Ulcera gastrica
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L'ulcera gastrica è una soluzione di continuo della parete dello stomaco. Può variare da una semplice erosione della mucosa fino alla completa perforazione della parete.
Indice |
[modifica] Epidemiologia
Colpisce circa il 10% della popolazione; si osserva più spesso nei soggetti anziani e in quelli che vivono in condizioni socio-economiche di privazione, con maggior frequenza nel sesso maschile.
Tra i fattori socio-ambientali di rischio vanno ricordati il fumo di sigaretta, il consumo di sale, acidi grassi insaturi e in genere sostanze che stimolano la secrezione acida (caffè).
L'abuso di FANS sembra avere un ruolo determinante nello sviluppo di patologie ulcerative a carico dell'apparato digestivo, in particolare verso l'esofago e lo stomaco.
[modifica] Eziologia
L'Helicobacter pylori sembra rappresentare il maggiore imputato nello sviluppo dell'ulcera. Il germe è presente nel 65-70% dei pazienti con ulcera gastrica e nel 90-95% dei pazienti con gastrite cronica, che sembra invariabilmente precedere la formazione di un'ulcera.
Il batterio colonizza le cellule della mucosa, dove idrolizza i nutrienti che in questa sede sono molto abbondanti, producendo ammoniaca che inattiva l'effetto battericida dell'acidità gastrica e crea un microambiente favorevole al germe. L'innalzamento locale dell'acidità gastrica favorisce inoltre la retrodiffusione di ioni H+, dalla cellula parietale al lume, determinando una retrodiffusione ionica. Inoltre, produce lipasi e fosfolipasi che sembrano danneggiare direttamente la mucosa gastrica
[modifica] Patogenesi
L'ulcera è considerata la risultante di uno squilibrio a livello della mucosa gastrica tra i fattori "aggressivi" (acido, pepsina) e i fattori difensivi (secrezione di muco, prostaglandine, flusso ematico e turnover cellulare).
L'ipersecrezione di acido cloridrico e gli ioni H+ sono considerati un fattore aggressivo primitivo, che possono cioè provocare direttamente danni cellulari. Da questo punto di vista mantiene ancora la sua validità , anche se non assoluta, il vecchio detto inglese "no acid, no ulcer".
Quando l'eccessiva acidità del lume gastrico supera le capacità di difesa, interviene un altro meccanismo rappresentato dalla circolazione sanguigna sottomucosa che rimuove gli ioni H+.
[modifica] Sintomi
Il sintomo tipico è il dolore, inoltre nausea e vomito possono affliggere l'ulceroso dopo i pasti; la paura di soffrire determina una riduzione dell'appetito, con successivo dimagrimento.
[modifica] Diagnosi
Si ricorre alla radiografia gastroduodenale con mezzo di contrasto, di solito solfato di bario, dove l'ulcera appare come una nicchia.
Di fondamentale importanza è l'endoscopia associata alla biopsia, soprattutto per confermare la benignità o la malignità di un ulcera. Ogni ulcera gastrica, fino a prova contraria, deve essere considerata un carcinoma gastrico.
Se si vuole giungere ad una diagnosi eziologica, sono oggi a disposizione diverse tecniche sierologiche, radioisotopiche e colturali per la determinazione della presenza dell'Helicobacter pylori.
[modifica] Decorso
L'ulcera è una malattia che tende alla cronicità , con continue cicatrizzazioni e escerbazioni. In assenza di terapia il 50% dei pazienti va incontro ad una recidiva entro un anno dalla guarigione. Il quadro può anche variare notevolmente in seguito all'insorgenza di complicanze acute o in conseguenza alla degenerazione neoplastica. Le complicanze sono: la perforazione e l'emorragia gastro-intestinale che si manifesta, in acuto, con emissione di sangue vivo con il vomito (ematemesi) o con feci nere (melena).
[modifica] Complicanze
[modifica] IntrattabilitÃ
Numerosi sono i fattori estrinseci ed intrinseci che possono ostacolare la guarigione: fumo, alcool, farmaci antinfiammatori, condizioni di stress, sede, dimensioni e profondità della lesione.
La sintomatologia è caratterizzata da un aumento della frequenza e della durata delle crisi in corso di terapia e la comparsa di anoressia, vomito e calo ponderale.
Si possono considerare intrattabili le ulcere che dopo 4 mesi di corretto trattamento medico non risultano cicatrizzate, quelle che recidivano malgrado terapia medica e quelle che traggono scarso beneficio dall'assunzione di farmaci.
[modifica] Emorragia
Può essere preceduta da una fase di riesacerbazioni dolorosa o comparire in pieno benessere. Le forme croniche possono causare anemizzazione. Le forme acute possono manifestarsi con melena e talora ematemesi e causare un'anemia acuta o decadere in uno stato di shock.
[modifica] Perforazione
Può verificarsi anch'essa dopo una storia d'ulcera o essere il sintomo d'esordio. Il dolore è violento ed improvviso, epigastrico, seguito rapidamente da una diffusione proporzionale a quella della peritonite.
L'obbiettività rileva contrattura addominale, dolore di rimbalzo ed assenza di rumori peristaltici.
[modifica] Penetrazione
Il quadro clinico è quello dell'intrattabilità o dell'emorragia, che si può verificare per l'erosione di vasi parenchimali dell'organo contiguo.