Varuna
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Nei Veda, testi sacri dell'induismo, Varuna (váruṇa) è dio del cielo, della pioggia e dei fenomeni celesti, ma anche della legge e del mondo sotterraneo; è il più importante asura nel Rigveda, e capo degli Aditya, successivamente considerato re dei naga.
[modifica] Nome
Come teonimo, Varuna probabilmente risale all'epoca del popolo indo-iraniano Aryan, anche se non sopravvivono resti del nome nella tradizione iraniana; i nomi mitanni aruna e urvana si riferiscono allo stesso dio. La parola Varuna sembra derivare dalla radice proto-indoeuropeo *wer- o *wel-, che significa "coprire" (vedi anche Vala, Vrtra).
Sono state suggerite parentele con altri nomi di divinità indoeuropee, ma le connessioni sono incerte: in particolare Urano, dio del cielo nella mitologia greca, Vörnir, gigante della mitologia norrena (da *verunyos?), il dio della mitologia slava Veles, e velnias, che in lituano significa "diavolo". Molte di queste associazioni sono state contestate dai linguisti, soprattutto la connessione con Urano.
Varuna corrisponde a Poseidone nella mitologia greca o Nettuno nella mitologia romana, e il pianeta Nettuno è chiamato Varuna nell'astrologia indù.
[modifica] Nei Veda
Come capo degli Aditya, Varuna ha aspetti di una divinità solare; come il più importante Asura, però, è più legato a problemi morali e sociali che alla deificazione della natura. Insieme a Mitra — originariamente personificazione del giuramento — è maestro di rta, supremo custode dell'ordine e dio della legge; Varuna e Mitra sono spesso fusi in Mitra-Varuna (uno dvandva). Varuna è anche legato a Indra nel Rigveda, e fuso in Indra-Varuna.
Come dio del cielo, Varuna corrisponde a, o regna su, la metà oscura del cielo — o oceano celeste (Rasā), da cui il legame con acqua e pioggia — o il lato oscuro del Sole, che viaggia da Ovest a Est durante la notte. Lo Atharvaveda descrive Varuna come onnisciente, e punitore dei bugiardi: le stelle sono i suoi mille occhi, che osservano l'uomo.
Nel Rigveda, Indra, capo dei deva, è sei volte più presente di Varuna, che pure è nominato 341 volte; questo può indurre in errore sulla reale imporanza di Varuna nell'antica società vedica, ma è dovuto alla concentrazione del Rigveda sui rituali a base di fuoco e soma, entrambi strettamente associati a Indra; Varuna con la sua onniscienza e onnipotenza nelle questioni umane ha invece tutti i tratti di una divinità dominante.
[modifica] Epoche successive
Varuna divenne poi dio dell'oceano e dei fiumi, oltre che custode delle anime degli annegati; in quanto tale, Varuna è anche un dio degli Inferi, re dei naga, e può garantire l'immortalità. È anche uno dei Lokapāla (लोकपाल), come Guardiano dell'Ovest.
L'arte più tarda rappresenta Varuna come divinità lunare, come un uomo pallido con un'armatura d'oro e un cappio o un laccio di pelle di serpente, a cavallo del mostro marino Makara.
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