Albano Laziale
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Albano Laziale | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lazio | ||||||||
Provincia: | Roma | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 400 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 23,80 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 1631,51 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Cecchina, Pavona | ||||||||
Comuni contigui: | Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Roma | ||||||||
CAP: | 00041 | ||||||||
Pref. tel: | 06 | ||||||||
Codice ISTAT: | 058003 | ||||||||
Codice catasto: | A132 | ||||||||
Nome abitanti: | albanesi o albanensi | ||||||||
Santo patrono: | San Pancrazio martire | ||||||||
Giorno festivo: | 12 maggio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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« Ai bordi del cratere spento che oggi, [...], è divenuto il lago Albano [...] era situata Alba, madre di Roma, distrutta dalla politica romana fin dai primi tempi dei re. Qualche secolo più tardi, a un quarto di lega da Alba, sul versante che guarda il mare, è sorta Albano, la città moderna, separata dal lago da una parete di rocce che nascondono il lago alla città e la città al lago. Quando la si scorge dalla pianura, le sue bianche case spiccano sullo sfondo della scura e profonda vegetazione della foresta così cara ai briganti, e così spesso nominata, la quale circonda da ogni lato la montagna vulcanica. » | |
Albano Laziale (confidenzialmente detta solo Albano, Albanum in latino, Arbano in dialetto romanesco e in dialetto albanense) è una prospera città commerciale di 38.830 abitanti in provincia di Roma, sui Colli Albani, nella zona dei Castelli Romani, distante da Roma circa 25 km.
Albano è uno dei centri più importanti dei Castelli Romani, nonché uno dei luoghi più animati comercialmente.[1] Sede vescovile suburbicaria fin dal V secolo, storico principato della famiglia Savelli e dal 1699 al 1798 possesso inalienabile della Santa Sede, ospita attualmente, tra le altre cose, la sezione distaccata del tribunale circondariale di Velletri. Il territorio di Albano è in parte incluso nel Parco Regionale dei Castelli Romani. Popolose sono le frazioni di Cecchina e Pavona.
[modifica] Geografia fisica
[modifica] Clima
Dal punto di vista termico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Le precipitazioni si aggirano sui 900 - 1000 mm. annui, con con una diminuzione da gennaio-febbraio a luglio-agosto e un brusco aumento a settembre [2]. I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est.
Ecco i dati climatici dell'anno 2007[3]:
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temp. max. media (°C) | 11.8 | 12.4 | 14.3 | 19.5 | 21.4 | 25.4 | 29.1 | 28.3 | 23.7 | 20.1 | 13.8 | 10.8 | 19.2 |
Temperatura media (°C) | 4.6 | 5.1 | 5.5 | 8.4 | 10.8 | 13.7 | 15.6 | 16.2 | 12.4 | 9.9 | 5.4 | 2.8 | 9.2 |
Temp. min. media (°C) | 8.0 | 8.4 | 9.4 | 13.5 | 15.7 | 19.2 | 22.1 | 21.8 | 17.1 | 13.9 | 9.0 | 6.3 | 13.7 |
Piogge (mm) | 60.5 | 177.8 | 111.5 | 53.3 | 66.8 | 20.1 | 1.0 | 21.6 | 42.4 | 61.5 | 78.2 | 61.5 | 756.2 |
Venti (dir.-nodi) | SE 4.7 |
SE 5.5 |
E 5.0 |
ESE 3.6 |
WNW 4.1 |
SE 3.9 |
WNW 4.4 |
SE 4.6 |
SE 4.2 |
SE 3.3 |
SE 4.2 |
N 5.3 |
4 |
- Classificazione climatica: zona D, 1966 GR/G
- Diffusività atmosferica: media
[modifica] Territorio
Il territorio di Albano Laziale è con la sua estensione di 23.80 km2 uno dei più grandi dei Colli Albani, precisamente il sesto dopo Velletri (112.21 km2), Lanuvio (43.912), Rocca di Papa (40.182), Rocca Priora (28.07 km2) e Marino (26.102).
Secondo la classificazione data dal Servizio Geologico d'Italia[4] la maggior parte del territorio albanense è composta, similmente alle altre zone dei Colli Albani, da terreni classificati come v2.[5]
L'area di Castel Savello invece è divisa geologicamente in due parti: le pendici del colle sono zona v7, ovvero prodotto di un antico centro d'emissione di lava del Vulcano Laziale, la sommità invece è zona sc, scorie caotiche in grossi banchi. Il bacino di Valle Pozzo o del laghetto di Giuturna, sotto Castel Savello, risulta zona av.[6]
Sia nella zona della moderna espansione edilizia di Albano, tra Villa Doria, Cecchina e Vallericcia, che nell'altura del Colle dei Cappuccini è presente un terreno di tipo scp.[7] La zona della località Roncigliano si differenzia dal contesto circostante in quanto zona sp[8]: a Cecchina sono riconosciuti invece i peperini di Cecchina, che compongono un particolare tipo di suolo classificato come v'1. Una vasta fascia adiacente il cratere di Vallericcia, in località Prelatura, è nella zona v1. Ancora presso Cecchina sono classificate le lave di Cecchina, di composizione s.[9]
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio 2003[10]
[modifica] Idrografia
Per approfondire, vedi la voce Lago Albano. |
La principale risorsa idrografica del territorio albanense è il Lago Albano, spesso chiamato impropriamente Lago di Albano, il cui nome completo è in realtà Lago Albano o di Castel Gandolfo. Infatti la maggior parte delle coste lacustri sono di pertinenza del comune di Castel Gandolfo, mentre le restanti sono in territorio albanense: il bacino lacustre è invece gestito dalla provincia di Roma.
Un piccolo bacino lacustre, prosciugato nel corso dei secoli in parte per mano dell'uomo in parte per circostanze naturali, era il laghetto di Giuturna, situato in località Valle Pozzo sotto Castel Savello in prossimità di un altro lago vulcanico prosciugato, il laghetto di Turno a Pavona, in comune di Castel Gandolfo.
Nel territorio comunale scorrono alcuni piccoli corsi d'acqua, spesso in secca, denominati fossi. Sono almeno quattro, esattamente partendo da nord:
- Fosso di Santa Palomba; si origina da vene d'acqua provenienti dalle alture dei Colli Albani nell'area del centro storico, e scorre in direzione ovest verso la località Santa Palomba, in comune di Roma e Pomezia.
- Fosso di Cancelliera; si origina da vene d'acqua provenienti dalla località Cancelliera, in comune di Ariccia, a 118 m s.l.m., e continua a scorrere in direzione sud-sud-ovest verso il mar Tirreno.
- Fosso di Valle Caia; si origina dalla località Quarto Negroni, ai limiti con il comune di Ariccia, presso il chilometro 7 della Strada Statale 207 Nettunense, e continua il suo percorso verso il mar Tirreno in direzione ovest.
- Fosso di Montagnano; si origina da tre canali di scolo di acque che vengono raccolte nella località Montagnano, tra i comuni di Albano, Ariccia e Ardea, e continua in un braccio in direzione ovest per il mar Tirreno.
[modifica] Orografia
La cima sicuramente più elevata del comune di Albano è il Colle dei Cappuccini, posto 615 m s.l.m.. Dal colle, che ospita una pineta pubblica adiacente il Convento dei Cappuccini, si gode di una meravigliosa visuale sul Lago Albano e Monte Cavo.
Il centro storico di Albano è uno degli abitati dei Castelli Romani con la maggiore pendenza: l'11%, cioè 47 metri su 435, prendendo in considerazione la distanza in linea d'aria tra la cattedrale di San Pancrazio (384 m s.l.m.) e la chiesa di San Paolo (431 m s.l.m.).[12] Altre altitudini disponibli per il centro storico sono quella di Villa Altieri, al chilometro 25 della Strada Statale 7 Via Appia (363 m s.l.m.), e della chiesa della Stella (391 m s.l.m.).
L'altura della località Castel Savello è invece di 280 m s.l.m., mentre la sottostante frazione di Pavona è edificata a 110 m s.l.m.. La frazione di Cecchina all'altezza della stazione ferroviaria è posta a 212 m s.l.m..
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia di Albano. |
Le origini del nome |
L'origine del nome Albano è ancora fonte di discussioni. In epoca romana il territorio dell'attuale Albano Laziale era chiamato Albanum: Albanum (Pompeiani, Domitiani, ecc.) erano chiamate infatti le tenute dei ricchi romani sui Colli Albani (Ager Albanus), e Castra Albana era il nome dell'accampamento fatto costruire da Settimio Severo, entro i confini del fondo Albanum posseduto in precedenza da Domiziano, per alloggiare la II legione Partica. L'ipotesi ritenuta più attendibile riallaccia questi toponimi alla radice indoeuropea *alb/*alp indicante una località elevata, il Mons Albanus (oggi monte Cavo) in questo caso, che nel contempo fosse centro di culto e di pascolo comune (compascuo). Altre ipotesi, ritenute tuttavia neno valide, riallacciano il toponimo all'aggettivo latino albus ("bianco") o al greco αλαβα ("cenere"). L'origine etimologica proposta per Albanum/Castra Albana è la stessa che viene proposta per Alba Longa, l'antica capitale latina, la cui localizzazione non è nota con certezza, ma che una tradizione medievale collocava nei luoghi del nucleo urbano della moderna Albano Laziale.
La seconda denominazione di Laziale è stata assunta nel 1873 per distinguere la città da Albano Sant'Alessandro (provincia di Bergamo), Albano Vercellese (provincia di Vercelli) e Albano di Lucania (provincia di Potenza). |
[modifica] Età antica (3000 a.C. - 476)
Il territorio albanense fu abitato fin dal Neolitico, come testimoniano vari reperti conservati presso il Museo Civico.
[modifica] Medioevo (476 - 1699)
Nel 326 l'imperatore Costantino I, secondo una tradizione consolidata[13], ordinò la fondazione della cattedrale albanense dedicata a San Giovanni Battista. Secondo le fonti, Costantino donò alla neonata cattedrale vari arredi sacri per un valore complessivo di 65 libbre, e varie tenute e fondi nell'Ager Albanus.
Durante la Guerra gotica Albano si ridusse, da municipium come veniva attestato ancora nel V secolo, ad oppidulum, piccola città fortificata.
Nel 964 l'imperatore Ottone I conferisce l'investitura su Albano, Ariccia e altri tre castelli posti lì intorno a Virginio Savelli, suo capitano a Roma.
Nel 1116 si ha la prima citazione dell'eremo di Sant'Angelo in Lacu, situato sotto Malafitto, sul versante meridionale del Lago Albano[14].
Papa Pasquale II nel 1118 si rifugiò in Albano poiché i Colonna ostili a lui occupavano Roma, e riscontrò tale fedeltà negli albanensi da concedere ad essi l'esenzione perpetua dalle tassi di molitura del grano[15].
Durante lo scisma dell'antipapa Anacleto I con il papa Innocenzo II, nel 1137 l'antipapa marciò su Albano e su altre località laziali per estendervi il suo dominio, ma subito qujesti territori vennero ripresi da Innocenzo II. Correndo l'anno 1142, Albano venne saccheggiata dai Saraceni.
Dopo la battaglia di Prata Porci, nel 1168, il popolo romano pensò bene di vendicarsi su Albano, città che aveva parteggiato per l'imperatore Federico Barbarossa contro Roma, e così la città venne saccheggiata e rasa al suolo. Dato lo stato d'abbandono in cui versava Albano, papa Innocenzo III donò al monastero di San Paolo fuori le mura il Palatium con le chiese di Santa Maria Minore e San Nicola [16] con le loro dipendenze.
Papa Onorio III nel 1217 concesse Albano in possesso ai suoi vescovi, come in effetti era già dal 1137, con una bolla che venne riconfermata nel 1278 da Niccolò III.
Nel 1436 venne rasa al suolo assieme a Castel Savello dal cardinal Giovanni Maria Vitelleschi, per ordine di papa Eugenio IV.
Nel 1697 Albano passò al dominio diretto della Santa Sede.
[modifica] Età moderna (1699 - 1798)
Tra il 1791 ed il 1722 Francesco Buratti portò a termine la ricostruzione della Cattedrale di San Pancrazio.
Nel 1789 papa Pio VI ordinò di rettificare ed allargare la via Appia, rendendola così la via principale per Napoli: questo fatto ha posto il fondamento della crescita di Albano. Difatti l'antico tracciato della via postale, corrispondente grossomodo all'attuale Strada Statale 217 Via dei Laghi (Roma - Via Castrimeniense - Marino - Palazzolo - Velletri) eludeva il passaggio attraverso Albano. Un succesivo ampliamento della via Appia venne effettuato al tempo di papa Pio IX alla metà del XIX secolo.
Durante l'occupazione francese e le vicende legate alla Rivoluzione francese, il 18 febbraio 1798 anche Albano, assieme a Frascati, Velletri e più tardi Marino, si proclamò Repubblica associata alla nascente Repubblica Romana. In seguito alla sommossa dei trasteverini però anche gli albanensi si ribellarono ai francesi, e il 28 febbraio Albano venne occupata e saccheggiati dalle truppe di Gioacchino Murat. L'anno seguente, invece, ad Albano si istallò frà Diavolo, al comando di una colonna napoletana. (Vedi Rivoluzione Francese nei Castelli Romani e a Velletri)
[modifica] Età contemporanea (1798 - 1944)
Con il motu proprio del 6 luglio 1816, papa Pio VI rientrato nello Stato Pontificio con la Restaurazione elevò Albano a sede di Governo.
Nel 1870 Albano entrò a far parte del Regno d'Italia. Divenne sede di pretura, che dagli anni '30 del XX secolo accorpò anche gli uffici di Marino.
Il 1 febbraio 1944 Albano ed Ariccia vennero bombardate dagli alleati. Furono colpiti il convento delle Clarisse di clausura in piazza Pia, annesso al complesso della Villa Pontificia e numerose abitazioni civili. Le vittime furono alcune centinaia, anche perché un'altro bombardamento colpì il 10 febbraio il collegio di Propaganda Fide nella vicina Castel Gandolfo, dove erano raccolti molti sfollati. (Vedi I Castelli Romani durante la seconda guerra mondiale)
[modifica] Oggi
Nel 1961 è stato fondato il Liceo Ginnasio Statale Ugo Foscolo.
Negli anni '70 è stata aperta in località Roncigliano, circoscrizione di Cecchina, una discarica che smaltisce i rifiuti di buona parte del quadrante sud-occidentale della provincia di Roma. Nel 2007 è stato annunciato che la sesta fossa è in esaurimento, e che per ovviare ai problemi dei rifiuti nel Lazio sarebbe necessario realizzare un gassificatore ad Albano. Il Comune e diversi comitati di cittadini si sono subito vivacemente opposti, tanto che la situazione è oggi in fase di stallo.
[modifica] Stemma
« Di rosso, al cinghiale d'argento, fermo, che allatta tre piccoli dello stesso, il tutto sulla campagna di verde al naturale. » |
La scrofa raffigurata nello stemma comunale rappresenta la città madre di Albalonga che allatta le trenta città della Lega Latina, raffigurate dai porcellini, posti sotto un'antica quercia ai bordi del lago e del monte Albano, dove Giove Laziale aveva la sua sede e il suo tempio massimo.
[modifica] Ricorrenze
- 1 febbraio; si ricorda il bombardamento alleato di Albano ed Ariccia, avvenuto proprio il 1 febbraio 1944, che colpì duramente il centro storico della città; tra gli altri obiettivi, vennero colpiti il convento della Clarisse di clausura di Piazza Pia e l'abitazione che nascondeva le strutture della Porta Pretoria dei Castra Albana[17].
- 10 febbraio; si ricorda il bombardamento alleato del Collegio di Propaganda Fide, sito nel complesso neutrale della Villa Pontificia di Castel Gandolfo ed avvenuto il 10 febbraio 1944.
- 7 ottobre; si celebra la festa religiosa della Madonna del Rosario, festa istituita da papa Pio V in tutto lo Stato Pontificio per ricordare la vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Chiese e conventi
Per approfondire, vedi la voce Chiese di Albano. |
La cattedrale o (duomo) di Albano sorge sulle rovine dell'antica basilica fatta erigere dall'Imperatore Costantino.
Nella cripta sottostante il presbiterio sono conservati alcuni dei capitelli ionici dell'antica basilica paleocristiana che Papa Leone III (795-815) fece riedificare in seguito ad un furioso incendio. Dopo varie vicissitudini e modifiche come ad esempio la costruzione della sagrestia e di un piccolo cimitero limitrofo, nell'anno 1772 il Cardinale Fabrizio Paolucci fece costruire l'attuale facciata, su progetto dell'architetto Carlo Buratti, mentre l'odierno aspetto della basilica si ebbe soltanto nel 1913, a seguito di nuovi adeguamenti e restauri eseguiti per più di mezzo secolo, mediante concorso finanziario del popolo di Albano.
Con questi interventi, furono messe a vista una serie di colonne della cattedrale medievale di Leone III e la Chiesa fu dedicata, oltre che a San Giovanni Battista, anche a San Pancrazio, entrambi protettori della città.
Linterno della chiesa si presenta di gusto neoclassico, è ripartito in tre navate con 6 cappelle laterali, dove sono collocate, come nella sagrestia, interessanti dipinti risalenti al XVIII secolo. Il monogramma di Cristo troneggia nell'abside sopra tre grandi quadri raffiguranti rispettivamente la gloria di San Pancrazio (al centro), l'apparizione a Costantino della Santa Croce (sulla destra) e il rinvenimento della Santa Croce da parte di Sant'Elena (lato sinistro).
Nella cattedrale è conservato un pregevole sarcofago marmoreo paleocristiano, con figura di orante centrale.[18]
Questa antica chiesa, voluta da Papa Ormisda (514-523 d.C.), fu ricavata da una grande aula appartenente alle terme romane fatte costruire dall'imperatore romano Caracalla.
Il più importante dei numerosi restauri avvenne nel tardo medioevo (XII secolo), mentre nel XIV secolo si effettuarono una serie di modifiche, delle quali ancora oggi rimangono tracce, come ad esempio l'arco ogivale a due spioventi con mensole e colonne di marmo, posto sopra una porta del lato occidentale della chiesa.
I Savelli, nel 1440, entrarono in possesso dell'antica chiesa. Nella cappella, oggi distrutta, vi seppellirono alcuni loro familiari.
Le tombe principesche sono ora visibili nell'interno della chiesa; qui sono conservate, trasformate in altari o balaustre, anche stupende trabeazioni marmoree di età severiana.
Alcune delle pareti conservano ancora pregevoli affreschi, come quello posto in una nicchietta della Vergine del Segno di età bizantina e quello più grande, raffigurante Santa Margherita e Sant'Onofrio, databile all'incirca tra il XIII secolo e il XIV secolo d.C..
Pregevoli risultano essere anche la grande pala dell'altare del XVI secolo, raffigurante la consegna della chiavi a San Pietro e gli stendardi settecenteschi.
Sul lato orientale esterno della chiesa si possono ammirare due notevoli trabeazioni di età imperiale finemente decorate, utilizzate come stipiti della porta, assieme al bel campanile romanico del XII secolo.[19]
Le due strutture furono costruite intorno all'anno 1282, in un proprio fondo, dal Cardinale Giacomo Savelli, in seguito divenuto papa con il nome di Onorio IV. Nel 1710, il pittore Gaspar Van Wittel, in occasione della visita ad Albano di Papa Clemente XI Albani, ritrasse in una splendida tela (oggi conservata al Museo Pitti di Firenze) la chiesa e l'annesso convento.
Nel 1769, il Cardinale Marcantonio Colonna restaurò completamente l'intero complesso modificandolo in parte, soprattutto nell'interno della chiesa, ove è presente un gusto baroccheggiante piuttosto rielaborato, mentre la facciata denota uno stile neoclassico ottocentesco.
Tra le tele seicentesche e del settecento presenti nell'edificio, poste presso gli altari, si pone in evidenza quella dietro l'altare principale, nella quale è raffigurata l'unzione di San Paolo, opera del tardo XVII secolo di un pittore appartenente alla scuola di Pietro da Cortona. La volta della navata è decorata con un bell'affresco ottocentesco, attribuibile al Gagliardi, molto attivo in quel tempo in Albano.
Nella cappella sinistra, sotto l'altare, è conservato il corpo di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei P.P. Missionari del Preziosissimo Sangue; per tale motivo il complesso è anche conosciuto con tale denominazione, essendo meta di frequenti pellegrinaggi in onore del santo.[21]
Il convento e la chiesa furono costruiti intorno alla metà del XVI secolo, molto probabilmente nel luogo dove era sorta in precedenza la chiesa paleocristina di San Senatore, sopra le catacombe omonime.
Solamente nel 1687, con il contributo decisivo del Comune di Albano, la chiesa ed il convento raggiunsero l'attuale stato. L'altare maggiore, ornato con marmi policromi del XVIII secolo, è come il resto delle decorazioni della chiesa, di chiaro gusto barocco. Alle spalle dell'altare si eleva una struttura con timpano, la quale racchiude al centro il quadro della Madonna con Bambino contornato da angeli. Il manto della Vergine è ornato da una stella, e da ciò deriva il nome della chiesa.
Quattro statue in gesso sormontano il muro che divide a metà il presbiterio; sulla parete di fondo vi è lo stemma dei Principi Savelli signori di Albano per parecchi secoli.
Accanto alla chiesa è posto il cimitero storico comunale, il cui accesso originario, costituito da un portale classico con colonne di granito e marmi bianchi, conserva l'iscrizione recante l'anno della sua consacrazione, il 1833.[22]
Il santuario di S. Maria della Rotonda sorge su di un grazioso ninfeo che costituisce un interessante precedente architettonico del famoso Panteon di Roma.
La chiesa fu consacrata nel 1060 anche se l'uso ecclesiale è attestato dal IX secolo.
Alle trasformazioni seicentesche che subì l'edificio, si aggiunsero quelle settecentesche e ottocentesche finche nel 1938 l'edificio di età romana fu riportato all'originario splendore.
L'interno della Chiesa può risultare piuttosto suggestivo: sull'altare centrale è esposta un'antica icona raffigurante la Madonna con il Bambino, di stile bizantino e ridipinta nel XV secolo; nei catini a destra dell'altare si conservano poi resti di affreschi, il più completo dei quali è certamente quello della storia della vera Croce, databile intorno al XIV secolo; sull'altare laterale destro è invece conservato un ulteriore affresco del XIII secolo, attribuito alla mano del Cavallini, che raffigura Sant'Anna insieme con San Giovanni e Sant'Ambrogio. Gli altari della chiesa sono stati eretti su preziosi frammenti architettonici di età severiana, come pure della stessa età sono gran parte dei reperti archeologici conservati all'interno della sagrestia e nel vano del campanile romanico.[23]
[modifica] Palazzi e ville
« Sussurra il vento come un alveare tra le chiome dei pini a Villa Doria mentre lontano iul luccichio del mare risveglia i miti dell'antica storia. » |
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(Vincenzo Misserville.)
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- Palazzo Savelli; edificato nel XIII secolo dalla famiglia Savelli, l'edificio nacque come fortificazione. Di questa originaria funzione sono testimonianza le torri quadrangolari visibili su corso Giacomo Matteotti. Il palazzo, dopo l'acquisizione di Albano da parte della Camera Apostolica nel 1697, divene residenza del Governatore pontificio, e ospitò varie personalità importanti. Venne realizzato il portico sul fronte principale e venne collegato tramite un cavalcavia al Palazzo Camerale, oggi sede di alcuni uffici comunali, su via Cavour. Divenuto nel 1870 sede del Municipio, furono eseguiti restauri negli anni '30 e nel primo decennio del XXI secolo. (Vedi Palazzo Savelli (Albano))
- Palazzo Lercaro o Palazzo Vescovile; edificato nel 1727 dal cardinal Nicolò Maria Lercaro per ospitare papa Benedetto XIII, fu concesso in seguito Ecclesiae ac Episcopis Albanensibus, "alla Chiesa e ai vescovi di Albano". Notevole il portale d'ingresso nell'atrio e la cappella interna. Oggi ospita il Vescovado e gli uffici curiali.
- Palazzo Campano; edificato nel 1465 dal vescovo e letterato Giannantonio Campano (1429-1477) sull'attuale via del Collegio Nazareno, è stato uno dei primi palazzi patrizi costruito in Albano.
- Palazzo Rospigliosi; edificato nel 1667 dalla famiglia Rospigliosi, oggi ospita dagli anni '30 i PP. Giuseppini dell' Istituto Leonardo Murialdo. Vi è annesso un giardino.
- Palazzo Pamphilj o Palazzo del Collegio Nazareno; edificato nel 1655 dal cardinal Vincenzo Maculani, fu acquistato in seguito da Camillo Francesco Maria Pamphilj, a cui si devono i restauri e l'aspetto attuale. Nel 1764 venne acquisito dal Collegio Nazareno di Roma, retto dai PP. Scolopi.
- Palazzo Paolucci; edificato nel XVII secolo dal cardinale Fabrizio Paolucci, prospetta su via Cairoli, presso piazza Pia.
- Palazzo Poniatowskj; edificato nel XIX secolo dal principe Amedeo Poniatowskj, grande proprietario terriero nonché proprietario all'epoca del Lago Albano, su corso Matteotti.
- Villa Doria-Pamphilj; edificata nel XVIII secolo dal cardinale Fabrizio Paolucci, fu in seguito acquisita dalla famiglia Doria. La palazzina della villa, prospettante sulla via Appia, venne rasa al suolo nel 1951 a causa dei danni subiti nei bombardamenti anglo-americani, ed al suo posto venne aperta l'attuale piazza Mazzini. La villa è oggi un parco pubblico, conosciuto come 'a Villa, una delle aeree verdi più importanti del territorio. Al centro dell'area verde ci sono i ruderi di una villa romana attribuita a Gneo Pompeo Magno.
- Villa Corsini; edificata alla metà del XVIII secolo lungo la via Appia verso Ariccia dalla famiglia Corsini, venne anche chiamata locanda reale[25] per via dei molti ospiti illustri che ha ospitato: tra gli altri Maria Luisa di Borbone-Spagna, Carlo IV di Spagna, Carlo Emanuele IV di Savoia e Giuseppe Garibaldi. Oggi è sede della direzione generale della ASL RMH.
- Villa Altieri; edificata nel XVIII secolo dal cardinal Lorenzo Altieri su un'antico casale, posta proprio all'ingresso di Albano provenendo da Roma, lungo la via Appia. Ospitò papa Pio VI, fatto ricordato da una lapide latina appostavi dal principe Emilio Altieri, dove per prosopopea viene fatta parlare la villa stessa.[26]
- Villa Ferrajoli; edificata a partire dal 1845 dalla famiglia Ferrajoli su un preesistente casino appartenente alla famiglia Benucci, è composta da tre palazzine, di cui quella centrale, neoclassica, ospita il Museo Civico di Albano. Dal 1948 la villa è pubblica, mentre la palazzina ha assunto l'attuale funzione dopo essere stata sede dell' Istituto Professionale di Stato Nicola Garrone.
- Villa Venosa-Boncompagni; edificata nel 1857 dalla famiglia Boncompagni, prospetta anch'essa su via Appia e accoglie un grande parco monumentale. Nella villa soggiornò spesso Margherita di Savoia.
[modifica] Castelli e fortificazioni
- Mura e porte di Albano. La fortificazione del centro storico di Albano è stata oggi quasi integralmente smantellata, a partire dalla fine del XVIII secolo con l'allargamento della via Appia. All'epoca della Guerra Gotica (535-553) Albano era un oppidulum, dunque un piccolo abitato fortificato. Presumibilmente, le fortificazioni subirono le alterne vicende delle varie distruzioni e delle successive ricostruzioni della città. Il complesso originariamente fortificato di Palazzo Savelli risalirebbe al XIII secolo. Nella cerchia muraria si aprivano alcune porte di cui ci è stata tramandata memoria:
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- Porta Romana o di San Rocco; situata su via Appia in direzione di Roma, affiancata dalla palazzina Doria e dalla chiesa di San Rocco, l'aspetto definitivo le venne dato nel XVIII secolo. Tutti gli ornamenti, gli stemmi e la lapide posti sulla porta sono ora nell'atrio di Palazzo Savelli. La porta infatti è stata rasa al suolo nel 1908 insieme alla vicina chiesa per allargare la via Appia e far passare la linea tramviaria Roma-Genzano delle Tramvie dei Castelli Romani.
- Porta San Paolo; situata in piazza San Paolo, vicino la Chiesa di San Paolo, è l'unica porta sopravvissuta della vecchia cerchia.
- Porta dei Cappuccini; situata sull'attuale via San Francesco d'Assisi, era un arco sovrastante la strada per il Convento dei Padri Cappuccini. Venne rasa al suolo nel XIX secolo con l'allargamento della strada, che prese nome di via dell'Anfiteatro.
- Castel Savello; fortificazione situata su un altura nella campagna verso Pavona, fu uno dei primi castelli della famiglia Savelli, edificato nell'Alto Medioevo. Raso al suolo dal cardinale Giovanni Maria Vitelleschi nel 1436, il castello si iniziò a spopolare vista la scarsità d'acqua e fu del tutto abbandonato nel XVIII secolo. Il complesso fortificato era dotato anche di una chiesa, Santa Maria in Porta Coeli.
Numerose sono poi le torrette o i casali fortificati dislocati su alture della campagna fra Pavona e Cecchina:
- Tor Paluzzi; possedimento dei monaci della Chiesa di San Paolo in Albano, fu concessa ad un certo Paluzzo da papa Clemente X. Oggi denomina una zona urbanistica di Cecchina.
- Torraccia o Torre di Cancelliera; edificata su ruderi romani al chilometro 7 della via Nettunense, appartenne alla famiglia Cancelliera, ai Savelli ed ai Chigi. È oggi in parte inclusa nel territorio di Ariccia.
- Tor di Sbarra o Tor di Montagnano; chiamata anticamente anche turris Gandulphorum ed edificata nel Medioevo come punto difensivo verso le incursioni provenienti dal mar Tirreno, appartenne a diverse famiglie nobiliari romane fra cui gli Altieri e i Boncompagni.
[modifica] Fontane e monumenti
- Fontana del Mascherone.
- Fontanella del Re.
- Monumento ai Caduti.
[modifica] Resti archeologici
Il circuito archeologico dei Castra Albana contiene una delle più imponenti concentrazioni di ruderi romani fuori Roma nell'area dei Castelli Romani, e ha suscitato in ogni epoca l'interesse di molti studiosi. È composto fondamentalmente da alcuni monumenti principali, risalenti in genere all'epoca severiana:
- Santuario di Santa Maria della Rotonda; eretto probabilmente come ninfeo della Villa di Domiziano a Castel Gandolfo, venne inglobato in seguito nel complesso dei Castra Albana da Settimio Severo e divenne infine, attorno al VII secolo, un santuario cristiano. Simile al Pantheon di Roma ridotto in scala, è oggi perfettamente conservato dopo i restauri degli anni '30 che hanno cancellato le modificazioni barocche. (Vedi Santuario di Santa Maria della Rotonda)
- Porta Pretoria; ingresso principale ai Castra Albana, rivolta verso la via Appia, oggi prospiciente Palazzo Savelli e il Corso di Sopra. È una monumentale costruzione in peperino, fino al 1944 inglobata nei palazzi civili adiacenti e liberata dal bombardamento americano.
- Terme di Cellomaio; attribuite all'imperatore Caracalla, che le avrebbe erette subito dopo aver fatto uccidere il fratello Geta come donativo per placare gli animi dei soldati[27]. Al loro interno è sorto un pittoresco e suggestivo borgo medioevale, con la Chiesa di San Pietro. Durante il Medioevo, fino all'età moderna, si credette fossero i resti di un favoloso Palazzo di Ascanio, appartenente al complesso degli edifici di Alba Longa. L'antico edificio, trasformato nel periodo medievale in roccaforte e successivamente occupato da civili abitazioni, oggi si può ammirare quasi nella sua totalità.
- Anfiteatro; l'anfiteatro di Albano è l'unico rinvenuto nei Castelli Romani: appartenente o addirittura pre-esistente ai Castra Albana, forse vi si effettuarono anche dei martirii di cristiani, come si potrebbe evincere da due piccole cappelline cristiane dipinte ricavate nei loculi dei vomitoria. In età medioevale divenne, forse, una fortezza.
- Catacombe di San Senatore; originariamente cave di pozzolana sulla via Appia, divennero nel II secolo luogo di sepoltura dei cristiani, e dell'albanense san Senatore martire. Nel XVII secolo vi sorse sopra la Chiesa di Santa Maria della Stella con attiguo convento di carmelitani. Sono in parte ancora inesplorate.
- Cisternoni; è uno dei simboli di Albano, un'enorme cisterna di cinque navate grande 20x30 m. circa. Sottostante il complesso del Seminario annesso alla Chiesa di San Paolo, raccoglievano le acque di tre acquedotti provenienti da Malafitto e da Palazzolo. Sono stati in funzione (e sarebbero oggi ancora perfettamente funzionanti), dopo l'età romana, dal XVII secolo al 1880 per rifornire le civili abitazioni, e in seguito per l'irrigazione.
- Sepolcro degli Orazi e dei Curiazi; attribuito agli Orazi ed ai Curiazi, protagonisti della leggandaria battaglia tra Roma ed Alba Longa, oppure ad Arunte figlio di Porsenna, morto nella battaglia di Aricia (509 a.C.), da altri addirittura a Gneo Pompeo Magno, è un complesso misterioso, copia in miniatura del sepolcro di Porsenna a Chiusi, posto sull'antico tracciato della via Appia verso Ariccia.
- Sepolcro di Gneo Pompeo Magno; posto sulla Strada Statale 7 Via Appia prima dell'ingresso ad Albano provenendo da Roma, è un alto sepolcro comunemente identificato con un plausibile sepolcro di Gneo Pompeo Magno.
- Villa di Gneo Pompeo Magno; villa romana attribuita al condottiero romano, situata al centro dell'area di verde pubblico di Villa Doria-Pamphilj.
[modifica] Ambiente
Aree di verde pubblico nel comune di Albano Laziale |
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[modifica] Società
[modifica] Evoluzione demografica
Evoluzione storica della popolazione | |
1951 | 14.406[28] |
1982 | 28.125[29] |
1986 | 28.705[30] |
1991 | 31.107[31] |
1996 | 32.280[32] |
2001 | 33.473[33] |
2002 | 33.822[34] |
2003 | 34.332[35] |
2004 | 34.806[36] |
2005 | 36.022[37] |
2006 | 37.508[38] |
2007 | 38.215[39] |
Abitanti censiti
[modifica] Etnie
Provenienza della popolazione straniera residente[40] (2007)[41] | |
Romania | 678 |
Albania | 218 |
Polonia | 88 |
Ucraina | 73 |
Tunisia | 52 |
India | 48 |
Perù | 48 |
Spagna | 41 |
Marocco | 40 |
Repubblica Popolare Cinese | 32 |
Macedonia | 30 |
Moldavia | 29 |
Ecuador | 28 |
Regno Unito | 25 |
Francia | 23 |
Evoluzione storica della popolazione straniera residente | |
2003 | 765[42] |
2004 | 1048[43] |
2005 | 1346[44] |
2006 | 1614[45] |
2007 | 1813[46] |
La presenza straniera ad Albano è piuttosto massiccia, ma giustificata dalle dimensioni e dall'importanza del comune. I dati ISTAT[47] infatti affermano che il 4.3% della popolazione è di origine straniera. Il dato è leggermente superiore a quello provinciale (4.1%) ma inferiore alla media regionale (4.9%) o nazionale (4.5%).
Dei 1813 stranieri residenti al 31 dicembre 2006, solo 34 sono stati iscritti per nascita, mentre 112 sono iscritti da altri comuni e 157 sono iscritti direttamente dall'estero.[48] 108 stranieri sono stati cancellati dai registri di Albano perché si sono spostati in altri comuni, mentre solo 2 stranieri sono deceduti nell'anno 2006 e nessuno ha fatto ritorno in patria. I residenti stranieri minorenni sono 333, di cui 212 nati in Italia.
[modifica] Lingua
Per approfondire, vedi la voce Dialetto albanense. |
Ovviamente, l'idioma più parlato è la lingua italiana. Esiste però come dialetto locale il dialetto albanense, che si distingue dai vicini dialetti di Ariccia (dialetto ariccino), Castel Gandolfo e Marino (dialetto marinese).
[modifica] Religione
« Sono grato a tutti voi, popolo dell'antica Chiesa suburbicaria di Albano, che siete giunti cosi numerosi a questo appuntamento con il Successore di Pietro. » | |
Albano Laziale dal V secolo è una delle sedi vescovili suburbicarie della Chiesa cattolica, diocesi suffraganea a quella di Roma. (Vedi Sede suburbicaria di Albano)
Ad Albano e nelle frazioni di Cecchina e Pavona hanno sede numerosi istituti religiosi:
- Adoratrici del Sangue di Cristo.
- Ancelle della Carità.
- Figlie di Maria Immacolata.
- Figlie di San Paolo.
- Suore Francescane Adoratrici della Croce.
- Padri Missionari del Preziosissimo Sangue.
- Monache Clarisse.
- Suore Oblate di Gesù e Maria.
- Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
- Pie Discepole del Divin Maestro.
- Ordine dei Carmelitani Scalzi.
- Congregazione di San Giuseppe.
- Società San Paolo.
- Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù.
- Suore di Santa Marta.
Ad Albano hanno sede poi tutti gli uffici della Curia Vescovile, ubicata presso Palazzo Lercaro. Inoltre vi è la casa provinciale delle Suore di Gesù Buon Pastore.
Dal 1998 ad Albano è presente una Comunità evangelica ecumenica, frutto della fusione tra il gruppo della Chiesa evangelica battista locale con il Gruppo ecumenico di Albano. La Chiesa evangelica battista di Albano è sorta con un Patto costitutivo nel 1993, mentre il Gruppo ecumenico ha avuto origine nel 1995. La Comunità evangelica ecumenica albanense aderisce alla Rete ecumenica dei Castelli Romani e all'UCEBI (Unione cristiana evangelica battista d'Italia). Oltre al culto domenicale, la comunità consuma una volta al mese dopo le funzioni religiose l' agape, cioè un pasto conviviale tra i fedeli.
[modifica] Folclore
[modifica] Feste e sagre
- Festa patronale di San Pancrazio: ricorre il 12 maggio, ed è solennemente ricordata con una processione per le strade cittadine.
- Festa della Madonna del Rosario: ricorre da secolare istituzione di papa Pio V la prima domenica di ottobre, e si festeggia ogni 7 ottobre, anniversario della vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto.
- Arrivo delle Minenti, ovvero delle popolane di Trastevere, che terminavano ad Albano un pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore il primo lunedì dopo la Pentecoste, abbigliate in costumi tradizionali. La ricorrenza, viva fino ai primi anni '60, ormai si svolge solo di rado.
[modifica] Eventi
- Notte bianca: dal 2006 è un'iniziativa che il comune di Albano ripropone con successo a metà settembre.
- Mercatino dell'antiquariato che si sviluppa tra i corsi del centro storico della cittadina e che si svolge la seconda domenica di ogni mese.
- Festival Franz Liszt Settimane musicali internazionali - concerti e convegni- ottobre/novembre
[modifica] Enti e Associazioni
- Sezione Associazione Italiana Arbitri di Albano Laziale.
- Ass. Amici della Musica"Cesare De Sanctis"
[modifica] Qualità della vita
Secondo le statistiche, il reddito pro capite medio di un cittadino di Albano è pari a 13.740 euro (dati 2003), inferiore alla media provinciale (16.976) e regionale (17.590).
Sempre secondo queste statistiche, al 2003 gli albanensi hanno speso 9000 euro medi pro capite in acquisti, contro i 9900 della media regionale e i 10.600 della media provinciale.
Infine, ad Albano al 2003 esistevano 663 esercizi commerciali (contro i i 634 di Ciampino, i 633 di Velletri, i 549 di Genzano, i 520 di Frascati, i 320 di Ariccia e i 244 di Marino). Ad Albano, sul totale dei negozi, 117 sono esercizi alimentari e i restanti 486 esercizi di altra tipologia.
[modifica] Cultura
[modifica] Istruzione
[modifica] Scuole
[modifica] Scuole primarie
[modifica] Scuole secondarie
Nel 1764 i Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie del Collegio Nazareno di Roma, volgarmente detti Padri Scolopi, entrarono in possesso di palazzo Pamphilj ad Albano, che da allora prese nome di palazzo del Collegio Nazareno.
Oggi Albano ospita molti istituti di istruzione secondaria superiore, fondati a partire dagli anni '40 del XX secolo:
- Istituto San Leonardo Murialdo; fondato nei primi anni '40 del XX secolo nei locali di palazzo Rospigliosi dalla Congregazione di San Giuseppe, volgarmente detta dei Padri Giuseppini, iniziò a funzionare come scuola media paritaria e liceo scientifico paritario, il primo dei Castelli Romani. Nell'anno scolastico 2006-2007 è stato aperto anche il corso di liceo classico paritario. Il "Murialdo" è uno degli istituti più rinomati dei Colli Albani.
- Liceo Ginnasio Statale Ugo Foscolo; fondato nel 1961 in un edificio appositamente costruito in via San Francesco d'Assisi, è stato il secondo liceo classico statale dei Castelli Romani. Oggi frequentato da circa un migliaio di alunni provenienti da un vasto bacino d'utenza, il "Foscolo" ha dato origine ad altri licei classici del territorio, nati come sue succursali. (Vedi Liceo Ginnasio Statale Ugo Foscolo)
- Istituto Professionale di Stato Nicola Garrone.
- Centro di Formazione Professionale San Girolamo Emiliani (Padri Somaschi).
- Centro di Formazione Professionale Albafor.
[modifica] Seminari
- Seminario Vescovile Papa Pio XII.
[modifica] Ricerca
[modifica] Biblioteche
Albano è dotata di tre biblioteche, che compongono il Sistema bibliotecario di Albano, il quale è aggregato al Sistema bibliotecario dei Castelli Romani con sede proprio ad Albano. Le tre biblioteche, che hanno globalmente 8000 iscritti, sono:
- Biblioteca Comunale di Albano (12.151 volumi, 68 posti lettura, creata nel 1995 (ubicata nel fabbricato laterale appartenente la Villa Ferrajoli)
- Biblioteca Comunale di Cecchina (8331 volumi, 30 posti, creata nel 1974)
- Biblioteca Comunale di Pavona (10.142 volumi, 50 posti, creata nel 1976)
[modifica] Musei
- Museo Civico. Il Museo Civico è collocato nei locali dell'ottocentesca Villa Ferrajoli. Ospita vari reperti sull'antichità albana, tra cui la celebre armatura bronzea di Albano. (Vedi Museo Civico (Albano Laziale))
- Museo della Seconda Legione Partica. Ha sede nel piano terra dei ruderi delle Terme di Cellomaio, ed ospita ricostruzioni e reperti riguardanti la presenza nei Castra Albana della Legio II Parthica.
[modifica] Media
Il 30 ottobre 2007 il Consiglio comunale di Albano ha varato il Piano di Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali (PRAEET), che regolamenta la presenza di antenne sul territorio comunale per evitare danni ambientali. Nel settembre 2007 infatti c'erano state polemiche per un'antenna "ignota" "spuntata" in località Cecchina a ridosso della ferrovia Roma-Velletri.
[modifica] Radio
Ad Albano sono operative le seguenti stazioni radio locali:
- RCV Radio
- Radio Effetto Musica
Le radio sono ricevibili in tutta l'area dei Castelli Romani. Offrono musica, sport, notizie ed avvenimenti locali.
[modifica] Stampa
Molti organi di stampa si interessano dei fatti di Albano, già a partire dal XIX secolo. Tra il 1881 ed il 1888 nell'area di Albano, Velletri e Frascati uscì il quotidiano L'Avvenire del Lazio. Attualmente, oltre ai quotidiani nazionali, ad Albano sono disponibili alcuni quotidiani locali come Nuovo Oggi Castelli, e il quotidiano gratuito Cinque Giorni. Altri giornali locali gratuiti reperibili in città sono Controluce, La Voce, Il Caffè.
Molte tipografie sono opertiva ad Albano e nel suo territorio, le più antiche della quali sono anche risalenti agli anni '20 del XX secolo.
[modifica] Televisione
Nel territorio di Albano hanno sede due emittenti televisive locali:
- Teleroma Sud.
- Video Punto.
Ad Albano sono state girate scene di alcune fiction per la televisione:
- Don Matteo 6, fiction televisiva alla sesta serie trasmessa da Rai Uno con Terence Hill e Nino Frassica e la regia di Fabrizio Costa. Le riprese sono state girate nel 2007 in alcuni locali del Museo Civico di Albano.
[modifica] Arte
[modifica] Teatro
Ad Albano è presente il Teatro Comunale "Alba Radians", che svolge anche occasionalmente òe funzioni di cinema dopo la chiusura del cinema "Florida". Inoltre l'Istituto "Murialdo" è dotato di un bel teatro.
[modifica] Musica
Albano è dotata di un complesso filarmonico, il Complesso Bandistico Comunale "Cesare Durante", che ha conseguito brillanti risultati in concorsi nazionali come la Bacchetta d'Oro (3° posto)e il 13° concorso nazionale per bande Città di Cascina ottenendo il primo posto. Inoltre in città sono attivi vari corsi musicali.
Ad Albano opera l'Ass. Amici della Musica "Cesare De Sanctis" che trae il suo nome dal celebre compositore e trattatista del XIX secolo, illustre presenza nella Roma musicale dell'800 e tra i fondatori del Conservatorio di S.Cecilia, è stata fondata dal clarinettista e musicologo Maurizio D'Alessandro il quale ha inteso fare confluire la sua esperienza musicale sintetizzando nelle direttrici della ricerca e attività concertistica il suo contributo alla fruizione della musica nei Castelli Romani.
L'Associazione si giova della collaborazione di affermati musicisti e musicologi a livello internazionale e da molti anni cura una rilevante attività musicale nei Castelli Romani e nell’hinterland romano, attraverso stagioni di concerti (oltre 250) (XXX stagioni) ospitando prestigiosi orchestre e artisti di fama internazionale. Le manifestazioni che l’Associazione cura stabilmente sono: Franz Liszt Festival Settimane musicali lisztiane, Sere sui Colli d'Alba, l'Albano Festival, Genzano Musica "un Castello di suoni e colori". Inoltre l’Associazione ha curato l’organizzazione di mostre, seminari e convegni collaborando con enti e istituzioni musicali nazionali ed europee quali: Fondazione V.Bucchi, Istituto Nazionale Tostiano, Istituto Liszt di Bologna, Università di Roma Tor Vergata, Conservatorio di S. Cecilia, Università di Weimar. Le attività concertistiche e musicologiche sono svolte presso palazzi e ville storiche quali Palazzo Savelli, Palazzo Lercari (Albano); Castel Gandolfo (P.zza Libertà, P.zza Chateneauf du Pape) (Chiesa Pontificia S. Tommaso da Villanova); Scuderie Aldobrandini (Frascati); Palazzo Ruspoli, Museo delle Navi Romane (Nemi); Palazzo Comunale e Palazzo Sforza Cesarini (Genzano); Scuderie Estensi, Chiesa della Carità e Villa d'Este (Tivoli). Tra le costanti collaborazioni oltre quelle con i Comuni di Albano, Castel Gandolfo, Genzano, Nemi, Frascati, Tivoli, l’Associazione si pregia anche della collaborazione con la Curia Vescovile di Albano.
Nel novembre del 2002, dopo precedenti esperienze di ricerca, l’Associazione ha inaugurato nel nome dell’insigne compositore dell’800 Cesare de Sanctis (Albano 1824-1916) il Progetto Tesori Musicali del Lazio del quale è stato presidente onorario Goffredo Petrassi: un progetto ambizioso il cui campo di indagine vuole approfondire la conoscenza del patrimonio musicale e musicologico quanto mai importante della nostra regione secondo un taglio interattivo tra le varie branche della musica e della musicologia, in piena rispondenza con l’operato a tutto tondo che il compositore e illustre didatta Cesare De Sanctis svolse in Italia e particolarmente nella Roma musicale ottocentesca; notevole proprio il suo contributo tanto nell’ambito dell’Accademia di S.Cecilia che nell’omonimo Conservatorio romano. L’associazione ha realizzato quindi la prima esecuzione in tempi moderni della Messa da Requiem (1872) di Cesare De Sanctis, curando anche una mostra musicale documentaria .
L’Associazione collabora stabilmente con il Laboratorio Musicale di musica d’insieme dell’Istituto F.De Sanctis di Genzano per il quale ha realizzato concerti, corsi di interpretazione musicale, seminari e produzioni multimediali.
[modifica] Cinema
Albano era dotata di un cinema, il Florida, chiuso alla fine del XX secolo.
In città sono state girate riprese di vari lungometraggi:
- Rappresaglia, 1973, regia di George P. Cosmatos. Il film, tratto dal romanzo Morte a Roma di Robert Katz, ricostruisce le vicende dell'attentato di via Rasella e dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. È stato girato nella strade del Tridente, nel quartiere San Paolo. In via San Gaspare del Bufalo è stata ricostruita la stessa via Rasella. Nel cast Marcello Mastroianni, John Steiner, Anthony Steel, Richard Burton.
[modifica] Letteratura
Albano ha fatto da sfondo o è stata soggetto di diverse opere letterarie:
- Stendhal, La badessa di Castro, 1839; considerato "la prova generale della Certosa di Parma", il libro nel suo inizio è ambientato tra una romantica Albano del 1540 e le selve della Faiola, piene di briganti romantizzati. Con questo sfondo, si svolge la storia d'amore tra Elena Campireali, di nobile famiglia, e Giulio Branciforti, brigante gentiluomo, che si concluderà con il monacamento forzato di Elena la quale tuttavia avrà tra le mura conventuali una relazione, ed un figlio, con il vescovo della distrutta città di Castro, nella Maremma Laziale. Dal libro è stato tratto un film omonimo, del 1974, per la regia di Armando Crispino con Barbara Bouchet, Pier Paolo Capponi, Antonio Cantafora, Mara Venier.
- Aldo Onorati, La leggendaria rivolta contro i Savelli, in Casualmente..., 1978; il poeta e scrittore albanense ha voluto in questo racconto immaginare la leggendaria rivolta degli albanensi contro la prepotenza dei Savelli, e l'assalto a Castel Savello.
[modifica] Personalità legate ad Albano
Per approfondire, vedi la voce Personalità legate ad Albano. |
Per approfondire, vedi le voci Nati ad Albano Laziale e Morti ad Albano Laziale. |
MARIO FENELLI (Buenos Aires 1925, Albano Laziale 2008. pubblica le prime poesie a 18 anni. A 25 anni,lascia l'Argentina di Peròn e si stabilisce a Roma dove si iscrive al Centro S.di Cinematografia. Dirige alcuni cortometraggi col compagno del Cenro Luigi Bazzoni e comincia a scrivere racconti. Collabora come sceneggiatore in alcuni film diretti sempre da Bazzoni, tra cui "Le Orme", basato sul suo racconto "Footsteps in the Moon". Nel 1957 conosce Manuel Puig dando inizio ad un importante sodalizio che durerà fino alla morte di Puig. Nel 2006 pubblica il suo primo romanzo "La Pagoda".Ad altre storie fantastiche ("Le Lussuose Nozze della Bambola Dipinta", "Il Cruciverba", "Kosmodeon", "Andiamo al Gaumont", "Cazadores de Estrellas", "Il Caso Janos V". e "Mahapralaya") stava lavorando quando è sopraggiunta la morte.
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Urbanistica
Per approfondire, vedi la voce Stradario di Albano Laziale. |
La Albano moderna nasce dai Castra Albana. Ancora in molte parti del tessuto urbano emergono murature romane o il reticolo di strade tipico dell'architettura militare romana.
La crescita dell'abitato poi si ha a cavallo della Via Appia, tra Palazzo Savelli e la Chiesa di San Pietro, anche all'interno delle vetuste Terme di Cellomaio. Non è chiaro quale fosse il circuito di mura: fino all'allargamento della Via Appia in Piazza Mazzini, lì sorgeva Porta Romana. Un'altra porta, Porta San Paolo, resta ancora oggi in Piazza San Paolo.
Nel XVII secolo i Savelli fecero realizzare il Tridente di strade (Via Murialdo, Via San Paolo e Via Saffi) che taglia l'abitato di Albano, convergendo verso la facciata di San Paolo.
Il Centro Storico si è sviluppato in forma quasi triangolare, proprio attorno al Tridente, mentre la nuova espansione urbana si sta espandendo in direzione di Ariccia, che ormai forma una conurbazione con Albano nuova riscontrabile nel quartiere di Villa Ferraioli.
[modifica] Suddivisioni storiche
[modifica] Suddivisioni amministrative
Il comune di Albano è amministrativamente suddiviso in tre circoscrizioni:
- Prima circoscrizione: Albano paese (Albano alta, - centro, - bassa), circa 13.000 abitanti.
- Seconda circoscrizione: Cecchina, circa 12.000 abitanti.
- Terza circoscrizione: Pavona, circa 8.000 abitanti.
[modifica] Frazioni
[modifica] Cecchina
Cecchina è capoluogo della seconda circoscrizione di Albano. La sua popolazione è di circa 12.000[50]abitanti; è disposta lungo la Strada Regionale 207 Nettunense in prossimità del chilometro 9, e lungo la ferrovia Roma-Velletri, a circa 237 m s.l.m. Le origini di Cecchina sono collegate ad un casale edificato alla metà del XVII secolo nella zona da monsignor Sebastiano Cecchini. Recentemente è stata scoperta nel territorio circoscrizionale di Cecchina, l'ubicazione dell'antica città di Lucus Ferentinae (Ferentina)[51], cioè il luogo sacro dove si riuniva la federazione delle città appartenenti alla Lega Latina; il paese inoltre, sorge nelle immediate vicinanze del sito dell'antica città volsca di Corioli. L'abitato ha avuto a partire dagli anni '60 un imponente sviluppo demografico anche grazie ai buoni collegamenti ferroviari e stradali. Il santo patrono è San Filippo Neri, festeggiato il 26 maggio. (Vedi Cecchina)
[modifica] Pavona
Pavona è capoluogo della terza circoscrizione di Albano, con una popolazione di circa 8.000[52]abitanti; è disposta lungo la Strada Statale 207 Nettunense in prossimità del chilometro 4, e lungo la ferrovia Roma-Velletri, a circa 180 m s.l.m. Le origini di Pavona sono collegate ad un osteria e alla villa del cardinale Flavio Chigi. L'abitato si è sviluppato a partire dagli anni '60. Il santo patrono è San Giuseppe festeggiato il 1 maggio. (Vedi Pavona)
[modifica] Altre località del territorio
Cancelliera; divisa in parte con il comune di Ariccia, la sua popolazione è calcolata da circa 900[53] a 2000 abitanti; la principale risorsa è l'attività industriale, che si concentra attorno alla Strada Statale 207 Nettunense al chilometro 7 e alla stazione di Cancelliera sulla ferrovia Roma-Velletri.
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura
L'economia di Albano è da secoli legata alla viticoltura e alla coltivazione di olive.
Il vino di Albano era noto e rinomato fin dall'antichità come il vino Albanum, che oggi è rappresentato dal vino DOC Colli Albani.
La coltivazione di olive è molto diffusa nel territorio albanense ma al 1798 non bastava al fabbisogno interno, tanto che la Municipalità repubblicana provvisoria dovette requisire tutto l'olio.
[modifica] Artigianato
[modifica] Industria
L'area industriale di Albano sorge in prossimità delle frazioni di Cecchina e Pavona, ed è sorta, assieme alla vocazione industriale albanense, da pochi decenni.
Ad Albano, località Cecchina, sorge una discarica che serve l'intera area dei Castelli Romani. Si parlò anche dell'istallazione nel territorio albanense di un inceneritore, proposta abrogata in seguito ad un accordo tra AMA e Provincia di Roma.
[modifica] Servizi
Dalla riapertura della Via Appia nel 1789, la vocazione commerciale di Albano è venuta crescendo sempre più. I due corsi cittadini offrono una vasta gamma di negozi, alcuni dei quali di secolare apertura.
Ad Albano è inoltre una sede distaccata dell'ENEL, di cui si è evitato nel 2007 la chiusura.
[modifica] Turismo
[modifica] Istituzioni ed Enti
[modifica] Infrastrutture e servizi
[modifica] Sanità
Albano è parte della ASL RMH, che ha proprio in città la sua sede, presso Villa Corsini. È inoltre parte del distretto H2 della stessa ASL, con sede sempre ad Albano, insieme a Castel Gandolfo, Ariccia, Genzano di Roma, Nemi e Lanuvio.
Due sono gli ospedali presenti nel territorio comunale:
- Ospedale Civile "San Giuseppe"; la sede dell'ospedale è in via Olivella, sulla strada per Pavona nel quartiere Miramare. Nell'ospedale ci sono le unità operative di anestesia e rianimazione, cardiologia e UTIC, chirurgia generale, diagnostica per immagini, laboratorio analisi, medicina generale, nefrologia e dialisi, oncologia, senologia, servizio psichiatrico di diagnosi e cura, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, urologia, medicina legale. L'unità operativa di neuropsichiatria infantile ha sede in piazza della Rotonda. Inoltre presso il "San Giuseppe" vi è il Pronto Soccorso e la farmacia ospedaliera di riferimento del distretto.
-
- Poliambulatorio "Galleria di Sotto"; vi hanno sede i poliambulatori, e le unità operative di assistenza protesica, medicina di base, CAD, medicina legale e il consultorio familiare, il centro di salute mentale, il CUP, l'ufficio informazioni e registrazioni di dichiarazioni di volontà, l'ufficio esenzione ticket, l'ufficio invalidi civili, quello del ritiro del libretto sanitario.
- Ospedale "Regina Apostolorum".
Otto sono le farmacie situate in tutto il territorio comunale di Albano, più la farmacia ospedaliera del "San Giuseppe".
[modifica] Strade
Per il territorio di Albano passano 3 strade statali:
- SS 7 Via Appia Nuova;
- SS 207 Nettunense (recentemente divenuta Strada Regionale 207);
- SS 216 Maremmana III.
Inoltre attraversano il Comune varie strade provinciali.
Il trasporto pubblico su gomma è garantito dalla COTRAL, con tratte per Roma e Velletri (direttrice Appia), Frascati (direttrice Intercastellare), Torvaianica, Pomezia e Nettuno. Inoltre il comune è servito da corse delle ditte Onorati e Schiaffini, che collegano capillarmente il territorio.
[modifica] Ferrovie
Ad Albano arriva la linea ferroviaria Roma-Albano, mentre attraversa le frazioni di Cecchina e Pavona la linea Roma-Velletri.
Per approfondire, vedi le voci Ferrovia Roma-Albano, Stazione di Albano Laziale, Stazione di Albano Villetta e Ferrovia Roma-Velletri. |
Ad Albano è passata, dal 1908 fino al suo abbandono, la Tramvie dei Castelli.
Per approfondire, vedi la voce Tramvie dei Castelli Romani. |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Marco Mattei (Rosa per l'Italia) dal 03/04/2005
Centralino del comune: 06 93295
Email del comune: sindaco@comune.albanolaziale.roma.it
[modifica] Amministrazioni precedenti
Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Albano. |
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Sport
[modifica] Pallavolo
Sul territorio albanense l'Albalonga Volleyball Club, svolge la sua attività dal 1997.
[modifica] Calcio
L'Albalonga, la squadra locale maggiore, militava in serie D fino al termine della stagione 2007/2008. Ora la squadra è retrocessa in Eccellenza come il Cecchina Calcio, squadra della frazione omonima.
[modifica] Scherma
Nella circoscrizione di Cecchina è attiva la scuola di scherma di Cecchina ed è in fase di progettazione la costituzione della Società sportiva Cecchina scherma
[modifica] Atletica
[modifica] Impianti sportivi
[modifica] Galleria fotografica
Il Corso di sopra, con sullo sfondo il Duomo di Albano dedicato a San Pancrazio |
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Il quartiere Miramare, via Rossini, ove è ubicata la sede dell'INPS |
Via Pratolungo nel quartiere la Stella, segna i confini comunali tra Ariccia a sinistra ed Albano Laziale sulla destra |
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Il campanile romanico della Chiesa di San Pietro. |
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[modifica] Note
- ^ Albano con i suoi 663 negozi risultava al 2003 il centro dei Colli Albani con il maggior numero di esercizi commerciali Dati ISTAT - Comune di Marino.
- ^ S. Ciccacci, L. D'Alessandro, L. Davoli, G.B. La Monica, E. Lupia Palmieri, Caratteristiche Climatiche, Geomorfologiche, Sedimentologiche e Idrogeologiche in Vincenzo Carunchio (ed.), Valutazione della Situazione Ambientale del Lago di Nemi, Roma: Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e Provincia di Roma, 1987, pp. 17-45.
- ^ Stazione metereologica di Ariccia, Ariccia, località Catena, 470 m s.l.m.
- ^ Carta Geologica d'Italia, foglio 150 (Roma), edizione 1967.
- ^
« Manifestazioni eruttive finali. Brecce piroclastiche d'esplosione con lapilli, proiettili leucocrati, ultrafenici, pirosseniti biotiche, più enoliti di cave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi consolidati (peperino) rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d'emissione (laghetti di Pavona e di Giuturna, v7). » (Carta Geologica d'Italia, foglio 150.) - ^
« Tufiti alluvio-lacustri prodotti del dilavamento entro valli radiali, a margine della formazione del Vulcano Laziale. » (Carta Geologica d'Italia, foglio 150.) - ^
« Coni di scorie e lapilli del recinto esterno sepolti sotto "peperini". » (Carta Geologica d'Italia, foglio 150.) - ^
« Brandelli lavici, scorie grossolane e bombe, talvolta saldati; passaggio laterale sulle pendici generalmente in facies pedogenizzate. » (Carta Geologica d'Italia, foglio 150.) - ^
« Paleosuoli sottostanti a lave in grandi colate (β5). » (Carta Geologica d'Italia, foglio 150.) - ^ [1]
- ^ Anche secondo le categorie sisimiche stabilite dal D.M. LL.PP. 1984 e la successiva ordinanza P.C.M. n° 3274 20 marzo 2003 Albano era in zona sismica 2. Sono nella stessa zone sismica tutti i Colli Albani.
- ^ Giuseppe Lugli, I Castra Albana - Un accampamento militare al XIV miglio della via Appia, in Studi e ricerche su Albano archeologica 1914-1967, p. 212, Roma, Comune di Albano Laziale, 1969.
- ^ Riferita dal bibliotecario di S.R.E. Anastasio nella sua opera Vita Sancti Silvestri Papae, e riportata dal Riccy nelle sue Memorie storiche dell'antichissima Alba-Longa e dell'Albano moderna.
- ^ Questo eremo verrà demolito nel 1773 perché covo di briganti ormai abbandonato.
- ^ Il testo del decretale di esenzione, riportato su marmo dagli albanensi, era fino al 1719 incastonato sopra la porta della Cattedrale di San Pancrazio, ma poi venne spostato nall'interno della chiesa presso il battistero. Il testo del chirografo è su Wikisource.
- ^ Collocate, secondo il Lugli, nei vomitoria dell'anfiteatro romano.
- ^ Zaccaria Negroni, capo del CLN della vicina Marino nonché futuro sindaco della medesima città e Servo di Dio, racconta nel suo libro "Marino sotto le bombe" che un ufficiale tedesco dopo il bombardamento di Albano il 1 febbraio commentò: "Oggi Albano, domani Marino". Difatti Marino subì il bombardamento il 2 febbraio alle ore 12.
- ^ Dati Sito ufficiale del Comune di Albano Laziale
- ^ Dati Sito ufficiale del Comune di Albano Laziale
- ^ Anche denominata di san Gaspare del Bufalo.
- ^ Dati Sito ufficiale del Comune di Albano Laziale
- ^ Dati Sito ufficiale del Comune di Albano Laziale
- ^ Dati Sito ufficiale del Comune di Albano Laziale
- ^ Adiacente al Convento dei PP. Cappuccini.
- ^ Pino Chiarucci, Albano Laziale, p. 71.
- ^ Giovanni Antonio Riccy, Memorie storiche dell'antichissima Alba Longa e dell'Albano moderna.
- ^ Giovanni Antonio Riccy, Memorie stoiriche dell'antichissima Alba Longa e dell'Albano moderna.
- ^ Dati 9° Censimento della popolazione e delle abitazioni ISTAT 1961, in Adriano Augusto Michieli, Albano Laziale, da Grande Dizionario Enciclopedico UTET, vol. I (A-AU), Torino, Tipografia Sociale Torinese, 1954.
- ^ Dati ISTAT-Istituto Superiore di Sanità
- ^ Dati ISTAT-Istituto Superiore di Sanità
- ^ 13° censimento della popolazione ISTAT
- ^ Dati ISTAT
- ^ 14° censimento della popolazione ISTAT
- ^ Dati ISTAT (1-1-2002)
- ^ Dati ISTAT (1-1-2003)
- ^ Dati ISTAT (1-1-2004)
- ^ Dati ISTAT (1-1-2005)
- ^ Dati ISTAT (1-1-2006)
- ^ Dati ISTAT (1-1-2007)
- ^ Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare [2]
- ^ Dati ISTAT 31-12-2006
- ^ Dati ISTAT
- ^ Dati ISTAT
- ^ Dati ISTAT
- ^ Dati ISTAT
- ^ Dati ISTAT
- ^ ISTAT - Comune di Marino
- ^ Dati ISTAT
- ^ Discorso di Giovanni Paolo II alla Diocesi di Albano
- ^ 14° censimento ISTAT (2001)
- ^ MIBAC - Ministero per i Beni Ambientali e Culturali
- ^ 14° censimento ISTAT (2001)
- ^ 14° censimento ISTAT (2001)
[modifica] Bibliografia
Per approfondire, vedi la voce Bibliografia sui Castelli Romani. |
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- Wikisource contiene opere originali di o su Chirografo di Pasquale II
[modifica] Collegamenti esterni
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