Rosolia
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Il Virus responsabile della rosolia appartiene al gruppo TORCH e l'infezione può trasmettersi al feto durante la fase viremica per via trasplacentare.; essa può verificarsi in diversi periodi della gravidanza e la gravità delle conseguenze che la stessa avrà sul feto dipendono proprio da questo.
- Fino alla 4° settimana:
- Non c'è ancora placenta quindi il passaggio del virus all'embrione è abbastanza difficile ma se ciò si verifica probabilmente si andrà incontro all'aborto.
- 4°-5° settimana
- Si sono formati i vasi sanguigni per cui il contagio cominci a divenire più probabile, se esso si verifica si può avere aborto o gravi displasie: ciclopia, acardia, anencefalia.
- 5°-16° settimana
- Le cellule si trovano in uno stato di attiva replicazione e quindi recettive per la replicazione virale, in questo stadio si verificano: inibizione o rallentamento della mitosi e necrosi cellulare, tutto ciò causerà gravi embriopatie malformative che vengono raggruppate sotto il nome di Triade di Gregg: cataratta, malformazioni cardiache e sordità per malformazione dell'organo del Corti.
- Dalla 17° settimana
- Si ha infezione senza malformazioni; si possono avere:
- Rubeola espansa: poliviscerite con epatosplenomegalia, trombocitopenia, polmonite interstiziale, flogosi diffusa.
- Rubeola in utero: neonato sano ma con le IgM.
- Rubeola con interessamento di un solo organo.
- Si ha infezione senza malformazioni; si possono avere:
Si può verificare che il feto non riesca ad eliminare il virus contratto durante il periodo embrionale. In questo caso il neonato presenterà oltre alle malformazioni anche i segni dell'infezione fetale (epatosplenomegalia, ittero, IgM e IgG, piastrinopenia), inoltre continuerà ad eliminare il virus con le urine per ancora 18 mesi.
[modifica] Diagnosi
La diagnosi è principalmente clinica. Tuttavia la diagnosi per la rosolia può venir effettuata ricercando anticorpi specifici del virus nel siero. La diagnosi differenziale rispetto al morbillo si effettua osservando anche l’eruzione più lieve e leggera e per l’assenza di macchie di Kolplik, rinite, fotofobia o tosse. Inoltre la rosolia si distingue per il decorso più breve e con durata e rischio di complicazioni minori.
[modifica] Terapia
Vista la banalità della malattia solitamente non si intraprende nessuna terapia, la diffusione è addirittura favorita; tuttavia è importante il vaccino per tutte le donne che superano la pubertà (circa il 15% in Italia) senza aver contratto la malattia. Con l'introduzione del vaccino l'incidenza è scesa del 99% in buona parte del nostro paese.