Gestapo
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La Geheime Staatspolizei, comunemente abbreviata con Gestapo, era la forza di polizia segreta di Stato della Germania Nazista.
I suoi membri erano reclutati tra gli ufficiali di carriera della polizia e il suo ruolo e la sua organizzazione vennero rapidamente stabiliti da Hermann Göring dopo che Adolf Hitler prese il potere nel marzo 1933. Rudolf Diels fu il primo capo dell'organizzazione, inizialmente chiamata "Dipartimento 1A" della polizia di Stato Prussiana.
Il compito della Gestapo era quello di investigare e combattere "tutte le tendenze pericolose per lo Stato". Aveva autorità di investigare sui casi di tradimento, spionaggio e sabotaggio, oltre ai casi di attacchi criminali al Partito Nazista e allo Stato.
Le azioni della Gestapo non erano limitate dalla legge o soggette a revisione giudiziaria. Il giurista nazista, Dott. Werner Best, dichiarò:"Finché la [Gestapo]... esegue la volonta della leadership, sta agendo legalmente". La Gestapo era specificatamente esente dalla responsabilità verso le corti amministrative, dove i cittadini potevano rivolgersi per obbligare lo Stato a conformarsi alle leggi.
Il potere della Gestapo più spesso abusato era lo Schutzhaft o "custodia protettiva" - un eufemismo per il potere di imprigionare le persone senza procedimento giudiziario, tipicamente nei campi di concentramento. Le persone imprigionate dovevano addirittura firmare il loro Schutzhaftbefehl (il documento che dichiarava che la persona veniva imprigionata). Normalmente la firma veniva estorta con la tortura.
Nel 1934, Göring, sotto la pressione di Heinrich Himmler, acconsentì a garantire il controllo della Gestapo alle SS. Nel 1936 Reinhard Heydrich divenne capo della Gestapo e Heinrich Müller capo delle operazioni.
Durante la seconda guerra mondiale, la Gestapo si espanse fino ad un organico di 45.000 unità. Essa aiutò nel controllo delle aree occupate dell'Europa e si occupava di identificare ebrei, socialisti, omosessuali e altri, per il trasporto nei campi di concentramento.
Al Processo di Norimberga l'intera organizzazione venne indagata e condannata per crimini contro l'umanità.
[modifica] Organizzazione
Quando la Gestapo venne fondata, l'organizzazione ricalcò il meccanismo buracratico utilizzato dalla già esistente Polizia segreta prussiana. Nel 1934 la Gestapo passò alle dipendenze del Ministero dell'Interno, e, di fatto, sotto l'autorità delle SS, ampliando, nei successivi cinque anni, sia il numero di agenti che le proprie mansioni.
Nel 1939 venne trasferita sotto l'autorità del RSHA, all'interno del quale venne ridenominata, a livello burocratico, "Amt IV".
[modifica] Referat N: Ufficio centrale di spionaggio
L'ufficio centrale di comando della Gestapo venne creato nel 1941; prima del 1939 il comando della Gestapo era sottoposto all'autorità degli ufficiali della Sicherheitspolizei und SD, mentre nel biennio 1939-1941, la Gestapo fu direttamente sotto il comando del Reichsicherheitshauptamt (RSHA).
[modifica] Dipartimento A (Nemici)
- Comunisti (A1)
- Controsabotaggio (A2)
- Reazionari e Liberali (A3)
- Omicidi (A4)
[modifica] Dipartimento B (Sette e Chiese)
- Cattolici (B1)
- Protestanti (B2)
- Massoni (B3)
- Ebrei (B4), comandato da Adolf Eichmann e responsabile delle deportazioni dall'Europa occupata verso i centri di sterminio nel contesto della "soluzione finale della questione ebraica" - eufemismo utilizzato dai nazisti per indicare la Shoah del popolo ebraico.
[modifica] Dipartimento C (Amministrazione e Affari di partito)
Era l'ufficio centrale di amministrazione dell'intera stuttura della Gestapo, responsabile delle schede di tutto il personale, con quattro sezioni (da C1 a C4).
[modifica] Dipartimento D (Lavoratori stranieri)
- Protettorato, Jugoslavia e Grecia (D1)
- Governatorato Generale in Polonia (D2)
- Stranieri nemici emigranti (D3)
- Territori Occupati settentrionali e occidentali (D4)
- Territori Occupati orientali (D5)
[modifica] Dipartimento E (Contro-Spionaggio)
- Nel Reich (E1)
- Formazione Politica (E2)
- Ad Ovest (E3)
- In Scandinavia (E4)
- Ad Est (E5)
- Nel Sud (E6)
[modifica] Dipartimento F (Polizia di frontiera e di confine)
- Polizia di Frontiera (F1)
- Passaporti (F2)
- Carte d'Identita' (F3)
- Polizia degli stranieri (F4)
- Ufficio centrale di identificazione (F5)
Le guardie di frontiera della Germania rispondevano direttamente alla Gestapo, con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione e l'immigrazione da e per il Reich. Dopo l'inizio della Seconda guerra mondiale, gli ufficiali della polizia di confine vennero posti sotto l'autorità militare.
[modifica] Ufficiali locali
Gli ufficiali locali della Gestapo erano conosciuti come Gestapostellen e Gestapoleitstellen; questi ufficiali rispondevano direttamente ai comandanti locali, conosciuti come Inspektor der Sicherheitspolizei und SD i quali, a loro volta, rispondevano ai propri comandanti del Referat N della Gestapo e ai locali Comandanti in Capo delle SS e della polizia.
[modifica] Funzionari ausiliari
La Gestapo manteneva inoltre diversi ufficiali in ogni campo di concentramento, nello staff di ogni Comandante in Capo delle SS e della polizia e nel personale degli Einsatzgruppen. Tali ufficiali rispondevano alle autorità delle SS in cui venivano distaccati.
[modifica] Personaggi
[modifica] Agenti e ufficiali della Gestapo
- Klaus Barbie
- Rudolf Diels
- Adolf Eichmann
- Gerhard Flesch
- Hans Bernd Gisevius
- Herbert Kappler
- Heinrich Müller
- Henry Oliver Rinnan
- Walter Schellenberg
- Karl Eberhard Schongarth
- Franz Stangl (Gestapo austriaca)
- Max Wielen
[modifica] Persone uccise dalla Gestapo
- Marc Bloch, storico francese
- Dietrich Bonhoeffer, teologo tedesco
- Wilhelm Canaris, Comandante dell'Abwehr
- Constant Chevillon, esperto dell'occulto
- Charles Delestraint, membro della Resistenza francese
- Jean Moulin, leader della Resistenza francese
- Stanislaw Saks, matematico polacco
- Juliusz Schauder, matematico polacco
- Barthel Schink, membro dei Gruppo d'Ehrenfeld
- Ernst Thälmann, leader comunista tedesco
[modifica] Bibliografia
- Antonio Frescaroli. La Gestapo. Giovanni De Vecchi Editore, Milano, 1967.
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