San Giovanni Ilarione
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San Giovanni Ilarione | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Veneto | ||||||||
Provincia: | Verona | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 194 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 25,31 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 201,6 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Castello, Cattignano | ||||||||
Comuni contigui: | Cazzano di Tramigna, Chiampo (VI), Montecchia di Crosara, Roncà, Tregnago, Vestenanova | ||||||||
CAP: | 37035 | ||||||||
Pref. tel: | 045 | ||||||||
Codice ISTAT: | 023070 | ||||||||
Codice catasto: | H916 | ||||||||
Nome abitanti: | ilarionesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Caterina d'Alessandria | ||||||||
Giorno festivo: | 25 novembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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San Giovanni Ilarione è un comune di 5.094 abitanti della provincia di Verona.
Indice |
[modifica] Geografia
San Giovanni Ilarione dista 38 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord est. Confina con la provincia di Vicenza, dal quale dista 45 chilometri. È posizionato nella media val d'Alpone, e attraversato da nord a sud dal torrente Alpone. È in posizione collinare, adagiato su un fianco dell valle. I maggiori paesi di riferimento sono San Bonifacio ed Arzignano, rispettivamente distano il primo circa 15 chilometri, mentre il secondo 10; il più facile da raggiungere è sicuramente San Bonifacio, per mezzo di una strada spaziosa e veloce, mentre Arzignano nonostante sia più vicino in termini di distanza, per il suo raggiungimanto necessità l'attraversamento delle colline, per cui ci si impiega più tempo. A partire dal nord dove la valle tende ad essere ancora stretta, la zona pianeggiante scarseggia, ma dirigendosi verso fondo valle si può notare un ampliamento della pianura.
[modifica] Piccola Perla
Necessario è soffermarsi sulle considerazioni del Paese, definibile come piccola perla della vallata, dai promontori principali è possibile scorgere dei tramonti mozzafiato, con la somiglianza di un impeccabile girdino, curato nei minimi particolari. Sfreccianti sono i filari dei vigneti, quasi dipinti lungo la valle, leggera è l'aria che si respira, priva d'inqiunamento; il tutto nella più grande ed armoniosa pace che sanno regalare queste meravigliose colline.
[modifica] Etimologia
Il primo documento scritto che parla di San Giovanni è del 1091, un diploma dell'imperatore Enrico IV, dove elenca le terre assegnate al monastero di San Felice di Vicenza e dove viene citato Sancto Joanne ad Aronna. Aronna è un'erba, una specie di gramigna, chiamata volgarmente la rogna. Nel 1350 il nome usato è Sancto Joanne in Larogna e negli statuti del comune del 1382 si usa Sancto Joanne habente la rogna. Nel 1582 si usa per la prima volta il suffisso Hilarione. Il termine attuale si ha in una bolla papale del 1685: San Giovani Ilariòn.
[modifica] Storia
[modifica] La preistoria
Presenze di circa 50.000 anni fa, un accampamento stagionale dell'uomo di Neanderthal era posizionato sul monte Calvarina, appena sotto la vetta fra le attuali malghe di Roccolo e Marognon, in un avvallamento che poneva i cacciatori al riparo dei venti freddi del nord. La scoperta appartiene ad Alberto Solinas che, con il padre, ha dato il suo nome al Riparo Solinas nel comune di Fumane.
[modifica] La storia
Nel XIII secolo il castello era al centro delle dispute fra i signori del paese, i Malacapella e il comune di Vicenza. Nel 1241 i vicentini fecero un primo tentativo di conquista, non riuscendoci, e devastando la valle, l'anno successivo, il 1242 si allearono con Ezzelino da Romano e sconfissero i Malacapella. La zona fu nuovamente teatro di scontro delle le dispute fra i Visconti arrivati a Verona e la Serenissima. Francesco Sforza, capitano di Ventura allora per Venezia decise che il castello rimanesse integro e armato e con autonomia del comune, con spese a carico di tutta la valle, cosa che La Serenissima accettò a metà.
[modifica] I giorni nostri
Su proposta dei deputati veronesi Guarienti e Cori nel 1923 il comune passò dalla provincia di Vicenza a quella di Verona. Si sanò un residuato storico della dipendenza di un solo comune della valle fuori dalla provincia di Verona. La proposta si basava sul bisogno di sanare la divisione fra i comuni vicini per una tradizione storica, linguistica ed economica. La contestazione sul confine fra le amministrazioni si trascinava sin dai tempi dei longobardi.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Villa Tanara
Antica Villa in stile padronale, risalente alla fine dell'800, composta da un blocco centrale e due ali laterali la quali racchiudono il giardino interno, dove al centro è situata un meravigliosa magnolia dell'epoca; molte sono le leggende racchiuse tra i misteri di queste mura, raccontate dagli stessi abitanti del paese. Sin dall'inizio era abitata da una dinastia di Conti i quali possedevano svariati appezzamenti di terreno, fatti lavorare da contadini assunti presso la nobile famiglia, alla fine del 900' è stata però abbandonata a causa del trasferimento della famiglia verso le città più ricche; durante la seconda guerra mondiale è stata usata come presidio tedesco, e tuttora è proprietà di alcuni privati ma rimane disabitata e non è possibile visitarla, a causa anche delle pessime condizioni in cui è conservata. All'interno sono ancora presenti parecchi oggetti risalenti all'epoca della costruzione, come i meravigliosi caminetti ottocenteschi presenti in ogni sala ed utilizzati per il riscaldamento quotidiano.
[modifica] Basalti Colonnari
Sul versante sinistro della Valle d'Alpone, a S. Giovanni Ilarione, una parete rocciosa appare come un enorme alveare. È invece l'imponente struttura dei basalti colonnari, formatasi nel vulcanisimo oligocenlco. II raffreddamento e la contrazione delle colate laviche, intorno e dentro i crateri, diedero origine alle forme prismatiche con base esagonale, le nere lucenti colonne strette una all'altra: una straordinaria scenografia della natura. Nell'Eocene medio, 45 milioni d’anni fa, si formava la scogliera corallina dell’ "orizzonte di S. Giovanni Ilarione". La sua malacofauna comprende decine di nuove specie di molluschi, nella cui classificazione ricorre il termine "hilarionis", adottato dai paleontologi di tutto il mondo. Sin dai primi anni del 900' questa particolare cava diede lavoro a centinaia di persone, fu questa una delle principali vie di sviluppo del paese nei sui primi anni. Situata sulla sommita della collina rocciosa, cava oggigiorno dismessa; sorge la piccola frazione di Castello, antica roccaforte scaligera.
[modifica] Monte Calvarina
Confinante con il comune di San Giovanni Ilarione, è presente il monte Calvarina sotto la giurisdizione di Montecchia Di Crosara, ovvero la collina più alta d'Italia con un altezza di circa 800 metri. Da ricordare che su questa serie di colline erano presenti durante la seconda guerra mondiali tre basi Nato, utilizzate come punto d'appoggio anche dagli americani,tutt'ora sono lasciate in abbandono,ma si possono ancora scorgere benissimo i resti delle costruzioni. Attualmente non sono più oggetto di interesse militare, ma semplicemente di ottime passeggiate all'aria aperta, con l'immancabile appuntamento di Pasquetta dove migliaia di giovani si ritrovano tra i prati per passare momenti di allegria insieme.
[modifica] Chiese
- Chiesa di San Zeno - XIII secolo
In località Scandolaro. È in stile romanico del XIII secolo, è stata ristrutturata nel 1981 dopo un abbandono decennale. Ha una statua di San Zeno risalente al 1442.
- Chiesa di San Gaetano e Sant'Antonio - XVIII secolo
In località Boarie. Fu edificata da Achille Balzi nel 1715, era un Oratorio pubblico proprietà della famiglia Balzi. La struttura è a pianta unica, e molto piccola; al centro del corridoio è possibile scrorgere la tomaba della Famiglia Balzi, posizionata proprio sul pavimento. L'intera chiesa è stata restaurata recentemente, facendo così risaltare le sue bellessime peculiarità.
- Chiesa di San Benedetto - XIX secolo
A Cattignano. Fu eretta nel 1881 e divenne parrocchia nel 1947. È notevole il campanile posto anteriormente alla chiesa e svettante.
- Chiesa di San Giovanni Battista - XIX secolo
Costruita all'inizio del XIX secolo, fra il 1808 e il 1812 sul sito del vecchio castello. Ha una pianta a croce greca e una sola navata. Domina l'intera valle ed era l'unica parrocchia del comune. Ha una serie di dipinti raffiguranti la vita di San Giovanni Battista e una pala del XV secolo di Bartolomeo Montagna: Madonna con Bambino fra i santi Antonio da Padova e Giovanni Evangelista. Ha una forte somiglianza con il Santuario della Madonna di Monte Berico.
- Chiesa di Santa Caterina in Villa - XX secolo
Fu costruita all'inizio del XX secolo, fra il 1901 e il 1909 su progetto del vicentino Gerardo Marchioro. È costruita sulla precedente chiesa del XV secolo. Ha una facciata maestosa e si sviluppa su tre navate. Ha affreschi di Pietro Pajetta e pale del XVI e XVII secolo. Da segnalare le vetrate ed i dipinti di D. Menato. Alla fine del 1989 è stato avviato il progetto di ricostruzione del campanile adiacente la chiesa il quale è stato termianto nel 1991, con l'inalzamento di circa 15 metri, e l'aggiunta della 4° e nuovissima camapana.Del vecchio campanile sono stati conservati gli orologi, tuttora visibili sulla sua sommità ed è stata aggiunta una meridiana, donata gentilmente dal maestro d'arte Zandonà.
[modifica] Personalità legate a San Giovanni Ilarione
- Steno Marcegaglia, industriale
- Fra' Ignazio Damiani, pittore e francescano
- Aristide Stefani, fisiologo
- Angelo Zanchi, industriale calzaturiero
[modifica] Gli appuntamenti
- Sagra della Seriola
In febbraio a Castello
- Sagra di san Valentino
14 febbraio a Cattignano
- Ultima Domenica di Carnevale
A San Giovanni Ilarione, con notevole sfilata di carri e premiazione del migliore.
- Sagra San Zeno
Seconda Domenica di Pasqua a Castello
- Sagra di S. Giovanni Battista
Ultima Domenica di giugno con mostra delle ciliegie
- Sagra a Cattignano
Seconda Domenica di luglio
- Sagra alle Boarie
25 agosto, tutti riuniti nell'antica piazza, con canti e balli; cucina tradizionale a cura degli Alpini
- Sagra delle Castagne
Seconda Domenica di Ottobre, la più importante con molti stand gastronomici e non solo.
[modifica] Cucina
Molto tradizionale è la cucina che si può trovare dalle parti della Val d'Alpone, in particolare a San Giovanni Ilarione si possono degustare le migliori specialità, come i classici "polenta e osei" anche se ultimamente è molto difficile trovare questa prelibatezza, a causa delle leggi per la tutela della fauna. In certi periodi dell'anno e soprattutto durante le sagre sono attivi dei punti di ristoro curati dalla sezione alpini di San Giovanni Ilarione; dove è possibile mangiare a prezzi contenuti, in compagnia e con tanta allegria.
[modifica] Economia
Oggi l'attività del comune è agricola, artigianale ed industriale, con un occhio di riguardo alla produzione di scarpe, che sin dal dopo guerra ha caratterizzato lo sviluppo della vallata, infatti a partire dagli anni del grande boom economico del 1950 numerosi insediamenti calzaturieri si sono sviluppati attraverso la valle, in particolare a San Giovanni Ilarione; creando numerosi posti di lavoro e una serie di laboratori collegati alla produzione. Era la piccola valle dei "calzolai" dove non c'era nessuno che direttamente o indirettamente non fosse collegato alle calzature. Verso la fine degli anni 90' si arrivò a raggiungere l'apice della produzione e della fioritura del paese, arrivando a creare solide e conosciute industrie calzaturiere, numerose generazioni si sono succedute nella gestione delle imprese, all'avanguardia e presenti tuttora in tutto il mondo. Oggigiorno molte delle principali roccaforti della calzatura a causa degli effetti della globalizzazione hanno delocalizzato la produzione all'estero, ma rimangono comunque nel terriotoio importanti calzaturifici. Fino al recente dopoguerra una attività importante era data dalla fornace e dalla miniera, prima era solo agricola. Prodotti Tipici locali sono ciliegie, uva, castagne. La particolare conformazione della valle permette la vendemmia fino a fine novembre.
[modifica] Frazioni
Tre sono le principali frazioni di San Giovanni Ilarione: Castello,Cattignano e Bolca le quali non superano in tutto riunite gli 800 abitanti. Sono molto bene collegate al paese e sono quindi raggiungibili in tempi molto brevi, dalla sommita di queste frazioni la vista sull'intera vallata è favolosa, specialmente nei periodi di fioritura delle piante da frutto del ciliegio. Ogni una dispone di una chiesa parrochiale dove ogni giorno viene svolta la regolare liturgia.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Domenico Dal Cero (lista civica) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 045 6550444
Email del comune: segreteria@comune.sangiovanniilarione.vr.it
Fa parte della Comunità Montana della Lessinia, e dell'area del Parco della Lessinia.