Trichechus inunguis

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Il Lamantino delle Amazzoni (Trichechus inunguis Natterer 1883) è un sirenide della famiglia dei Trichechidae.

Indice 1 Descrizione 2 Abitudini 3 Distribuzione e habitat 4 Status e conservazione 5 Bibliografia 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterni

[modifica] Descrizione

Tra i sirenidi è la specie più piccola. Le dimensioni massime raggiunte sono 2,8 m di lunghezza e 480 kg di peso. La figura è più snella di quella degli altri membri della famiglia; il colore è grigio con una o più macchie chiare sul lato ventrale. Il pelo sul corpo è sottile, ma è dotato di baffi ispidi. Le femmine hanno due mammelle ascellari.

[modifica] Abitudini

è un animale gregario, che era solito riunirsi in gruppi numerosi. I gruppi attuali sono formati da quattro a otto individui. Vive nell'acqua, facendo emergere solo le narici e nutrendosi di vegetali acquatici. L'attività è sia diurna che notturna.

[modifica] Distribuzione e habitat

L'areale di distribuzione è formato da parte del bacino del Rio delle Amazzoni, in Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana e Perù. L'habitat è formato dalle acque dense di vegetazione del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti.

[modifica] Status e conservazione

Il lamantino delle Amazzoni è stato cacciato dagli indigeni per secoli. Nel XX secolo, e in particolare negli anni 30 e 40, la caccia è stata intensificata perché la sua pelle ha trovato vari impieghi industriali. Oggi la Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera Trichechus inunguis una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.

[modifica] Bibliografia

• Trichechus inunguis. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.

[modifica] Voci correlate

• Mammiferi a rischio di estinzione

[modifica] Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali su Trichechus inunguis
• Wikispecies contiene informazioni su Trichechus inunguis

[modifica] Collegamenti esterni

• Trichechus inunguis sul sito del progetto EDGE (Evolutionary Distinct and Globally Endangered)
• Informazioni su Animal Diversity Web