Whig (Regno Unito)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
I Whig (con i Tory) sono spesso descritti come uno dei due partiti politici presenti in Inghilterra, e più tardi nel Regno Unito, tra il tardo XVII secolo e la metà del XIX. Ma è più preciso identificarli come un raggruppamento accomunato da affinità e tendenze ideologiche. Mentre le origini dei Whig si rifanno alla monarchia costituzionale e i loro avversari all'assolutismo monarchico, entrambi potrebbero essere considerati conservatori secondo gli attuali parametri. Non vi fu una politica di partito coesa almeno fino al 1784, anno dell’ascesa di Charles James Fox come leader del ricostituito partito dei Whig schierato contro il partito al governo dei nuovi Tory di William Pitt il Giovane.
Il partito dei Whig ha lentamente preso forma nel corso del XVIII secolo. In generale, la politica dei Whig andava a supporto delle grandi famiglie aristocratiche e dei non-Anglicani (i dissenters, quali ad esempio i Presbiteriani), mentre i Tory davano il proprio sostegno alla Chiesa Anglicana e alla gentry inglese. Più tardi, i Whig trovarono l’interesse della classe emergente industriale e dei mercanti più ricchi, ed i Tory a loro volta drenavano consensi dai proprietari terrieri e dai membri della Corona Britannica. Il nome formale dei Whig era in origine Country Party (opposti ai Tory, il Court Party). Ad ogni modo, nel corso del XIX secolo il programma politico dei Whig abbracciava non più solamente gli ideali di un Parlamento dominante rispetto al monarca e del libero scambio, ma anche l’abolizione dello schiavismo, e, ancora più importante, l’ampliamento del suffragio. Infine i Whig formarono il Partito Liberale (mentre i Tory diventarono il Partito Conservatore).
[modifica] Nome
Il termine Whig trova origine durante la Guerra dei tre regni, usato derisoriamente in riferimento alla fazione più radicale dei Covenanters scozzesi, i quali presero il nome di “Kirk Party”. Entra nella scena politica inglese durante la crisi dell’Exclusion Bill del 1678-81,quando i Whig appoggiavano l’esclusione, in contrapposizione ai Tory, del cattolico Duca di York, Giacomo II d'Inghilterra, dai troni di Inghilterra, Irlanda e Scozia. Entrambi i nomi avevano in origine un’accezione negativa: whiggamor, parola in gaelico scozzese, si riferisce dispregiativamente a colui che cavalca bovini od equini, mentre tory è una parola irlandese che significa fuorilegge.
[modifica] Storia
Dopo la gloriosa rivoluzione del 1688, la Regina Maria II prima e il Re Guglielmo III dopo governarono con l’appoggio sia dei Whig che dei Tory, nonostante il fatto che molti tra quest’ultimi supportavano il cattolico Giacomo II, già deposto dal suo incarico di monarca. Guglielmo vide la maggiore disponibilità dei Tory nei confronti della monarchia piuttosto che dei Whig, e nei suoi governi impiegò membri di entrambi i gruppi. I suoi primi ministri erano in larga parte Tory, ma gradualmente il governo iniziò ad essere maggiormente influenzato dai Junto Whig, un gruppo di giovani politici Whig che si misero alla testa di un serrato gruppo politico organizzato. Questa crescente influenza generò uno strappo all’interno del gruppo politico, con i cosiddetti “Country Whig” i quali videro nella fazione opposta il tradimento degli ideali per poter gestire le cariche amministrative. I Country Whig, diretti da Robert Harley si unirono gradualmente all’opposizione organizzata dai Tory verso la fine del XVII secolo.
Sebbene la succeditrice al trono di Guglielmo, Anna, ebbe visibili simpatie per i Tory, con la relativa esclusione dei Junto Whig dal potere, dopo un breve ed infruttuoso esperimento costituito da un governo completamente in mano ai Tory, si limitò a perpetrare la politica di Guglielmo bilanciando i partiti, sostenuta dai suoi moderati ministri Tory, il duca di Marlborough e Lord Godolphin. Ad ogni modo, mentre la guerra di successione spagnola si protraeva e diventava sempre meno importante nei piani dei Tory, Marlborough e Godolphin si dovettero appoggiare sempre più ai Junto Whig, fino ad arrivare al 1708, anno in cui si trovarono a dirigere un’amministrazione dominata dai Junto. Anna si trovava costretta ad accettare questo scomoda dipendenza dai Whig, specialmente dopo il deterioramento del suo rapporto con la duchessa di Marlborough. Questa situazione si trovò ad essere sempre peggiore anche per molti dei non-Junto Whig, capeggiati dal duca di Somerset e dal duca di Shrewsbury, che iniziarono a relazionare sempre più strettamente con i Tory di Robert Harley. Nella primavera del 1710, Anna licenziò Godolphin e i ministri Junto, rimpiazzandoli con dei Tory.
I Whig andarono perciò all’opposizione, screditando il Trattato di Utrecht, il quale cercarono di bloccare grazie alla loro maggioranza nella Camera dei Lord. Maggioranza che non bastò data la determinazione della Regina a fare passare il Trattato, la quale decise di creare dodici pari nelle file dei Tory.
Essi erano ironicamente chiamati 'bovari scozzesi'.
Si batterono (opposti al partito dei Tory) affinché i diritti del cittadino potessero essere tutelati, furono sostenitori della tolleranza religiosa e richiesero l'imposizione di un limite al vasto ed arbitrario potere di giudizio e carcerazione del sovrano. Riuscirono ad ottenere quest'ultimo grazie al documento Habeas Corpus il 27 maggio 1679.