Singhiozzo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze |
Il singhiozzo è la contrazione ripetuta e involontaria del muscolo diaframma dovuto ad una alterazione del nervo frenico, deputato al controllo delle contrazioni del diaframma.
Può verificarsi ad esempio a seguito della repentina dilatazione dello stomaco, di bruschi sbalzi di temperatura, in caso di ingerimento non corretto di un liquido o ancora a seguito di danneggiamento della mucosa gastrica che può indirettamente irritare il diaframma.
Il tipico suono è dovuto alla brusca chiusura della glottide ad ogni contrazione del diaframma.
[modifica] Rimedi
Esistono numerosi rimedi empirici per curare un singhiozzo che non abbia origini patologiche. Un rimedio semplice ed efficace è quello di inspirare molto velocemente e poi trattenere il fiato per almeno mezzo minuto. In tal modo si blocca il diaframma abbastanza a lungo per porre fine alle contrazioni. Se necessario, ripetere[citazione necessaria].
Altri metodi sono: bere il succo di almeno mezzo limone senza aggiunta di acqua, zucchero o altro, bere vari sorsi d'acqua, velocemente[citazione necessaria]. Oppure bere un lungo sorso di acqua naturale senza respirare[citazione necessaria].
[modifica] Curiosità
- Sul singhiozzo è stata scritta una canzone dello Zecchino d'Oro.
- Il record mondiale registrato dal Guinness World Records della maggiore durata di un attacco di singhiozzo (durato ininterrottamente dal 1922 al 1990) è detenuto dallo statunitense Charles Osborne (1894–1991) di Anthon, in Iowa. Osborne ha iniziato ad avere il singhiozzo nel 1922 con una frequenza pari a 40 singulti al minuto, diminuita poi a 20 singulti al minuto ed infine cessando del tutto nel febbraio del 1990, dopo un totale di ben 68 anni.[1]
- Altro metodo per eliminare il disturbo, secondo le dicerie popolari, è un forte spavento.
[modifica] Collegamenti esterni
- Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di medicina