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Nazionale di calcio della Svezia - Wikipedia

Nazionale di calcio della Svezia

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Bandiera della Svezia Svezia
Attuale campione del mondo Campione del mondo in carica
Campione d'Africa in carica
Attuale campione d'EuropaCampione d'Europa in carica
Campione d’Africa in carica
Campione del Sud America in carica
Attuale campione del Nord e Centro AmericaCampione del Nord e Centro America in carica
Campione d’Asia in carica
Campione d’Oceania in carica
Attuale campione olimpico Campione olimpico in carica
Uniformi di gara
 
Federazione SvFF
(Svenska Fotbollförbundet)
Codice FIFA: SWE
Soprannome: Blågult (I Gialloblu)
Selezionatore Lars Lagerbäck, 2000-
Record presenze Thomas Ravelli (143)
Capocannoniere Sven Rydell (49)
Esordio internazionale
Bandiera della Svezia Svezia 11 - 3 Norvegia Bandiera della Norvegia
Goteborg, Svezia; 12 luglio 1908
Migliore vittoria
Bandiera della Svezia Svezia 12 - 0 Lettonia Bandiera della Lettonia
Stoccolma, Svezia; 29 maggio 1927
Peggiore sconfitta
Bandiera dell'Inghilterra Dilettanti inglesi 12 - 1 Svezia Bandiera della Svezia
Londra, Inghilterra; 20 ottobre 1908
Campionato del mondo
Partecipazioni 11 (Prima nel 1934)
Miglior risultato Finalisti, 1958
Europei
Partecipazioni 4 (Prima nel 1992)
Miglior risultato Semifinalisti, 1992

La nazionale di calcio svedese (Sveriges herrlandslag i fotboll in lingua svedese) è la rappresentativa di calcio nazionale della Svezia ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica svedese. Compagine da sempre ostica e con un bagaglio storico e di tradizione di prestigio, la Svezia è tradizionalmente una delle Nazionali di calcio più costanti e valide al mondo, con undici partecipazioni ad un Mondiale e quattro piazzamenti tra i primi quattro posti.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Inizi

La prima Svezia di sempre
La prima Svezia di sempre
La Svezia olimpica del 1908
La Svezia olimpica del 1908

La Svezia giocò la sua prima partita internazionale contro la vicina Norvegia il 12 luglio 1908 e vinse con un roboante 11-3. Gli altri tre match del 1908 invece furono contro Inghilterra, Olanda e Belgio, tutti e tre persi.

Lo stesso anno gli scandinavi parteciparono alle Olimpiadi per la prima volta. La rappresentativa non si mise molto in mostra ed anzi, patì una brutta sconfitta con gli Amatori Inglesi per 12-1, la peggiore tuttora della loro storia.

La Svezia olimpica del 1912
La Svezia olimpica del 1912

Durante il lungo ventennio tra il 1910-1930 disputò altre amichevoli e nel 1916 batté la Danimarca per la prima volta. Partecipò inoltre come organizzatore alle Olimpiadi del 1912, del 1920 e 1924, dove la Svezia vinse un bronzo, prima medaglia di sempre.

[modifica] Mondiali del 1934

Nel 1938 la Svezia si qualificò per la seconda volta ad un mondiale. Nel primo turno, era prevista la partita inaugurale contro l'Austria, che però si era ritirata dalla manifestazione a seguito dell'Anschluss. Passò così automaticamente ai quarti di finale contro Cuba, che sconfissero agevolmente 8-0 con ben due triplette, di Tore Keller e Gustav Wetterström. In semifinale incontrò però la forte Ungheria che impartì agli scandinavi un sonoro 1-5. Restò soltanto la finalina per il terzo posto che persero contro il Brasile per 2-4, giungendo quarti nel torneo per la prima ed ultima volta.

[modifica] Olimpiadi del 1948

Gunnar Gren commemorato davanti allo stadio nazionale, fu uno degli artefici della vittoria olimpica del '48
Gunnar Gren commemorato davanti allo stadio nazionale, fu uno degli artefici della vittoria olimpica del '48

Giunta alle olimpiadi di Londra, la Svezia incontrò l'Austria. La squadra austriaca era riuscita a qualificarsi senza i suoi giocatori professionisti, dato abbastanza sorprendente dato che aveva molti calciatori professionisti a cui era permesso partecipare nel torneo. Giocato al White Hart Lane di Londra, la Svezia vinse 3-0. Nel turno successivo sconfisse la Corea con un roboante 12-0, uno dei risultati più ampi della storia della nazionale giallo-blu, giungendo in semifinale dove ritrovò i rivali danesi, che riuscì a superare con un convincente 4-2.

La finale venne giocata nel classico Wembley, a Londra. Davanti ad un pubblico di 40.000 spettatori, numero decisamente elevato per una partita del tempo, la Svezia dovette affrontare la Jugoslavia che riuscì a battere 3-1. I gol furono di Gunnar Gren (24', 67'), Stjepan Bobek (42') e Gunnar Nordahl (48'). Fu il primo trofeo calcistico vinto dalla Svezia in ambito internazionale.

[modifica] Mondiali del 1950

Nel campionato del mondo 1950, tenutosi in Brasile, la federcalcio svedese non permise ai calciatori professionisti di competere con la propria nazionale durante il torneo, presentando una selezione di amatori. La Svezia si qualificò al torneo come una delle sei formazioni europee, ritrovandosi con Italia, Paraguay ed India: quest'ultima però si ritirò prima dell'inizio perché i propri calciatori si rifiutarono di indossare delle scarpe dal calcio come aveva imposto la FIFA. La nazionale scandinava riuscì a battere l'Italia 3-2 a San Paolo e, pur non andando oltre il 2-2 col Paraguay, riuscì comunque a chiudere in testa il gione ed ad avanzare al turno successivo. Il primo match fu contro i padroni di casa, il Brasile al Maracana, davanti l'incredibile folla di 138.000 spettatori, record mai battuto per quel che riguarda gli svedesi. La partita finì 7-1 per i sudamericani e si dice che quasi ogni tifoso brasiliano salutò gli svedesi dicendo 'addio' con la propria sciarpa. Successivamente la Svezia incontrò l'Uruguay, mai incontrato prima, e venne sconfitta 3-2 dopo una combattuta partita che chiuse le speranze per l'oro agli scandinavi.

L'ultima partita fu disputata a San Paolo contro la Spagna. La Svezia vinse 3-1 con i gol di Stig Sundqvist (15'), Bror Mellberg (34') e Karl-Erik Palmér (79'), finendo terza nel gruppo e ottenendo la sua prima medaglia in un torneo iridato, seppur di bronzo.

[modifica] Mondiale del 1958

Nel 1956 la Federazione svedese tornò sui suoi passi e permise ai giocatori professionistici di competere nella selezione nazionale, cosa che creò aspettative di vittoria nella popolazione per la vittoria del campionato del mondo 1958, ospitato proprio dalla Svezia, che si ritrovò in girone con Messico, Ungheria e Galles.

La prima partita fu disputata nello stadio nazionale svedese, lo Stadio Råsunda di Solna, con un pubblico di circa 32.000 spettatori. La partita fu vinta 3-0 contro il Messico e gli svedesi si trovarono subito a comandare il Gruppo 3. Il match successivo fu contro l'Ungheria, vicecampione del torneo iridato precedente e recenti campioni olimpici, vinto dalla Svezia con doppietta di Kurt Hamrin. L'ultima partita fu pareggiata 0-0.

I quarti di finale andarono di nuovo in scena al Råsunda Stadium contro l'Unione Sovietica, battuta per 2-0.

La semifinale, contro la Germania Ovest fu l'unica partita non giocata al Råsunda, bensì all'Ullevi di Goteborg. Davanti a 50.000 spettatori la Svezia giocò una delle migliori partite del torneo, facilitata anche dall'espulsione del tedesco Erich Juskowiak al 59° minuto. La Svezia vinse 3-1.

Per la finale si tornò al Råsunda ed i contendenti della nazione ospitante furono i brasiliani vice-campioni dell'edizione precedente. Gli spettatori totali furono circa 52.000, ma la corsa della Svezia si arrestò proprio all'ultima tappa: il Brasile vinse con un roboante 5-2 vincendo la coppa del mondo la prima volta nella sua storia ed uno dei gol fu uno dei più famosi della storia del calcio, segnato da un giovanissimo Pelè. La Svezia si accontentò del secondo posto, risultato mai eguagliato nella sua storia. I Brasiliani stessi onorarono la Svezia correndo a fine incontro con una bandiera svedese per il campo.

[modifica] Anni '60

La Svezia aveva messo in mostra una delle migliori squadre del panorama calcistico durante gli anni 1950, ma dopo la convincente prestazione del 1958 non seguirono altri successi. Nel girone di qualificazione del campionato del mondo 1962 vinse il raggruppamento, ma contavano soltanto i punti allora, cosa che la costrinse a giocarsi uno spareggio con la Svizzera giocato a Berlino Ovest e perso 1-2. La beffa fu evidente, dato che la Svezia era risultata la migliore formazione del girone qualificatorio con 10 gol segnati e solo 3 subiti.

La nazionale scandinava tentò di rifarsi subito nel campionato europeo successivo: la formula era ben diversa rispetto all'attuale, consistendo in un playoff immediato senza qualificazioni precedenti e poi i vari turni ad eliminazione: la Svezia incontrò i vicini norvegesi, che batté in casa e fermò in un pareggio in trasferta, garantendosi il passaggio agli ottavi dove trovò l'ostica Jugoslavia, che riuscì a superare per 3-2. Ai quarti di finale si trovarono di fronte ai campioni uscenti, l'Unione Sovietica, con la quale pareggiò la prima partita ma uscì sconfitta dalla seconda.

Per il successivo campionato del mondo 1966 in Inghilterra la Svezia fu inserita in un girone particolare con Germania Ovest: nonostante un iniziale pareggio coi tedeschi e un vittoria netta per 3-0 con Cipro, la Svezia perse l'ultima partita permettendo ai tedeschi di sorpassarla e di accedere alla fase finale del mondiale, dato che a quel tempo passava soltanto la prima. Stessa sorte agli Europei del 1968, dove gli svedesi terminarono mestamente al secondo turno di qualificazione la loro corsa.

Fu soltanto a fine anni 1960 che la Svezia riuscì a invertire le brutte sorti degli anni precedenti riuscendo a raggiungere la qualificazione del campionato del mondo 1970 vincendo il girone 5 europeo di qualificazione davanti a Norvegia e Francia.

[modifica] Anni '70

Dopo otto anni di digiuno la Svezia si ripresentò al mondo nel campionato del mondo 1970, ma uscì soltanto al primo turno. Ci riprovò allora quattro anni dopo e nel gruppo di qualificazione trovò Austria, Ungheria e Malta. Dato che erano cambiate le regole, nonostante la Svezia fosse arrivata seconda dietro gli austriaci, riuscì a raggiungere la fase finale del mondiale. Nel gruppo di apertura la Svezia fu inserita dopo il sorteggio in un duro raggruppamento con Urugay, Olanda e Bulgaria. L'esordio coi bulgari finì in un pareggio, così come la successiva partita con gli olandesi, ma gli svedesi riuscirono ad imporsi nell'ultima partita coi sudamericani con un secco 3-0 grazie ai gol di Roland Sandberg (74') e Ralf Edström (46', 77'). Grazie alla prima vittoria del torneo, la Svezia arrivò seconda ed avanzò al turno successivo. Nella seconda fase a gruppi, com'era previsto allora, la Svezia fu battuta nel primo match contro la Polonia 1-0. Nonostante i vari calcoli pre-partita, che prevedevano la possibilità anche di una sconfitta che apriva la porta della medaglia di bronzo, purché fosse stata solo di un gol di margine, se la Jugoslavia avesse battuto la Polonia, la Svezia si ritrovò a dover battere i teutonici dato che la Polonia non mancò la vittoria con gli slavi. La partita con la Germania Ovest fu tenuta a Düsseldorf davanti ad una folla di 66.500 persone. L'attaccante svedese Ralf Edström portò in vantaggio gli scandinavi dopo 29 minuti, ma nel secondo tempo i tedeschi presero in mano le redini della partita e pareggiarono al 52° minuto con Roland Sandberg. La partita cambiò radicalmente dopo il pareggio, dato che la Germania Ovest vinse per ben 4-2: i calciatori tedeschi non esitarono ad affermare successivamente che la partita contro la Svezia fu la più combattuta e migliore del loro torneo. L'ultima partita fu giocata dagli svedesi sempre a a Düsseldorf contro la Jugoslavia, e vinsero 2-1, raggiungendo un quinto posto comunque onorevole alla luce delle loro prestazioni.

Dopo aver raggiunto anche il mondiale del '78, terminato però col misero bottino di un punto e l'eliminazione al primo turno, si conclusero i buoni anni '70 per la gli svedesi che sarebbero entrati in un periodo più magro.

[modifica] Anni '80

Dopo le buone prestazioni degli anni '70 la Svezia cambiò la guida tecnica da Georg "Åby" Ericson affindola a Lars "Laban" Arnesson. Arnesson aveva ottenuto ottimi risultati con l'Östers IF prima di diventare commissario tecnico, ma dopo il fallimento e la mancata qualificazione al campionato del mondo 1986, la squadra fu affidata a Olle Nordin. La Svezia fallì ogni tentativo di qualificazione ad ogni manifestazione continentale o mondiale, dovendo attendere la fine del decennio per riuscirsi a qualificarsi al campionato del mondo 1990. Il girone fu vinto in testa davanti alla ben più blasonata Inghilterra e dopo 12 anni gli svedesi raggiunsero di nuovo un mondiale.

[modifica] Anni '90

Nonostante la boccata d'ossigeno della qualificazione, il mondiale del '90 in Italia fu tutto fuorché soddisfacente per gli svedesi, che persero ogni partita per 2-1, perfino con la Costa Rica, e chiusero il girone con uno sconsolante tabellino a zero punti. Ma la squadra si stava formando e aveva comunque dato segnali di ripresa rispetto al deludente periodo precedente.

Per due anni la nazionale svedese non ebbe tensioni mentali, dato che non doveva qualificarsi in virtù del fatto che avrebbe ospitato Euro 1992: inserita nel girone con Danimarca, Francia ed Inghilterra, la squadra sfornò prestazioni inaspettate. Pareggiato l'esordio coi francesi per 1-1, la Svezia si concesse il lusso di battere 1-0 i futuri per quanto inaspettati campioni danesi, e soprattutto gli inglesi per 2-1 non facendosi scoraggiare dal gol di David Platt dopo soli quattro minuti. Questo risultato eliminò gli inglesi dalla competizioni permettendo ad entrambe le scandinave il passaggio del turno. La Svezia si arrestò soltanto davanti alla Germania, che avrebbe perso poi la finale con la Danimarca, raggiungendo il miglior traguardo continentale della sua storia.

Dopo la più che convincente prestazione degli europei giocati in casa, la Svezia raggiunse a suon di risultati utili il campionato del mondo 1994 tenutosi negli Stati Uniti: gli scandinavi chiusero in testa il girone di qualificazione davanti alla sorprendente Bulgaria che scavalcò all'ultima giornata la Francia a Parigi vincendo 2-1 a fine partita. Lasciato fuori dai giochi già un avversario di lusso come i transalpini, alla Svezia toccò per sorteggio il girone B con Brasile, Camerun e Russia. L'esordio con gli africani sembrò promettere male, dato che il risultato si fissò per gran parte della partita sul 1-2 per i "leoni d'africa", riecheggiando lo spettro delle tre sconfitte per 2-1 del '90: ma al 75° Martin Dahlin pareggiò il conto su un tiro da fuori ribattuto di Henrik Larsson. La partita successiva con la Russia iniziò altrettanto male, con il vantaggio degli avversari grazie ad un rigore. Ma la Svezia rimontò, pareggiando con un altro rigore tirato da Tomas Brolin ed una doppietta di Martin Dahlin. Nell'ultima partita gli scandinavi si limitarono a fermare il Brasile 1-1 ottenendo la qualificazione al secondo posto. Agli ottavi gli svedesi incontrarono la sorprendente Arabia Saudita, che regolarono con un netto 3-1 grazie alle reti del potente Kennet Andersson e del solito Dahlin. I quarti di finale invece la misero di fronte alla Romania, per una partita che sarebbe divenuta memorabile per i tifosi svedesi: andata in vantaggio nella parte finale del secondo tempo, la Svezia fu raggiunta in zona Cesarini dai rumeni che riuscirono a cogliere i tempi supplementari con il gol di Florin Raducioiu, che segnò anche successivamente nel 101° minuto, portando in vantaggio la sua squadra. A cinque minuti dal termine la Svezia sull'orlo del baratro Andersson segnò di nuovo il pareggio con un imperioso stacco di testa. Si andò ai rigori, con la Svezia che sbagliò subito il primo con Håkan Mild; alla fine della lotteria dei tiri dal dischetto però la Svezia non aveva sbagliato altri rigori, mentre il portiere Thomas Ravelli ne aveva parati ben 2 ai rumeni, divenendo l'eroe della giornata e consegnando alla propria squadra l'accesso alle semifinali. In semifinale però la Svezia ritrovò il Brasile, che stavolta era ben più motivato che non nel girone doveva aveva già la qualificazione in pugno. Nonostante avesse tenuto bene per gran parte della partita, la Svezia non riuscì ad impensierire i sud americani in attacco: un'espulsione del romanista Jonas Thern compromise poi definitivamente la questione, consentendo ai brasiliani di riversarsi ancor di più in avanti e a raggiungere all'80° il gol partita di Romário. Alla Svezia toccò la finalina contro la grande Bulgaria di Hristo Stoichkov, eliminata in semifinale dall'Italia, che già aveva incontrato nelle qualificazioni. La Svezia vinse con un roboante 4-0, con la curiosità che i gol vennero tutti segnati nel primo tempo. Gli scandinavi vinsero la medaglia di bronzo, miglior piazzamento dell'argento iridato del '58 e raggiunsero addirittura il secondo posto del Ranking FIFA nel novembre dello stesso anno. Furono inoltre la migliore squadra marcatrice del torneo, con 15 gol. Lo stesso anno la squadra ricevette la Medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet, il premio assegnato dal quotidiano Svenska Dagbladet allo sportivo o alla squadra svedese capace di ottenere il risultato più significativo dell'anno.

Paradossalmente, pur mantenendo parecchi giocatori del mondiale '94 fino agli anni 2000, la Svezia non riuscì a ripetersi minimamente, fallendo le qualificazioni sia per Euro 96 che per Francia '98.

[modifica] Tempi recenti

La Svezia si ripresenta dopo 6 anni di digiuno ad Euro 2000 in girone con Italia, Belgio e Turchia: chiude il gruppo con un misero punto contro i turchi ultima.

Zlatan Ibrahimovic stella della Svezia dal 2004
Zlatan Ibrahimovic stella della Svezia dal 2004

Al mondiale successivo la danno subito tutti per spacciata, dato che si ritrova nel Girone della morte durissimo con Inghilterra, Argentina e Nigeria: invece la Svezia conclude il girone prima, pareggiando con inglesi ed argentini ed imponendosi 2-1 con gli africani. Escono pero agli ottavi contro la sorpresa Senegal: passati in vantaggio con un gol di Henrik Larsson all'11°, si fanno raggiungere da un gol di Henri Camara che si ripete nei tempi supplementari segnando il golden gol decisivo.

Ad Euro 2004 in Portogallo la Svezia capita in girone con Italia, Danimarca e Bulgaria: guidata dalla stella Zlatan Ibrahimovic, archivia la pratica Bulgaria vincendo per ben 5-0; con l'Italia invece ottiene un pareggio per 1-1 a fine partita con un bellissimo gol al volo di tacco del solito Ibra[1]. Un discutibile regolamento UEFA dell'anno stabilisce parametri di qualificazione che rendono l'ultima partita scontata: basta infatti a Svezia e Danimarca per più di 2-2 per passare entrambe e rendere ininfluente la partita Italia-Bulgaria. La partita finisce, seguita da un vespaio di polemiche, proprio 2-2 e la Svezia passa coi vicini danesi a danno degli azzurri. Ai quarti la Svezia trova l'Olanda: dopo un tirato 0-0, le squadre raggiungono i rigori ed Ibrahimovic sbaglia, seguito dall'olandese Phillip Cocu. L'errore decisivo è al sesto rigore, ad oltranza, di Olof Mellberg, che consente all'Olanda la qualificazione grazie alla rete di Arjen Robben.

A Germania 2006 la nazionale, inserita nel Gruppo B insieme a Inghilterra, Paraguay e Trinidad e Tobago, ha ottenuto il secondo posto dietro agli inglesi. Negli ottavi di finale è stata eliminata per via della sconfitta per 2-0 contro la Germania.

Si è qualificata per il campionato d’Europa 2008 come seconda classificata nel proprio girone. Dopo aver battuto la Grecia campione in carica per 2-0, è stata sconfitta dalla Spagna (2-1) e dalla Russia (2-0), venendo dunque eliminata al primo turno.

[modifica] Colori e simboli

La Svezia gioca da sempre in una combinazione cromatica che richiama i colori della propria bandiera: maglia gialla, calzoncini azzurri e calzettoni gialli. La prima tenuta non è stata mai cambiata sostanzialmente, a parte per qualche inserto o dettaglio azzurro sulla maglia a seconda delle esigenze del fornitore tecnico: in passato affidata all'Adidas, oggi è fornita dall'Umbro.

In trasferta storicamente la Svezia ha solitamente giocato in divisa bianca, arricchita col passare degli anni da dettagli coi colori della bandiera. A fine anni 1990 sono state adottate anche divise diverse, in virtù del fatto anche che il bianco non è molto differente dal giallo. Ultimamente la Svezia in trasferta gioca con divise blu o azzurre, che possono variare per tonalità, spesso con inserti o disegni gialli. L'ultima divisa è di color blu notte vicino al nero con disegni gialli.

Sul petto i calciatori svedesi portano uno scudo con la bandiera nazionale, sormontato dal simbolo della federcalcio

[modifica] Tifo e rivalità

Tifosi svedesi
Tifosi svedesi

La prima volta che il mondo poté assistere al tifo svedese fu alle Olimpiadi del 1912, contraddistinte dall'incessante canto "Heja Sverige Friskt humör, det är det som susen gör" durante le partite di calcio. La prima volta in cui invece furono visti in trasferta fu durante il campionato del mondo 1974 nell'allora Germania Ovest: sin da allora la Svezia ha avuto sempre un nutrito seguito di supporter connazionali, fino ad arrivare nel campionato del mondo 2006 ad avere uno dei più vasti gruppi di sostenitori del torneo, raggiungendo il picco massimo col Paraguay, dove assistettero la partita ben 50.000 svedesi. I tifosi svedesi sono soliti presentarsi allo stadio tutti giallo-blu, creando vistose macchie colorate come fanno i tifosi olandesi e tifando in maniera civile ma appassionata.

A contraddistinguere la loro ben nota indole calma e civile, gli svedesi non hanno rivalità accese con altri popoli. Le partite più sentite sono solitamente con la vicina Danimarca, situazione dovuta a rivalità più antica e politica che non per altro, dato che le due corone scandinave un tempo si contendevano i territori di confine. Questa rivalità è venuta però subito meno ad Euro 2004, quando alle due squadre, che si sono incontrate nell'ultimo turno, sarebbe bastato un pareggio per 2-2 per qualificarsi, risultato confermatosi sul campo a danno dell'Italia con successive polemiche sulla correttezza delle due squadre. I tifosi di entrambe le nazioni non hanno esitato a presentarsi allo stadio con striscioni con scritto biscotto o 2-2, salutando ironicamente gli italiani via telecamera abbracciati. Alle qualificazioni di Euro 2008, invece, una combattutissima partita a Copenaghen che stava compromettendo il cammino danese per la competizione proprio contro la Svezia si è infiammata in maniera inaspettata sul finale di gara: sul 3-3, il calciatore danese Christian Poulsen sferra un pugno lontano dal pallone in piena area di rigore ad un avversario e, visto dal guardalinee, viene espulso dall'arbitro Herbert Fandel che assegna anche un rigore agli svedesi suscitando la rabbia, anche ingiustificata, del pubblico. A quel punto un esagitato si è scagliato contro l'arbitro aggredendolo nonostante i tentativi dei calciatori danesi di fermarlo. L'episodio ha determinato la sospensione della partita, la vittoria a tavolino degli svedesi e sanzioni della UEFA molto dure per la federazione danese[2][3].

Una certa rivalità, anche se decisamente pacata, c'è per rapporti di vicinato con Norvegia e Finlandia nonché con gli inglesi.

[modifica] Stadio

Lo stadio nazionale svedese è il Råsunda Fotbollsstadion di Solna, famosa conurbazione della capitale Stoccolma, che verrà però sostituito nel 2011 dal nuovo stadio nazionale già in costruzione, la Swedbank Arena, sempre a Solna. Il Råsunda gode di vari riconoscimenti: oltre ad avere le 4 stelle UEFA, che gli permettono di ospitare le finali di Coppa UEFA, è per la FIFA uno stadio classico per il fatto di essere l'unico, insieme al californiano Rose Bowl di Pasadena, ad aver ospitato una finale dei Mondiali di calcio maschili, nel 1958, e la finale dei mondiali femminili del 1995. Il Råsunda fu inaugurato il 18 settembre 1910, con la capienza di soli 2.000 spettatori dei quali molti in piedi, e fu insieme al Valhalla di Goteborg, il primo teatro delle partite della nazionale svedese. Lo stadio fu espanso nel 1937, raggiungendo la capienza di 40.000 spettatori. Utilizzato nelle Olimpiadi del 1912 di Stoccolma, ospitò 8 partite nei Mondiali del 1958, tra cui la finale. Ad Euro 1992 lo stadio invece ospitò 4 partite, mentre nei mondiali femminili del '95 soltanto la finale. Tutt'oggi il Råsunda è l'unico stadio scandinavo ad aver ospitato ben 4 tornei maggiori di livello mondiale.

Occasionalmente anche lo stadio Ullevi di Goteborg è stato utilizzato qualche volta per le partite della nazionale svedese, ad esempio per celebrare i cento anni della federazione svedese in una partita del 2004 contro l'Inghilterra. Decisamente più raro, anche se avvenuto, è l'utilizzo del Malmö Stadion di Malmö.

[modifica] Piazzamenti ai Mondiali

  • 1930 - Non partecipante
  • 1934 - Quarti di finale
  • 1938 - Quarto posto
  • 1950 - Terzo posto
  • 1954 - Non qualificata
  • 1958 - Secondo posto
  • 1962 - Non qualificata
  • 1966 - Non qualificata
  • 1970 - Fase a gironi
  • 1974 - Girone di semifinale
  • 1978 - Fase a gironi
  • 1982 - Non qualificata
  • 1986 - Non qualificata
  • 1990 - Fase a gironi
  • 1994 - Terzo posto
  • 1998 - Non qualificata
  • 2002 - Ottavi di finale
  • 2006 - Ottavi di finale

[modifica] Piazzamenti agli Europei

  • 1960 - Non partecipante
  • dal 1964 al 1988 - Non qualificata
  • 1992 - Semifinali
  • 1996 - Non qualificata
  • 2000 - Fase a gironi
  • 2004 - Quarti di finale
  • 2008 - Fase a gironi

[modifica] Giocatori celebri

Fredrik Ljungberg con la maglia svedese
Fredrik Ljungberg con la maglia svedese


[modifica] Record individuali

Dati aggornati al 6 febbraio 2008.
I giocatori in grassetto sono ancora in attività.

[modifica] Presenze

# Nome Anni Presenze Gol
1 Thomas Ravelli 1981-1997 143 0
2 Roland Nilsson 1986-2000 116 2
3 Björn Nordqvist 1963-1978 115 0
4 Niclas Alexandersson 1993-2008 105 7
5 Patrik Andersson 1991-2002 96 3
6 Örvar Bergmark 1951-1965 94 0
7 Henrik Larsson 1993-2008 93 36
8 Anders Svensson 1999-2008 87 17
9 Teddy Lucic 1995-2006 86 0
10 Kennet Andersson 1990-2000 83 31

[modifica] Reti

# Nome Anni Gol
1 Sven Rydell 1981-1997 49
2 Gunnar Nordahl 1942-1948 43
3 Henrik Larsson 1993-2006 36
4 Gunnar Gren 1940-1958 32
5 Kennet Andersson 1999-2000 31
6 Marcus Allback 2000-2007 29
6 Martin Dahlin 2000-2007 29
8 Agne Simonsson 1991-2000 27
9 Tomas Brolin 1990-1995 26
10 Per Kaufeldt 1922-1929 23

[modifica] Allenatori celebri

[modifica] Rosa attuale

Lista ufficiale dei 23 giocatori convocati per Euro 2008[4].


N. Pos. Giocatore Data nascita/Età Pres. Gol Squadra
1 P Andreas Isaksson 3 ottobre 1981 (26 anni) 58 0 Bandiera dell'Inghilterra Manchester City
12 P Rami Shaaban 30 giugno 1975 (32 anni) 16 0 Bandiera della Svezia Hammarby
13 P Johan Wiland 24 gennaio 1981 (27 anni) 3 0 Bandiera della Svezia Elfsborg
2 D Mikael Nilsson 24 Giugno 1978 (29 anni) 49 3 Bandiera della Grecia Panathinaikos
5 D Fredrik Stoor 28 febbraio 1984 (24 anni) 7 0 Bandiera della Norvegia Rosenborg
3 D Olof Mellberg 3 settembre 1977 (30 anni) 84 4 Bandiera dell'Italia Juventus (Capitano)
4 D Petter Hansson 14 dicembre 1976 (32 anni) 34 2 Bandiera della Francia Rennes
14 D Daniel Majstorovic 5 aprile 1977 (31 anni) 15 1 Bandiera della Grecia AEK Atene
15 D Andreas Granqvist 16 aprile 1985 (23 anni) 3 0 Bandiera dell'Inghilterra Wigan
23 D Mikael Dorsin 6 ottobre 1981 (26 anni) 12 0 Bandiera della Romania CFR Cluj
7 C Niclas Alexandersson 29 dicembre 1971 (36 anni) 109 7 Bandiera della Svezia IFK Göteborg
18 C Sebastian Larsson 6 giugno 1985 (22 anni) 5 0 Bandiera dell'Inghilterra Birmingham
21 C Christian Wilhelmsson 8 dicembre 1979 (age 28) 52 4 Bandiera della Spagna Deportivo
6 C Tobias Linderoth 21 aprile 1979 (29 anni) 75 2 Bandiera della Turchia Galatasaray
19 C Daniel Andersson 28 agosto 1977 (30 anni) 64 0 Bandiera della Svezia Malmö
16 C Kim Källström 24 agosto 1982 (25 anni) 56 8 Bandiera della Francia Olympique Lione
8 C Anders Svensson 17 luglio 1976 (31 anni) 92 15 Bandiera della Svezia Elfsborg
9 C Fredrik Ljungberg 16 aprile 1977 (31 anni) 74 14 Bandiera dell'Inghilterra West Ham
10 A Zlatan Ibrahimović 3 ottobre 1981 (26 anni) 52 20 Bandiera dell'Italia Inter
11 A Johan Elmander 27 maggio 1981 (27 anni) 37 11 Bandiera della Francia Tolosa
22 A Marcus Rosenberg 27 settembre 1982 (25 anni) 23 6 Bandiera della Germania Werder Brema
20 A Marcus Allbäck 5 luglio 1973 (34 anni) 73 30 Bandiera della Danimarca Copenaghen
17 A Henrik Larsson 20 settembre 1971 (36 anni) 97 36 Bandiera della Svezia Helsingborg

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