Villa romana
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Il concetto di villa nel mondo romano era molto diverso da quello del giorno d'oggi. La villa, almeno inizialmente, era la casa rurale, il centro agricolo. Qui veniva prodotto ciò che era necessario al sostentamento. Col passare degli anni, le ville si fecero sempre più grandi e sontuose, fino a raggiungere dimensioni a dir poco colossali, rimanendo tuttavia una parte destinata all'agricoltura. Possiamo parlare di vere e proprie aziende agricole a conduzione familiare. La villa era divisa in diversi settori:
- La Pars Dominica era la zona residenziale, destinata al dominus e alla sua famiglia;
- La Pars Rustica era la zona destinata alla servitù, ai lavoratori dell'azienda;
- La Pars Fructuaria era destinata alla lavorazione dei prodotti.
Col tempo, le ville, come già detto, vanno accrescendosi, diventando pian piano simili alle residenze cittadine. Dotata di ogni comodità , spesso era più grande delle domus di città. Poteva avere biblioteche, sale di lettura, stanze per il bagno caldo, freddo e tiepido, una piscina scoperta ed una palestra. Ampi porticati permettevano passeggiate all'aperto che, talvolta, alcuni potevano essere percorsi anche a cavallo. Era circondata da parchi e giardini molto curati. Una delle ville più maestose era Villa Adriana, a Tivoli.
[modifica] Ville Romane
- Villa Adriana, a Tivoli in provincia di Roma
- Villa di Poppea ad Oplontis in Campania
- Villa di Patti a Patti in provincia di Messina
- Villa di Orazio a Licenza in provincia di Roma
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