Schutzstaffel
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Schutzstaffel |
Branche |
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Allgemeine-SS · Waffen-SS |
Hauptamt |
Persönlicher Stab RfSS · SS-Hauptamt SS-Führungshauptamt · RSHA · WVHA RuSHA · SS-Personalhauptmat |
Personalità |
Reichsführer-SS · SS- und Polizeiführer Ufficiali e personalità · Ufficiali delle Waffen-SS Comandanti dei campi di concentramento |
Unità di Polizia |
OrPo · Kripo · Gestapo · Sipo |
Unità delle Waffen-SS |
Divisioni · 150. Panzerbrigade SS-Fallschirmjägerbataillon 500 |
Unità speciali |
SS-Totenkopfverbände · Einsatzgruppen LAH · SD · Ahnenerbe |
Crimini |
Olocausto · Campi di concentramento e sterminio Ghetti · Crimini delle Waffen-SS Programma T4 · Esperimenti medici · Lebensborn |
All'estero |
SS Germaniche · Truppe straniere |
Vita |
Uniformi · Gradi · SS-Junkerschule |
Simbologia |
SS-Runen · Totenkopfring der SS |
Riviste e periodici |
Das Schwarze Korps · SS-Leitheft SS-Standarte Kurt Eggers |
Dopoguerra |
ODESSA · HIAG · Ratline · Werwolf |
Le Schutzstaffel (tedesco per "Reparti di Difesa", spesso abbreviato con SS) furono un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista Tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, NSDAP). Vennero formate reclutando appartenenti delle SA, nel 1925, per essere la guardia personale di Adolf Hitler e per sorvegliare i raduni del NSDAP. Il 6 gennaio 1929 Hitler nominò Heinrich Himmler come capo delle SS, che contavano solo 280 uomini. Con l'approvazione di Hitler, Himmler ampliò i ranghi delle SS e per la fine del 1932 queste contavano già 52.000 membri. Dopo solo un anno erano arrivate a oltre 209.000 uomini.
Prima del 1932 le SS vestivano la stessa uniforme delle SA, ad eccezione di una cravatta nera e di un berretto nero con un simbolo a forma di teschio (Totenkopf, "testa di morto"). Successivamente adottarono un'uniforme nera e, appena prima della guerra, una grigia. La popolazione tedesca ammirava la disciplina delle SS, specialmente se paragonate alle SA che talvolta si abbandonavano ad atti casuali di violenza. Il loro motto era "Il mio onore si chiama fedeltà" (in tedesco: "Meine Ehre heißt Treue"). Il sistema dei gradi delle SS era unico, in quanto non copiava i termini usati nella Wehrmacht.
Heinrich Himmler, assieme al suo braccio destro Reinhard Heydrich, consolidò il potere dell'organizzazione. Nel 1931 Himmler diede a Heydrich l'incarico di costituire un servizio di intelligence all'interno delle SS, il Sicherheitsdienst (SD).
Al momento dell'inizio della seconda guerra mondiale il numero dei membri salì a 250.000 e le Waffen-SS vennero formate nel dicembre 1940 per combattere a fianco della Wehrmacht, l'esercito regolare tedesco. Le SS ricevettero anche il controllo della Gestapo nel 1936.
Le SS si evolsero in una forza altamente efficace e letale, durante la seconda guerra mondiale. Al loro culmine, il nome e la reputazione per una violenza efficiente e terrificante, erano sufficienti a infondere paura nel cuore di chiunque. Hitler diede alle SS giurisdizione su tutti i campi di concentramento e permise loro di supervisionare il controllo quotidiano di tutte le nazioni conquistate dalla Germania durante la guerra.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di ex-ufficiali delle SS si rifugiò in Argentina e mise in piedi una rete di fuggitivi nazisti con il nome in codice di ODESSA (un acronimo per Organisation der ehemaligen SS-Angehörigen) con diramazioni in Germania, Svizzera, Italia e Vaticano, diretta dai dintorni di Buenos Aires, e che aiutò Adolf Eichmann, Josef Mengele, Erich Priebke e molti altri criminali di guerra a trovare rifugio in America Latina. Alcuni storici comunque considerano la storia dell'ODESSA come ampiamente esagerata dal giornalismo sensazionalistico.
Il 30 settembre 1946, i giudici del tribunale del Processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un'organizzazione criminale. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell'amministrazione dei territori occupati, l'amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra (IMT, 1946, Vol. XXII, p.516, in: Höhne, 1969, p.3). La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS... che divennero o rimasero membri dell'organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall'articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra (IMT, 1947-1949, Vol. XXII, p.517 in: Höhne, 1969, p.3).
Indice |
[modifica] Organizzazione
[modifica] Allgemeine-SS
Per approfondire, vedi la voce Allgemeine-SS. |
Dalla metà del 1934 le SS non militari e quindi non impegnate attivamente nella protezione di Hitler, quindi lo scheletro dell'organizzazione, cominciarono ad essere chiamate Allgemeine-SS (dal tedesco "SS generali") per distinguerle dalle divisioni armate.
Con lo sviluppo delle SS, crebbero di pari passo anche l'aumento dei poteri e delle funzioni, fino a che, a partire dal 1942 la direzione, organizzazione e amministrazione delle SS venne suddiviso in otto Hauptämter (dipartimenti).
[modifica] Hauptamt Persönlicher Stab RfSS
Per approfondire, vedi la voce Persönlicher Stab RfSS. |
Lo Stato maggiore personale del Reichsführer-SS o Pers. Stab RfSS, situato a Berlino in Prinz Albrecht Strasse 8, era il vero e proprio centro d'influenza nel comando delle SS. Oltre alle funzioni di coordinamento, era responsabile in tutte le questioni in cui Himmler era coinvolto e che non rientravano nelle competenze di nessuno degli altri Hauptämter. Inoltre fungeva da intermediario tra il governo e gli uffici del Partito nazista, oltre a gestire i rapporti d'affari e finanziari per contro dello stesso Himmler.
Fu diretto fin dal 1936, e per tutta la durata della Seconda guerra mondiale, dall'SS-Obergruppenführer Karl Wolff.
[modifica] SS-Hauptamt
Per approfondire, vedi la voce SS-Hauptamt. |
L'Ufficio centrale delle SS o SS-HA, situato a Berlino-Grunewald in Douglasstraße 7-11, era il più vecchio tra i dipartimenti delle SS, e di fatto era responsabile di tutte le varie mansioni di competenza dell'amministrazione generale delle SS. Tuttavia nel 1940, vista il gran numero di mansioni che erano finite sotto la propria giurisdizione, in seguito ad una riorganizzazione dell'apparato burocratico delle SS, uffici precedentemente appartenenti all'SS-Hauptamt vennero innalzati al rango di Hauptamt (dipartimenti): il risultato di questa riorganizzazione, fu la perdita da parte dell'SS-HA di otto dei suoi tredici uffici.
Nonostante ciò, tra il 1941 e il 1945, l'SS-HA fu pesantemente impegnato nell'assistenza ai membri di razza germanica che entravano nell'orbita delle SS; così come nella promozione della cultura tedesca in Europa, oltre a svolgere un servizio di sorveglianza generale sulla propaganda, sulle pubblicazioni, l'istruzione, e lo sport per tutte le SS e la polizia.
Nel corso degli anni, fu diretto dal'SS-Gruppenführer Kurt Wittje e dagli SS-Obergruppenführer August Heißmeyer e Gottlob Berger.
[modifica] SS-Führungshauptamt
Per approfondire, vedi la voce SS-Führungshauptamt. |
Il Quartiere operativo delle SS o SS-FHA, situato a Berlino-Wilmersdorf in Kaiserallee 188, fu creato nell'agosto del 1940 dal Dipartimento per le operazioni dell'SS-Hauptamt. Tutte le unità delle SS in servizio e non sottoposte al comando della Wehrmacht erano totalmente subordinate all'SS-FHA sia per gli scopi amministrativi che per quelli operativi: difatti organizzava il pagamento dei salari, il rifornimento degli equipaggiamenti, di armi, munizioni e di veicoli, oltre alla manutenzione ordinaria e alla riparazione degli equipaggiamenti in deposito.
La guida dell'SS-FHA venne assunta direttamente da Heinrich Himmler, il 15 agosto 1940, fino al 30 gennaio 1943, quando il comando venne assunto dall'SS-Obergruppenführer Hans Jüttner.
[modifica] Reichssicherheitshauptamt
Per approfondire, vedi la voce RSHA. |
L'Ufficio centrale della sicurezza del Reich o RSHA, situato a Berlino in Prinz Albrecht Strasse 8, venne creato dall'SS-Obergruppenführer Reinhard Heydrich il 27 settembre 1939 attraverso l'unificazione del Sicherheitsdienst, della Gestapo e della Reichskriminalpolizei. Il RSHA era responsabile delle operazioni dei servizi segreti in Germania e all'estero, dello spionaggio e del controspionaggio, della lotta contro i crimini politici e i crimini comuni, e del sondaggio del'opinione pubblica sul regime nazista.
Il suo primo comandante fu l'SS-Obergruppenführer Reinhard Heydrich, che mantenne la guida fino al suo assassinio, avvenuto nel 1942; il suo successore, l'SS-Obergruppenführer Ernst Kaltenbrunner, mantenne tale incarico fino al termine della guerra.
[modifica] SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt
Per approfondire, vedi la voce WVHA. |
Il Dipartimento economico e amministrativo delle SS o SS-WVHA, situato a Berlino-Lichterfelde in Unter der Eichen 126-135, si occupava del sistema dei campi di concentramento e dell'amministrazione delle finanze delle SS; oltre a gestire a gestire un gran numero di imprese industriali e agricole delle stesse SS.
Fu diretto dall'SS-Obergruppenführer Oswald Pohl.
[modifica] SS-Rasse- und Siedlungshauptamt
Per approfondire, vedi la voce RuSHA. |
Il Dipartimento delle SS per la razza e il popolamento o RuSHA, situato a Berlino in Hedemannstraße 24, era l'ufficio delle SS incaricato di controllare la purezza ideologica e razziale di tutti i membri delle SS. Era l'autorità principale in materia di genealogia e rilasciava ai membri delle SS certificati di attestazione del lignaggio e permessi di matrimonio; era inoltre responsabile dell'esecuzione della politica di colonizzazione dei territori orientali conquistati.
Nel corso degli anni, fu diretto dagli SS-Obergruppenführer Richard Walther Darré, Günther Pancke, Otto Hofmann e Richard Hildebrandt.
[modifica] Hauptamt SS Gericht
Per approfondire, vedi la voce Hauptamt SS Gericht. |
L'Ufficio centrale legale delle SS o HA SS Gericht, situato a Monaco di Baviera in Karlstraße 10, era l'ufficio legale delle SS, che amministrava l'aspetto disciplinare del codice legislativo speciale cui erano soggetti i membri delle SS e della polizia.
Il dipartimento fu diretto dall'SS-Gruppenführer Paul Scharfe, fino alla sua morte e poi dall'SS-Obergruppenführer Franz Breithaupt.
[modifica] SS-Personalhauptmat
Per approfondire, vedi la voce SS-Personalhauptmat. |
L'Ufficio centrale del personale delle SS, situato a Berlino-Charlottenburg in Wilmersdorferstrasße 98-99, coordinava il lavoro delle sezioni per il personale dei vari Hauptämter.
Fu diretto dagli SS-Obergruppenführer Walter Schmitt e Maximilian von Herff.
[modifica] Uffici minori
Oltre agli Hauptämtererano inseriti nella struttura di comando alcuni dipartimenti minori:
- Hauptstelle der Hauptamt Ordnungspolizei, teneva aggiornato Himmler su tutte le organizzazioin riguardanti la Ordnungspolizei.
- Hauptamt Dienstelle Heissmeyer, era responsabile della supervisioni delle National Politische Erziehungsanstalten, le scuole fondate per educare i giovani tedeschi.
- Stabshauptamt der Reichskommissar für die Festigung de deutschen Volkstums, era responsabile delle questioni riguardanti la "conservazione della qualità" della razza ariana e la protezione e lo sviluppo della razza tedesca.
- Hauptamt Volksdeutsche Mittelstelle, era responsabile dell'organizzazione del ritorno nel Reich dei discendenti delle generazioni dei coloni tedeschi stabilitisi in Russia e nei Balcani.
- SS-Vorgerücktestudien, la cosiddetta “Divisione Paranormale delle SS”, la cui esistenza è stata resa nota nel 2006, dopo la apertura degli archivi Britannici e Americani. Aveva sede a Wewelsburg, presso Paderborn.
[modifica] Organizzazione territoriale
Ad un livello immediatamente inferiore agli Hauptämter vi erano gli Oberabschnitte ("regioni"), che costituivano la base dell'organizzazione territoriale delle SS. Dagli iniziali cinque del 1932, crebbero fino ai diciassette (uno per ognuno dei distretti militari in cui si suddivideva la Germania) del 1944. Oltre a questi esistevano sei Oberabschnitte all'estero che si svilupparono durante la guerra: "Böhmen-Mähren", "Nord", "Nordwest", "Ost", "Ostland" e "Ukraine".
Ciascun Oberabschnitte a sua volta comprendeva in media tre Abschnitte ("distretti"), che da otto del 1931 crebbero fino ai quarantacinque del 1944.
[modifica] Waffen-SS
Per approfondire, vedi la voce Waffen-SS. |
Waffen-SS ("SS Armate") è il termine utilizzato, a partire dall'aprile 1940, per indicare il ramo militare delle Schutzstaffel; la piccola unità che all'inizio della guerra aveva un forza di poco meno 18.000 uomini sarebbe cresciuta fino a diventare un esercito di quasi un milione di soldati, che si sarebbe guadagnato su tutti i fronti operativi una fama di efficienza e crudeltà non soltanto dall'esercito tedesco ma anche delle armate contro cui combatteva.
Non appena salito al potere, Hitler incaricò Himmler di formare un'unità armata di guardie SS per la sua protezione personale e come strumento per compiti speciali. In origine tale unità fu l'"SS-Stabswache" (Comando guardia) che, nel settembre 1933 venne ingrandita e rinominata "SS-Leibstandarte Adolf Hitler" o LAH (Reggimento guardia del corpo Adolf Hitler). Sotto l'energica guida di Joseph Dietrich e con l'aiuto di istruttori della Wehrmacht la LAH si sviluppò rapidamente; in seguito vennero costrituti altri due reggimenti (Deutschland e Germania), sotto la guida di Paul Hausser.
Quando, il 1 marzo 1935, la Germania ristabilì la coscrizione obbligatoria, la forza complessiva dei tre reggimenti (SS-Verfügungstruppe, la futura divisione "Das Reich") era di 8.459 uomini. In seguito all'annessione dell'Austria nel 1938 venne creato un nuovo reggimento con personale esclusivamente austriaco a cui fu attribuito la denominazione Der Führer. Parallelamente gli elementi che formavano le unità più politicizzate delle SS vennero raggruppati in un corpo destinato ad assumere una triste fama: le SS-Totenkopfverbände (Unità testa di morto, da non confondere con la divisione "Totenkopf" comandate da Theodor Eicke) e preposte alla custodia dei campi di concentramento.
La "SS-Verfügungstruppe", la "SS-Leibstandarte Adolf Hitler" e le "SS-Totenkopfverbände" presero parte alla Campagna di Polonia, di Francia e dei Balcani, e all'invasione dell'Unione Sovietica, non come unità a sé stanti, ma ripartite tra le grandi unità dell'esercito.
La forza delle Waffen-SS, che nel settembre del 1942 era di 188.000 uomini, nell'autunno del 1943 aveva raggiunto i 350.000 uomini. Durante gli ultimi anni di guerra le unità delle Waffen-SS giocarono un ruolo primario nella terza battaglia di Kharkov, nella battaglia di Kursk, nella battaglia delle Ardenne, e nel 1945 nell'ultima grande offensiva tedesca presso le rive del lago Balaton in Ungheria (Operazione Frühlingserwachen, "risveglio di primavera"); venendo impiegate, come fossero dei pompieri, per accorrere a chiudere le brecce sul fronte tedesco ogni volta che occorreva.
A fronte di questa indubbia capacità militare le truppe delle Waffen-SS furono inoltre accusate di numerosi crimini di guerra, come quelli di Oradour-sur-Glane, Marzabotto e di Malmedy. Proprio per questo le Waffen-SS vennero dichiarate organizzazione criminale al Processo di Norimberga.
[modifica] Lo Stato delle SS
Oltre allo sviluppo nella polizia e nei servizi segreti, le SS consolidarono, impercettibilmente ma costantemente, la propria sfera di influenza su ogni ramo della vita pubblica della Germania nazista: nel maggio del 1944, all'apice del proprio potere, facevano parte delle SS non meno di 300 delle 1.200 personalità di rilievo del Terzo Reich, compresi industriali, finanziari e accademici.
Nate come guardie del corpo di Hitler, le SS, infatti erano presenti in massa nell'entourage del Führer: il suo segretario particolare era l'SS-Obergruppenführer Philipp Bouhler, il suo aiutante personale era l'SS-Obergruppenführer Julius Schaub, il medico personale era l'SS-Gruppenführer Prof. Karl Brandt, il pilota personale era l'SS-Brigadeführer Hans Baur, e il suo autista era l'SS-Sturmbannführer Erich Kempka. Oltre a questi la maggioranza dei giovani aiutanti di Hitler erano uomini delle SS.
Anche all'interno del NSDAP era massiccia la presenza, e l'influenza, delle SS: il tesoriere del partito era l'SS-Obergruppenführer Franz Xaver Schwarz; il massimo giudice del partito era l'SS-Obergruppenführer Walter Buch; il capo dell'ufficio stampa era l'SS-Obergruppenführer Max Amann; mentre l'SS-Obergruppenführer Martin Bormann era a capo della cancelleria del partito.
All'interno del governo Hitler vi erano uomini delle SS: l'SS-Obergruppenführer Dr. Hans Lammers era a capo della Cancelleria del Reich; Konstantin Freiherr von Neurath e Joachim von Ribbentrop furono entrambi Ministri degli Esteri. In totale ben trentanove posizioni chiave furono occupati, nei vari dicasteri, da uomini delle SS.
Nei vari territori occupati dalla Wehrmacht durante la Seconda guerra mondiale, uomini delle SS vennero nominati governatori di città e regioni. Le SS ebbero inoltre nella figura del SS- und Polizeiführer («Comandante delle SS e della Polizia») un ruolo di grande potere i cui designati rispondevano, nell'esecuzione del loro operato, esclusivamente ad Himmler ed Hitler. Gli SS- und Polizeiführer furono coinvolti nei più brutali episodi di persecuzione del popolo ebraico e nella repressione antipartigiana, in particolar modo nelle zone dell'Unione Sovietica occupate dall'esercito tedesco e nell'area del Governatorato Generale.
Anche in campo civile, nell'industria, negli armamenti, nelle attività bancarie le SS erano ben rappresentate: direttori di banca, di associazioni industriali, ispettori statali e imprenditori di fama, ma anche nel mondo dell'educazione, della cultura e delle organizzazioni caritatevoli (ad esempio la Croce rossa tedesca fu guidata per tutta la durata del conflitto dall'SS-Obergruppenführer Dr. Ernest-Robert Grawitz) tutti ricevettero un grado onorario delle SS.
Difatti la penetrazione delle SS in tutti gli aspetti della vita tedesca fu raggiunto conferendo un grado onorifico (SS-Ehrenführer) a personaggi pubblici di spicco: in tal modo, tramite il giuramento di fedeltà a Himmler, le SS si fecero strada nel gotha politico-finanziario del Reich.
[modifica] Simboli delle SS
A partire dal 1934, le SS non solo vennero dipinte come un'élite razziale ma anche come un Ordine segreto; a questo scopo vennero ideati emblemi di potere simbolici e uniformi accuratemene disegnate.
[modifica] Totenkopf
Il Totenkopf (dal tedesco: testa di morto), formato da un teschio sogghignante e da ossa incrociate, fu senza dubbio l'emblema simbolo delle SS e del terrore ad esso legato. Rifacendosi alla tradizione dei corpi militari del Regno di Prussia prima, e di numerosi Freikorps poi, anche le SS adottarono come loro caratteristica decorazione la testa di morto. Il Totenkopf venne utilizzato sui capi di vestiario di tutti i membri delle SS, e sulle divise delle SS-Totenkopfverbände e della SS-Totenkopf-Division; così come venne utilizzato sulle bandiere, gli arazzi, i drappi dei tamburi e delle trombe, oltre che sui distintivi di guerra delle unità anti-guerriglia delle SS e della polizia. Il motto riguardante questo simbolo recitava: "portiamo un teschio come simbolo per due motivi, per dire al nemico che non abbiam paura della morte e per premonirgli la sorte che lo attende"
[modifica] SS-Runen
Le rune erano i caratteri che componevano gli alfabeti utilizzati dalle tribù germaniche per la scrittura. Nel XIX secolo e all'inizio del XX secolo, le rune iniziarono a diventare di gran moda in diversi circoli storico-culturali dell'Europa del nord, che promuovevano l'interesse per le leggende, i culti e le feste tradizionali.
Nel 1945 le SS adoperavano quattordici varianti fondamentali di rune, ognuno con un preciso significato.
[modifica] Totenkopfring der SS
Per approfondire, vedi la voce Totenkopfring der SS. |
Istituito da Himmler il 10 aprile 1934, il Totenkopfring der SS, era una delle più ambite decorazioni delle SS. Aveva il valore di un riconoscimento altissimo poiché era indice dei meriti personali di chi lo indossava, della sua devozione al dovere, della lealtà a Hitler e al nazionalsocialismo.
Il Totenkopfring comprendeva una larga fascia, finemente incisa, di foglie di quercia, una testa di morto e una serie di rune, che riassumevano un significato recondito:
- la Sig-Rune dentro un triangolo rappresentava l'appartenza alle SS.
- la Hakenkreuz indicava la filosofia nazista.
- lo Heilszeichen dentro un cerchio simboleggiava la prosperità.
- la Hagall-Rune dentro un esagono rappresentava la fede incrollabile.
Tra il 1934 e il 1944 furono conferiti circa 14.500 anelli.
[modifica] Le SS e l'Olocausto
Le SS furono direttamente, e attivamente, coinvolte, in particolare dopo la Conferenza di Wannsee del gennaio 1942, nell'esecuzione della Soluzione finale della questione ebraica (in lingua tedesca Endlösung der Judenfrage), ossia il genocidio di tutti gli Ebrei presenti in Europa (calcolati in 11 milioni di persone).
Le eliminazioni di massa venivano condotte in modo sistematico: venivano fatte liste dettagliate di vittime presenti, future e potenziali, così come sono state trovate le meticolose registrazioni delle esecuzioni. Oltre a ciò, uno sforzo considerevole fu speso durante il corso dell'olocausto per trovare metodi sempre più efficienti per uccidere persone in massa, ad esempio passando dall'avvelenamento con monossido di carbonio dei campi di sterminio dell'Operazione Reinhard di Belzec, Sobibor e Treblinka, all'uso dello Zyklon-B di Majdanek e Auschwitz; camion a gas che utilizzavano monossido di carbonio per gli omicidi di massa venivano usati nel campo di sterminio di Chelmno.
[modifica] I campi di concentramento
Per approfondire, vedi le voci Campo di concentramento, Lager e Lista dei campi di concentramento nazisti. |
I campi di concentramento (tedesco Konzentrationslager, KZ) per detenere ebrei, zingari, omosessuali e dissidenti politici vennero inizialmente istituiti, subito dopo la presa del potere del Partito nazista. Il primo, Dachau, creato da Himmler il 20 marzo 1933 venne inizialmente pensato come luogo in cui "concentrare" e detenere comunisti, socialdemocratici ed altri presunti nemici politici tedeschi.
Con il corso della Seconda guerra mondiale i campi di concentramento vennero trasformati in campi di sterminio per la eleminazione sistematica di tutti gli "indesiderabili".
[modifica] I campi di sterminio
Per approfondire, vedi la voce Campo di sterminio. |
All'interno del lager nazista, la baracca (in tedesco: Block) era, generalmente, l'edificio adibito a dormitorio dei deportati. Vi erano diverse tipologie di baracche, sia per dimensioni e/o per materiali con cui erano state costruite (potevano essere in legno o in muratura), sia per lo scopo cui venivano adibite. Fra le varie tipologia di baracca ricordiamo: ricoveri per i deportati, baracche di quarantena, infermeria, infermeria speciale (chiamata anche blocco della morte, era riservata ai deportati destinati ad essere soppressi entro breve tempo), lavanderia, cucina, edificio del carcere, camere a gas, forni crematori, locali adibiti alle esecuzioni capitali ed alle torture, locali adibiti agli esperimenti su esseri umani, officine, baracche dei sorveglianti, edifici degli uffici interni.
[modifica] I ghetti
Durante la Seconda guerra mondiale i ghetti servirono come contenitori in un forzoso processo di concentramento della popolazione ebraica, che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti. Gli abitanti dei ghetti dell'Europa Orientale, trasportati da varie regioni europee, privati di ogni diritto e sottoalimentati, vennero progressivamente deportati nei campi di sterminio. Tra i più tristemente famosi ricordiamo: il Ghetto di Cracovia, il Ghetto di Łódź, il Ghetto di Theresienstadt e quello di Varsavia
[modifica] Gli Einsatzgruppen
Per approfondire, vedi la voce Einsatzgruppen. |
Gli Einsatzgruppen furono truppe speciali di combattimento tedesche, composte da uomini delle SS, della Kripo e dell'SD, impegnate durante la Seconda guerra mondiale in particolar modo in Unione Sovietica, dopo l'avvio dell'Operazione Barbarossa, con il compito di "ripulire" politicamete la zona e di individuare ogni opposizione, potenziale o effettiva, nel territorio occupato.
[modifica] Personaggi di spicco delle SS
[modifica] Capi delle SS - Reichsführer-SS
- Julius Schreck (1925-1926)
- Joseph Berchtold (1926-1927)
- Erhard Heiden (1927-1929)
- Heinrich Himmler (1929-1945)
- Karl Hanke (1945)
[modifica] Gerarchi
Per approfondire, vedi la voce Ufficiali e personalità delle Schutzstaffel. |
[modifica] Militari delle Waffen-SS
Per approfondire, vedi la voce Ufficiali e personalità delle Schutzstaffel#Waffen-SS. |
[modifica] Altri personaggi
- Hans Aumeier (Comandante del Campo di concentramento di Vaivara, Dachau, Esterwegan, Lichtenburg, Buchenwald, Flossenbürg, Auschwitz, Riga e Grini)
- Karl Genzken (Comandante dell'Ufficio medico delle Waffen-SS)
- Erich Naumann (Comandante dell'Einsatzgruppe B)
- Ferdinand von Sammern-Frankenegg (Comandante delle SS a Varsavia)
- Karl Eberhard Schongarth (Comandante della Gestapo in Olanda)
[modifica] Bibliografia
- Höhne, H., The Order of the Death's Head, The Story of Hitler's SS, London, Pan Books Ltd., 1969.
- Tribunale Militare Internazionale (indicato come IMT), Record of the Nuremberg Trials November 14th, 1945 - October 1st, 1946, 42 Voll., London, HMSO, 1947-1949.
- Verri M, La speranza tradita, Pisa, Pacini Editore, 1992.
- Sternhell Z., Nascita dell'ideologia fascista, Milano, Baldini & Castoldi, 1989.
- Neumann F., Behemoth, Milano, Mondadori, 1999.
- Browning C.R., Uomini Comuni, Torino, Einaudi, 1992.
- Arendt H., La Banalità del Male, Milano, Feltrinelli, 1964.
- Arendt H., L'immagine dell'inferno, Roma, Editori Riuniti, 2001.
- Hilberg R., Carnefici, Vittime, Spettatori, Milano, Mondadori, 2001.
- Hilberg R., La distruzione degli Ebrei d'Europa, Torino, Einaudi, 1995.
- Goldhagen D.J., I volonterosi carnefici di Hitler, Milano, Mondadori, 2002.
- Lifton R.J., I medici nazisti, Milano, BUR, 2003.
- Hoss R., Comandante ad Auschwitz, Torino, Einaudi, 1960.
- Brauman R. Sivan E., Adolf Eichmann, Torino, Einaudi, 2003.
- Zaffiri, Gabriele, Kaiser Wilhelm Gesellschaft, Nicola Calabria Editore, Patti (ME), 2006, ISBN 978-8888-010458-109
[modifica] Voci correlate
- Portale Nazismo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di nazismo