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Zlatan Ibrahimović - Wikipedia

Zlatan Ibrahimović

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Zlatan Ibrahimović
{{{didascalia}}}
Dati biografici
Nome Zlatan Ibrahimović
Nato 3 ottobre 1981
Malmö
Paese bandiera Svezia
Nazionalità {{{codicenazione}}}
Passaporto bandiera Svezia
bandiera Bosnia-Erzegovina
Morto
Altezza 192 cm
Peso 84 kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Specialità {{{specialità}}}
Categoria {{{categoria}}}
Record
Ranking {{{ranking}}}°
Ruolo Attaccante
Squadra Inter
Ritirato {{{Terminecarriera}}}
Carriera
Giovanili

1995-1999
FK Balkan
Malmö
Club professionistici  
1999-2001 Malmö 40 (16)
2001-ago.04 Ajax 74 (35)
2004-2006 Juventus 70 (23)
2006- Inter 53 (32)
Tot. Serie A 123 (55)
Nazionale
2001- Bandiera della Svezia Svezia 51 (20)
Carriera da allenatore
Incontri disputati

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Palmarès
Statistiche aggiornate al 16 giugno 2008
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Zlatan Ibrahimović (ser. Златан Ибрахимовиђ; Malmö3 ottobre 1981) è un calciatore svedese di origine bosniaca che gioca come attaccante nell'Inter e nella Nazionale svedese.

Indice

Caratteristiche tecniche

Reputato uno dei migliori giocatori di calcio del mondo, ha nella potenza e nella tecnica le sue doti migliori, cui si aggiungono un'ottima visione di gioco, che gli permette di siglare anche assist di pregevole fattura, associate all'abilità nel dribbling. In più di un'occasione ha realizzato gol che richiedono grande agilità e abilità nel controllo di palla. È dotato inoltre di un ottimo tiro da lunghe distanze.[1]

Carriera

Club

Gli esordi

Nato a Malmö, in Svezia, da una famiglia di emigranti provenienti da Bijeljina, in Bosnia-Erzegovina, da padre bosniaco e madre croata, Ibrahimović cresce a Rosengård, sobborgo di Malmö densamente popolato da immigrati.

Da giovanissimo entra a far parte della squadra del FK Balkan, aggregato alla formazione dei ragazzi di due anni più grandi di lui. Tra le sue prestazioni da bambino spicca quella nella partita contro il Vellinge, testimoniata da un video trasmesso da Studio Sport. Entrato nella ripresa sul risultato di 4-0 per la squadra avversaria, Ibrahimović capovolge le sorti del match realizzando otto gol e fissando il risultato finale di 8-5 per la sua squadra.

In gioventù pratica con successo il taekwondo (diviene cintura nera)[citazione necessaria], arte marziale che gli ha permesso di sviluppare doti acrobatiche fuori dal comune, coordinazione e sensibilità dei piedi.

Malmö e Ajax

Nel 1995, all'età di 13 anni, viene acquistato dalla squadra della sua città, il Malmö FF. Nel 1999 fa il suo esordio nella Allsvenskan dove, fino al 2001, colleziona complessivamente 40 partite e 16 gol e suscita l'interesse di grandi club come l'Arsenal di Arsène Wenger.

Nel 2001 viene acquistato dall'Ajax di Leo Beenhakker per 7,8 milioni di euro. Tuttavia l'affermazione del calciatore avviene sotto la guida tecnica di Ronald Koeman. In totale nei Paesi Bassi gioca 74 partite siglando 35 gol. Con l'Ajax ha vinto due campionati olandesi (2002 e 2004), una Coppa d'Olanda (2002) e una Supercoppa d'Olanda (2002).

Il biennio alla Juventus

Dopo alcune trattative con la Roma non andate a buon fine nell'estate 2003, nell'estate dell'anno successivo è la Juventus ad acquistare il giocatore per 16 milioni di euro.

Nella prima stagione con la maglia bianconera è determinante per la conquista del 28° scudetto (titolo poi revocato per illecito sportivo in seguito allo scandalo del calcio italiano del 2006). Diventa da subito insostituibile, segnando all'esordio in campionato in Brescia-Juventus 0-3, e ripetendosi con marcature importanti, come la doppietta alla Fiorentina o la tripletta al Lecce. L'annata è, però, macchiata da alcune intemperanze, come quando lo svedese colpisce Córdoba e il colpo a Mihajlović in Juventus-Inter 0-1. In campionato gioca 35 partite e in totale mette a segno 16 gol, ma nessuno di questi in UEFA Champions League.

La sua seconda stagione alla Juventus è meno brillante. Realizza 10 gol, di cui 7 in campionato e 3 in Champions League (il primo contro il Rapid Vienna in Juventus-Rapid Vienna 3-0). Il primo gol in campionato arriva non prima dell'ottava giornata contro il Lecce e la seconda rete stagionale la segna dopo tre giornate contro il Livorno (batte Amelia con un pallonetto). Poi va in rete in Roma-Juventus 1-4, quando, su lancio di Emerson, raccoglie il pallone di tacco, dribbla il difensore avversario e manda il pallone in rete con l'esterno destro. Il quarto gol è quello segnato al Parma nell'incontro pareggiato per 1-1. Il gol forse più importante della stagione juventina lo segna contro la sua futura squadra, l'Inter: è quello che permette alla Juventus di sconfiggere i nerazzurri a Milano per 2-1. Il suo sesto gol è quello segnato in casa del Messina. L'ultimo gol è ancora fondamentale per la conquista dello scudetto che poi verrà revocato: segna contro il Palermo alla penultima giornata (2-1 per i bianconeri). Disputa la sua ultima partita con la Juventus di lì a una settimana, contro la Reggina allo Stadio San Nicola, campo neutro, di Bari, dove non segna.

Nonostante i pochi gol, il giocatore è autore di numerosi assist. In Champions League, a dispetto dei 3 gol, il più delle volte le prestazioni dello svedese sono spesso al di sotto delle attese: contro il Bayern Monaco si fa espellere ingenuamente e nella doppia sfida contro l'Arsenal, che passerà il turno, delude.

Essendo la Juventus coinvolta nello scandalo del calcio italiano, Ibrahimović intende cambiare squadra. Dopo la notizia della retrocessione in Serie B della squadra torinese, in agosto si trasferisce all'Inter.

In totale con la Juventus, in due stagioni, colleziona 92 partite, 26 gol e 17 assist, e vince 2 scudetti 2004-2005 e 2005-2006, revocati entrambi a seguito dello scandalo del calcio.

Gli scudetti con l'Inter

Nell'estate 2006, in seguito alle vicende dello scandalo del calcio italiano, lascia la Juventus ed approda all'Inter, che batte la concorrenza del Milan e si aggiudica l'attaccante per 24,8 milioni di euro. Le prime parole da nerazzurro di Ibrahimović sono[2]:

« Da piccolo tifavo per l'Inter. Sono arrivato in una squadra molto forte, il mio futuro è qua. Sono stato molto professionale, ho rispettato il mio contratto ma alla fine si è presentata questa occasione e siamo rimasti tutti contenti, io, l'Inter e anche la Juve. Questo è il calcio, dovevo pensare al mio futuro e il mio futuro è qui. Mi dispiace per i tifosi juventini, ma la vita continua. »

Le dichiarazioni suscitano nei tifosi juventini grande dispiacere, perché associate al modo con cui, a detta di molti, il giocatore è passato alla storica rivale lasciando la formazione torinese, che lo aveva lanciato ai grandi livelli.

Dopo aver vinto la Supercoppa italiana con l'Inter, è uno dei protagonisti della stagione 2006-2007, conclusasi con la vittoria dello scudetto con cinque giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato. Segna al debutto contro la Fiorentina allo Stadio Artemio Franchi. Titolare del reparto avanzato di Roberto Mancini, continua ad andare in gol con una certa regolarità nell'arco dell'annata e risulta decisivo per le due vittorie stagionali dell'Inter nel Derby di Milano. In totale colleziona 27 presenze, 15 gol e 8 assist. Appena conquistato lo scudetto, si fa operare a Rotterdam per un'infiammazione all'adduttore destro.

Anche nella stagione successiva si conferma punto di forza dei nerazzurri. Oltre a segnare con regolarità in campionato, si sblocca e realizza il primo gol in UEFA Champions League nella partita col PSV Eindhoven, contro cui è autore di una doppietta. Dopo un'assenza di un mese e mezzo (dal 29 marzo), torna a giocare nel secondo tempo della gara dell'ultima giornata di campionato con il Parma, contro cui realizza i due gol decisivi per la vittoria del sedicesimo scudetto dell'Inter. La sua stagione 2007/2008 si conclude con 17 gol e 9 assist in 26 partite di campionato, e 5 gol e 3 assist in 7 partite di Champions League.

Con l'Inter ha vinto 2 scudetti e 1 Supercoppa italiana.

Nazionale

Esordisce con la Nazionale svedese nel gennaio 2001 contro le isole Fær Øer e a 20 anni viene convocato per la fase finale della Coppa del Mondo 2002.

Si guadagna un posto da titolare accanto a Henrik Larsson in vista del Campionato europeo 2004, dando un fondamentale apporto alla qualificazione della Svezia ai quarti di finale con un gol alla Bulgaria e uno, di tacco, all'Italia. Nei quarti di finale sbaglia uno dei calci di rigore che condannano la Svezia all'eliminazione in favore dell'Olanda.

Più negativo per lui risulta il Mondiale di Germania 2006, dove è stato appannato e inconcludente. La Svezia verrà eliminata dalla Germania agli ottavi, dove Zlatan esce acciaccato prima del termine. Il Mondiale si chiuderà per lui senza gol.

Il suo rapporto con la Nazionale si incrina negli ultimi mesi del 2006. In ottobre, dopo essere stato allontanato dal ritiro dal commissario tecnico Lars Lagerbäck a causa di una "evasione" notturna assieme ad altri due giocatori per festeggiare il compleanno del compagno Mellberg, decide di rinunciare temporaneamente alle convocazioni. Fa ritorno in rosa solo a fine marzo 2007, per la partita contro l'Irlanda del Nord a Belfast valida per le qualificazioni al Campionato europeo 2008. Nelle successive dodici partite di qualificazione agli Europei non riesce a segnare. Tornerà al gol con la maglia della Nazionale soltanto il 10 giugno 2008 in Svezia-Grecia 2-0, primo turno del gruppo D. L'ultimo suo gol con la Svezia risaliva all'ottobre 2005.Nella successiva partita andrà nuovamente a rete contro la Spagna.

Palmarès

Club

Ajax: 2001/2002, 2003/2004
Ajax: 2001/2002
Ajax: 2002
Inter: 2006/2007, 2007/2008
Inter: 2006
Juventus: 2004/2005

Individuale

Miglior straniero: 2005
2005, 2007

Cronologia presenze e reti nei club

Statistiche aggiornate al 24 maggio 2008

Stagione Squadra Campionato Coppa Nazionale Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1998/1999 Bandiera della Svezia Malmö FF AS 6 1 - - - - - - - - - 6 1
1999/2000 AS 26 12 - - - - - - - - - 26 12
2000/2001 AS 8 3 - - - - - - - - - 8 3
Totale Malmö 40 16 - - - - - - 40 16
2001/2002 Bandiera dell'Olanda Ajax AO 24 6 CO 3 0 UCL+CU 2+4 0+2 - - - 30 8
2002/2003 AO 25 13 CO 3 3 UCL 13 5 - - - 38 18
2003/2004 AO 22 13 CO 1 0 UCL 6 1 - - - 22 14
2004/set 2004 AO 3 3 - - - - - - - - - 3 3
Totale Ajax 74 35 7 3 15 8 106 46
2004/2005 Bandiera dell'Italia Juventus A 35 16 - - - UCL 10 0 - - - 45 16
2005/2006 A 35 7 CI 2 0 UCL 9 3 - - - 46 10
Totale Juventus 70 23 2 0 19 3 91 26
2006/2007 Bandiera dell'Italia Inter A 27 15 CI 2 0 UCL 7 0 - - - 36 15
2007/2008 A 26 17 - - - UCL 7 5 SI 1 0 34 22
Totale Inter 53 32 2 0 14 5 1 0 70 37
Totale 237 106 11 3 58 16 1 0 307 125

AS=Allsvenskan, AO=Eredivisie, A=Serie A, CO=Coppa d'Olanda, CI=Coppa Italia, UCL=UEFA Champions League, CU=Coppa UEFA, SI=Supercoppa Italiana

Note

  1. ^ (SV) Zlatan talar ut – om allt. sydsvenskan.se, 25-09-2006
  2. ^ Ibra si presenta: «Da piccolo tifavo Inter». corriere.it, 11-08-2006

Altri progetti

Predecessore: Oscar del calcio AIC Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30x30px]]
Kaká Miglior straniero 2005 Kaká e David Suazo I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Kaká {{{data}}} Kaká e David Suazo


Inter - Rosa 2008/2009 Altre

1 Toldo · 2 Córdoba · 4 J. Zanetti · 5 Stanković · 6 Maxwell · 7 Figo · 8 Ibrahimović · 9 Cruz · 11 Jiménez · 12 Júlio César · 13 Maicon · 14 Vieira · 15 Dacourt · 16 Burdisso · 18 Crespo · 19 Cambiasso · 21 Solari · 22 Orlandoni · 23 Materazzi · 24 Rivas · 25 Samuel · 26 Chivu · 28 Maniche · 29 Suazo · 30 Pelé · 31 César · 36 Bolzoni · 37 Puccio · 45 Balotelli · Allenatore: Mourinho


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