Campionato mondiale di calcio 1978
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mondiali di calcio 1978 FIFA World Cup Argentina 1978 |
|
---|---|
Il logo di Argentina '78 |
|
Dettagli del torneo | |
Organizzatore | Argentina |
Periodo | dal 1º giugno al 25 giugno 1978 |
Squadre | 16 (106 alle qualificazioni) |
Stadi | 6 (in 5 città ospitanti) |
Classifica finale | |
Vincitore | Argentina (primo titolo) |
Secondo posto | Olanda |
Terzo posto | Brasile |
Quarto posto | Italia |
Statistiche del torneo | |
Incontri | 38 |
Gol segnati | 102 (2,68 per incontro) |
Spettatori | 1.610.215 (42.374 per incontro) |
Capocannoniere | Mario Kempes (6) |
I Mondiali di calcio Argentina 1978 sono stati l'11° edizione del Campionato mondiale di calcio.
Nazione ospitante: Argentina dal 1º al 25 giugno 1978. Città sedi di incontri: Buenos Aires, Córdoba, Mar del Plata, Mendoza e Rosario.
Campione uscente: Germania Ovest.
Campione: Argentina.
Formula: quattro gruppi eliminatori di quattro squadre ciascuno, numerati da 1 a 4. Al termine della prima fase si qualificano le prime due di ogni gruppo. Ai fini della precedenza nel gruppo vale la differenza reti. A parità di differenza reti ha la precedenza la squadra che ha segnato più goal. In caso di ulteriore parità si procederà a sorteggio.
La seconda fase è costituita da due gironi di semifinale di quattro squadre ciascuno, chiamati Girone A e Girone B. Nel Girone A confluiscono le prime dei gruppi 1 e 3 e le seconde dei gruppi 2 e 4; nel Girone B le prime dei gruppi 2 e 4 e le seconde dei gruppi 1 e 3. I criteri in caso di parità di punti sono gli stessi validi per i summenzionati gruppi di qualificazione.
Le prime classificate di tali gironi disputano la finale per il primo posto, mentre le seconde disputano la finale per il terzo posto.
Indice |
[modifica] Avvenimenti
Tenuta in Argentina tra l'1 e il 25 giugno 1978, l'edizione dei Mondiali 1978 è stata vinta dalla stessa Argentina a danni dell'Olanda, rappresentando il primo titolo mondiale per l'Argentina, e il secondo consecutivo sfumato in finale per l'Olanda (sempre contro le nazionali padrone di casa).
Già nel 1966 la FIFA aveva assegnato all'Argentina l'organizzazione del torneo del 1970, ma le fu favorito il Messico che avendo organizzato le Olimpiadi del 1968 poteva disporre di impianti e logistica già collaudati.
L'Argentina dal 1976 era sottomessa ad una dittatura militare, cosa che spinse diverse nazionali a mettere in dubbio la propria partecipazione; ciò non si verificò, ma il campione olandese Johan Cruyff rifiutò di schierarsi con la propria squadra.
Dal punto di vista organizzativo venne mantenuta la formula del Mondiale precedente, con sedici squadre divise in quattro gironi da quattro squadre. I due migliori classificati sarebbero passati alla fase successiva, divisi in due gruppi da quattro. I vincitori avrebbero giocato tra di loro nella finale, e i secondi qualificati avrebbero disputato la finalina per terzo e quarto posto.
Nella partita del primo turno Scozia-Olanda, Archie Gemmill segnò un goal rimasto famoso nella storia del calcio scozzese, citato anche nel film Trainspotting. Questo gol tuttavia non bastò a il passaggio al turno successivo.
Capitolo Italia: Enzo Bearzot, Commissario Tecnico degli azzurri, presenta a questi mondiali una nazionale giovane, e poco esperta, ma fresca e ricca di nuove individualità, capace di eliminare l'Inghilterra nelle qualificazioni. L'asse portante è costituita da giocatori che militano da anni nella Juventus: Zoff, Scirea, Gentile, Causio, Tardelli e Bettega.
Non essendo stata testa di serie, la nazionale azzurra viene inserita d'ufficio nel primo girone che comprende anche i padroni di casa e le ostiche Francia della giovane stella Platini, e Ungheria. L'Italia spiazza tutti, e con un gioco esuberante e divertente, vince il girone a punteggio pieno, costringendo i padroni di casa a lasciare Buenos Aires, per proseguire il loro cammino a Rosario. Gli Azzurri, che invece restano a giocare nella capitale argentina, proseguono il loro cammino affrontando un girone di semifinale comprendente Germania Ovest, Austria ed Olanda. A questo punto, il bel gioco fin qui espresso, latita. Ciò nonostante gli azzurri meritano di vincere contro una Germania Ovest curiosamente dimessa, cui solo un salvataggio sulla linea del giovane difensore Kaltz su tiro di Paolo Rossi evita la disfatta. Vincono di misura, con un gol di Rossi, la sfida contro l'Austria, e si giocano l'accesso alla finale con l'Olanda, cui però, per la regola della differenza reti, basta un pareggio. Gli azzurri passano in vantaggio con un'autorete di Brandts, ma si fanno poi riprendere e sorpassare dagli Oranges, con due gol su due tiri da fuori area, uno dello stesso Brandts, e l'altro di Haan, contro i quali Zoff non risulta impeccabile. L'ingresso nella finale di consolazione per il 3° posto viene regalato all'Italia da un'indomita Austria che, benché già fuori dai giochi e sotto di due gol con i tedeschi, in rimonta finisce per vincere 3-2 grazie anche ai gol del suo centravanti Krankl. Gli Azzurri quindi si giocano alla finale di consolazione contro il Brasile, che risulta esserci agonisticamente, più che tecnicamente, superiore, e si arrendono per 2-1 (per gli Azzurri segna Causio). Anche in quest'occasione però le responsabilità di Zoff, anche qui vittima di due tiri dalla distanza di Nelinho e Dirceu, sono abbastanza pesanti. Ma quattro anni dopo si rifarà... Si torna a casa, con un comunque soddisfacente quarto posto, e la consapevolezza d'aver espresso il miglior gioco del torneo, almeno nella prima fase, e la nota lieta d'aver sconfitto in casa loro, i futuri campioni del Mondo, impresa poi mai più ripetuta in un Mondiale.
Uno dei momenti più controversi del mondiale è stata la partita Perù-Argentina. I biancoazzurri per arrivare in finale avrebbero dovuto vincere con tre gol di scarto e almeno 4 reti segnate, grazie all'ottima differenza reti del Brasile consolidata dal 3-1 contro la Polonia, partita giocata in anticipo proprio per conoscere prima il risultato finale.
Il portiere peruviano, l'oriundo di origine argentina Ramón Quiroga, aveva un rispettabile ruolino di sei gol subiti su cinque partite. L'Argentina, da parte sua, aveva sinora segnato solo sei gol.
La partita si concluse 6-0 per l'Argentina, anche grazie ad una pessima, quindi sospetta, prestazione di Quiroga. Tuttavia, entrambe le squadre negarono l'esistenza di accordi. Molti anni dopo, intervistato, il portiere ammise che per quella partita vennero presi accordi a favore di una goleada in caso di bisogno. La vicenda è passata alla storia del calcio col divertente nomignolo di "marmelada peruana" (marmellata peruviana).
L'Argentina con questo risultato scavalcò il Brasile nel secondo turno, volando in finale.
[modifica] Le partecipanti
[modifica] Convocazioni
Per approfondire, vedi la voce Convocazioni Mondiali di calcio Argentina 1978. |
[modifica] Risultati
[modifica] Prima fase
[modifica] Composizione dei gironi e discriminanti
Riprendendo tale e quale l’esperienza della precedente edizione, gli organizzatori argentini propongono una formula fotocopia di quella di 4 anni prima. Quindi due turni a gironi e l’eliminazione diretta confinata alle due finali. Uguali rimangono i discriminanti, ovvero punti, differenza reti, reti segnate e sorteggio, come uguale rimane l’inserimento, per i due gruppi del secondo turno, dell’ulteriore discriminante, prima del sorteggio, del piazzamento ottenuto nel primo turno. La differenza reti sarà decisiva nel Gruppo 4 del primo turno (Paesi Bassi sulla Scozia) e, specialmente, nel Gruppo B del secondo turno, dove l’Argentina approderà alla finale per il titolo a scapito del Brasile. Sarà usata anche nel Gruppo A del secondo turno, per Germania Federale ed Austria, solo per stabilire quale delle due fosse arrivata ultima (Austria), ma con entrambe le squadre eliminate. Il numero di reti sarà utilizzato, invece, nel Gruppo 3, per stabilire il primo posto fra Austria (che prevale) e Brasile. Curiosamente, ad eccezione di Argentina-Brasile, in tutti gli altri casi prevale la squadra che aveva perso il confronto diretto fra le formazioni interessate.
È ripreso anche il sistema di composizione della fasce adottate per il sorteggio pilotato dei gironi del primo turno, con una definizione di una prima fascia di “teste di serie”. Come d’uso, ogni girone sarà composto da squadre provenienti da fasce diverse. Le fasce sono le seguenti:
- Teste di serie: Argentina, Brasile, Germania Federale, Paesi Bassi
- Fascia 1: Italia, Polonia, Scozia, Spagna
- Fascia 2: Messico, Perú, Svezia, Ungheria
- Fascia 3: Austria, Francia, Iran, Tunisia
Mai come in questo Mondiale la composizione delle fasce è stata più trafficata. Con gran cerimoniere l’italiano Artemio Franchi. Riallacciandosi all’edizione precedente, le teste di serie sono state scelte, oltre alle due “di diritto”, ovvero organizzatrice (Argentina) e detentrice (Germania Federale), fra le ex Campioni del Mondo presenti. Quindi Brasile ed Italia, essendo assenti sia l’Inghilterra che l’Uruguay. Anzi, l’assenza di quest’ultimo retrocede la fascia “mista” europeo-sudamericana a quella delle terze forze. Si tratta ora di trovare un criterio su come suddividere le rimanenti 8 europee, considerando che una di queste dovrà far parte necessariamente dei materassi, individuati, come al solito, in tutto quello che non appartiene né all’UEFA né alla CONMEBOL. Non potendo ricorrere ad una fascia europea “geografica”, come 4 anni prima si sceglie, coerentemente, dei criteri di merito: a fare da discriminate nella suddivisione delle europee nelle tre fasce delle “non teste di serie” sarà il piazzamento ottenuto nell’ultimo Mondiale. Pertanto la fascia 1 risulta composta da Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Scozia, mentre sarà da scegliere una fra Austria, Francia, Spagna ed Ungheria da considerare alla stregua delle peggiori del lotto. In realtà da questi criteri di base, tutto sommato “accettabili”, ci si allontana per dare spazio a ragioni più “politiche”. Innanzitutto per avere lo stesso numero di europee sia nelle teste di serie che nella fascia 3, il Messico viene “elevato” a sudamericana, forse anche come premio per la massiccia presenza, ancorché poco rilevante, nelle fasi finali, con conseguente suo allontanamento dall’ultima fascia. Della quale dovranno ora far parte due europee e non più una. Non solo: la fascia 1 subisce due profonde modifiche. La prima riguarda la Svezia, retrocessa nella fascia 3 a favore della Spagna dato che, giocando in Sud America, avrebbe garantito maggiori prevedibili incassi. La seconda, ancora più clamorosa, riguarda i Paesi Bassi, che vengono considerati “teste di serie” e sostituiti dall’Italia. Si tratta, nella realtà, di un’abile mossa, almeno nelle intenzioni, di Franchi, che baratta la teste di serie cogli olandesi in cambio di vedere l’Italia inserita direttamente, quindi senza sorteggio, nello stesso gruppo dell’Argentina e col confronto diretto contro i padroni di casa programmato per l’ultimo turno di gare (quando, presumibilmente, i giochi sono già stati fatti). Alla fine a protestare rimangono solo Austria e Francia, inserita nell’ultima fascia mentre l’Ungheria, forte dei migliori risultati passati, “rimane” in fascia 3. Ultimo accorgimento: il Perú non può essere sorteggiato nello stesso gruppo di Argentina e Brasile, per impedire di avere due sudamericane nello stesso girone.
Come di consueto, analizziamo il comportamento delle singole fasce nel primo turno, in ordine di punti e squadre qualificate al secondo turno (fra parentesi la federazione col miglior risultato):
- Teste di serie: 15 punti e 4 qualificate (Germania Federale)
- Fascia 1: 17 punti e 2 qualificate (Italia)
- Fascia 2: 6 punti ed 1 qualificata (Perú)
- Fascia 3: 10 punti ed 1 qualificata (Austria)
[modifica] Gruppo 1
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Italia | 2 - 1 | Francia | Mar del Plata, 2 giugno |
Argentina | 2 - 1 | Ungheria | Buenos Aires, 2 giugno |
Italia | 3 - 1 | Ungheria | Mar del Plata, 6 giugno |
Argentina | 2 - 1 | Francia | Buenos Aires, 6 giugno |
Francia | 3 - 1 | Ungheria | Mar del Plata, 10 giugno |
Italia | 1 - 0 | Argentina | Buenos Aires, 10 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Italia | 6 | 3 | 3 | 0 | 0 | 6 | 2 | 4 |
Argentina | 4 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | 1 |
Francia | 2 | 3 | 1 | 0 | 2 | 5 | 5 | 0 |
Ungheria | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 3 | 8 | -5 |
[modifica] Gruppo 2
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Germania Ovest | 0 - 0 | Polonia | Buenos Aires, 1 giugno |
Tunisia | 3 - 1 | Messico | Rosario, 2 giugno |
Germania Ovest | 6 - 0 | Messico | Córdoba, 6 giugno |
Polonia | 1 - 0 | Tunisia | Rosario, 6 giugno |
Germania Ovest | 0 - 0 | Tunisia | Córdoba, 10 giugno |
Polonia | 3 - 1 | Messico | Rosario, 10 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Polonia | 5 | 3 | 2 | 1 | 0 | 4 | 1 | 3 |
Germania Ovest | 4 | 3 | 1 | 2 | 0 | 6 | 0 | 6 |
Tunisia | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | 1 |
Messico | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 2 | 12 | -10 |
[modifica] Gruppo 3
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Austria | 2 - 1 | Spagna | Buenos Aires, 3 giugno |
Brasile | 1 - 1 | Svezia | Mar del Plata, 3 giugno |
Austria | 1 - 0 | Svezia | Buenos Aires, 7 giugno |
Brasile | 0 - 0 | Spagna | Mar del Plata, 7 giugno |
Spagna | 1 - 0 | Svezia | Buenos Aires, 11 giugno |
Brasile | 1 - 0 | Austria | Mar del Plata, 11 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Austria | 4 | 3 | 2 | 0 | 1 | 3 | 2 | 1 |
Brasile | 4 | 3 | 1 | 2 | 0 | 2 | 1 | 1 |
Spagna | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 0 |
Svezia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 3 | -2 |
[modifica] Gruppo 4
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Olanda | 3 - 0 | Iran | Mendoza, 3 giugno |
Perù | 3 - 1 | Scozia | Córdoba, 3 giugno |
Scozia | 1 - 1 | Iran | Córdoba, 7 giugno |
Olanda | 0 - 0 | Perù | Mendoza, 7 giugno |
Perù | 4 - 1 | Iran | Córdoba, 11 giugno |
Scozia | 3 - 2 | Olanda | Mendoza, 11 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Perù | 5 | 3 | 2 | 1 | 0 | 7 | 2 | 5 |
Olanda | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 | 5 | 3 | 2 |
Scozia | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 | 5 | 6 | -1 |
Iran | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 2 | 8 | -6 |
[modifica] Turno semifinale
[modifica] Gruppo A
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Olanda | 5 - 1 | Austria | Córdoba, 14 giugno |
Italia | 0 - 0 | Germania Ovest | Buenos Aires, 14 giugno |
Germania Ovest | 2 - 2 | Olanda | Córdoba, 18 giugno |
Italia | 1 - 0 | Austria | Buenos Aires, 18 giugno |
Austria | 3 - 2 | Germania Ovest | Córdoba, 21 giugno |
Olanda | 2 - 1 | Italia | Buenos Aires, 21 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Olanda | 5 | 3 | 2 | 1 | 0 | 9 | 4 | 5 |
Italia | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 0 |
Germania Ovest | 2 | 3 | 0 | 2 | 1 | 4 | 5 | -1 |
Austria | 2 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 8 | -4 |
[modifica] Girone B
Risult. | Città e data | ||
---|---|---|---|
Brasile | 3 - 0 | Perù | Mendoza, 14 giugno |
Argentina | 2 - 0 | Polonia | Rosario, 14 giugno |
Polonia | 1 - 0 | Perù | Mendoza, 18 giugno |
Argentina | 0 - 0 | Brasile | Rosario, 18 giugno |
Brasile | 3 - 1 | Polonia | Mendoza, 21 giugno |
Argentina | 6 - 0 | Perù | Rosario, 21 giugno |
Classifica finale | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Argentina | 5 | 3 | 2 | 1 | 0 | 8 | 0 | +8 |
Brasile | 5 | 3 | 2 | 1 | 0 | 6 | 1 | +5 |
Polonia | 2 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 5 | -3 |
Perù | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 0 | 10 | -10 |
[modifica] Finali
[modifica] Per il terzo posto
Sabato 24 giugno 1978 15:00 |
Brasile | 2 - 1 | Italia | Estadio Monumental, Buenos Aires Pubblico: 69 659 Arbitro: Klein (Israele) |
64' Nelinho 71' Dirceu |
38' Causio |
[modifica] Per il primo posto
Domenica 25 giugno 1978 15:00 |
Argentina | 3 - 1 | Olanda | Estadio Monumental, Buenos Aires Pubblico: 71 483 Arbitro: Gonella (Italia) |
38', 105' Kempes 116' Bertoni |
d.t.s. | 82' Nanninga |
[modifica] Campione
ARGENTINA
(Primo titolo)
[modifica] Classifica marcatori
6 gol
5 gol
- Rob Resenbrink
- Teofilo Cubillas
4 gol
- Leopoldo Loque
- Hans Krankl
3 gol
- Dirceu, Roberto
- Karl-Heinz Rummenigge
- Paolo Rossi
- Johnny Rep
2 gol
- Daniel Bertoni
- Nelinho
- Heinz Flohe, Dieter Muller
- Roberto Bettega
- Ernie Brandts, Arie Haan
- Zbigniew Boniek Grzegorz Lato
- Archie Gemmill
1 gol
- René Houseman, Daniel Passarella, Alberto Tarantini
- Erich Obermayer, Walter Schachner
- Reinaldo, Zico
- Marc Berdoll, Bernard Lacombe, Christian Lopez, Michel Platini, Dominique Rocheteau
- Rüdiger Abramczik, Brend Hölzenbein, Hansi Müller
- Iraj Daneifard, Hassan Rowshan
- Romeo Benetti, Franco Causio, Renato Zaccarelli
- Víctor Rangel, Arturo Vázquez Ayala
- Dick Nanninga, René van de Kerkhof, Willy van de Kerkhof
- César Cueto, José Velásquez
- Kazimierz Deyna, Andrzej Szarmach
- Kenny Dalglish, Joe Jordan
- Juan Manuel Asensi, Dani
- Thomas Sjöberg
- Károly Csapó, András Tóth, Sándor Zombori
- Mokhtar Dhouib, Néjib Ghommidh, Ali Kaabi
Autoreti
- Berti Vogts (1)
- Andranik Eskandarian (1)
- Ernie Brandts (1)
[modifica] Voci correlate
Campionato mondiale di calcio |
---|
Uruguay 1930 | Italia 1934 | Francia 1938 | Brasile 1950 | Svizzera 1954 | Svezia 1958 | Cile 1962 |
Inghilterra 1966 | Messico 1970 | Germania Ovest 1974 | Argentina 1978 | Spagna 1982 | Messico 1986 |
Italia 1990 | Stati Uniti 1994 | Francia 1998 | Giappone-Corea del Sud 2002 | Germania 2006 | Sudafrica 2010 |
Brasile 2014 | 2018 |
Squadre |
Uruguay 1930 | Italia 1934 | Francia 1938 | Brasile 1950 | Svizzera 1954 | Svezia 1958 | Cile 1962 |
Inghilterra 1966 | Messico 1970 | Germania Ovest 1974 | Argentina 1978 | Spagna 1982 | Messico 1986 |
Italia 1990 | Stati Uniti 1994 | Francia 1998 | Giappone-Corea del Sud 2002 | Germania 2006 |
Qualificazioni |
Italia 1934 | Francia 1938 | Brasile 1950 | Svizzera 1954 | Svezia 1958 | Cile 1962 |
Inghilterra 1966 | Messico 1970 | Germania Ovest 1974 | Argentina 1978 | Spagna 1982 | Messico 1986 |
Italia 1990 | Stati Uniti 1994 | Francia 1998 | Giappone-Corea del Sud 2002 | Germania 2006 | Sudafrica 2010 |