo di un'elegante Lettera a Diogneto, spiegando come i cristiani sono «l'anima del mondo», valorizza la santità della Chiesa; più tardi sant'Ireneo, vescovo di Lione, confutando i sogni degli gnostici in un grande trattato Contro le eresie, esprime in formule già definitive l'idea dell'apostolicità della Chiesa e l'importanza della tradizione.

Nel III secolo, e fino alla pace della Chiesa, troviamo in Occidente ancora alcuni nomi di apologisti, come:

L'attività di Clemente e Origene, i grandi creatori della scuola di Alessandria, ha un'importanza più duratura.

  • Clemente nell'insieme della sua opera, di cui ci restano il Protrettico ("Esortazione ai Greci"), il Pedagogo e gli Stromati ("Tappeti"), tenta una nuova apologetica, profonda quanto accogliente, la quale, lanciandosi per vie inesplorate, ha solo il difetto di non prevederne tutti gli scogli, nonostante le migliori intenzioni.
  • Lo stesso accade al suo geniale e generoso discepolo Origene, che tentò una sintesi potente, ma prematura, molto ortodossa nel desiderio, ma in realtà talvolta inquietante; uno dei suoi ultimi scritti, Contro Celso, confutò metodicamente un avversario del cristianesimo che si serviva della filosofia credendosi molto bene informato, opponendogli una messa a punto notevole per quel tempo[1].

Nella fiorente letteratura dei secoli IV e V, occasionata dalle grandi eresie trinitarie e cristologiche, l'apologetica occupa il suo posto, sebbene secondario.

  • Lo storico Eusebio di Cesarea, che confutò i pagani Porfirio e Ierocle (solo lo scritto contro il secondo è giunto fino a noi), è l'autore della Preparazione e della Dimostrazione evangelica, che continuavano con una Preparazione e una Dimostrazione ecclesiastica, oggi perdute.
  • I Discorsi contro i Greci di sant'Atanasio, unitamente ai Discorsi sull'Incarnazione del Verbo, confutano il paganesimo e dimostrano che le profezie si sono adempiute in Cristo.
  • Sant'Ilario di Poitiers nel trattato Sulla Trinità traccia il suo itinerario verso la verità cattolica.
  • Il libro di Giuliano Contro i Cristiani ispirò le confutazioni di san Gregorio Nazianzeno e di Apollinare di Laodicea;
  • invece Macario di Magnesia si volse contro Porfirio e san Gregorio Nisseno scrisse Contro i pagani, valendosi del senso comune; Firmico Materno ironizzò invece sui culti pagani.
  • San Giovanni Crisostomo dimostrò anche, contro giudei e pagani, la divinità di Gesù Cristo;
  • Sant'Ambrogio e il poeta Prudenzio si volsero contro Quinto Aurelio Simmaco, nella disputa sulla statua della Vittoria.

Però il principe degli apologisti di allora è sant'Agostino, che — sia con il racconto della sua dolorosa esperienza personale nelle Confessioni, sia con la Città di Dio e la glorificazione del governo della Provvidenza, che dà il senso alla storia universale — apportò all'apologetica un contributo fondamentale.

Dopo Agostino si ricorda ancora qualche opera di valore nei secoli V-VII:

[modifica] L'apologetica nel Medioevo

Dopo la nascita e l'affermazione dell'Islam, gli scritti apologetici hanno presenti non solo i giudei e i pagani, uomini di cultura ellenistica, ma anche i musulmani. Operano così, in Oriente, san Giovanni Damasceno e Teodoro Abu Qurrah, mentre in Occidente vedono la luce gli scritti di sant'Isidoro di Siviglia. Procedendo negli anni, si ricordano:

[modifica] Dalla Riforma Protestante al Concilio Vaticano I

I cattolici, a partire dal Cinquecento, si trovano impegnati in importanti dispute teologiche contro i protestanti: gli scritti apologetici devono quindi tener conto di questi nuovi destinatari. Fra le opere più importanti, ancora una volta in ordine cronologico:

[modifica] Dal Vaticano I ad oggi

Il ritrovato equilibrio dottrinale fra razionalismo e fideismo a opera del concilio Vaticano I fornisce nuovi strumenti all'apologetica, che si può riproporre con successo in veste neoscolastica, ma non ne impedisce la crisi: il pensiero cattolico si trova a confrontarsi con le forti ideologie liberali e marxiste e, anche a causa di ragioni storico-politiche (le violente ondate anticattoliche che si sviluppano in Francia ed Italia, ad esempio) non riesce a sviluppare una reazione appropriata. La crisi si approfondirà nel Novecento e raggiungerà il suo apice nel turbolento periodo successivo al concilio Vaticano II, quando ne viene addirittura messa in dubbio l'utilità da ampi settori del mondo cattolico.

Il punto di svolta che segna una rinascita (l'ennesima) dell'apologetica può essere individuata nel libro Ipotesi su Gesù, di Vittorio Messori, uscito nel 1976; gli ultimi anni vedono infatti un rinnovato interesse a questo tema, cui si dedicano figure intellettuali (Antonio Livi, Eugenio Corti, Antonio Socci, Rino Cammilleri, per citarne solo alcune) e periodici specializzati. Lo stesso pontificato di Giovanni Paolo II ha ribadito fermamente il tema del connubbio fede-ragione (si veda l'enciclica Fides et Ratio), che, nel rifiuto del fideismo della prospettiva cattolica, è alla base dell'apologetica.

[modifica] Ambiti e obiettivi dell'apologetica

L'apologetica non trae la sua ragione di essere dal bisogno della difesa contro le contrarie impugnazioni della incredulità (ruolo negativo), anche se questo non può essere trascurato, bensì dalla necessità di dare una base razionale alla fede dei credenti (ruolo positivo). Essa dovrebbe esistere anche se, per ipotesi, tutti gli uomini nel mondo fossero cattolici. L'apologetica possiede un oggetto formale proprio, usa argomenti di valore oggettivo e assoluto; la sua azione si muove su tre livelli:

  1. Il primo è l'ambito strettamente religioso che riguarda Dio. A questo riguardo, l'apologetica afferma che l'uomo, sia pure con fatica, è in grado di conoscere con certezza l'esistenza di Dio, grazie all'uso della ragione: un classico esempio sono le cinque vie proposte da san Tommaso d'Aquino. Ciononostante, va sottolineato come la ragione non sia più sufficiente - è necessaria la Rivelazione - per sapere chi sia questo Dio.
  2. Il secondo livello concerne la credibilità storica del Cristianesimo, in particolare del Vangelo, a partire dalla reale esistenza di Gesù Cristo per concludere alle prove della ragionevolezza e della attendibilità storica dei fatti che gli sono attribuiti nel Nuovo Testamento. A questo proposito, il compito dell'apologetica è identificare ed esporre tutti i motivi che conducono la ragione dell'uomo a ritenere credibile il racconto evangelico, anche e soprattutto nella sua dimensione storica e fattuale (ad esempio, facendo riferimento all'esegesi e all'archeologia.
  3. Il terzo campo riguarda la santità, la verità, l'unicità della Chiesa Cattolica. L'apologetica, ancora una volta con gli strumenti dell'indagine storica, vuole dimostrare che solo la Chiesa Cattolica, che ha nel Papa il suo capo visibile, corrisponde e perpetua nel tempo la Chiesa voluta ed edificata da Gesù Cristo sull'apostolo Pietro.

[modifica] Apologetica e teologia dogmatica

L'apologetica è solitamente vista come una delle due branche della scienza dogmatica, insieme alla vera e propria teologia dogmatica che ne rappresenta la parte più consistente. La differenza di base fra le due discipline concerne il tipo di ascoltatore a cui si rivolgono:

  • la teologia dogmatica (così come la teologia morale) si rivolge soprattutto a chi è già cattolico, e presuppone la fede: concerne infatti un ambito filosofico-deduttivo che ha come premesse l'autorità divina (la Rivelazione) e quella ecclesiastica (l'interpretazione della Tradizione);
  • l'apologetica, invece, basandosi prevalentemente su dati storici e "positivi", non presuppone l'accettazione dei dogmi individuati dalla Chiesa Cattolica; ha come intento quello di condurre alla possibilità di credere.

[modifica] Ruolo del miracolo

Oltre alle altre strade summenzionate (esegesi, ricerche archeologica e storiche) vi è un argomento apodittico, certo, primario della dimostrazione apologetica: è il miracolo nella sua triplice specie - fisico, intellettuale, morale. Il miracolo è una testimonianza divina in prova della credibilità della dottrina rivelata, è il sigillo divino che autentica l'origine soprannaturale della religione cattolica. E poiché Dio, verità infinita, non può attestare la falsità, la prospettiva cattolica conclude la credibilità di una rivelazione garantita anche da un solo miracolo. La dimostrazione per il miracolo può essere così schematizzata:

  • la storia assicura con certezza morale che sono stati compiuti da Dio fatti straordinari per attestare l'origine divina e rivelata della religione cattolica;
  • la scienza prova con certezza fisica che questi fatti non sono naturali;
  • la filosofia dimostra con certezza metafisica che Dio non può essere testimone di una falsità.

Seguendo il ragionamento precedente, l'apologetica conclude che la religione cattolica è dunque divina e rivelata, e conseguentemente può essere ragionevolmente creduta.

[modifica] Fonti

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com