Riviera delle Palme (Liguria)
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« Riviere, bastano pochi stocchi d'erbaspada penduli da un ciglione sul delirio del mare o due camelie pallide nei giardini deserti, e un eucalipto biondo che si tuffi tra sfrusci e pazzi voli nella luce[...] » |
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(da Riviere di Eugenio Montale)
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La Riviera delle Palme è quel tratto di costa della Liguria, facente parte della Riviera Ligure di Ponente, che si estende da Varazze a Laigueglia, lungo tutto il territorio della Provincia di Savona.
Indice |
[modifica] Geografia
[modifica] Aspetti generali
È caratterizzata da spiagge ampie e sabbiose e da più frequenti tratti rocciosi e da un entroterra collinoso che si estende fino da poche centinaia di metri dal mare.
[modifica] Costa
Sulla costa, per circa 70 km di lunghezza, la Riviera delle Palme è caratterizzata da una grande varietà morfologica; a Laigueglia la sabbia è leggermente rosata, mentre ad Alassio è dorata, col fondale di poche decine di centimetri che penetra a lungo nel mare. A Ceriale e Borghetto Santo Spirito la sabbia è ghiaiosa, così come a Pietra Ligure e Borgio Verezzi. Appena più in là la costa diventa rocciosa in corrispondenza della Caprazoppa e, a Finale Ligure, la spiaggia è a tratti sassosa a tratti sabbiosa; a Varigotti la sabbia è abbastanza fine, di colore avorio, mentre in prossimità di Capo Noli la sabbia è bianca. Proseguendo ancora verso Genova si arriva a Bergeggi, con fondali subito profondi, mentre a Vado Ligure questi si inclinano più lentamente. Ad Albissola Marina la sabbia è nuovamente rosata, cambiando poi verso il colore avorio a Varazze e, infine, bianca in prossimità dei Piani d'Invrea.
[modifica] Isole
Di fronte alla Riviera delle Palme vi sono l'Isola di Bergeggi, antistante l'omonimo paese, e l'Isola Gallinara, all'altezza di Albenga.
[modifica] Natura
[modifica] Flora marina
La flora marina tipica della Riviera è composta da un gran numero di alghe; in particolare è facile incontrare la Ulva lactuca e la Enteromorpha compressa, quest'ultima spesso a filo dell'acqua o sul guscio delle patelle.
La frequenza di alghe del genere Bryopsis è piuttosto alta, con specie come la Bryopsis plumosa e la Bryopsis duplex. Sui fondali sabbiosi si può incontrare la Caulerpa prolifera, la Padina pavonia o ricche praterie di Posidonia oceanica. Comuni anche la Cystoseira ericoides, il Gelidium pectinatum e la Polysiphonia sertularioides.
[modifica] Fauna marina
La fauna marina tipica della zona è quella reperibile su tutta la Riviera ligure di ponente: aguglie (Belone belone), bughe (Boops boops), castagnole rosse (Anthias anthias), orate (Sparus aurata), occhiate (Oblada melanura), saraghi (Diplodus sargus), pagari (Pagrus pagrus) e le onnipresenti bavose, in un ambiente ricco, sotto certe profondità, di gorgonie rosse (Paramuricea clavata) e bianche (Eunicella singularis).
Talvolta si possono inoltre incontrare gronghi (Conger conger), scorfani, cernie (Epinephelus marginatus), aragoste (Palinurus elephas), rane pescatrici (Lophius piscatorius) e i grandi pesci luna (Mola mola).
[modifica] Economia e turismo
[modifica] Subacquea
Sebbene non conosciuta come altre zone della Liguria (per citarne una: la Riserva marina di Portofino) la Riviera delle Palme offre interessanti spunti per i praticanti la subacquea: in particolare l'isola di Bergeggi, all'interno della Riserva naturale regionale di Bergeggi, è rinomata per le immersioni abbastanza semplici, adatte anche ai principianti.
Altri punti interessanti lungo la riviera sono:
- Relitto "degli Aranci" (Juan de Astirraga)[1]
Di fronte a Laigueglia, un mercantile spagnolo affondato durante la Seconda Guerra Mondiale, divenuto la tana di gronghi, scorfani e di una cernia[2] e, in primavera, di qualche San Pietro. L'immersione notturna è caratterizzata dalle alicia mirabilis. La profondità va dai 18 ai 22 metri.
- Capo Mele (
Tra Andora e Laigueglia, è adatto anche alla pratica dell'apnea da parte degli esperti. La profondità varia tra i 10 e i 20 metri, con vaste aree ricoperte da posidonia oceanica, in cui è frequente l'incontro con aguglie, nel periodo autunnale, e bughe. Per i sub ci sono zone interessanti più profonde, fino a 42 metri[2], ricche di gorgonia rossa e bianca:- il Giardino[3], ricco di gorgonie bianche, dai 29 ai 36 metri;
- gli Scoglietti di Capo Mele[3], dai 34 ai 40 metri, una immersione in corrente abbastanza impegnativa.
)
- Isola Gallinara ( )
Oltre alle immersioni dell'isola va segnalata la presenza, vicino all'isola, del relitto dell'Umberto I ( )[4], affondato il 14 agosto 1917 e posato a circa 50 metri di profondità, ancora in ottime condizioni[2]. La prua del relitto è a 28 metri di profondità, ed è diventata la tana di un grosso grongo[3].
- Relitto Città di Sassari[5] ( )[4]
Di fronte a Borghetto Santo Spirito, affondato dal sommergibile tedesco U 64[6] durante la Prima Guerra Mondiale il 1 dicembre 1917[2] e posato da 24 a 28 metri di profondità[6]. È popolato da un gran numero di castagnole rosse[2].
- Relitto del Oued Tiflet (anche Tyflet o Tiflys) ([4]
Di fronte a Loano, ad una profondità "tecnica" che varia tra i 45 e i 51 metri[3], la nave francese da trasporto Oued Tiflet venne affondata il 14 gennaio 1943 dal sommergibile britannico P 212-HMS Sahib[4][6]. Oggi ospita un gran numero di castagnole e, tra le strutture, anche alcune aragoste e, in inverno, qualche rana pescatrice. Il relitto è un'immersione per esperti, sia per la profondità che per la presenza di molti reti da pesca che possono costituire un pericolo.
)
- Secca delle Stelle
Un'immersione semplice, adatta a chiunque, ottima anche per le immersioni notturne. La secca si trova ad una profondità compresa tra i 13 e i 28 metri di profondità, a circa 600 metri da riva di fronte al porto di Finale Ligure. È caratteristica la presenza di parazoanthus axinellae[6], di alcuni grossi gronghi e di numerossisimi nudibranchi, in particolare Flabellina affinis e Peltodoris atromaculata; abbondante il pesce sopra il cappello della secca, con orate, occhiate, saraghi e cefali. Talvolta si possono incontrare pesci luna e rane pescatrici[7]. La secca prende il nome dall'abbondanza delle stelle marine rosse che vi si possono trovare.
- Secca di Marassi
Dai 24 ai 36 metri[3] consiste in un panettone roccioso, un po' più al largo della Secca delle Stelle. Vi si possono incontrare aragoste, astici in mezzo ad abbondanti cerianthus.
- Secca del Magazzino
Il punto di immersione chiamato Garage, dai 24 ai 30 metri[3], è meta di appassionati di fotografia subacquea per via dell'abbondanza di bryozoa e di nudibranchia, in mezzo al giallo della madrepora.
[modifica] Principali località
Sulla Riviera delle Palme le principali località che si incontrano sono:
- Celle Ligure
- Varazze
- Savona
- Bergeggi
- Noli
- Spotorno
- Finale Ligure
- Pietra Ligure
- Loano
- Borghetto Santo Spirito
- Ceriale
- Albenga
- Alassio
- Laigueglia
- Andora
[modifica] Note
- ^ Relitto degli Aranci
- ^ a b c d e Le immersioni nella Riviera (1)
- ^ a b c d e f Vedi Leali-Penco nella Bibliografia.
- ^ a b c d Relitti e immersioni (PDF)
- ^ Relitto Città di Sassari
- ^ a b c d Le immersioni nella Riviera (2)
- ^ Le immersioni nella Riviera (3)
[modifica] Bibliografia
- Pirazzini, Clelia. L'arcobaleno sott'acqua. Guida ai fondali della Riviera Ligure delle Palme. GGallery, 2002.
- Penco, Adriano. Da zero a meno sessanta - Immersioni tra i relitti in Liguria. Le Mani-Microart'S, 2006. ISBN 8880123769.
- Leali Rizzi, Tina. Penco, Adriano. Liguria in blu - Guida alle immersioni subacquee da Ventimiglia a La spezia. Le Mani-Microart'S, 2001. ISBN 8880121790.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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