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Storia della medicina - Wikipedia

Storia della medicina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La medicina è un qualsiasi atto intenzionale che intenda prevenire, lenire, curare una condizione psicofisica che il soggetto sente recessiva rispetto al suo benessere. Seppure la medicina in senso stretto nasce con l'uomo, non vale lo stesso per i comportamenti atti a ridurre lo stato di "mal-essere", poiché già gli animali, perlomeno i mammiferi, possiedono un corredo di comportamenti adatti in caso si malattia: l'orso, ad es., ricorre a più di trenta tipi di erbe diverse per svariate disfunzioni. È quindi più che verosimile che il passaggio evolutivo che dalle scimmie australopicetine è approdato all'Homo erectus sia avvenuto ereditando una serie di adattamenti biologici e culturali che hanno posto le basi per la nascita della medicina.

Indice

[modifica] Ippocrate

All’interno del clima culturale “razionalistico” del V secolo si collocò anche la nascita della prima forma di scienza medica: con Ippocrate la medicina greca antica uscì dalla fase pre-scientifica, legata a pratiche e credenze magiche e religiose, e si organizzò intorno ad una metodologia decisamente razionale, rigorosa ed empirica. La medicina ippocratea in primo luogo prese le distanze dalla tradizione religiosa, ossia dalla tendenza ad attribuire le cause di alcune malattie ad una origine divina (come nel caso dell’epilessia): tutte le malattie avevano invece una causa “naturale”. In particolare Ippocrate, riprendendo un’idea che risaliva al pitagorico Alcmeone, sostenne che la malattia insorgesse quando nell’organismo si verificava una rottura dell’equilibrio esistente tra i quattro umori fondamentali (sangue, flegma, bile gialla e bile nera). Inoltre, sempre rifacendosi ad Alcmeone, sostenne che il centro delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti (oltre che del pensiero) fosse il cervello e non il cuore, come si credeva all’epoca.

Un secondo, fondamentale, aspetto dell’impostazione di Ippocrate fu quello di separare sempre più la pratica e le teorie mediche dalla riflessione filosofica, entro cui esse erano prima incluse. Le conoscenze mediche divennero sempre più specialistiche e precise e non ebbero più nulla a che vedere con le teorie filosofiche astratte e generali (la commistione tra filosofia e medicina caratterizzava invece la scuola medica che derivava da Empedocle).

Infine occorre sottolineare l’importanza e l’originalità della metodologia seguita da Ippocrate: in primo luogo l’importanza e la centralità dell’esperienza, dell’osservazione attenta e sistematica dei sintomi. Dall’analisi dei sintomi il medico doveva poi risalire alle cause interne della patologia, costruendo un quadro teorico complessivo e coerente, da cui discendeva poi la scelta della terapia.

Nel nuovo, rigoroso, metodo ippocratico, osservazione, teoria e tecnica (= pratica) non solo erano complementari e interdipendenti ma erano collocate sul medesimo piano di importanza: la tecnica non era affatto “inferiore” alla teoria (si pensi all’importanza della chirurgia).

[modifica] I primordi

L'atto terapeutico pre Ippocrate era essenzialmente autoreferenziale: il soggetto ferito o malato ricercava il rimedio allontanandosi dal gruppo o essendo abbandonato da esso (questo comportamento ha una testimonianza antico testamentaria; nella Bibbia si prescrive l'estromissione dalla tribù in presenza di alcune malattie ed è inoltre confermato dai moderni studi antropologici sui gruppi primitivo-moderni).
Tuttavia con lo stabilizzarsi dei gruppi e sviluppando maggior predominio del territorio, sorse una progressiva divisione dei ruoli: le femmine, oltre ad occuparsi dei piccoli, si diedero alla raccolta di vegetali, mentre i maschi si dedicarono alla caccia. Lo sviluppo della complessità del sistema comunitario contemplò come sua parte integrante la definizione dei ruoli, delle gerarchie corrispondenti e delle figure preposte al loro mantenimento, ossia una configurazione della dinamica sociale in cui ad ogni individuo era assicurata la sopravvivenza in funzione di un ruolo. In questo quadro, individui con appropriate caratteristiche si assunsero il compito di provvedere al mantenimento del tenore sanitario della comunità. Essa si sviluppò secondo due criteri ormai ben riconosciuti: la costante intellettuale e la ricerca istintiva del farmaco.

Questo esercizio primordiale, di attività finalizzate alla sanificazione del corpo attinto da malattia o da lesione, si ritrova in tutte le civiltà; spesso, nelle forme primigene, si nota una commistione, una confusione, o comunque sempre almeno una vicinanza, fra le attività medicali e quelle religiose.

[modifica] Storia antica

Per approfondire, vedi le voci Medicina egizia, Medicina mesopotamica e Medicina ebraica.

[modifica] Storia greco-romana

Per approfondire, vedi le voci Medicina greca e Medicina romana.

La medicina assume valore di scienza autonoma, almeno nella civilizzazione di ambito Mar Mediterraneo, assieme alla rilevanza culturale acquisita dalla figura di Ippocrate. Tuttora molti neolaureati nelle scienze mediche prestano il cosiddetto giuramento di Ippocrate.

[modifica] Storia medioevale

[modifica] Gli Arabi

Per approfondire, vedi la voce Medicina araba.

[modifica] L'Europa

Per approfondire, vedi la voce Medicina medievale.

Grande importanza assunse nel medioevo la Scuola Medica Salernitana.

[modifica] Storia moderna

Per approfondire, vedi la voce Medicina rinascimentale.


[modifica] L'ottocento

Con il passare dei secoli, la medicina si è ormai suddivisa in varie specialità mediche, che trattano in maniera specifica una o una serie di patologie, di norma specifiche, di una parte della fisiologia umana, oppure una serie di specie viventi (come i veterinari)

[modifica] Il novecento

[modifica] Bibliografia

  • Alessandra Parodi, Storie della medicina, Edizioni di Comunità 2006
  • Giorgio Cosmacini, "L'arte lunga, storia della medicina dall'antichità a oggi" Editori Laterza 2006
  • Franco Voltaggio, L'arte della guarigione nelle culture umane, Bollati Boringhieri, 1992
  • Federico E. Perozziello, "Storia del Pensiero Medico", I volume, "Le origini, l'Antichità e il Medioevo", Mattioli 1885, 2007
  • Federico E. Perozziello, "Storia del Pensiero Medico", II volume, "Il Rinascimento, la Scienza nuova ed il Secolo dei Lumi", Mattioli 1885, 2008

[modifica] Voci correlate


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